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(Classificazione CEI 17-5)

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Presentazione sul tema: "(Classificazione CEI 17-5)"— Transcript della presentazione:

1 (Classificazione CEI 17-5)
CORSO DI FORMAZIONE CEI EN (Classificazione CEI 17-5) Condizioni di servizio Nuovi dati di catalogo Manovra Installazione Sezionamento Interruttori automatici destinati a circuiti con tensione nominale minore di 1000 V in c.a. e 1500 V in c.c.

2 Condizioni di servizio definite dalla norma
Temperatura ambiente min -5°C max + 40° C Altitudine max m/slm Umidità max 50% a 40° C % a 20° C Inquinamento apparecchi idonei per grado 3

3 Rispetto alla precedente norma (CEI 157-1 del 1973)
Nuovi dati di catalogo Rispetto alla precedente norma (CEI del 1973) Differenze Non più un potere d’interruzione Icn, ma bensì due e precisamente: -Icu=potere di interruzione limite -Ics=potere d’interruzione di servizio Integrazioni Nuove caratteristiche prestazionali: -Icw=corrente nominale ammissibile di breve durata -Uimp=tensione nominale di tenuta all’impulso -Categoria di utilizzazione (A,B)

4 Poteri d’interruzione
Potere d’interruzione limite di cortocircuito Icu, riconducibile al ciclo di prova O-t-CO Potere di interruzione di servizio in cortocircuito Ics, riconducibile al ciclo di prova O-t-CO-t-CO O: Apertura della corrente di cortocircuito stabilito da un apparecchio a monte di quello in prova CO: Chiusura ed apertura della corrente di cortocircuito stabilito chiudendo i contatti dell’apparecchio in prova t: Tempo di attesa tra due operazioni

5 Poteri d’interruzione
La norma prevede una serie di valori standard del rapporto Ics/Icu e precisamente: - 0,25 - O,5 - 0,75 - 1 Il costruttore dichiara, per ogni tipo di apparecchio, il rapporto standard verificato

6 Poteri d’interruzione
Esempio di dati di catalogo (EURODIN) MTS Interruttori con sganciatori magnetotermici

7 La norma prevede 2 categorie:
Categorie di utilizzazione La norma prevede 2 categorie: Interruttori non specificamente previsti per la selettività nelle condizioni di cortocircuito rispetto ad altri dispositivi posti in serie lato carico, cioè senza ritardo intenzionale applicabile in condizione di cortocircuito. A Interruttori specificamente previsti per la selettività nelle condizioni di cortocircuito rispetto ad altri dispositivi di protezione posti in serie lato carico, cioè con un ritardo intenzionale (anche regolabile) applicabile in condizione di cortocircuito. B

8 Categorie di utilizzazione
Requisiti prestazionali degli interruttori di cat. B Valori del rapporto Ics/Icu: 0,5-0,75-1 Obbligo dichiarazione Icw (corrente ammissibile di breve durata) - Valore Icw scelto tra il maggiore di 12 In oppure 5 kA NB: Gli interruttori MTS/E MTS/E 800 -MTS E 1600 sono di categoria B.

9 Esempio di dati di prodotto (MTS 1600)
Categorie di utilizzazione Esempio di dati di prodotto (MTS 1600)

10 Manovra La norma consente numerosi tipi di manovra di chiusura:
- manuale dipendente - manuale indipendente - dipendente con sorgente esterna di energia - indipendente con sorgente esterna di energia - a energia accumulata Inoltre l’organo di comando deve automaticamente, quando rilasciato, portarsi o rimanere nella posizione corrispondente a quella dei contatti mobili (manovra positiva)

11 Installazione Per esigenze di installazione, di esercizio e di manutenzione, ed anche ai fini della sicurezza gli interruttori possono essere realizzati in tre diverse esecuzioni: Gli interruttori in esecuzione rimovibile ed estraibile sono costituiti da una parte fissa e da una parte mobile

12 Esecuzione estraibile e rimovibile
Nella fase di installazione, rigidamente ancorata al telaio di supporto, viene collegata ai circuiti di potenza ed ai circuiti ausiliari. Parte fissa Costituisce l’interruttore vero e proprio, viene inserita nella parte fissa a cura dell’operatore durante l’esercizio. L’inserzione realizza il fissaggio meccanico della parte mobile nella parte fissa e le connessioni dei circuiti elettrici. Parte mobile

13 Esecuzione estraibile
Mediante apposite rotaie, disponibili di blocco e di manovra, la parte mobile può raggiungere, diverse e ben definite posizioni. Questo tipo di esecuzione presenta il vantaggio di poter eseguire una serie di manovre a vuoto per simulare il funzionamento dei circuiti ausiliari.

14 Esecuzione rimovibile
La parte mobile, in fase di inserzione, viene fissata dall’operatore; in questo tipo di esecuzione pertanto l’estrazione della parte mobile dalla fissa richiede l’effettiva rimozione dell’interruttore. Questo tipo di esecuzione, al pari dell’esecuzione estraibile presenta, rispetto alla fissa, il vantaggio di una maggior comodità nelle operazioni di manutenzione effettuabili in condizioni di limitata riduzione della continuità di servizio

15 Sezionamento Per essere dichiarati idonei al sezionamento gli apparecchi devono avere superato le seguenti tre prove. Tensione nominale di tenuta ad impulso Misura della corrente di fuga Prova meccanica

16 Prove elettriche per il sezionamento
Tensione nominale di tenuta a impulso. Applicato l’impulso di tensione 1,2/50 s con un valore di picco di 9,8 kV, la prova viene superata se non vi è innesco d’arco tra i contatti. Misura della corrente di fuga. Al 110% della tensione di impiego le correnti di fuga non devono superare ben specificati valori (ad es. 0,5 mA ad apparecchio nuovo)

17 Prova meccanica per il sezionamento
Partendo con i contatti in posizione “chiuso” la leva è sottoposta per 10 s ad una forza pari a 3 volte lo sforzo necessario alla sua manovra (da un valore minimo di 50N ad uno massimo di 600 N) Durante lo sforzo non deve essere possibile bloccare il dispositivo di manovra. Al termine, rilasciata la leva, l’indicazione della posizione “aperto” deve essere correttamente visualizzata.

18 Sezionamento Superate le prove previste gli interruttori idonei al sezionamento portano sul fronte dell’apparecchio il seguente simbolo:


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