European Union Erasmus+ programme I concetti chiave Dallo storytelling alle storie di vita A cura di Centro di Studi Avanzati sul Turismo Alma Mater Studiorum.

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European Union Erasmus+ programme I concetti chiave Dallo storytelling alle storie di vita A cura di Centro di Studi Avanzati sul Turismo Alma Mater Studiorum Università di Bologna Lesson Sharing life stories Developing an interactive learning event

European Union Erasmus+ programme Apprendere attraverso lo storytelling si riferisce a un processo che si struttura intorno a una narrazione in quanto strumento di produzione di senso (sense making). Una storia personale e alcuni aneddoti sono utilizzati per coinvolgere il pubblico e condividere conoscenza. Le storie possono essere raccontate in molti modi: non solo oralmente, ma anche in forma scritta, filmata, mimate, rappresentate, illustrate in fumetti o attraverso tutta una serie di nuovi formati multimediali. Oggi la narrazione di storie è usata in una maniera riflessiva, creativa e formalizzata per facilitare l’apprendimento in numerosi contesti disciplinari. Le storie come strumento di apprendimento

European Union Erasmus+ programme Nel passato, e ancora oggi in certe culture e in certi contesti specifici, le storie venivano raccontate per trasmettere delle lezioni, per insegnare, per educare. La narrazione orale ha perso nel corso del tempo la sua importanza in quanto strumento di apprendimento a vantaggio di altri strumenti più formali. Tuttavia la narrazione orale continua a essere una pratica diffusa nella vita quotidiana per dare un senso a ciò che facciamo e comprendere in quale direzione desideriamo orientare le nostre azioni. La narrazione orale

European Union Erasmus+ programme La narrazione di storie si distingue dalla trasmissione di informazioni di tipo formale per la capacità di sollecitare i sentimenti. Le storie portano con loro il potere di “mito vivente” poiché sono in grado di stimolare intuizione, sentimenti e prese di impegno che possono risultare in un nuovo livello di maturità, nuove responsabilità e persino nuovi status emotivi. La capacità emozionale della narrazione

European Union Erasmus+ programme Le storie sono “guide psicologiche” durante tutto il corso della nostra vita. Sostengono lo sviluppo del sé e aiutano le persone a centrarsi e a integrarsi facilitando una più chiara comprensione delle loro esperienze, dei loro sentimenti, delle loro esperienze e del significato che vi attribuiscono. Le storie hanno anche una funzione di tipo pragmatico, e cioè di trasmettere a un uditorio la conoscenza di certi avvenimenti al fine di ampliarne le possibilità di azione. La narrazione di storie stimola inoltre una relazione dialogica: chi ascolta, a sua volta, è chiamato a partecipare, a rispondere e a interagire. Perché le storie sono importanti?

European Union Erasmus+ programme “Storia di vita” è una espressione generica che designa ogni racconto della propria vita da parte di un soggetto a un’altra persona, di un frammento o di un episodio qualunque della sua esperienza vissuta. Il ricorso al racconto delle storie di vita permette di conoscere sia i meccanismi e i processi attraverso i quali i soggetti si sono venuti a trovare in una situazione, sia il modo in cui si sforzano di gestirla. Per questi motivi le storie di vita si rivelano strumenti particolarmente efficaci nell’apprendimento non formale. Le storie di vita

European Union Erasmus+ programme Robert Atkinson* è uno studioso che si è occupato del ruolo del racconto della storia del sé nella ricerca formativa, organizzativa e sociale. Secondo le sue ricerche, raccontare ad altri le nostre “storie di vita” provoca i seguenti benefici: 1.Elaboriamo una prospettiva più chiara sulle esperienze personali e sui sentimenti, producendo più significato per le nostre vite; 2.Stimoliamo l’auto-conoscenza di noi stessi, la formazione di una immagine del sé e accresciamo la nostra autostima; 3.Condividiamo esperienze e idee preziose; I benefici della condivisione delle storie di vita

European Union Erasmus+ programme 4.Provochiamo in noi stessi gioia, soddisfazione e pace interiore; 5.Veniamo a patti con ciò che ci opprime e corroboriamo la nostra esperienza personale; 6.Aiutiamo a creare un senso di comunità, dimostrando che abbiamo in comune con gli altri molto più di quanto ci si aspetti; 7.Aiutiamo altre persone a vedere le loro vite più chiaramente o in maniera diversa, ispirandole a cambiarne gli aspetti più negativi; I benefici della condivisione delle storie di vita

European Union Erasmus+ programme 8.Consentiamo agli altri di conoscerci e di comprenderci meglio; 9.Possiamo guadagnare un senso migliore della direzione che vogliamo che la nostra “storia di vita” prenda perché, comprendendo meglio il nostro passato e il nostro presente, sviluppiamo una prospettiva più chiara dei nostri obiettivi per il futuro. * Robert Atkinson ha fondato nel 1988 il Center for the Study of Lives, oggi Life Story Commons.Life Story Commons I benefici della condivisione delle storie di vita

European Union Erasmus+ programme La Living Library (biblioteca vivente) è una iniziativa che utilizza la narrazione orale di storie di vita con lo scopo principale di creare dialoghi personali costruttivi tra persone che normalmente non hanno la possibilità di parlarsi.Living Library In una biblioteca vivente i libri sono persone e leggere consiste in una conversazione. La prima Living Library è stata organizzata durante il Roskilde Festival, in Danimarca nel Oltre settanta libri viventi furono messi volontariamente a disposizione del pubblico nel corso di quattro giorni per consentire lo lo scambio di storie tra sconosciuti. L’esperienza della Living Library

European Union Erasmus+ programme In una biblioteca vivente la narrazione orale di storie di vita è utilizzata per: -informare e sensibilizzare sulle tematiche connesse a identità multiple, stereotipi, pregiudizi, discriminazioni; -educare alla realtà interculturale, promuovendo la conoscenza ed il rispetto delle diversità; -far vivere la diversità come un valore aggiunto ed un arricchimento della comunità locale. Dal 2003 Living library è parte del programma del Consiglio d’Europa in quanto metodologia che consente di promuovere e difendere i diritti umani al di là dei testi legali.Living library L’esperienza della Living Library

European Union Erasmus+ programme Paolo Jedlowski è uno studioso che si occupa di narrazione nella vita quotidiana. Così* riferisce del racconto del suo mestiere da parte di un “maestro d’ascia”, un artigiano di imbarcazioni in legno: “…la sua presentazione di sé coincide con il racconto di quel che sa fare: con garbo e senza vanteria, ma con una sua tranquilla fierezza, racconta di quella certa nave che ha aggiustato, di quell'altra volta in cui ha suggerito a un ingegnere navale un certo accorgimento per migliorare una chiglia. (…)” Il racconto e i mestieri

European Union Erasmus+ programme “(…) Oltre a servire a farci riconoscere la sua abilità, i racconti di cui è intessuta la sua conversazione sono divertenti e piacevoli a udirsi (probabilmente, fanno parte di un “repertorio”: non è la prima volta che li racconta e alcuni degli uditori, del resto, ne sanno anche altri con cui possono confermare la competenze dell’oratore). Né la presentazione della sua identità né il piacere di raccontare sono disgiunti del resto dalla trasmissione di un certo sapere: la “morale della favola” è sempre che bisogna conoscere bene il proprio mestiere; ma per argomentarla il narratore ci mette anche a parte di alcuni rudimenti della sua arte. (…)” Il racconto e i mestieri

European Union Erasmus+ programme “(…) Imparo così che una certa vernice va stesa prima di un'altra, che vi è un rapporto tra la lunghezza della chiglia e la velocità di una barca, e così via. La conversazione dell'artigiano unisce in un solo gesto più cose: mi intrattiene, mi dice chi sta parlando e mi invita a valutarlo positivamente, esprime i valori di fondo cui l'oratore si ispira e mi trasmette una parte del suo sapere. Una miscela di elementi di questo genere è presente in ogni narrazione orale. (…)” Il racconto e i mestieri

European Union Erasmus+ programme “(…) Alla funzione propriamente “referenziale” (per cui il narratore informa il destinatario di qualcosa che è accaduto) si unisce una funzione “espressiva” (o propriamente “identitaria”: il narratore comunica chi è al suo uditorio); a una funzione “affabulatoria” (il piacere di raccontare e, simmetricamente, quello di ascoltare qualcosa di interessante o avvincente) si affiancano le funzioni di affermare un punto di vista morale e quello di trasmettere un certo sapere.” * Tratto da Paolo Jedlowski, Storie comuni. La narrazione nella vita quotidiana, Bruno Mondadori, Milano, Pag. 69. Il racconto e i mestieri

European Union Erasmus+ programme Le figure degli artigiani sono figure archetipiche di narratori i cui racconti erano trasmissione di conoscenze pratiche e ripetizione di precetti morali, piacere di stupire l'uditorio e interesse ad ammaestrarlo, modi di passare il tempo e strumenti per la comunicazione dell'esperienza. Anche le professioni più legate ai servizi possono però apprendere dai loro artigiani: professionisti che hanno una lunga esperienza nel saper fondere competenze teoriche e applicate provenienti da discipline diverse, per far fronte alle sfide di una società sempre più complessa. Ascolta l’arte e mettila da parte

European Union Erasmus+ programme I racconti delle “storia di vita” possono farsi strumento metodologico per studiare un particolare frammento di realtà storico-sociale e apprendere come un fenomeno funziona e si trasforma nel tempo. In particolare il racconto delle “storie di vita” può servire a comprendere le configurazioni dei rapporti sociali dietro una certa situazione, i meccanismi, i processi, e le logiche d'azione che la caratterizzano. L’utilizzo delle storie di vita per apprendere non esclude affatto il ricorso ad altre fonti, come ad esempio le statistiche, i testi di legge, le interviste con informatori situati in posizione “centrale” o l'osservazione diretta della situazione indagata. Non solo storie di vita

European Union Erasmus+ programme E’ possibile organizzare degli eventi interattivi che utilizzano la narrazione orale per comunicare in maniera non formale l’esistenza di politiche, programmi e iniziative. Link video 1 (living library strasburgo) Oppure è possibile organizzare eventi interattivi che utilizzano più specificatamente le storie di vita, come nel caso dell’esperienza della biblioteca vivente Guarda il video Oppure è possibile organizzare eventi interattivi finalizzati a trasmettere il sapere “artigiano” che anche le professioni dei servizi portano con sé Link video 2 (living library Rimini) Dalla teoria alla pratica