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Dr. Ferdinando Masala Medico del Lavoro.

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Presentazione sul tema: "Dr. Ferdinando Masala Medico del Lavoro."— Transcript della presentazione:

1 Dr. Ferdinando Masala Medico del Lavoro

2 DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Dr. Ferdinando Masala Medico Chirurgo Specialista in Medicina del Lavoro DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

3 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Per Dispositivo di Protezione Individuale (DPI) si intende una qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni completamento o accessorio destinato a tale scopo

4 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
I DPI servono alla protezione individuale del lavoratore, ricordando che questi devono essere utilizzati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro

5 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Obblighi dei datori di lavoro Analisi dei rischi non evitabili con altri mezzi Scelta di DPI idonei per tipo di lavorazione Aggiornamento dei DPI al variare delle condizioni lavorative Istruzione dei lavoratori all’uso dei DPI Controllo del loro corretto uso

6 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Obblighi dei datori di lavoro Verifica delle condizioni di igiene dei DPI, il loro mantenimento e sostituzione eventuale Istituzione di corsi mirati all’uso dei DPI destinati all’emergenza e alla lotta agli incendi e all’uso dei DPI per la salvaguardia dell’udito

7 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Doveri dei lavoratori Utilizzare i DPI per le situazioni di rischio per i quali sono stati forniti, secondo quanto disposto dal datore di lavoro e nei modi indicati dai corsi di addestramento Usare con cura i DPI adottando le necessarie cautele e nel rispetto delle disposizioni ricevute

8 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Doveri dei lavoratori Controllare periodicamente i DPI avuti in dotazione al fine di accertarne l’efficienza e segnalarne eventuali anomalie riscontrate e richiederne la sostituzione Curare la normale manutenzione dei DPI ricevuti Non modificare o/e rendere inefficienti i DPI ricevuti

9 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Tipologia di DPI Protezione dai rischi fisici Protezione dai rischi chimici Protezione dai rischi biologici

10 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Tipologia di DPI Protezione della testa “ dell’udito “ degli occhi e del viso “ delle vie respiratorie “ delle mani e delle braccia “ dei piedi e delle gambe “ delle altre parti del corpo “ contro le cadute dall’alto

11 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
I PRINCIPALI RISCHI DA PRENDERE IN CONSIDERAZIONE SONO: RISCHI FISICI RISCHI CHIMICI Aerosol polveri fumi nebbia Gas,vapori Liquidi immersioni schizzi, proiezioni Rumore Meccanici cadute urti colpi, impatti compressioni perforazioni tagli abrasioni vibrazioni scivolamenti Termici calore, fiamme freddo RISCHI BIOLOGICI Batteri patogeni Virus patogeni Funghi responsabili di micosi Antigeni biologici non microbi Elettrici Radiazioni non ionizzanti ionizzanti

12 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
INFORMAZIONE/FORMAZIONE Ogni lavoratore deve essere adeguatamente formato sull’uso corretto dei DPI e, se necessario, dovrà partecipare ad uno specifico addestramento circa l’utilizzo pratico dei DPI. L’addestramento è obbligatorio per tutti i DPI di terza categoria e per i dispositivi di protezione dell’udito.

13 In particolare i DPI devono:
SCELTA DEI DPI In particolare i DPI devono: essere adeguati ai rischi da prevenire senza comportare di per se un rischio maggiore essere adeguati alle condizioni dei luoghi di lavoro tenere conto delle esigenze ergonomiche e di salute del lavoratore poter essere adattati all’utilizzatore secondo le sue necessità

14 I DPI vengono raggruppati in tre categorie:
SCELTA DEI DPI I DPI vengono raggruppati in tre categorie: Prima categoria - DPI di progettazione semplice destinati a salvaguardare la persona da rischi di danni fisici di lieve entità Seconda categoria - DPI che non appartengono alle altre due categorie Terza categoria - DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente

15 Prima categoria SCELTA DEI DPI
Dichiarazione di conformità del costruttore Marchiati con il marchio CE seguito dalle ultime due cifre dell’anno di fabbricazione Documentazione tecnica di costruzione del fabbricante Istruzioni di deposito, di pulizia, di manutenzione, di revisione e di disinfezione del DPI

16 SCELTA DEI DPI Seconda categoria Tutto quanto previsto per la prima categoria Attestato di certificazione di un organismo di controllo autorizzato Contrassegno numerico dell’organismo di controllo e certificazione a fianco del previsto marchio CE

17 Terza categoria SCELTA DEI DPI
Tutto quanto previsto per la seconda categoria Certificazione del sistema di qualità del costruttore Certificazione del prodotto finito

18 Prima di acquistare i DPI bisogna:
Acquisto dei DPI Prima di acquistare i DPI bisogna: Valutare i rischi presenti nell’attività lavorativa che non possono essere evitati con altri mezzi Individuare le caratteristiche necessarie ai DPI affinché questi siano adeguati ai rischi residui, considerando anche eventuali rischi derivanti dall’utilizzo degli stessi DPI

19 Prima di acquistare i DPI bisogna:
Acquisto dei DPI Prima di acquistare i DPI bisogna: Valutare, sulla base delle istruzioni fornite dal fabbricante e inserite a corredo dei DPI, e raffrontarle con quelle individuate in precedenza Aggiornare la scelta dei DPI ogni qualvolta intervenga una variazione significativa negli elementi di valutazione

20 E QUINDI IN BASE AI SINGOLI RISCHI CHE SI POSSONO PREVEDERE
Acquisto dei DPI E’ COMUNQUE BUONA NORMA SCEGLIERE I DPI IN BASE ALLE SPECIFICHE ATTIVITA’ CHE SI DOVRANNO SVOLGERE E QUINDI IN BASE AI SINGOLI RISCHI CHE SI POSSONO PREVEDERE

21 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Protezione della testa ELMETTO - E’ indispensabile in tutte le situazioni in cui esiste il pericolo di offesa al capo Deve essere usato quando sono presenti pericoli di caduta di materiali dall’alto o di urto del capo con elementi pericolosi

22 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Protezione dell’udito INSERTI AURICOLARI CUFFIE ANTIRUMORE Servono per proteggere l’udito dell’utilizzatore in presenza di sorgenti di rumore

23 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Protezione dell’udito INSERTI AURICOLARI - Sono il rimedio più semplice - e’ sconsigliato l’uso di batuffoli di cotone. Occorre utilizzare veri e propri tappi acustici, prodotti da ditte specializzate, allo scopo di proteggere l’udito Questi riducono il rumore quando sono inseriti in modo corretto all’interno degli orecchi

24 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
INSERTI AURICOLARI in commercio esistono vari tipi: TAPPI MODELLABILI - Adatti a tutte le orecchie. TAPPI ELIMINABILI - Sono del tipo “usa e getta” in cotone cerato o in fibra acustica. TAPPI SEMI-ELIMINABILI - Sono in materiale schiumoso e possono essere usati per circa una settimana. TAPPI SU MISURA - Vengono modellati nella forma esatta dell’orecchio. Sul calco delle orecchie vengono modellati i tappi.

25 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
INSERTI AURICOLARI CONSIGLI DI IGIENE PERSONALE I TAPPI RIUTILIZZABILI devono essere periodicamente lavati con acqua saponata e dopo l’uso conservati in apposita scatola. Occorre ricordarsi di lavarsi le mani prima di modellare i tappi

26 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Protezione dell’udito CUFFIE ANTIRUMORE - Rappresentano un mezzo di protezione efficace in quanto possono ridurre il livello del suono di 15 ÷30 dB Sono composte da: - coppe in plastica riempite di materiale schiumoso; - cuscinetti coperti di plastica e riempiti di schiuma; - una fascia di raccordo per mantenere le coppe aderenti alla testa.

27 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Protezione dell’udito Esistono CUFFIE ANTIRUMORE idonee a vari utilizzi. Inserite nei caschi di sicurezza Dielettriche per lavoratori esposti a corrente di alto voltaggio Pieghevoli

28 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Protezione dell’udito Per la scelta delle CUFFIE ANTIRUMORE bisogna tenere presente la rumorosità dell’ambiente di lavoro in cui si opera, se l’esposizione e continua o intermittente, se la zona in cui si lavora si devono adoperare altri DPI (occhiali, elmetto, ecc.)

29 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
DPI - Protezione degli occhi e del viso Sono delle attrezzature destinate ad essere indossate e tenute dal lavoratore e che servono per la protezione degli occhi e del viso da rischi derivanti da proiezione di schegge, formazione di polveri o fumi materiali roventi, sostanze chimiche, produzione di notevole energia luminosa o comunque dannosi per gli occhi e per il viso. OCCHIALI SCHERMI

30 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
DPI - Protezione degli occhi e del viso OCCHIALI - Devono essere con lenti otticamente neutre e adattabili all’uomo, le lenti possono essere: di vetro temperato antiurto per lavori con proiezione di frammenti con impatto debole; di policarbonato per lavori con frammenti a impatto forte; a stanghetta con protezioni laterali o a mascherina con lenti antigraffio e sistemi antiappannamento per quelli a mascherina.

31 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Protezione degli occhi e del viso SCHERMI- Sono composti da un telaio adattabile da utilizzare anche con l’elmetto e possono essere ribaltabili. Possono essere realizzati con materiali diversi a seconda del tipo di rischio da cui proteggersi (raggi ultravioletti, sostanze chimiche, ecc.)

32 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
Protezione delle vie respiratorie Servono a salvaguardare da rischi derivanti dalla presenza di agenti inquinanti. E’ utile ricordare che i pericoli per le vie respiratorie sono invisibili e quindi un uso corretto del DPI è indispensabile per la tutela della salute. SEMIMASCHERA A COSTRUZIONE INTEGRALE SEMIMASCHERA A FILTRI INTERCAMBIABILI MASCHERE A PIENO FACCIALE

33 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
SEMIMASCHERA A COSTRUZIONE INTEGRALE Coprono naso e bocca e sono indicate per proteggere contro molti tipi di particelle, gas e vapori. A seconda dello scopo per cui sono state progettate possono filtrare le particelle, i gas e i vapori, o una combinazione di questi elementi pericolosi. Ad ogni condizione ambientale corrisponde un determinato respiratore appositamente indicato. Sono provviste di una o due valvole per permettere all’aria inspirata di essere rilasciata senza passare attraverso il filtro

34 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
SEMIMASCHERA A FILTRI INTERCAMBIABILI Coprono naso e bocca. Rendono l’aria respirabile attraverso i filtri per particelle, gas o vapori che possono essere sostituiti quando sono sporchi. Il facciale è riutilizzabile. Le sostanze pericolose dalle quali il filtro protegge sono indicate nell'etichetta del filtro stesso. Ad ogni condizione ambientale e/o inquinante corrisponde un determinato filtro.

35 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
SEMIMASCHERA A FILTRI Riducono le concentrazioni dei gas e dei vapori velenosi fino a livelli consentiti; Queste semimaschere non proteggono dall’insufficienza di ossigeno Le differenze sostanziali che contraddistinguono i diversi tipi di semimaschere sono determinate dai FILTRI

36 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
CLASSIFICAZIONE DEI FILTRI I filtri sono classificati con lettere dell’alfabeto ( ad ognuna delle quali viene associato un colore) più un numero (che indica la capacità di assorbimento), come mostrato dalla successiva tabella:

37 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
CARATTERISTICHE DEI FILTRI TIPO COLORE PROTEZIONE DA A Marrone Vapori organici e solventi B Grigio Gas e vapori inorganici (gas alogenati e nitrosi, gas d’incendio, idrogeno solforato, acido cianidrico) E Giallo Anidride solforosa e acidi solforici K Verde Ammoniaca P Bianco Polveri tossiche, fumi, nebbie (polveri d’amianto, silicio, alluminio)

38 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
PROTEZIONE DALLE POLVERI Possono essere usati : Semimaschera a costruzione integrale con facciali filtranti Semimaschera con filtri intercambiabili adeguati Mascherina antipolvere

39 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
MASCHERE A PIENO FACCIALE Sono analoghe a quelle con filtri intercambiabili, ma con l’aggiunta del facciale per proteggere gli occhi e il viso. Si adattano perfettamente alle dimensioni del volto

40 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
PROTEZIONE DELLE MANI E DELLE BRACCIA Servono per proteggere le mani dell’utilizzatore dal contatto con materiali o sostanze in grado di provocare lesioni. Guanti di plastica, in gomma Guanti in cuoio Guanti dielettrici

41 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
PROTEZIONE DELLE MANI E DELLE BRACCIA Guanti di PLASTICA, GOMMA Sono di materiale impermeabile in neoprene, PVC, ecc. e sono consigliati per il contatto con acidi, solventi, ecc. Il guanto rinforzato può essere usato per manipolare materiali taglienti e/o scivolosi

42 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
PROTEZIONE DELLE MANI E DELLE BRACCIA Guanti in CUOIO Da utilizzare per manipolare materiali taglienti e/o scivolosi Non costituiscono una difesa contro gli acidi, oli, ecc.

43 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
PROTEZIONE DELLE MANI E DELLE BRACCIA Guanti DIELETTRICI Sono realizzati in materiale isolante e sono da utilizzare contro la corrente elettrica

44 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
PROTEZIONE DEI PIEDI E DELLE GAMBE SERVONO PER PROTEGGERE I PIEDI DEL LAVORATORE DA TUTTI QUEI RISCHI A CUI SI TROVA SOTTOPOSTO A PERICOLI DI SCHIACCIAMENTO, SCIVOLAMENTO, ECC. SCARPE DI SICUREZZA (con puntale e/o soletta in acciaio) STIVALI GHETTE

45 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
(Esempi di DPI) RISCHI FISICI Rumore Cuffie Auricolari Meccanici Casco Guanti Scarponi Termici Indumenti Elettrici RISCHI CHIMICI Aerosol Maschera Gas,vapori Indumenti Liquidi Guanti Occhiali RISCHI BIOLOGICI Indumenti Maschera Guanti

46 LA SEGNALETICA ZONA RUMOROSA USA SEMPRE LA CUFFIA

47 QUANDO VEDI QUESTI CARTELLI
LA SEGNALETICA USALI SEMPRE QUANDO VEDI QUESTI CARTELLI

48 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
AD USO COLLETTIVO

49 Per Dispositivo di Protezione Individuale ad uso collettivo (DPC) si intende una qualsiasi attrezzatura, dislocata in reparti/impianti dello stabilimento o sugli automezzi di emergenza, destinata ad essere indossata da più lavoratori allo scopo di proteggerli contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni completamento o accessorio destinato a tale scopo. I DPC in dotazione nei reparti/impianti servono per essere indossati esclusivamente nei casi di emergenza.

50 Dotazioni di Stabilimento
A seguito della valutazione dei rischi e del rapporto di sicurezza sono stati individuati i DPC con le caratteristiche adeguate ad affrontare i rischi derivanti dalle situazioni di emergenza. Autorespiratore Capotta alluminizzata termoriflettente di avvicinamento al fuoco Cappuccio alluminizzato termoriflettente Guanti alluminizzati termoriflettenti Tuta anticontaminazione Maschera antigas Filtro antigas

51 DISLOCAZIONE I DPC sono dislocati in tutte le unità di stabilimento coinvolte direttamente o sono di ausilio all’emergenza. Sono riposti in: ARMADI CONTENITORI PER AUTORESPIRATORI Le postazioni sono dislocati in posizione facilmente individuabile e accessibile al personale

52 DA UTILIZZARSI SOLO IN CASI DI EMERGENZA
ARMADI DI EMERGENZA Sono ad ante vetrate con sigillo. All’interno è riposta una SCHEDA ben visibile con l’elenco dei DPC contenuti. All’esterno è posta una scritta: DA UTILIZZARSI SOLO IN CASI DI EMERGENZA ARMADIO di EMERGENZA

53 DOVERI DEGLI UTILIZZATORI
I DPC devono essere usati solo nei casi di emergenza conformemente all’addestramento ricevuto e alle informazioni fornite dal fabbricante. Dopo l’uso deve essere informato il servizio specialistico di Stabilimento che provvederà a ripristinarne l’efficienza.

54 DOVERI DEI REPARTI/IMPIANTI
Segnalare al servizio specialistico eventuali inefficiente Riportare nel Manuale Operativo di reparto l’elenco dei DPC e la loro ubicazione Predisporre un Registro dove vengono annotate le revisioni periodiche effettuate su ogni singolo DPC e tenerlo custodito in reparto

55 CONTENUTO DEL REGISTRO
Elenco comprendente le quantità dei DPC presenti in Reparto; La mappa ove questi sono dislocati; Il programma con la frequenza prevista per le verifiche periodiche; La SCHEDA riportante i risultati della verifica effettuata dall’Unità specialistica.

56 FINE DELLA LEZIONE


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