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Indicazioni per il curricolo 2012 RACCOMANDAZIONI INTORNO ALLE INDICAZIONI Cascina, 26 febbraio 2013 Damiano Previtali.

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1 Indicazioni per il curricolo 2012 RACCOMANDAZIONI INTORNO ALLE INDICAZIONI Cascina, 26 febbraio 2013 Damiano Previtali

2 In un tempo molto breve, abbiamo vissuto il passaggio da una società relativamente stabile a una società caratterizzata molteplici cambiamenti e discontinuità. […] Gli ambienti in cui la scuola è immersa sono più ricchi di stimoli culturali, ma anche più contraddittori. […] [Incipit: Indicazioni per il curricolo] PRIMA RACCOMANDAZIONE

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7 Studio Università di Berkeley -Dal 1970 al 2000 (30 a.) abbiamo prodotto una quantità di informazioni equivalente a quelle prodotte da tutta lumanità da quando è nata la scrittura. -Dal 2001 al 2004 abbiamo prodotto una quantità di informazioni equivalente al periodo che va dal 1970 al 2000. -Dal 2004 al 2006 (3 a.) abbiamo prodotto una quantità di informazioni equivalente a quelle prodotte da tutta lumanità da quando è nata la scrittura. -Dal 2006 ad oggi?

8 Dovè la vita che abbiamo perso vivendo? Dovè la saggezza che abbiamo perso nella conoscenza? Dovè la conoscenza che abbiamo perso nellinformazione? Thomas Stearn Eliot, The Rock

9 In educazione non si raggiungono risultati quando la velocità e la tecnica contano più del tempo necessario e della sostanza -Lapprendimento è unattività lenta -Spesso in educazione meno significa di più -Ogni persona ha bisogno del proprio tempo -Ogni apprendimento ha il momento giusto -Per valorizzare al meglio il tempo è necessario porsi finalità e priorità La stessa democrazia ha bisogno del tempo necessario per il confronto di opinioni, per il dibattito, per la formazione del consenso … la sua qualità è incompatibile con la fretta.

10 Ogni persona si trova nella ricorrente necessità di riorganizzare e reinventare i propri saperi, le proprie competenze e persino il proprio stesso lavoro. Le tecniche e le competenze diventano obsolete nel volgere di pochi anni. Per questo lobiettivo della scuola non può essere soprattutto quello di inseguire lo sviluppo di singole tecniche e competenze; piuttosto, è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente lincertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. Le trasmissioni standardizzate e normative delle conoscenze, che comunicano contenuti invarianti pensati per individui medi, non sono più adeguate. [Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo]

11 La trasformazione: da quantità a qualità opportunitàdi accesso opportunità di accesso a scuola (anni di scolarità, titoli di studio) opportunità di successo (qualità dellinsegnamento, livelli di apprendimento)

12 Il paesaggio educativo è diventato estremamente complesso.... La scuola è perciò investita da una domanda che comprende, insieme, lapprendimento e il saper stare al mondo. E per potere assolvere al meglio alle sue funzioni istituzionali, la scuola è da tempo chiamata a occuparsi anche di altre delicate dimensioni delleducazione. Lintesa tra adulti non è più scontata e implica la faticosa costruzione di uninterazione tra le famiglie e la scuola, cui tocca, ciascuno con il proprio ruolo, esplicitare e condividere i comuni intenti educativi. [Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo]

13 Situazioni vissute come problematiche: mantenere la disciplina in classe % di risposte abbastanza/molto problematiche. Serie storica indagini 2008-2009-2010 13 Φ Fondazione Giovanni Agnelli Indagine sui neoassunti

14 Le difficoltà di gestione della classe dipendono soprattutto da: % di risposte abbastanza + molto (2010) 14 Φ Fondazione Giovanni Agnelli Indagine sui neoassunti

15 Situazioni vissute come problematiche: far raggiungere agli studenti livelli soddisfacenti di apprendimento % di risposte abbastanza/molto problematiche. Serie storica indagini 2008-2009-2010 15 Φ Fondazione Giovanni Agnelli Indagine sui neoassunti

16 Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso. [Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo]

17 I problemi da assumere - La conoscenza è in continuo cambiamento -La conoscenza è ovunque -Gli alunni sono cambiati -Le famiglie, la comunità, il lavoro … sono cambiati -La scuola ….

18 Nel rispetto e nella valorizzazione dellautonomia delle istituzioni scolastiche, le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale. Il curricolo di istituto è espressione della libertà dinsegnamento e dellautonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e lidentità dellistituto [Lorganizzazione del curricolo. Indicazioni per il curricolo] SECONDA RACCOMANDAZIONE

19 Programmi e curricolo Quanto più un sistema scolastico è governato in modo centralistico, tanto maggiore è la funzione dei Programmi didattici nazionali. Quanto più un sistema scolastico è caratterizzato dalla cultura dellautonomia, tanto maggiore è lo spazio che assume il curricolo didattico.

20 PROGRAMMICURRICOLO ISTANZAUNIFORMITALOCALIZZAZIONE RICHIESTE PROFESSIONALI ESECUTIVITARESPONSABILITA DAI PROGRAMMI AL CURRICOLO

21 ORIENTAMENTI 1. Essenzialità … ricercare lessenzialità, il fondamento comune del sapere … rinunciare ai cataloghi onnicomprensivi ed enciclopedici dei programmi tradizionali.

22 Non è opportuno trasformare le sollecitazioni che le provengono da vari ambiti della società in un moltiplicarsi di microprogetti che investano gli aspetti più disparati della vita degli studenti, con lintento di definire norme di comportamento specifiche per ogni situazione. Lobiettivo non è di accompagnare passo dopo passo lo studente nella quotidianità di tutte le sue esperienze, bensì di proporre uneducazione che lo spinga a fare scelte autonome e feconde, quale risultato di un confronto continuo della sua progettualità con i valori che orientano la società in cui vive. [Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo]

23 ORIENTAMENTI 2. Dialogo tra le discipline Costruire, attraverso il dialogo tra le diverse discipline, un profilo coerente e unitario dei processi culturali … sottolineare i punti fondamentali di convergenza, i nodi concettuali che richiedono lintervento congiunto di più discipline per essere compresi nella loro reale portata.

24 Nelle Indicazioni le discipline non sono state aggregate in aree precostituite per favorire una maggiore trasversalità e più ampie interconnessioni. Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali allottimale utilizzazione delle risorse è comunque rimessa allautonoma valutazione di ogni scuola. Aree disciplinari e discipline

25 ORIENTAMENTI 3. Priorità Una buona preparazione in italiano … in matematica … nella lingua inglese … nelle scienze …. Accanto … competenze di ordine storico, geografico … completata e sostenuta da quella artistica e musicale come da quella corporea

26 Al termine della scuola dellinfanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relative ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a finalizzare lazione educativa allo sviluppo integrale dellallievo. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dellunità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere litinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati. Traguardi per lo sviluppo delle competenze

27 Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace. Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi: lintero triennio della scuola dellinfanzia, lintero quinquennio della scuola primaria, lintero triennio della scuola secondaria di primo grado. Nella scuola primaria gli obiettivi di italiano, inglese e seconda lingua comunitaria, storia, geografia, matematica e scienze sono indicati anche al termine della terza classe. Obiettivi di apprendimento

28 Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. LIstituto nazionale di valutazione rileva e misura gli apprendimenti con riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni, promuovendo, altresì, una cultura della valutazione che scoraggi qualunque forma di addestramento finalizzata allesclusivo superamento delle prove. La promozione, insieme, di autovalutazione, valutazione esterna, processi di miglioramento e rendicontazione sociale, costituiscono la condizione decisiva per lo sviluppo della qualità dellofferta formativa. Valutazione

29 ORIENTAMENTI 4. Dotazione di senso Conoscere non è un processo meccanico, implica la scoperta di qualcosa che entra nellorizzonte di senso della persona che vede, si accorge, prova, verifica, per capire.

30 Dalla trasmissione delle conoscenze allo sviluppo delle competenze (finalità) Dalla frammentazione delle discipline alla ricomposizione del sapere (contenuti) Dalla didattica trasmissiva alla didattica euristica e collaborativa (metodi) RIPENSARE IL CURRICOLO

31 … lobiettivo della scuola … è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente lincertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri... [Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo]

32 Lorizzonte di riferimento verso cui tendere è delineato dal quadro delle competenze-chiave per lapprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dellUnione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale. Queste, sono il punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e culturale sulle competenze utili per la vita al quale lItalia ha attivamente partecipato. [Finalità generali. Indicazioni per il curricolo] TERZA RACCOMANDAZIONE

33 Nella nuova scuola … Nella nuova scuola media i problemi partiranno - da considerazioni di carattere concreto -. Difatti la Carla questanno alla licenza ha avuto un problema moderno a base di caldaie: - Una caldaia ha la forma di una semisfera sovrapposta … Scuola di Barbina: Lettera a una professoressa. Ed. Libreria Editrice Fiorentina 1996, pag. 25.

34 I saperi

35 Le discipline, così come noi le conosciamo, sono state storicamente separate luna dallaltra da confini convenzionali che non hanno alcun riscontro con lunitarietà tipica dei processi di apprendimento. Ogni persona, a scuola come nella vita, impara infatti attingendo liberamente dalla sua esperienza, dalle conoscenze o dalle discipline, elaborandole con unattività continua e autonoma. [Lorganizzazione del curricolo: Aree disciplinari e discipline. Indicazioni per il curricolo]

36 Ischia 2010 Damiano Previtali 36 PROVA NAZIONALE DI MATEMATICA Scuola secondaria di I grado classe III Signor Carlo D20.Il Signor Carlo scende dal tram allincrocio di via Pietro Micca con via Antonio Giuseppe Bertola (nella mappa che vedi qui sotto il punto è contrassegnato da un asterisco).

37 Percorre 200 metri di via Bertola e allincrocio con via 20 Settembre svolta a sinistra; dopo aver camminato per 150 metri, raggiunge lincrocio con via Pietro Micca. Da lì decide di tornare al punto di partenza per via Pietro Micca. Quanti metri allincirca percorre al ritorno?A.200 mB.250 mC.350 mD.600 m Ischia 2010 Damiano Previtali 37

38 Esempio: ambito «Spazio e forma» (1) AREA DI UN CONTINENTE La figura illustra una carta geografica dellAntartide

39 Esempio: ambito «Spazio e forma» (2)

40 Indicazioni per la correzione D2 Nota: nellattribuire un codice a questa domanda, oltre a leggere cosa lo studente ha scritto nello spazio apposito, osservare attentamente anche la mappa per vedere quali disegni/ segni lo studente vi ha tracciato. Spesso lo studente non spiega bene a parole quello che ha fatto, ma potete trovare molte indicazioni osservando i segni tracciati sulla mappa. Lobiettivo non è di vedere se lo studente sa esprimersi bene, ma di capire come è arrivato a dare la sua risposta. Anche se non viene data nessuna spiegazione, ma dai segni sulla mappa si può capire cosa lo studente ha fatto, ciò va considerato come una forma di spiegazione.

41 Lallievo Ischia 2010 Damiano Previtali 41 Allievo diligente Risorse cognitive Lettura; comprensione; relazioni spaziali; orientamento; riconoscimento figure; teorema di Pitagora; calcolo mentale; stime; quadrato e radice quadrata. Euristiche Si chiede: -Quando abbiamo fatto queste cose a scuola?- Controllo Non trova soluzione. Panico. Rinuncia a risolvere il problema (Non lo abbiamo trattato a scuola!) Belief system Le discipline sono chiuse - edite Allievo competente Lettura; comprensione; relazioni spaziali; orientamento; riconoscimento figure; teorema di Pitagora; calcolo mentale; stime; quadrato e radice quadrata. Legge la situazione e si chiede: - Come trasformo le cose che conosco in questa situazione nuova? La trasformazione non porta ad una soluzione, si applica, cerca trasformazioni alternative e innovative (il desiderio della scoperta) Interdisciplinarietà ed apertura allinedito Un modello di PROBLEM SOLVING matematico (Schoenfeld)

42 Le capacità non-cognitive - perseveranza, - motivazione, - gestione del rischio, - stima di sé, - capacità di autocontrollo, - coscienziosità e comportamento lungimirante James J. Heckman 2008, Nobel in Economic Sciences nel 2000

43 Un progetto educativo per la scuola del ventunesimo secolo è fatto di quattro pilastri: imparare a essere, imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a vivere insieme (Jacques Delors: Nell'educazione un tesoro,1999)

44 Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in unottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. [Finalità generali: profilo delle competenze al termine del primo ciclo. Indicazioni per il curricolo]

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50 proponigli uno scopo, ma che sia grande


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