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Intersezioni : Arte e Storia

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Presentazione sul tema: "Intersezioni : Arte e Storia"— Transcript della presentazione:

1 Intersezioni : Arte e Storia
Liceo “T.Parentucelli Sez.Liceo Classico Intersezioni : Arte e Storia Selezione di quadri dalla mostra genovese sui Macchiaioli Il Risorgimento viene visto attraverso le fonti iconografiche Prof. Patrizia Fattori

2 Hayez : La Ciociara

3 La Ciociara, nella sua arcaica bellezza sembra personificare
l’Italia, alludendo al suo glorioso e perduto passato. Il pittore trova l’espediente della personificazione nel tricolore dello abbigliamento. Attraverso la figura femminile, trattata in maniera allegorica Hayez sarà portato a rappresentazioni di significato politico sempre più esplicito

4 F.Faruffini: Cola di Rienzo che dalle alture di Roma
Ne contempla le rovine

5 Chiaro il significato politico.Cola di Rienzo era simbolo
Di rivendicazioni di libertà e democrazia, ma anche di illu- sioni e drammatiche disillusioni. L’utopia di Cola, di una Roma città – stato restituita al popolo Ben si accordava con le aspirazioni antipapali e antiaristocra- tiche di quel momento storico. Il quadro rende bene l’intensità drammatica e la naturalezza della rappresentazione psicologica.

6 F.Canella : Melanconia o l’Italia in catene

7 Il quadro fa riferimento alla dolorosa disillusione dopo il tragico
fallimento del ’48. L’Italia, piangente, si mostra smarrita di fronte alla sconfitta delle istanze di libertà.La pittura si fa interprete di un messaggio civile

8 Hayez : La Meditazione

9 Allusiva trasposizione pittorica della grande delusione risorgi-
mentale dopo i fatti del ’48,in particolare quelli milanesi vissu- ti in prima persona dal pittore.

10 F.Hayez: Un pensiero malinconico

11 G.Induno: Garibaldi al Vascello (1849)

12 Volontario al seguito del generale Medici ,il pittore Induno vive
In prima persona l’eroica resistenza della Repubblica romana. Garibaldi è ripreso alla villa del Vascello ormai distrutta dai Colpi nemici: sulle rovine della città si staglia la figura dell’eroe. All’interno un piccolo quadro sta a testimoniare gli antichi splendori della dimora

13 G.Induno:L’imbarco a Genova del generale G.Garibaldi

14 E’ chiaro l’intento celebrativo della composizione, con la descrizione
della articolata scena della partenza da Quarto per la storica spedizio- ne in Sicilia.Si vedono i piroscafi Piemonte e Lombardo acquistati da Nino Bixio. Il pittore fa risaltare anche gli aspetti intimi della par- tenza , i saluti e i volti addolorati delle donne

15 S.Lega : Ritratto di Garibaldi

16 Il pittore, volontario nel ’48 a Curtatone,amico di Felice Orsini,
non vede favorevolmente l’esito monarchico-moderato della epopea risorgimentale. L’incontro con Garibaldi era avvenuto nel ’58 ma il dipinto è del ’61, conclusa l’epopea garibaldina. Il volto dell’eroe, un po’ corrucciato,denota una certa inquietudine e delusione nel vedere l’affermazione di ideali diversi da quelli per cui aveva combattuto.

17 Pietro Senna: Garibaldi a Caprera

18 Dopo Aspromonte e Mentana prevalgono le espressioni deluse
e malinconiche dell’eroe risorgimentale

19 S.Lega: Imboscata di Bersaglieri

20 G.Fattori:Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta

21 La Toscana è libera e il quadro è commissionato dal governo Ricasoli.
L’attenzione si focalizza sul carro delle suore di carità. Il coman- dante francese è il generale MacMahon.Il pittore preferisce trala- sciare il pathos eroico dell’evento e soffermarsi sulla sofferenza delle vite perse.

22 Girolamo Induno:La battaglia di Magenta

23 Induno si distinse in Crimea e nella campagna garibaldina del ’59
con i Cacciatori delle Alpi.Fu il pittore ufficiale della Spedizione dei Mille. Questo dipinto celebra la vittoria franco-piemontese di Magenta del 4 giugno ’59 sull’esercito austriaco.Persero la vita 6000 uomini su

24 S.Lega:Bersaglieri che conducono prigionieri austriaci

25 Lega rifiuta di partecipare alla seconda guerra di indipendenza, rite-
nendola lontana dai suoi ideali democratici mazziniani.La compo- sizione appare lontana da toni eroici e solenni.

26 T.Signorini:L’artiglieria toscana a Montechiaro salutata dai
Francesi feriti a Solferino

27 D.Induno:Il bollettino del 14 Luglio 1859 che annunziava la
Pace di Villafranca

28 Il quadro ricorda la stipula ,il 14 luglio 1859, dell’armistizio di
Villafranca. Si notino le differenti reazioni dei popolani fuori da un’osteria.Il pittore ritrae veristicamente i caratteri emotivi e psicologici,illustrandoli attraverso gesti ed espressioni. Il dipinto fu acquistato da Vittorio Emanuele II

29 Odoardo Borrani: Il 26 Aprile 1859

30 Una ragazza sta cucendo il tricolore il giorno precedente il definitivo
abbandono della Toscana da parte di Leopoldo II.Le radici antiche vengono evidenziate dalle tappezzerie,i legni intarsiati,la sedia di foggia antica,l’alabarda con il tricolore.La giovane potrebbe essere la fidanzata di un giovane arruolato nella II^ guerra di indipendenza. Nella pittura toscana viene riconosciuta la funzione delle donne,rap- presentate in trepida attesa e partecipi alle vicende, seppure lontane dai luoghi di battaglia.

31 O.Borrani: Le cucitrici di camicie rosse

32 Questo dipinto del 1863,che mostra l’interno di un salotto
Biedermeier, suggerisce lo stato d’animo di delusione per la mancata presa di Roma, dopo i fatti garibaldini di Aspromonte. L’arredo e le vesti richiamano i colori del tricolore.Significativa alle pareti la stampa di Venezia ,non ancora liberata. All’ansia febbrile e speranzosa del dipinto precedente è subentrata una sot- tile inquietudine.

33 O.Borrani:Il bollettino del 9 Gennaio 1878

34 Il quadro fa risaltare la tristezza rassegnata all’annuncio della
morte di Vittorio Emanuele II. Era la scomparsa del sovrano che aveva compiuto la sospirata unità d’Italia.La presenza del re è evocata dal suo ritratto sul paralume.

35 Eugenio Agneni:Le ombre dei grandi uomini fiorentini

36 Il pittore,amico di Mazzini, vuole ricordare l’esortazione di
costui a non dimenticare i grandi uomini del passato.Nel quadro costoro sembrano cendere dalle nicchie del portico degli Uffizi per guidare il popolo lla libertà.Al centro Dante e Leonardo, poco più indietro Machiavelli e Boccaccio, librato in volo Savo- narola e a destra Michelangelo.Il pittore sospettato di contatti con Felice Orsini sarà esiliato in Inghilterra e tornerà nel ’59 per combattere con Garibaldi.

37 S.Lega :Il Bindolo

38 Lega si era trasferito nell’umile campagna fiorentina, in riva all’Arno
In una località chiamata Piagentina.In questo luogo ameranno riunirsi i Macchiaioli, per rievocare la vita semplice e agreste dopo le speranze e le delusioni delle campagne garibaldine.

39 S.Lega : Orto a Piagentina

40 G.Fattori: Le Macchiaiole

41 G.Fattori: La raccolta del fieno in Maremma

42 Il pittore dipinge con maestria la natura della campagna maremma-
na, come per cercare pace e ristoro dal disagio delle realtà cittadi- na con tutte le contraddizioni della burocratizzazione sabauda. Fattori mostra la contraddizione tra il faticoso lavoro primitivo in campagna e il rifiuto della modernizzazione.Forse c’è l’influenza di Proudhon che voleva il mantenimento di piccole unità rurali e un giusto equilibrio tra produzione e consumo.

43 G.Fattori: In vedetta

44 Questa tela,lontana dalla drammatica rappresntazione della bat-
taglia, evoca la quiete minacciosa dei luoghi deserti delle cam- pagne militari.Sembra un’atmosfera da deserto dei Tartari. Il senso di una sospensione temporale è data dal biancore del muro su cui si staglia l’ombra del cavallo

45 G.Fattori : Lo staffato

46 Fattori accentua gli aspetti non eroici ma piuttosto sgradevoli della
guerra e della vita militare. La scena ,non eroica, è pervasa da un’in- tensa drammaticità

47 S.Lega: Gli ultimi momenti di Mazzini morente

48 Lega ritrae Mazzini morente con estremo e antieroico realismo.
La morte è avvenuta a Pisa il 10 marzo 1872, nel clima di delu- sione che avvolge i democratici mazziniani dopo gli esiti politici e istituzionali dell’Unità. Il plaid, ora conservato nel museo maz- ziniano di Genova, era appartenuto a Carlo Cattaneo.


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