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Introduzione al Salterio

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Presentazione sul tema: "Introduzione al Salterio"— Transcript della presentazione:

1 Introduzione al Salterio
I Salmi e "tappe della vita spirituale"

2 Introduzione Salmi libro fondamentale della Bibbia
l’unico interamente di preghiere parte dell’AT testo basilare della tradizione cristiana uno dei più citati nel NT uno dei libri più letti, nella liturgia ebraica e cristiana, nella preghiera personale e quotidiana Agostino: “Psalterium meum, gaudium meum”

3 Introduzione Bellarmino: “summa et compendium” di tutto il messaggio biblico San Tommaso d’Aquino In Psalmos Davidis Expositio: “a differenza degli altri scritti biblici, il Salterio abbraccia nella sua universalità la materia di tutta la teologia” contiene in sé tutta la Scrittura Caratteristica: ridire, sottoforma di lode Scopo: far pregare, elevare l’anima fino a Dio

4 Etimologia e Numerazione
titolo “Salmi” tradizione cristiana latina dal greco dei LXX (traduzione greca dell’AT, scritto originale) psalmoi: “canti per strumenti a corda” psalterion: uno strumento a corda o raccolta di canti termini strettamente musicali, legati al suono: testo da suonare e cantare solo dell’aspetto esteriore

5 Titolo in ebraico sefer tehillîm: “libro di canti”, “di inni, lodi” il verbo halal, da cui deriva la parola Allelu- ya (Allelu, forma imperativa della seconda persona del verbo halal lodare, ya, abbreviazione del tetragramma Yhwh, cioè il nome di Dio in Es 3,14) Alleluia “Lodate il Signore”, e i tehillim sono le “lodi” Questo ci dice l’aspetto più profondo, il contenuto del libro

6 Salmi nella Bibbia In realtà il libro dei Salmi è composto da 150 Salmi, ma troviamo Cantici biblici e preghiere in tante altre parti dell’ AT e del NT, usati per la Liturgia delle Ore: - Nell’AT: Es 15,1-18; Dt 32,1-12; 1Sam 2,1-10; 1Cr 29,10-13; Tb 13,2-10 (13,1-10); 13, ; Gdt 16, ; Pr 9, ; Sap 3,1-6; 3,7-9; 9, ; 10,17-21; 16, ; 17,1a; Sir 14,22;15,3.4.6b; 31,8-11; 36, ; Sir 36,14-19; 39,17-21; Is 2,2-5; 5,1-7; 9,1-6; 12,1-6; 26, ; 33,2-10; 33,13-16; Is 38, ; 40,1-8; 40, ; 40,10-17; 42,10-16; 45,15-25; 49,7-13; 61,1-11; 61,6-9; 61,10-62,3; 62,1- 12; 62,4-7; 63,1-5; 66,10-14a; Ger 7,2-7; 14,17-21; 17,7-8; 31,10-14; Lam 5, ; Ez 36,24-28; Dan 3, ; 3,52-57; 3, ; Os 6,1-6; Am 4,13;5,8;9,5-6; Gio 2,3-10; Ab 3,2-4.13a.15-16; Sof 3,8-13 - Nel NT: Lc 1,46-55; 1,68-79; 2,29-32; Mt 5,3-12; Gv 1, ; Rm 8,14-17; 8, ; 11,33-36; 1Cor 13,1-7; Ef 1,3-10; Fil 2,6-11; Col 1, ; 1Tim 2,5- 6;3,16;6,15-16; 3,16; 2Tim 2,11-13; Tt 3,4-7; 1Pt 1,3-9; 2,21-25a; Ap 4,11;5, ; 11,17-18;12,10b-12a; 15,3-4; 19, Il genere dei Salmi va quindi, ben oltre il libro dei Salmi o il Salterio, attraversando tutta la Bibbia

7 Numerazione Ebraica TM Numerazione Greca LXX/ Vg
Numerazione comune Numerazione Greca LXX/ Vg 1-8 9 9,1-21 10 9,22-39 11-113 10-112 114 113,1-8 115 113,9-26 116 147 Numerazione: coincidenza numerica iniziale e finale una doppia numerazione: dal salmo 10, traduzioni greche e latine numero diverso da quello del testo ebraico

8 Salmi: Parola di Dio e parola umana
Parola di Dio, ma anche parola umana che risponde alla Parola di Dio: come nell’apprendimento del linguaggio di un bambino, egli impara a dire e a pensare con il linguaggio dei genitori, così è per noi con i salmi: impariamo a parlare il linguaggio di Dio, gli parliamo con la sua stessa lingua “la lode è la risposta tipica di Israele” Il desiderio di lode: filo conduttore del Salterio, esperienza essenziale che l’uomo vive: la salvezza può venire solo da un Altro “La lode non è soltanto una forma letteraria all’interno del salterio; la lode di Dio risuona in tutti i Salmi ed è pronunciata anche de profundis, dal profondo dell’angoscia”

9 Lode Lodare Dio questa è la peculiarità del fatto di essere “dipendente” dal suo Dio, e al tempo stesso, che deve se stesso e tutto ciò che ha ricevuto e riceve alla bontà di Dio Creatore” (Kraus) Il salterio, infatti, è stato definito “la celebrazione di una relazione” (Ravasi) Nei Salmi conosciamo chi è Dio, ma anche chi è l’uomo, in relazione reciproca Nella Bibbia, (oltre al Cantico dei Cantici), c’è un solo libro composto alla seconda persona, come un dialogo, appunto il libro dei Salmi: qui non si parla di Dio alla terza persona, non si parla di Lui, ma a Lui; la sua presenza non deve essere dimostrata, ma si sente

10 Preghiera di Israele, di Cristo e della chiesa
Per il popolo di Israele: espressione privilegiata della preghiera di Israele; dialogo d’amore di Israele con Dio hanno alimentato la preghiera di Gesù e dei primi cristiani: uno dei testi più citati dal NT; Gesù da ebreo ha pregato con i Salmi nelle sinagoghe; li reinterpreta alla luce di se stesso, come ha fatto la prima comunità cristiana; la lettura cristologia è stata dominante, poi, in epoca patristica dai grandi Padri della chiesa nei primi secoli Per la tradizione della chiesa: un prezioso gioiello; da sempre fino ad oggi la chiesa ha pregato con il Salterio; inseriti nella Liturgia quotidiana, nella Liturgia delle Ore Il Concilio Vaticano II: “la voce della sposa (la chiesa), che parla al suo sposo” SC 84.

11 Dal Catechismo della chiesa cattolica: I Salmi, preghiera dell'Assemblea
2585 Dopo Davide, fino alla venuta del Messia, i Libri Sacri contengono testi di preghiera che testimoniano come si sia fatta sempre più profonda la preghiera per se stessi e per gli altri [Cf Esd 9,6-15; Ne 1,4-11; Gn 2,2-10; Tb 3,11-16; 2585 Gdt 9,2-14 ]. I salmi sono stati a poco a poco riuniti in una raccolta di cinque libri: i Salmi (o “Lodi”), capolavoro della preghiera nell'Antico Testamento I Salmi nutrono ed esprimono la preghiera del Popolo di Dio come Assemblea, in occasione delle solenni feste a Gerusalemme e ogni sabato nelle sinagoghe. Questa preghiera è insieme personale e comunitaria; riguarda coloro che pregano e tutti gli uomini; sale dalla Terra santa e dalle comunità della Diaspora, ma abbraccia l'intera creazione; ricorda gli eventi salvifici del passato e si estende fino al compimento della storia; fa memoria delle promesse di Dio già realizzate ed attende il Messia che le compirà definitivamente. Pregati e attuati in pienezza in Cristo, i Salmi restano essenziali per la preghiera della sua Chiesa [Cf Principi e norme per la Liturgia delle Ore, ].

12 Dal Catechismo della chiesa cattolica: I Salmi, preghiera dell'Assemblea
2587 Il Salterio è il libro in cui la Parola di Dio diventa preghiera dell'uomo. Negli altri libri dell'Antico Testamento “le parole dichiarano le opere” (di Dio per gli uomini) “e chiariscono il mistero in esse contenuto” [Conc. Ecum. Vat. II, Dei Verbum, 2]. Nel Salterio le parole del salmista esprimono, cantandole per Dio, le sue opere salvifiche. Il medesimo Spirito ispira l'opera di Dio e la risposta dell'uomo. Cristo unirà l'una e l'altra. In lui, i Salmi non cessano di insegnarci a pregare.

13 Dal Catechismo della chiesa cattolica: I Salmi, preghiera dell'Assemblea
2588 Le espressioni multiformi della preghiera dei Salmi nascono ad un tempo nella liturgia del Tempio e nel cuore dell'uomo. Si tratti di un inno, di una preghiera di una lamentazione o di rendimento di grazie, di una supplica individuale o comunitaria, di un canto regale o di pellegrinaggio, di una meditazione sapienziale, i Salmi sono lo specchio delle meraviglie di Dio nella storia del suo popolo e delle situazioni umane vissute dal salmista. Un Salmo può rispecchiare un avvenimento del passato, ma è di una sobrietà tale da poter essere pregato in verità dagli uomini di ogni condizione e di ogni tempo.

14 Dal Catechismo della chiesa cattolica: I Salmi, preghiera dell'Assemblea
2589 Nei Salmi si scorgono dei tratti costanti: la semplicità e la spontaneità della preghiera; il desiderio di Dio stesso attraverso e con tutto ciò che nella creazione è buono; la situazione penosa del credente il quale, nel suo amore preferenziale per il Signore, è esposto a una folla di nemici e di tentazioni; e, nell'attesa di ciò che farà il Dio fedele, la certezza del suo amore e la consegna alla sua volontà. La preghiera dei Salmi è sempre animata dalla lode ed è per questo che il titolo della raccolta si addice pienamente a ciò che essa ci consegna: “Le Lodi”. Composta per il culto dell'Assemblea, ci fa giungere l'invito alla preghiera e ne canta la risposta: “Hallelou-Ya!” (Alleluia), “Lodate il Signore!”. Che cosa vi è di più bello del Salmo? Bene ha detto lo stesso Davide: “Lodate il Signore, poiché bello è il Salmo. Al nostro Dio sia lode gioiosa e conveniente”. Ed è vero! Il Salmo infatti è benedizione del popolo, lode a Dio, inno di lode del popolo, applauso generale, parola universale, voce della Chiesa, canora professione di fede. . [Sant'Ambrogio, Enarrationes in psalmos, 1, 9: PL 14, 924, cf Liturgia delle Ore, III, Ufficio delle letture del sabato della decima settimana]. scuola di preghiera di una comunità di credenti

15 Microcosmo aspetti molteplici, opera composita, complesso crocevia teologico dell’intero AT espressione della multiforme esperienza individuale e collettiva religiosa di Israele documenti composti, recitati e raccolti lungo un arco di quasi otto secoli

16 Microcosmo redazionale
definito “salteri nel salterio”, composto da piccole collezioni di salmi rielaborati e attualizzati nel corso dei secoli Non opera di un solo autore né il risultato di un’unica compilazione È impossibile ricostruire gli stadi della formazione del salterio, frutto di un lungo e complicato processo all’interno del culto sinagogale

17 Possiamo elencare i gruppi di salmi
1-41: salmi “Io”, personali, con la presenza del tetagramma Jhwh, salmi di Davide 42-49 il salterio “dei figli di Qorah”, con al centro il tempio e Sion 50 e sono il salterio “di Asaf”, violento e nazionalistico 84-89: un secondo gruppi di salmi di Jhwh, con il salmo regale 89 51-57; 101; 103; ; : un secondo salterio di Davide, poco omogeneo 93; : salmi di Jhwh –Re, a sfondo esilico ; ; : i tre Hallel : salmi del credo storico : salmi alfabetici sapienziali : salmi delle “ascensioni” Salmi sparsi, isolati, come il salmo 90, testi a ideologia profetica 91-92; ; 104, o composizioni post- etiliche 102; 119; 137

18 Intestazioni tranne in 34 salmi detti orfani
in esse troviamo 5 tipi di informazioni: il genere letterario: mizmor “salmo” sir “cantico” maskîl forse “composizione sapienziale” miktam “salmo espiatorio” oppure “iscrizione su pietra” tefillah “preghiera” tehillah “lode” siggajôn “lamentazione” o “supplica” la modalità dell’esecuzione strumentale: con riferimento a qualche strumento musicale o come il flauto l’uso liturgico: solennità, giorni, riti allusioni alle circostanze storiche: sono aggiunte posteriori, che non corrispondono all’epoca di composizione Nomi propri che si riferiscono forse alla paternità: in 73 casi c’è il lamed auctoris con il nome di Davide, probabilmente non in qualità di autore, ma all’appartenenza ad una raccolta o una dedica liturgica; ma ci sono anche altri nomi come Asaf, Mosè, Salomone, Etan,ecc

19 Microcosmo dell’AT 1-41 42-72 73-89 90-106 107-150
rappresentano un compendio e una summa dell’AT definito “sigla “ riassuntiva dell’AT per questo è stato accostato al Pentateuco e diviso in 5 libri: 1-41 42-72 73-89 90-106

20 Microcosmo dell’umanità
Il salterio è espressione della personalità umana nella sua sconfinata molteplicità abbraccia un ampio ventaglio di vicende, emozioni, sentimenti umani  sono quasi la nostra autobiografia umana e spirituale Attanasio: “come in uno specchio, ritroviamo anche il nostro volto” Chouraqui: “il salterio narra la storia di tutti”

21 Microcosmo della storia
scritto da più mani in più secoli, raccoglie quasi un millennio della storia della letteratura di Israele, a partire dagli antichi inni cananei forse del II secolo a.C. come il salmo 29, alle composizioni dell’epoca maccabaica, II secolo a.C.  C’è alla base una dimensione storica fondamentale della teologia salmica Anche se ci sono diverse tendenze di datazione, la soluzione più equilibrata resta quella di considerare la molteplicità dei testi e dei diversi livelli storici

22 Microcosmo letterario
rappresenta lo spettro dell’intero arco letterario biblico, una monumentale raccolta di poemi cronologicamente disparati è la più vasta antologia di forme letterarie dell’intera Bibbia, una somma di situazioni vitali differenti e quindi anche di generi letterari, temi, contenuti, finalità

23 Microcosmo teologico Bisognerebbe evitare di parlare di una teologia del salterio in senso stretto, proprio a causa della vastità e la varietà del contenuto, della distanza cronologica e provenienze diverse. Anzi, parlare di teologia del salterio può implicare un errore di metodo, dal momento che i salmi non si propongono come un trattato di teologia, ma sono espressioni poetiche di un’esperienza di fede La teologia del salterio è in realtà una celebrazione della mistica e della spiritualità, dell’incontro tra Dio e l’uomo/ gli uomini, celebrazione di questa relazione Infatti, oltre al Cantico dei Cantici, c’è nella Bibbia un solo libro composto alla seconda persona come un dialogo, ed è proprio il libro dei Salmi: qui non si parla di Dio, ma a Dio, la sua presenza non si dimostra, ma si sente, ed è la presenza di un amante I salmi sono il dialogo d’amore di Israele e Dio, il punto più alto dell’esperienza umana e religiosa

24 Microcosmo della preghiera
La DV 15 ha definito i Salmi “mirabiles precum thesauri” (tesoro di mirabili preghiere), perché ha alimentato secoli di preghiera personale e collettiva, erano e sono imparati a parola La SC 91 parla della “voce della stessa Sposa che parla al suo Sposo” Per questo i salmi sono contemporaneamente Parola di Dio al credente e parola dell’uomo a Dio

25 Microcosmo liturgico Anche se non da subito, tutti i salmi hanno ricevuto nel corso della storia una collocazione liturgica Probabilmente non tutti i salmi sono nati per uso liturgico, forse molti erano preghiere personali, che poi sono state assunte e sono confluite nel culto comunitario, anche se i due aspetti non si escludevano in Israele Certamente i salmi sono la prova dell’esistenza di un innario liturgico ebraico, legato a feste liturgiche, processioni al tempio, ai sacrifici, benedizioni. Esso offre un modello di liturgia non scisso dalla vita, anzi legato alle ore, giorni, momenti della vita

26 Microcosmo cristiano oltre ad essere il libro di preghiera nazionale e della liturgia ufficiale di Israele, è diventato anche il libro di preghiera cristiana, per cui ha subito un processo di reinterpretazione cristologia operata dal NT in particolare basta citare l’uso del salmo 2; 110; 8; 22, in rapporto al messianismo

27 Microcosmo musicale I salmi erano quasi certamente cantati e ciò è testimoniato dall’ultimo salmo 150, dove è convocata tutta l’orchestra del tempio con i suoi strumenti: qui cielo e terra si uniscono in un alleluia cosmico Spesso sono citati strumenti musicali e i componimenti sono avvolti da un’atmosfera musicale. Per questo nell’arco della storia spesso ci sono state elaborazioni musicali di salmi

28 Microcosmo simbolico Il mondo letterario del salterio è stato definito “il giardino dei simboli e dell’immaginazione”, in cui difficile mettere ordine  la gnoseologia biblica è simbolica- poetica Non sempre è facile comprendere i simboli utilizzati “esiste una stretta concomitanza tra i gesti del corpo e le rappresentazioni simboliche” Per questo esistono tre categorie: la linea verticale: è la linea ascensionale o discensionale, dell’uomo in piedi, un processo di elevazione; basta citare il simbolo delle scettro, del tempio sulla collina, del cielo considerato il luogo di Dio la linea orizzontale dell’uomo seduto: qui l’uomo è seduto, segno di intimità, a cui appartiene tutta la linea: la casa, il tempio, la città santa, rifugio, cittadella, rocca, scudo la linea dinamica e temporale: è l’uomo in cammino, la via è simbolo di esistenza; qui il movimento spaziale può diventare salita verso Dio; nel movimento temporale l’uomo può recuperare la sfera dell’eterno, perché l’uomo nella partecipazione del culto può entrare in comunione con Dio

29 Linea verticale- teologica
4 Aree simboliche Linea verticale- teologica si tratta di simboli che coniugano trascendenza e vicinanza, perché tipico del simbolo è l’unità dialettica degli estremi Questa simbolica usa come via privilegiata l’antropomorfismo; appare, così, la tradizionale descrizione di Dio “a immagine dell’uomo” (faccia, naso, braccio, mano, piede, occhio,…), della sua psicologia (gioia, vendetta, pentimento, tristezza,…) Esemplare potrebbe essere il “Te Deum” regale del Sal 18

30 Linea orizzontale -antropologica
qui il primo campo è quello zoomorfo, dove gli animali sono metafore per designare esperienze umane: la cerva, la rondine, il gregge, l’aquila, ecc Il secondo campo è quello ilemorfico, desunto dalla natura materiale; dominante è la metafora vegetale di matrice sapienziale: albero, palma, cedro Il terzo campo è quello fisiologico: data la profonda unità psico- fisica dell’antropologia biblica, il corpo è un compendio allusivo dell’intero essere umano: le ossa, gli occhi, le viscere, ecc

31 Linea orizzontale- cosmologica
i due estremi sono il nulla e il creato Poiché la mentalità semitica era incapace di fare astrazione, sono costruiti simboli mostruosi per dire il nulla, come Raab e Leviatan, metafore per celebrare la vittoria dell’ordine Ma tutta la natura diventa simbolo della perfezione divina

32 Linea verticale- infernale
agli antipodi di Dio, sotto la linea orizzontale del cosmo, c’è lo sheol, chiamato con diversi vocaboli simbolici: fossa, polvere, silenzio, sepolcro, nemico Sembra spesso la descrizione di una lotta contro le forze del male, secondo la simbologia bellica (guerra, arco, frecce,ecc), venatoria (preda inseguita, calpestata), teriomorfa (l’uomo abbandonato alle fauci del leone), cosmica negativa (terrore), psico- fisiologica (malattie)

33 Microcosmo poetico Le preghiere del salterio sono innanzitutto liriche: il loro messaggio ha come veicolo di comunicazione la superficie stilistica, metrica, simbolica della poesia semitica Nell’ultimo periodo grazie allo studio comparativista, è ormai chiaro che l’origine della poesia biblica è da attribuirsi all’ambito del Vicino Oriente Antico, in particolare a tre poli: Babilonia, Egitto, Ugarit Spesso si distingue tra ritmo esteriore dei Salmi, legata non alla quantità sillabica, ma ai suoni, alla sonorità; questo è sostenuto da elementi lessicali, da elementi sintattici, da inclusioni. Purtroppo non ancora è chiara la funzione del termine selah che per 71 volte segna lo snodarsi dei salmi, forse indica una pausa, per soffermarsi a riflettere Il ritmo interiore è costituito dal parallelismo

34 Microcosmo testuale I salmi furono composti in ebraico; i manoscritti sono relativamente tardi, databili verso la fine del primo millennio d. C.  Purtroppo il testo di numerosi salmi documenta un complicato processo di trasmissione, inizialmente cantati e trasmessi solo oralmente, poi messi per iscritto, ma con un interminabile processo di adattamento alle condizioni storiche e liturgiche Tra le versioni possiamo ricordare: la LXX: risale alla fine del II secolo a. C., è la traduzione peggiore dei LXX, che fa riferimento ad un testo ebraico diverso, primitivo qui ci sono numerosissimi errori addirittura della comprensione dell’ebraico, molti spostamenti Versione siriana: riflette testimonianze testuali preziose e arcaiche Versioni latine: Gerolamo ha preparato almeno tre versioni dei salmi in latino, la recensione della Vetus Latina, il Salterio Gallicano, fatta in Palestina, e la versione detta Psalterium iuxta Hebraeos Targum: qui c’è la tendenza allegorizzante, moraleggiante, messianica Testi di Qumran: qui sono stati trovati numerosi frammenti di salmi, con varianti molteplici, oltre a inni propri della comunità

35 Microcosmo di lettori e bibliografico e di interpretazioni
Nella storia della letteratura e del pensiero i salmi insieme a Giobbe e ai Vangeli sono stati uno dei punti di riferimento, da Dante a D. M. Turoldo, che ha realizzato una bellissima traduzione poetica dei salmi Ravasi definisce un’impresa quasi disperata mettere ordine nello sterminato arcipelago della bibliografia sui Salmi: attraverso di essa si potrebbe tracciare la storia dell’intera esegesi. È stato, infatti, il libro più letto, più commentato, pregato, nel corso dei secoli; ha accompagnato tutta la storia giudaica e cristiana.

36 Salmi e poesia I salmi sono poesia
La forma della poesia ebraica: caratteristica è il ritornello, l’uso di ripetizione, parole- chiavi Doppia funzione: Aiuta la memoria e serve a suddividere il testo Ripetuto dall’assemblea I ritornelli aprono e chiudono (Sal 8), ritornano nel corpo (Sal ), strutturano (Sal 136) La ripetizione ha funzione enfatica: sottolinea (cfr. “lodare” in Sal 150, “tuono-voce” in Sal 29)

37 Parallelismo: caratteristica della poesia ebraica, procedimento tipico
Ogni verso è diviso in due (stichi), dove la seconda parte è in parallelo alla prima Regola del parallelismo: la realtà è percepita come una pluralità indifferenziata, a carattere binario Scopo: Creare antitesi (Sal 1,6; 20,8-9): parallelismo antitetico Creare sintesi e armonia (Sal 122,7; 126,3): sinonimico e sintetico Creare effetti di accumulazione (Sal 91,5)

38 Dimensione simbolica Sym-ballo: “mettere insieme”
Accostamento di due elementi, il primo materiale  L’accostamento genera una novità di senso Il simbolo è legato all’esperienza dell’uomo e la trascende, rinvia Oltre  Mette insieme i molti aspetti del reale e scopre significati nuovi che rimandano ad un Altro Il simbolo è polisemico, “fa pensare” Aiuta a leggere il mondo come realtà dotata di senso ma anche come mistero che rinvia all’Altro che supera il simbolo stesso Evita il rischio di ridurre Dio all’immanenza ma anche di non poter dire niente Rivela e vela, evoca insieme La poesia “esprime l’inesprimibile”


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