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Per un sistema energetico moderno, pulito e sicuro.

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Presentazione sul tema: "Per un sistema energetico moderno, pulito e sicuro."— Transcript della presentazione:

1 Per un sistema energetico moderno, pulito e sicuro

2 Fermare la febbre del pianeta! Aumento delle temperature medie, scioglimento dei ghiacciai, uragani e tifoni sempre più frequenti, desertificazione in aumento. Gli effetti dei cambiamenti climatici sono evidenti e la loro causa sta nellaumento delle concentrazioni in atmosfera dei gas serra, principalmente anidride carbonica (CO 2 ), prodotta dalla combustione delle fonti fossili.

3 Leffetto serra antropogenico

4 Nella lotta ai cambiamenti climatici sono 2 i riferimenti internazionali più importanti: 1) Il Protocollo di Kyoto: per lItalia prevede una riduzione delle emissioni di CO2 del 6,5%, rispetto al 1990 da raggiungere entro il 2012, mentre al 2006 il nostro Paese le ha aumentate del 9,9%

5 2) Il 20-20-20: lUnione Europea ha scelto di svolgere un ruolo da protagonista nella lotta ai gas serra, fissando degli obiettivi al 2020: - ridurre del 20% le emissioni di CO2 (30% col nuovo accordo internazionale sul clima) - arrivare a uno sviluppo delle rinnovabili tale da garantire il 20% dei consumi - migliorare del 20% lefficienza energetica LItalia deve ridurre le emissioni di CO2 del 5,6% rispetto al 1990 e con le rinnovabili soddisfare il 17% dei consumi finali di energia Il 2009 è un anno decisivo per definire il nuovo accordo mondiale sul clima (Conferenza di Copenaghen)

6 Il governo e Confindustria sostegono che senza il nucleare questi obiettivi sono irraggiungibili per lItalia… … ma è davvero così?

7 È per questo che il nucleare non serve allItalia! LItalia deve: - recuperare i ritardi rispetto agli accordi internazionali per la lotta ai cambiamenti climatici - abbassare la bolletta energetica - ridurre le importazioni - diversificare le fonti energetiche

8 Il nucleare garantirà allItalia il rispetto degli accordi internazionali sui cambiamenti climatici?

9 FALSO!

10 Se il governo decidesse di costruire alcune centrali nucleari (almeno 7-8 reattori per arrivare al 25% dellelettricità prodotta), passerebbero - senza considerare le inevitabili contestazioni nei territori coinvolti - almeno 10-15 anni prima della loro entrata in funzione. LItalia non riuscirebbe a rispettare la scadenza europea vincolante del 2020, incorrendo in altre sanzioni da aggiungere a quelle purtroppo inevitabili del Protocollo di Kyoto (3-4 miliardi di ).

11 Il nucleare ridurrà la bolletta energetica del Paese?

12 FALSO!

13 La produzione elettrica dal nucleare - includendo anche lo smantellamento delle centrali e lo smaltimento delle scorie radioattive - è una delle fonti energetiche più costose. Lo ricordano enti più che autorevoli e insospettabili come il MIT di Boston, il Dipartimento per lEnergia statunitense, lagenzia di rating Moodys. E - non ultimi - gli istituti bancari!

14 Le ultime stime del MIT di Boston (2009) Dal 2002 al 2007 i costi del kW installato di nucleare si sono raddoppiati!

15 Il nucleare ridurrà le importazioni?

16 FALSO!

17 Il nucleare produce solo elettricità, pari a circa 1/3 dei consumi energetici finali italiani, e non calore o carburante per i trasporti. Quindi non permetterà alcuna sostanziale riduzione delle importazioni dei combustibili fossili - soprattutto derivati del petrolio, ma anche carbone e gas - utilizzati per - produrre calore nellindustria - riscaldare gli edifici - produrre il carburante per i trasporti. Inoltre le centrali nucleari utilizzano luranio, materia prima da importare dallestero come gli altri combustibili fossili.

18 Il nucleare diversificherà le fonti energetiche? Con 4 reattori Epr da 1.600 MW (accordo Berlusconi - Sarkozy) risparmieremmo solo 9 miliardi di metri cubi di gas naturale allanno, pari al contributo di un rigassificatore di taglia media (meno del 10% dei consumi nazionali di gas). Altro che diversificazione delle fonti!

19 Nuove centrali, vecchi problemi Il nucleare di oggi è di nuova generazione? Il nucleare di 4° generazione è ancora nella fase di ricerca e forse vedrà la luce nel 2030-40. La tecnologia proposta dal governo, quella di 3° generazione evoluta, non ha risolto nessuno dei problemi noti da anni. Quali?

20 1- Lo smaltimento dei rifiuti radioattivi

21 Non esiste ad oggi una soluzione al problema della produzione e dello smaltimento delle scorie radioattive prodotte dallattività e dallo smantellamento delle centrali. Le 250mila tonnellate di rifiuti radioattivi prodotti fino a oggi nel mondo sono ancora in attesa di una sistemazione definitiva (Francia, Germania e ora anche gli Usa - con labbandono dellipotesi di Yucca Mountain in Nevada -).

22 2 - Il rischio del terrorismo e la proliferazione nucleare

23 Le centrali atomiche sono un obiettivo appetibile per il terrorismo globale. Producono inoltre scorie da cui viene estratto il plutonio, materia prima per la costruzione di armi a testata nucleare (Iran, Corea del nord, etc.).

24 3 - Le riserve di uranio

25 Ai livelli di consumo previsti nel prossimo futuro, le riserve conosciute di uranio sono sufficienti solo per qualche decennio (50-70 anni). La disponibilità limitata di una fonte energetica ha spesso portato a conflitti internazionali, come nel caso del petrolio.

26 4 - La contaminazione ordinaria

27 Lattività di una centrale rilascia nellambiente circostante quantità non trascurabili di radioattività anche durante il normale funzionamento.

28 Il flop dei nuovi reattori in costruzione La costruzione degli unici due reattori di terza generazione evoluta al mondo, ad Olkiluoto in Finlandia e a Flamanville in Francia, procede con grandi difficoltà. Il cantiere della centrale finlandese, autorizzata nel 2002, è partito nel 2005 e dovrebbe chiudersi nel 2012, con 3 anni di ritardo rispetto alle previsioni, ma anche questo termine è destinato a slittare in avanti. I costi sono aumentati del 50%: dai 3 previsti ai 4,5 miliardi di euro di oggi.

29 Olkiluoto - FINLANDIA

30 Flamanville - FRANCIA

31 LItalia si sta quindi candidando a promuovere una tecnologia inquinante, insicura, costosa e vecchia A maggior ragione se nel 2030 vedrà la luce il nucleare di quarta generazione, se nel frattempo avrà risolto i problemi emersi nelle ricerche internazionali in corso.

32 La chimera della sicurezza Non esiste tecnologia che possa escludere i rischi di un incidente nucleare con conseguente fuoriuscita di radioattività allesterno. Oltre al disastro di Chernobyl del 1986, ci sono stati altri gravi incidenti, tra cui quello di Three Mile Island negli Usa del 1979 o di Tokaimura in Giappone del 1999. Non dimentichiamo gli incidenti minori come quelli della centrale francese di Tricastin dellestate 2008 (20mila litri di acqua contaminata in falda e nel fiume!).

33 Ti ricordi Chernobyl? §Era il 26 aprile 1986 quando lesplosione della centrale nucleare di Chernobyl causò il più grave disastro ambientale del XX secolo. La ricaduta della radioattività al suolo interessò prima le regioni a cavallo tra Bielorussia, Ucraina e Russia, e poi lEuropa occidentale, compresa lItalia. Ancora oggi milioni di persone vivono in territori contaminati da livelli radioattivi insostenibili per la salute umana. §Dopo aver portato in Italia circa 25mila bambini provenienti dalle aree contaminate Legambiente continua il suo impegno con il progetto Rugiada per laccoglienza in un centro di risanamento nel nord della Bielorussia.

34 Verso un sistema energetico innovativo e sostenibile Se lItalia decidesse di puntare sul nucleare: - dirotterebbe sullatomo tutte le attenzioni e le risorse destinate alle fonti rinnovabili e allefficienza energetica; - abbandonerebbe di fatto le uniche soluzioni praticabili per ridurre efficacemente e in tempi brevi le emissioni di CO 2.

35 Dal sistema centralizzato a quello distribuito

36 Verso il modello distribuito: i ritardi dellItalia

37 Eppur qualcosa si muove!

38 I comuni del solare fotovoltaico sono 5.025 Potenza complessiva installata di 340,4 MW (240,4 MW in più rispetto al 2008) I COMUNI DEL SOLARE FOTOVOLTAICO

39 I comuni del solare termico sono 2.996 §1.680 sono Piccoli Comuni §1.316 quelli con più di 5.000 abitanti I COMUNI DEL SOLARE TERMICO

40 I COMUNI DELLEOLICO Sono 245 i comuni delleolico 164 sono Piccoli Comuni 81 quelli con più di 5.000 abitanti Sono 1.022 MW in più rispetto al 2008

41 I COMUNI DEL MINI IDRO (3 MW) I comuni del mini idroelettrico sono 698 Potenza totale di 617 MW

42 I COMUNI DELLA GEOTERMIA Sono 73 i Comuni della geotermia Potenza complessiva di 724 MW 45 Comuni in più rispetto allo scorso anno, grazie agli impianti a bassa entalpia in forte diffusione (importanti per ridurre i consumi energetici domestici e di strutture pubbliche).

43 I COMUNI DELLA BIOMASSA E DEL BIOGAS §Sono 604 i Comuni della biomassa (di questi 255 sono a biogas) §Potenza installata totale è di 923 MW §316 impianti di teleriscaldamento di cui 254 da biomasse

44 È necessario invece fondare il nostro modello energetico su: - innovazione tecnologica - miglioramento dellefficienza - sviluppo delle rinnovabili - gas come fonte fossile di transizione Occorre investire per rendere più efficiente e sostenibile: - il modo con cui produciamo lelettricità e il calore - si muovono persone e merci - consumiamo energia nellindustria e negli edifici Il sistema energetico che vogliamo!

45 Altrimenti lItalia resterà fuori dal percorso di modernizzazione già intrapreso con successo dai paesi europei più avanzati (Germania e Spagna), che grazie ad una strategia energetica innovativa stanno realizzando un fortissimo sviluppo delle fonti rinnovabili che potrà permettere di uscire nei prossimi anni dal nucleare.

46 22 April 2009 - Iowa (USA) Giornata mondiale della Terra La scelta che dobbiamo fare non è tra salvare lambiente e salvare la nostra economia. La scelta è tra prosperità e declino. Possiamo continuare a essere il principale importatore mondiale di petrolio o possiamo diventare il maggiore esportatore mondiale di energia pulita. Possiamo permettere ai cambiamenti climatici di sconvolgere gli equilibri del pianeta o possiamo creare posti di lavoro nel prevenirne i catastrofici effetti. Possiamo consegnare i posti di lavoro del XXI secolo nelle mani dei nostri concorrenti o possiamo confrontarci con quella che paesi europei e asiatici hanno già riconosciuto come una sfida e allo stesso tempo una opportunità. La nazione che guida il mondo nel creare nuove fonti di energia sarà la nazione che guiderà leconomia mondiale del XXI secolo. LAmerica può essere quella nazione. LAmerica deve essere quella nazione.


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