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Verso la superficie Il magma è sospinto dalla sua minore densità rispetto alle rocce circostanti Durante il cammino potrà subire una sosta (densità =

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Presentazione sul tema: "Verso la superficie Il magma è sospinto dalla sua minore densità rispetto alle rocce circostanti Durante il cammino potrà subire una sosta (densità ="— Transcript della presentazione:

1 verso la superficie Il magma è sospinto dalla sua minore densità rispetto alle rocce circostanti Durante il cammino potrà subire una sosta (densità = rocce circostanti) in un serbatoio camera magmatica Potrà modificare la propria composizione: per arrivo di nuovo magma dal basso per assimilazione di porzioni rocciose della camera magmatica

2 cristallizzazione La cristallizzazione procede con la diminuzione della temperatura nella massa magmatica nella camera magmatica si creano le condizioni per la cristallizzazione dei diversi minerali i cristalli tenderanno a precipitare verso il fondo arricchimento delle fasi liquida e gassosa nella parte restante della camera stessa. I minerali che si sono formati per primi possono ridisciogliersi parzialmente o reagire con il liquido residuo diminuzione della densità e risalita

3 ordine di cristallizzazione dei minerali in seguito al raffreddamento del magma o "serie di Bowen“(T decrescente di solidificazione). Olivine di Mg  Plagioclasio di Ca (anortite) Olivine di Fe  Plagioclasio Ca-Na Pirosseni di Mg  Plagioclasio di Na-Ca Anfiboli  Plagioclasio di Na (albite) Biotite    Ortoclasio Muscovite Quarzo  reazioni continue reazioni discontinue, I minerali posti sulla stessa orizzontale cristallizzano quasi alla stessa temperatura.

4 minerali che cristallizzano per primi (olivine, plagioclasio di calcio) sono minerali idiomorfi)
si trovano immersi in un liquido che permette di sviluppare cristalli con una forma ben definita I minerali che cristallizzano per ultimi (quarzo) minerali allotriomorfi si devono adattare agli spazi residui e non hanno forma ben definita il quarzo non ha mai la sua tipica forma di prisma esagonale.

5 comportamenti eruttivi
in prossimità della superficie la pressione diminuisce notevolmente liberazione dei gas disciolti sottoforma di vescicole (essoluzione) magmi sialici: molto viscoso, ostacola l'omogenea diffusione delle vescicole espansione e rottura frammentazione della compagine magmatica (eruzioni esplosive e distruttive) magma mafico: bassa viscosità tranquilla separazione di innumerevoli vescicole gassose e fluide colate laviche intervento di altre variabili (geologiche, chimiche, termiche e fluido-dinamiche) ogni vulcano possiede un suo peculiare comportamento eruttivo.

6 durata delle eruzioni eruzioni che perdurano anche per parecchi mesi o qualche anno (effusive) eruzioni che si esauriscono in pochi minuti, ore o giorni (esplosive) intervalli tra un'eruzione e l'altra: periodi di quiescenza, importanti per permettere calcoli statistici sulla possibile ripresa dell'attività eruttiva vulcani effusivi: intervalli generalmente brevi (qualche anno fino ad una decina di anni) vulcani esplosivi: periodi di quiescenza dell'ordine delle centinaia-migliaia di anni

7 ERUZIONI EFFUSIVE Magmi più viscosi colate corte e tozze
Duomi lavici                                                       Magmi più viscosi colate corte e tozze distese di blocchi poliedrici e superfici lisce("lave a blocchi“) spesso le lave non riescono ad allontanarsi dal cratere del vulcano (duomo) Magmi meno viscosi le colate possono allontanarsi anche di parecchi chilometri dal vulcano stesso grandi distese di rocce nere scabre due categorie di colate, definite con termini di origine hawaiana. "aa“ aspetto vescicolato e scabro "pahoehoe" o "lave a corda” superfici continue, lisce, con forme ondulate

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9 eruzioni hawaiane lave basaltiche povere di gas che fuoriescono da grandi fessure getti moderatamente esplosivi fontane di lava Hawaii e Islanda marciapiede dei giganti Irlanda colate basaltiche sottomarine "lave a cuscini" .

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11 eruzioni esplosive sulla base del comportamento eruttivo e della natura dei prodotti emessi, si distinguono diverse categorie di eruzioni Eruzioni Stromboliane moderate, magmi con viscosità medio-bassa essoluzione con crescita di grosse bolle che si decomprimono in prossimità della bocca lancio a qualche centinaio di metri di altezza di bombe, blocchi, lapilli, ceneri e scorie.

12 prodotti vulcanici i prodotti ricadono per gravità nelle aree circostanti bombe: frammenti di lava incandescenti (diametro superiore a 64 mm) blocchi: dimensioni superiori ai 64 mm, frammenti di rocce strappate dalle pareti del condotto vulcanico. lapilli: frammenti di dimensioni minori, comprese tra 2 e 64 mm. ceneri: dimensioni dei singoli frammenti inferiori a 2 mm.

13 Eruzioni Vulcaniane esplosioni di più alta energia proiezione di grandi blocchi e bombe a notevoli distanze emissione di alte e nere nubi di ceneri e di gas. esplosioni ad intervalli ravvicinati secondo alcuni dovute al contatto con acqua del sottosuolo che istantaneamente vaporizza. (eruzioni freatomagmatiche)

14 Eruzioni Peleane magmi viscosi di composizione intermedia o acida
precedute dal ristagno di un duomo o cupola lavica l’esplosione di parte del duomo dà luogo a una frana o valanga di blocchi e ceneri incandescenti (lenta) se il duomo viene totalmente distrutto la sua esplosione genera una nube ardente (altissima velocità radialmente attorno al vulcano oppure seguendo un tracciato preferenziale). Montagna Pelée nell'isola di Martinica: distruzione della città di Saint Pierre

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16 Eruzioni Idrovulcaniche
innescata dall'interazione tra acqua e magma falde idriche sotterranee o bacini superficiali. surriscaldamento ed aumento della pressione di gas nell'acqua con espansione esplosiva del gas del magma colate di ceneri saturate di vapore acqueo viaggianti radialmente raso-terra attorno alla base della colonna eruttiva "base-surges" per analogia con quanto osservato alla base della colonna esplosiva nel corso di un esperimento nucleare tenutosi nel 1946 nell'atollo di Bikini.

17 eruzioni più consistenti e continue, possono formare coni di tufo
I prodotti si depositano a formare anelli poco rilevati che circondano un fondo piatto, solitamente occupato da una conca lacustre, "maar" eruzioni più consistenti e continue, possono formare coni di tufo                                                      . Bordo di un "maar" (Eifel, Germania) con i depositi da base-surge deformati da un litico

18 Hydrovolcanic eruption at Ukinrek, Alaska (1977)
                                                        Maar, Saudi Arabia  Tuff ring, Saudi Arabia                                            Hydrovolcanic eruption at Ukinrek, Alaska (1977)  Base surge at Capelinhos, Azores (1957)

19 TIPI EDIFICI VULCANICI
eruzioni lineari: i punti da cui erutta la lava sono allineati. magma basaltico formazioni laterali di semplici cordoni di scorie. magma acido, solchi lunghi e stretti delimitati da bastioni di scorie. eruzioni centrali danno origine a edifici connessi con un condotto vulcanico verticale. diatremi sono edifici connessi con attività di tipo esplosivo. cupole di ristagno sono accumuli di lava molto viscosa rigonfiati verso l'alto da altra lava in risalita. protrusioni solide sono associate a lava molto acida. I materiali sono protrusi in forma di guglie solide

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21 coni vulcanici coni di cenere di piccole dimensioni, formati da materiale piroclastico; vulcani a scudo estese colate di lava basica, di scarsa pendenza, strato-vulcani, colate laviche alternate a depositi piroclastici. le fasi esplosive possono originare vaste depressioni, dette caldere, nuovo cono vulcanico al loro interno Le caldere si possono formare per sprofondamento dovuto allo svuotamento della camera magmatica (frane delle pareti interne del vulcano) cavità raccoglie le acque meteoriche dando origine ad una conca lacustre.

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23 VULCANO ERUZIONE ATTIVITA' MAGMA                                                                                  Hawaiiana Effusiva Fluido                                                                                   Stromboliana Mista Semi-fluido                                                                                Vulcaniana Viscoso                                                                                    Peleana Esplosiva Molto viscoso

24 St. Helens totale distruzione di un enorme vulcano nel 1980
piccoli terremoti localizzati sotto la montagna emissioni di piccola intensitàdi ceneri e vapori dalla sommità. si pensava che il pericolo maggiore fossero colate di fango per fusione del ghiacciaio rigonfiamento sul fianco settentrionale del vulcano eruzione dal rigonfiamento, a qualche centinaio di metri al di sotto della cima; magma.            sovrappressione.                                                                                                                                                           

25 FENOMENI CONNESSI AL VULCANISMO
nelle aree in cui l'attività vulcanica si è estinta o nei vulcani quiescenti ormai da lungo tempo termalismo vulcanico i geyser: getti di acqua vaporizzata mista a frammenti rocciosi ebollizione di acqua contenuta in cavità sotterranee, che possono raggiungere qualche centinaio di metri di altezza nuova risalita di acqua fredda innesca una nuova ricarica del fenomeno(cadenza ciclica "Old Faithful G.” Yellowstone avviene ogni 65 minuti – Islanda) fumarole emanazioni di vapore e altri gas vulcanici in prossimità dei vulcani attivi, ma anche disattivati da tempo (H2S si ossida ad acido solforico con alterazione chimica del suolo: chiazze giallo citrino dello zolfo nativo)

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27 le sorgenti calde: riscaldamento dell’acqua delle falde sotterranee che poi, attraverso alcune fratture, si apre la strada verso l'alto fino a raggiungere la superficie sul fondo degli oceani (dorsali medio-oceaniche) colonne di fluidi che risalgono tra le fredde acque degli abissi "fumatori neri".

28 ROCCE ACIDE colore chiaro GRANITI intrusive PORFIDI e RIOLITI effusive Granito Struttura granulare idiomorfa con grana da media a grossa. Il colore dipende dall’ortoclasio (da bianco a rosa a rosso) La punteggiatura nera è dovuta alla biotite. Aree di affioramento: Lombardia (Baveno), Isola d'Elba, Sardegna. Porfido struttura porfirica con fenocristalli di quarzo Il colore è per lo più rosso.Area di affioramento: Alto Adige, Val Camonica (Bs). :

29 DIORITI, SIENITI intrusive ANDESITI , TRACHITI effusive Sienite
R OCCE INTERMEDIE DIORITI, SIENITI intrusive ANDESITI , TRACHITI effusive Sienite Struttura granulare idiomorfa con grana media. Colore chiaro (violaceo) con punteggiatura nera. Diorite Struttura granulare idiomorfa con grana da media a fine. Colore grigio scuro. Trachite Struttura porfirica con fenocristalli, Colore grigio chiaro. Andesite Roccia vulcanica. Struttura porfirica con fenocristalli di plagioclasio Colore scuro: verde, grigio, nero.

30 ROCCE BASICHE. di colore scuro GABBRI (PERIDOTITI, ultrabasiche) intrusive BASALTI effusive Gabbro Struttura granulare idiomorfa con grana media. Colore scuro: nero, verde. Aree di affioramento: Appennino ligure e bolognese, Val Sesia. Peridotite costituita da olivina (spesso alterata in serpentino) Struttura granulare idiomorfa. Colore nerastro, verde molto scuro. Aree di affioramento: Appennino ligure, Canavese, Val Sesia.   Basalto fenocristalli di olivina; Colore molto scuro: nero. Area di affioramento: Etna, Sardegna, Monti Lessini (Vr).


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