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IL CARASSIO (o pesce rosso) RICERCA DI ZOOLOGIA CLASSE IV D plesso “E

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Presentazione sul tema: "IL CARASSIO (o pesce rosso) RICERCA DI ZOOLOGIA CLASSE IV D plesso “E"— Transcript della presentazione:

1 IL CARASSIO (o pesce rosso) RICERCA DI ZOOLOGIA CLASSE IV D plesso “E
IL CARASSIO (o pesce rosso) RICERCA DI ZOOLOGIA CLASSE IV D plesso “E.MOSCA” –BRA- INDICE PRESENTAZIONE LA STORIA DEL PESCE ROSSO CARATTERISITCHE ESTERNE DEL CORPO SECONDO ME UN PESCE DENTRO …(immagini)… CARATTERISTICHE INTERNE DEL CORPO ALIMENTAZIONE RESPIRAZIONE RIPRODUZIONE COMPORTAMENTI E ABITUDINI

2 PRESENTAZIONE La presente ricerca zoologica è il risultato di una progettazione multidisciplinare fatta nell’a.s A partire da un’uscita d’istruzione a Savona (porto turistico, Fortezza Priamar, centro storico e lungomare), a scuola si è proceduto con le seguenti tappe: Conoscenza dell’ambiente marino di Savona (elementi naturali e artificiali del centro storico, storia dei principali insediamenti e monumenti); Raccolta e analisi in classe dell’acqua del mar Ligure (raffronti con quella dolce); Raccolta, analisi e confronti con l’acqua dolce del rubinetto; Allestimento di un acquario in classe e allevamento di pesci rossi; Raccolta di spiegazioni ingenue, di disegni e di ipotesi emerse dai vissuti collettivi sulle strutture, sulle funzioni e sui bisogni dei pesci rossi, successivo confronto a gruppi con le informazioni fornite da libri specialistici e da alcuni siti internet; Dissezione di pesci di acqua dolce (trote, simili alla famiglia della Carpa cui il Carassio appartiene) per l’osservazione degli organi interni; Ricerche a gruppi per sottoargomenti (determinati dai bambini stessi); Montaggio al pc delle unità della ricerca, fatto a gruppi, con l’uso del programma Power Point. Buona lettura! Bra, 20 settembre Le insegnanti

3 STORIA DEL PESCE ROSSO Il nome scientifico di questo pesce è Carassio, della nobile famiglia dei Carassius Auratus Auratus. La sua storia parte da un tempo lontano. Si narra che i suoi antenati provenissero dalla Cina più di mille anni fa. In quegli anni venne scoperto un pesciolino tutto arancione, con le scaglie così rilucenti da farlo apparire d’oro zecchino. La notizia si diffuse in tutta la Cina. Questo pesciolino venne ritenuto sacro e la sua cattura venne proibita, finché un giorno, la famiglia reale cinese fece costruire un grande lago artificiale nei giardini del palazzo reale con l’intenzione di allevarlo. Tutti i visitatori del palazzo s’innamorarono di questa bellissima creatura AL PUNTO DI desideraRE DI allevarla nelle loro case. Così iniziò l’acquariologia. 3

4 Caratteristiche esterne
Le SCAGLIE che rivestono la pelle del Carassio sono dure e scivolose, sono di grande utilità nel proteggere il corpo dai pericoli del mondo esterno. Come tutti i pesci, il suo corpo ha la forma affusolata che lo aiuta a muoversi facilmente nell’acqua. Il pesce rosso può essere di colore rosso, arancione, dorato, nero, argentato o più colori insieme. I pesci rossi naturali possono pesare fino a 3 kg e possono raggiungere i 60 centimetri di lunghezza. I pesci allevati negli acquari sono molto più piccoli. I pesci femmine non hanno le mammelle. Il Carassio elimina i suoi rifiuti da un buco, chiamato ano, che si trova sotto la pinna anale. Dallo stesso buco escono le uova. Però in certi pesci le uova escono dalla bocca. Oltre alla pinna anale il Carassio ha una pinna caudale o coda (che può essere a 2 o 3 punte) che gli serve per cambiare direzione, e altre pinne sul dorso e sui fianchi. Gli occhi sono grandi e sporgenti, per permettergli di guardarsi intorno.

5 Secondo me un pesce dentro è fatto così:

6 Secondo me un pesce dentro è fatto così:

7 ANATOMIA DEL CORPO INTERNO
(OSSERVAZIONE CON LENTE D’INGRANDIMENTO FATTA SU CORPI DI TROTE) Nella bocca del pesce c’è la lingua e ci sono dentini piccoli, ma appuntiti. Dalla bocca entrano gli alimenti, ma anche sassolini e tanta acqua. Sopra gli occhi nella testa c’è un cervello piccolo e molle. Lungo tutto il corpo del pesce c’è la spina dorsale (o lisca), fatta di spine ossee, che serve per tenere rigido il corpo e per farlo muovere. Più o meno dietro gli occhi ci sono le branchie (per respirare). Le branchie assomigliano a delle particelle messe una sopra l’altra che non fanno passare i rifiuti che ci possono essere nell’acqua. Vicino alle branchie c’è un piccolo cuore di forma triangolare, rosso per il colore del sangue che fa passare per il corpo. Proprio lungo la spina dorsale c’è una vescica, cioè una specie di lunga sacchetta piena di aria che aiuta il pesce a farlo nuotare più in profondità. Vicino alla vescica ci sono lo stomaco e l’intestino che servono per contenere il cibo e digerirlo (noi abbiamo trovato dei sassolini): i rifiuti escono dal buco che si trova sotto la pinna anale. C’è il fegato, rosso scuro di sangue, che è più o meno sotto il sacco dello stomaco.

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9 ALIMENTAZIONE LE SCAGLIE DI CIBO CHE SI DANNO AI PESCI
CONTENGONO: GRANCHIETTI, CEREALI, PESCIOLINI, ALGHE E VITAMINE. LE SCAGLIE SONO FATTE APPOSTA PER I PESCI piccoli DI ACQUARIO. IL CARASSIO PUO’ ESSERE MOLTO UTILE ALL’UOMO, IN QUANTO SI NUTRE ANCHE DELLE LARVE DI ZANZARA. QUESTO ANIMALE E’ ONNIVORO. I CUCCIOLI SI CIBANO DEGLI STESSI ALIMENTI DEGLI ADULTI, PERO’ APPENA NATI, MANGIANO IN MODO DIVERSO (COME CAPITA AGLI UCCELLINI). DOPO CIRCA 5 GIORNI, UNA SETTIMANA, DALLE UOVA INSEMINATE NASCONO LE “LARVE”. LE LARVE SI NUTRONO PER I PRIMI 9 GIORNI DEL NUTRIMENTO IN UN SACCO CHE C’è DENTRO AL LORO CORPO. CON IL PASSARE DEI GIORNI, PERO’, IL SACCO SI SVUOTA E FINO A QUANDO LE LARVE NON IMPARERANNO A NUTRIRSI DA SOLE, CI SARA’ UN GRAN NUMERO DI MORTI.

10 RESPIRAZIONE I pesci ROSSI per respirare nell’acqua usano le branchie. Invece altri pesci possono usare la bocca per respirare. LE BRANCHIE assomigliano a PORTICELLE o tendine filose che sono messe una sopra l’altra. Si trovano dietro gli occhi. Quando le branchie si aprono, L’ACQUA entra: dato che l’acqua è fatta da tante H2O, il pesce si tiene dentro solo l’ossigeno, O, invece le particelle di idrogeno, H, escono dalla sua bocca come bolle . I Pesci rossi hanno bisogno di prendere aria da mettere nell’acqua per viverci .

11 RIPRODUZIONE I pesci si distinguono dalle code: i maschi hanno la coda piatta, invece le femmine hanno la coda a ventaglio e più chiara. I maschi si riconoscono anche perché sono più piccoli della femmina che deve contenere le uova. I pesci di solito si accoppiano in primavera. La tecnica di corteggiamento è piuttosto lunga. Un Carassio per conquistare una femmina le solletica l’addome: il maschio, una volta scelta la compagna, infatti comincia a solleticarle l’addome con delle piccole sporgenze che ha sul suo dorso. La femmina allora libera le uova nell’acqua: può farne fino a 1000, dipende dalla sua grandezza. Anche il maschio libera i suoi semini nell’acqua, ma hanno tempo solo trenta secondi per inseminare le uova. Per il modo di riprodursi si dice che i pesci rossi sono OVIPARI. Dopo 5 giorni dalle uova nascono le “larve”. I piccoli nati inizialmente sono di colore bruno.

12 COMPORTAMENTI E ABITUDINI
Il Carassio non fa alcun verso, ma dalla bocca fa uscire le bolle di idrogeno che sono lo scarto di H2O. I pesci dormono con gli occhi aperti e dormono in molti modi: si lasciano fluttuare (farsi trasportare), oppure restano tra le rocce o ancora dritti come le candele. I pesci dormono restando immobili per far riposare il cervello. I loro occhi restano aperti, perché non hanno le palpebre, le ciglia e le sopracciglia. Anche se sono silenziosi e non comunicano con noi, i pesci hanno una loro intelligenza e sono in grado di riconoscersi tra simili e di riconoscere i pericoli. Si dice spesso che i pesci rossi abbiano una memoria limitata a pochi secondi, ma questo non è completamente vero. La memoria dei pesci rossi può essere definita selettiva, cioè ricordano solo certi comportamenti utili a difendersi e a procurarsi il cibo. I pesci rossi cuccioli hanno le stesse abitudini dei grandi già appena nati, perché fanno ciò che fa la mamma, altrimenti muoiono. I pesci rossi si accorgono quando si cambia l’ acqua dell’ acquario infatti si agitano.


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