La psicopatologia: → comportamenti che si discostano da una media normativa di riferimento per cui diventano dei sintomi. (l'approccio psichiatrico si interessa della cura del sintomo, l'approccio cognitivista si interessa di modificare il comportamento piuttosto che il tipo di relazione che lo mantiene) → espressione di un disagio, sofferenza di cui la persona è portatrice e che comunica attraverso modalità di tipo somatico e/o psichico - nel primo caso si cerca di mette ordine ad una serie di comportamenti che non appartengono ai canoni ufficiali rubricandoli nella forma della malattia. “Gli psichiatri si sentono esonerati dalla conoscenza dell'anima individuale, perché a loro basta conoscere i sintomi della malattia, che sono poi espressioni dissonanti rispetto al modo comune di essere al mondo, che in quanto dissonanti vanno curati (Galimberti)
- Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali DSM-IV (American Psychiatric Association, 1994) - Classificazioni delle Sindromi e dei Disturbi Psichici e Comportamentali ICD- 10 (World Health Organization,1992) Sono ateoretici (basati sul più basso livello inferenziale possibile), criteri diagnostici descrittivi, no riferimento a eziologia e patogenesi, minima interpretazione psicologica dei sintomi. SISTEMI DI CLASSIFICAZIONE DIAGNOSTICA PER LA PSICOPATOLOGIA INFANTILE
Ridurre la complessità dei segni con cui la sofferenza del bambino si manifesta, inserendoli in un sistema rassicurante di categorie diagnostiche che consentano livelli minimi di comprensione e comunicazione nell’ambito della comunità scientifica. SCOPO PRINCIPALE “Il linguaggio della psichiatria immiserisce l'aspetto emozionale risolvendolo in quel catalogo di sintomi che le varie edizioni del DSM elencano senza farci avvertire un sussulto di vita. La descrizione popolare lascia inalterato l'aspetto emozionale nella sua manifestazione immediata e dirompente, senza però darci la minima idea di quel che accade dentro chi sopporta la ferita. Questa informazione solo il “malato” potrebbe darla, ma appena il suo discorso prende forma diventa per l'osservatore la descrizione di un fenomeno, non l'espressione di un vissuto. E allora la ferita è incomunicabile, il dolore è intransitivo […]” (Galimberti “I miti del nostro tempo” pag. 151)
La Diagnosi non potrà essere conclusiva né esaustiva in quanto appariranno sempre nuove modalità nel corso del trattamento e obbligheranno a quel “conoscere attraverso”, dinamico nel senso di qualcosa che procede per tutta la durata del rapporto, che è proprio del processo diagnostico. La DIAGNOSI= conoscenza (gnosi) attraverso un percorso (dia) Altri modi di fare diagnosi che selettivamente includano solo alcuni indicatori o che utilizzino prevalentemente strumenti testistici per un inquadramento diagnostico rigido, rischiano di confondere e non differenziare, omologando le diversità che appartengono ad ogni disturbo e più in generale che caratterizzano ogni essere umano, con conseguenze che preoccupano e che paiono seguire logiche estranee alla deontologia.
Alla base di molte patologie importanti è chiamato in causa il NARCISISMO PRIMARIO (distorsione della relazione primaria di accudimento) Quando parliamo di narcisismo primario parliamo di MOVIMENTI DESIDERANTI, INVESTIMENTI D'AMORE che appartengono ai movimenti di accudimento che la coppia genitoriale mette in gioco nei confronti del bambino nella fase iniziale della vita La RELAZIONE DI ACCUDIMENTO: il bambino fa' dal momento che nasce delle richieste molto precise e la coppia genitoriale dà delle risposte altrettanto precise. Qualunque bambino venga al mondo: a) presenta un'esigenza di attaccamento, si attacca, c'è contatto oculare b) si presenta al mondo con una esigenza di regolazione fisiologica, emozionale, pulsionale e la coppia genitoriale regolamenta; c) si presenta con un'esigenza di gioco e la coppia genitoriale risponde giocando; d) Il bambino si presenta con una esigenza di conoscenza e la coppia risponde dando soddisfazione a questa conoscenza; e) il b. si presenta al mondo con un'esigenza di disciplina, di regole e la coppia risponde dando un sistema normativo LA PSICOPATOLOGIA (da un punto di vista psicodinamico)
La coppia genitoriale sana è quella che dà tutto questo in un contesto di grande attaccamento di grande desiderio, di grande protezione. Quello che il b. ricava e internalizza sono delle parti di sé che ha sentito desiderate ed è ciò che in lui diventerà narcisismo primario. Cioè quelle parti che ognuno di noi ama, parti su cui si poggia l'intera esperienza di sé, quelle sono le parti che sono state investite, desiderate dalla coppia genitoriale e sono il luogo del Narcisismo primario. Per cui il tipo di investimento affettivo, emotivo, desiderante che la coppia ha saputo attivare nei confronti del proprio bambino; un certo tipo di preoccupazione tale da preservare il bambino da fenomeni di disturbo, da proteggere da stati patologici, da situazioni di tensione ambientale, quindi esterne o interne al bambino stesso. DESIDERIO SANO della coppia genitoriale è un AMORE MATERNO MATURO Che è quello che ama anche le separazioni e i movimenti di AUTONOMIA che il bambino propone. (l'amore è captativo ma non fagocita, non ostacola i movimenti di separazione. Non li blocca ma li desidera)
Alcuni indicatori trasversali per comprendere se siamo ad un livello psicotico o nevrotico: Funzionamento dell'Io : - capacità di rapportarsi alla realtà (realtà/fantasia) - Linguaggio (non autocentrato, linguaggio non codificato) - linguaggio delirante: non rispondono o non rispondono in maniera logica - integrazione corporea (movimenti rallentati, camminare sulle punte, stereotipie molto forti, maldestria, tic importanti) - reazioni emozionali (molto potenti, brusche e molto difficili da contenere) ICD10 distingue a livelli di sintomi trascurando gli aspetti emozionali Ci possono essere ritardi mentali a livello nevrotico o a livello psicotico (si associa o no ad una Capacità dell'Io). Conta la gravità genetica ma conta anche la qualità della relazione. Borderline: c'è una posizione mista in cui mediamente prevale la capacità di stare nelle relazioni con la realtà e le persone, di gestire i propri stati emotivi ecc. poi ci sono quelli che sono più sul versante psicotico.