una tragedia che va ricordata

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Transcript della presentazione:

una tragedia che va ricordata LE FOIBE : una tragedia che va ricordata

Cosa sono le foibe Una foiba è una cavità carsica, solitamente di origine naturale (grotte), con ingresso a strapiombo. Le foibe sono diffuse soprattutto nella provincia di Trieste, nelle zone della Slovenia già parte della scomparsa regione Venezia Giulia nonché in molte zone dell'Istria e della Dalmazia. Attualmente sono un argomento studiato sotto il punto di vista storico, per essere state nei secoli, ma in particolare durante la seconda guerra mondiale e nell'immediato dopoguerra, luogo di occultamento dei cadaveri durante le repressioni avvenute nella città di Trieste e nelle regioni nord orientali italiane. In questo contesto, sono genericamente indicate come foibe anche quelle che geologicamente non sono tali, come la foiba di Basovizza, che in realtà è un pozzo minerario.

Uso delle foibe tra il 1943 e 1945 L'uso delle foibe come occultamento di cadaveri durante e alla fine della seconda guerra mondiale avvenne in due periodi. Il primo, successivo all'8 settembre 1943, cioè all'Armistizio tra Italia e Alleati, si svolse in Istria e Dalmazia e uccise alcune centinaia d'italiani. Il secondo, successivo alla fine della guerra, si svolse principalmente a Trieste tra l'1 maggio e il 12 giugno 1945 e a Gorizia nello stesso periodo, con l'uccisione di diverse migliaia di persone, molte delle quali gettate vive nelle foibe. La foiba più conosciuta, anche perché nel 1992 è stata dichiarata monumento nazionale, è quella di Basovizza (a pochi chilometri da Trieste, una delle poche foibe restate in territorio italiano). Questi baratri venivano usati per l'occultamento di cadaveri con tre scopi: vendicarsi di nemici personali, magari per ottenere un immediato beneficio patrimoniale; dominare e terrorizzare la popolazione italiana delle zone contese; eliminare gli oppositori politici e i cittadini italiani che si opponevano alle politiche del maresciallo Tito. Inoltre nel periodo in esame le foibe vennero usate anche per "seppellire" i cadaveri degli scontri fra i combattenti e talvolta anche dei morti nei bombardamenti.

Elenco di foibe In questo elenco sono segnalate foibe e cave nelle quali son stati trovati resti umani dei quali solo una minima parte è stata recuperata Foiba di Barbana Foiba di Beca Abisso Bertarelli Foiba di Corgnale Foiba di Drenchia Cava di Bauxite di Gallignana Foiba di Cregli Foiba di Gargaro o Podgomila (Gorizia) Foiba di Gimino Foiba di Gropada Foiba di Iadruichi Foiba di Jurani Cava di bauxite di Lindaro Foiba di Obrovo (Fiume) Foiba di Odolina Foiba di Opicina Foiba di Orle Foiba di Podubbo Foiba di Pucicchi Foiba di Raspo Foiba di Rozzo Foiba di San Lorenzo di Basovizza Foiba di San Salvaro Foiba di Scadaicina Abisso di Semez Foiba di Semi (Istria) Abisso di Semich Foiba di Sepec (Rozzo) Foiba di Sesana Foiba di Surani Foiba di Terli Foiba di Treghelizza Foiba di Vescovado Foiba di Vifia Orizi Foiba di Vines Foiba di Zavni (Foresta di Tarnova)

Chi era Tito Josip Broz (Cirillico serbo: Јосип Броз), più conosciuto con il nome di battaglia di Tito (Тито), (Kumrovec, allora Impero Austro-Ungarico, 7 maggio 1892 - Lubiana, allora Jugoslavia, 4 maggio 1980). Militare e uomo politico jugoslavo, capo della Repubblica Jugoslava dalla fine della seconda guerra mondiale sino alla morte. Il paesino dove nacque si trova attualmente nel nord-ovest della Croazia, in una zona - detta anche Zagorje - che all'epoca faceva parte dell'Impero Austro-Ungarico. Era il settimo dei quindici figli di Franjo e Marija Broz. Suo padre era croato, mentre la madre era slovena. Fu noto con il nome di Tito a partire dagli anni '30. L'uso di "nomi di battaglia" era diffuso presso i militanti dell'illegale partito comunista affinché, in caso di arresto, non si potesse risalire alla famiglia dell' arrestato. Il sopranome "Tito" venne dal fatto che lui amasse dare ordini spicci dicendo spesso ti to che in croato vuol dire tu questo nel senso: tu fai questo, tu quest'altro, ...

Paolo Confortini & Luca Cropelli Davide Vezzoli