CARATTERISTICHE DELLA FIABA
Le fiabe sono antichi racconti di origine popolare, tramandati oralmente di generazione in generazione. Essi parlano dell’uomo, delle sue fatiche, delle sue paure e delle sue speranze. Nelle fiabe vengono sempre esaltati il coraggio, la bontà, l’intelligenza, e vengono, invece, puniti la cattiveria, l’invidia e l’inganno. Alla fine trionfano il Bene e la Virtù.
Le fiabe tramandate oralmente, per la loro origine, sono dette fiabe tradizionali o classiche. Queste fiabe, col passare del tempo, sono state raccolte dalla viva voce della gente e trascritte da studiosi e scrittori.
Quasi tutte le fiabe cominciano con l’espressione “C’era una volta ” e si concludono con “e vissero felici e contenti ”. Nella fiaba si riscontrano caratteristiche costanti e medesime trame in aree geografiche lontane. In ogni storia gli eventi sono legati tra loro da un filo logico e si sviluppano secondo uno schema fisso: Situazione iniziale: vengono presentati i personaggi e l’ambiente in cui si svolge la storia. Complicazione: l’equilibrio iniziale si rompe, a causa di un danneggiamento, di una mancanza, di un allontanamento. Sviluppo: è il momento dell’azione. Il protagonista affronta imprese ed avventure impreviste. Conclusione: con il superamento delle prove ci si avvia verso la conclusione della vicenda. Il finale prevede una vittoria del protagonista e spesso la punizione dell’antagonista.
I personaggi: i personaggi delle fiabe possono essere diversi ma interpretano sempre gli stessi ruoli. Il linguista russo Vladimir Propp, confrontò mole fiabe e classificò diversi ruoli.
Lo studioso russo Propp, mettendo a confronto le azioni dei personaggi in moltissime fiabe popolari, osservò che i personaggi presentano caratteristiche umane comuni e possono essere definiti secondo ruoli fissi. I ruoli principali sono sette, anche se non tutti sono sempre presenti nella stessa fiaba. sette
L’eroe-protagonista: dotato di qualità positive deve superare prove difficili per risolvere un problema o ottenere ciò che desidera L’antagonista: è l’avversario dell’eroe e lo ostacola in ogni modo Il falso eroe: è colui che cerca di usurpare il posto dell’eroe spacciandosi per lui con l’inganno La persona ricercata: è la persona (o l’oggetto) di cui l’eroe è in cerca. Rappresenta la mancanza alla base della fiaba. L’aiutante: aiuta l’eroe quando è in difficoltà o in pericolo Il donatore: consegna all’eroe gli oggetti magici con cui potrà superare gli ostacoli Il mandante: affida all’eroe una missione da compiere
L’eroe: è il protagonista della fiaba,è bello, è forte, è coraggioso, è bravo, solitamente deve compiere una missione. Al termine della fiaba l’eroe subisce una trasformazione.
L’antagonista: è un personaggio che ostacola la missione del protagonista. Solitamente si presenta come brutto, malvagio, potente, scorretto…
La persona (o la cosa) cercata: è una persona o una cosa preziosa che il protagonista deve cercare per superare la prova o la missione che deve compiere.
I mezzi magici: talvolta vengono forniti al protagonista oggetti o poteri magici che lo aiuteranno nella sua prova.
L’aiutante: è una persona che aiuta il protagonista (anche con mezzi magici) a risolvere delle situazioni difficili.
Il mandante: affida all’eroe la missione da compiere.
Lo spazio in cui è ambientata la fiaba è astratto e indeterminato. Talvolta si tratta di luoghi che possiamo trovare nella realtà (un castello… un fiume…), spesso si tratta di luoghi immaginari (ai confini del mondo… in un paese lontano…). Anche il tempo nella fiaba non viene mai precisato: può dilatarsi o contrarsi. Vengono sempre fornite coordinate temporali indefinite (una volta… tanto tempo fa…) e spesso avvengono salti temporali (si svegliò… dopo cento anni…).
Il tempo: nella maggior parte delle fiabe è molto difficile stabilire il tempo o l’ epoca in cui si svolge la fiaba. Solitamente gli elementi presenti ci riportano al passato (castelli, i re, le regine, i cavalieri…).
Il luogo: nelle fiabe spesso anche il luogo non è facile da individuare. Solitamente troviamo due ambienti quello principesco e quello popolare. Nell’ambiente popolare troviamo il contadino, il boscaiolo, il fattore, la lavandaia … Nell’ambiente principesco troviamo il re la regina, il cavaliere, i soldati …
Il linguaggio della fiaba presenta: Formule fisse sia all’inizio che alla fine Frasi semplici Elementi ricorrenti che si ripetono sempre uguali, facili da ricordare Uso di voci verbali al modo indicativo, al tempo presente, imperfetto e passato remoto Narrazione alla terza persona singolare: il narratore non si manifesta mai, ma rimane sempre avvertibile, filtrando la vicenda attraverso il suo punto di vista.
Le ripetizioni: nelle fiabe esistono spesso delle situazioni che si ripetono ma anche frasi o espressioni. Questo perché le fiabe erano tramandate oralmente e dunque si preferiva ripeterle per fissarle più a lungo nella memoria.
Le fiabe usano colori come mezzi di comunicazione; i tre colori più antichi, il nero, il bianco e il rosso sono sempre stati considerati colori magici, capaci di produrre incantesimi. Il bianco è il colore della purezza; il nero del peccato, della crudeltà del male; il rosso del fuoco e del sangue, è la tinta che simboleggia le emozioni violente. I numeri, invece, servono alla struttura narrativa del racconto caratterizzato dalla ripetizione. Il numero tre è il più ricorrente: anche nelle enumerazioni descrittive vengono ricordati generalmente tre elementi.