Economia del lavoro Lezione 9 Sfruttamento, lavoro criminale e lavoro domestico
Economia del lavoro Cosa è lo sfruttamento? a) uso di una risorsa, anche umana, analogamente a "sfruttamento di una miniera"; b) trasferimento indebito di parte del prodotto del lavoro dal produttore a qualcun altro; c) obbligo per i lavoratori di lavorare in condizioni nocive o anche disumane; d) le condizioni b e c insieme.
Economia del lavoro Definizione che useremo un lavoratore è sfruttato quando le sue condizioni di lavoro (salariali e/o d'altro tipo) sono peggiori di quanto si ritenga comunemente accettabile da parte della collettività in cui il lavoratore opera.
Economia del lavoro Il grafico dello sfruttamento
Economia del lavoro Sfruttamento di equilibrio Lo sfruttamento implica eccesso di offerta. Può succedere a causa di una grande crisi, o di un’annessione imperialista, o in regime di apartheid… …ma come può esserci in un’economia moderna normale?
Economia del lavoro Sfruttamento e segmentazione del mercato Lo sfruttamento in un’economia moderna implica la segmentazione del mercato. Riguarda tipicamente gli immigrati, soprattutto se clandestini. Chi ha interesse a combattere la segmentazione? Nessuno.
Economia del lavoro Però…
Economia del lavoro Che fare contro lo sfruttamento? a) accettazione di retribuzioni inferiori a quelle degli indigeni. b) controlli rigorosi sulle condizioni di sicurezza del lavoro degli immigrati. c) limitazione di retribuzioni inferiori per gli immigrati a quei settori e a quelle mansioni in cui è minima la concorrenza con i lavoratori indigeni.
Economia del lavoro Il lavoro criminale Ci occupiamo solo di lavoro dipendente E’ un lavoro come un altro? Si, ma con un costo di produzione molto alto
Economia del lavoro Seguito Quindi richiede o molto bisogno… …oppure rendimenti molto elevati
Economia del lavoro L’offerta di lavoro criminale e la povertà I poveri hanno una maggiore propensione a commettere crimini Esistono ambienti più propensi alla criminalità I poveri sono più facilmente vittime dei crimini
Economia del lavoro La scelta del criminale
Economia del lavoro Prevenire o reprimere? Il modello teorico è lo stesso Dipende dai costi delle due politiche
Economia del lavoro La domanda di lavoro criminale Da cosa dipende la domanda di lavoro? Anche nel caso del lavoro dipendente criminale la domanda dipende dalla domanda del bene prodotto dall’economia criminale
Economia del lavoro Nel caso delle droghe e della prostituzione la repressione apparentemente funziona… Il “gettito fiscale”, cioè i maggiori costi dovuti alla repressione (C’-a-L’-O) sono pagati essenzialmente dai padroni
Economia del lavoro …ma la domanda è rigida …e quindi i maggiori costi dei padroni vengono scaricati sui consumatori, con un effetto scarso sull’occupazione di prostitute o piccoli spacciatori
Economia del lavoro Seguito Se la domanda di lavoro criminale è rigida, la repressione è doppiamente sbagliata: E’ un costo inutile… … e finanzia i criminali
Economia del lavoro Perché la repressione? Alcuni prodotti sono illegali in alcuni paesi e in altri no E allora perché?
Economia del lavoro La criminalità di alto livello Un criminale di alto livello (evasore fiscale, operatore finanziario che vende titoli Parmalat…) ha molto da perdere. Perché lo fa? Ricavi molto alti… … ma anche costi opportunità ridotti soprattutto se la corruzione è diffusa
Economia del lavoro Il lavoro domestico - assunzioni a) Gli esseri umani sono programmati a volere massimizzare la diffusione del proprio patrimonio genetico nelle generazioni successive. b) La famiglia umana è tradizionalmente monogamica. c) La famiglia intende massimizzare il reddito di lungo periodo della famiglia stessa. d) I guadagni futuri attesi, cioè che si presume di ottenere domani sono tanto più bassi quanto più l'attività lavorativa è discontinua e interrotta oggi. e) Normalmente, all'inizio della famiglia l'uomo guadagna più della donna.
Economia del lavoro La divisione del lavoro entro la famiglia: l’autodiscriminazione Dati gli assunti, alla famiglia conviene che l’uomo lavori di più fuori casa e la donna di più in casa. Altri fattori: discriminazione statistica, cultura, autostima, ipergamia e ipogamia.
Economia del lavoro La crisi della famiglia Fattori culturali Fattori economici: la non necessità della famiglia Fattori economici: l’assistenza pubblica all’infanzia e agli anziani Fattori economici: i congedi di paternità Che fare?
Economia del lavoro Conclusioni generali del corso “Pensare come un economista” 1. Gli esseri umani di solito agiscono razionalmente 2. Non esiste nessun motivo a priori per proibire qualcosa 3. In presenza di una domanda significativa ci sarà una fortissima tendenza alla creazione della relativa offerta. 4. La domanda e l'offerta tendono sempre a incontrarsi. 5. Un problema economico normativo è sempre un problema di confronto fra costi e benefici. 6. Fate parlare i dati!