A cura di: Vanna Sandre & Renato Tomasella

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Transcript della presentazione:

A cura di: Vanna Sandre & Renato Tomasella «Progettare l’Inclusione degli alunni con disabilità. Strumenti e strategie» La documentazione che accompagna il processo di inclusione A B Le fasi operative dell’inclusione Cosa osservare e quale linguaggio per descrivere: l’ICF C Scheda di Segnalazione, Verbale di Accertamento e Profilo Dinamico Funzionale D A cura di: Vanna Sandre & Renato Tomasella

Situazione di disabilità (L. 104/92) “ E' persona handicappata colui che presenta: una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva (che sta peggiorando), che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.”

A La documentazione che accompagna il processo di inclusione Analisi Progettazione obiettivi azioni verifiche Realizzazione Valutazione Documentazione Miglioramento

A La documentazione che accompagna il processo di inclusione Analisi Profilo Dinamico Funzionale [B] Piano Educativo Individualizzato Analisi Progettazione obiettivi azioni verifiche Documentazione Miglioramento Realizzazione Valutazione Segnalazione Verbale di accertamento Diagnosi funzionale Fascicolo personale Profilo Dinamico Funzionale [A]

B Le fasi operative dell’inclusione Strumento Soggetti coinvolti Quando Segnalazione Scuola Servizi Famiglia Servizi Entro 15 gennaio Entro 15 febbraio Verbale di accertamento Servizi Scuola Famiglia Entro 31 maggio Entro 31 gennaio (primo anno infanzia e primaria) Diagnosi Funzionale Servizi Scuola Entro il 1 settembre Profilo Dinamico Funzionale Fine corso infanzia, inizio primaria, secondaria 1°gr, e secondaria 2° gr Piano Educativo Personalizzato Due mesi dall’inizio dell’anno scolastico

C Cosa osservare e quale linguaggio per descrivere: l’ICF È opportuno assumere un approccio decisamente educativo … A questo riguardo è rilevante l’apporto del modello diagnostico ICF dell’OMS che considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Fondandosi sul profilo di funzionamento e sull’analisi del contesto, il modello ICF consente di individuare i Bisogni Educativi Speciali (BES) dell’alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni. [Tratto da: Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 – p. 1] 6

C Cosa osservare e quale linguaggio per descrivere: l’ICF ICF MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE Parte 1 Funzionamento e Disabilità Parte 2 Fattori Contestuali Funzioni corporee Strutture corporee Attività e Partecipazione Fattori Ambientali Fattori Personali Facilitatori Barriera Modificaz nelle Funzioni Corporee Modificaz nelle Strutture Corporee Capacità Performance

Cosa osservare e quale linguaggio per descrivere: l’ICF CAPACITA’ Descrive il più alto livello probabile di funzionamento che una persona può raggiungere in un dato momento PERFORMANCE Descrive ciò che una persona fa nel suo ambiente reale e attuale Descrive il livello di funzionamento di una persona, prendendo pienamente in considerazione il ruolo dell’ambiente reale in cui l’azione ha luogo. ... scuola, cortile, casa, parco giochi, palestra, ludoteca, oratorio, comunità...

B ICD-10 ICF malattie disturbi lesioni funzionamento disabilità Cosa osservare e quale linguaggio per descrivere: l’ICF B Classificazioni Internazionali sviluppate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ICD-10 ICF malattie disturbi lesioni funzionamento disabilità incontr 1

Componenti selezionate Cosa osservare e quale linguaggio per descrivere: l’ICF B ICF Componenti selezionate Attività e partecipazione Compiti e richieste generali Mobilità Cura della persona Aree di vita principali Comunicazione Apprendimento e applicazione delle conoscenze Interazioni e relazioni interpersonali

B Cosa osservare e quale linguaggio per descrivere: l’ICF ICF Componenti selezionate Fattori ambientali Prodotti e tecnologie Atteggiamenti Relazioni e sostegno sociale Servizi, sistemi e politiche Ambiente naturale e cambiamenti ambientali effettuati dall’uomo

Cosa osservare e quale linguaggio per descrivere: l’ICF B …FATTORI AMBIENTALI BARRIERE … fattori che, mediante la loro presenza o assenza, limitano il funzionamento e creano disabilità FACILITATORI … fattori che, mediante la loro presenza o assenza, migliorano il funzionamento e riducono la disabilità

• Spiegano le differenze fra i livelli di capacità e performance Cosa osservare e quale linguaggio per descrivere: l’ICF B IMPORTANZA DEI FATTORI AMBIENTALI ... • Spiegano le differenze fra i livelli di capacità e performance • Spiegano come la performance possa essere più bassa/alta di come ci si aspetterebbe dal tipo di menomazione • Spiegano come la performance possa essere bassa, senza menomazioni o problemi di capacità

Monica secondo modello ICF CONDIZIONE DI SALUTE Trisomia 21, Ritardo mentale Medio Monica secondo modello ICF FUNZIONAMENTO: Attività & Partecipazione d150.13 nell’imparare a fare calcoli il problema di performance all’interno della classe che attualmente frequenta è lieve, nonostante il grave problema di capacità d880.30 ha un problema importante a giocare con gli altri nella sua attuale situazione di vita, nonostante le sue buone capacità FUNZIONAMENTO: Funzioni e strutture corporee b163.2 problema medio nelle funzioni cognitive di base b140.0 non problema di attenzione s2204.2 problema medio cataratta del cristallino s110.0 non problemi della struttura cerebrale Fattori ambientali e130+2 prodotti e tecnologie speciali per l’istruzione: un software dedicato, costituisce un facilitatore per fare calcoli semplici e320.3 amici: Martina non ha amici attualmente

Funzioni e strutture corporee CONDIZIONE DI SALUTE Trauma cranico Da incidente stradale FUNZIONAMENTO: Attività & Partecipazione d172.31 calcolo problema di performance grave all’interno della classe che attualmente frequenta, nonostante il lieve problema di capacità d880.30 problema grave a giocare con gli altri nella sua attuale situazione di vita, nonostante le sue buone capacità CARLO FUNZIONAMENTO: Funzioni e strutture corporee b164.1 problema lieve nelle funzioni cognitive di livello superiore b140.0 non problema di attenzione b730.2 problema medio di forza muscolare Fattori ambientali e420.2 atteggiamento dei compagni: barriera media perché lo deridono e325.3 amici: non ha amici perché vive in un luogo isolato e540.3 servizi, sistemi e politiche per il trasporto barriera grave: il comune non finanzia il trasporto alle attività ricreative e la mamma non guida

SCHEDA DI SEGNALAZIONE Scheda di Segnalazione, Verbale di Accertamento e Profilo Dinamico Funzionale D.1. SCHEDA DI SEGNALAZIONE Destinatari SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1° E 2° GRADO Struttura Prima parte Informazioni generali sull’alunno Seconda parte Descrizione del funzionamento generale dell’alunno secondo il linguaggio e le categorie dell’I.C.F. (la sua performance nelle diverse aree) Informazioni sulle attività sul contesto sulle strategie adottate

SCHEDA DI SEGNALAZIONE Scuola dell’Infanzia Prima parte: informazioni sull’alunno A. Data di compilazione: B. Dati anagrafici Cognome Nome Data di nascita Luogo di nascita Indirizzo Scuola Classe C. Curriculum scolastico (frequenza nido)

SCHEDA DI SEGNALAZIONE Seconda parte: descrizione dell’alunno RELAZIONE AREE AUTONOMIA COMUNICAZIONE APPRENDIMENTO

SCHEDA DI SEGNALAZIONE Seconda parte: descrizione dell’alunno 1) AREA DELL’AUTONOMIA PERSONALE NELLA SCUOLA Per ciascuna categoria, il bambino ha qualche problema? [Indicare la gravità del problema secondo la seguente scala: 0=nessun problema; 1=problema lieve; 2=problema medio; 3=problema grave; 4=problema completo] qualificatori capitolo A) Cura della persona 1 2 3 4 D510 lavarsi D530 bisogni corporali D540 vestirsi D550 mangiare D560 bere categorie

SCHEDA DI SEGNALAZIONE Categoria CODICE D510 Lavarsi Lavare e asciugare il proprio corpo o parti di esso, utilizzando acqua e materiali o metodi di pulizia e asciugatura adeguati, come farsi il bagno, fare la doccia, lavarsi le mani e i piedi, la faccia e i capelli e asciugarsi con un asciugamano Definizione operativa INCLUSIONI: lavare il proprio corpo o parti di esso e asciugarsi ESCLUSIONI: prendersi cura di singole parti del corpo (d520); bisogni corporali (d530)

SCHEDA DI SEGNALAZIONE Seconda parte: descrizione dell’alunno 1) AREA DELL’AUTONOMIA PERSONALE NELLA SCUOLA Per ciascuna categoria, il bambino ha qualche problema? [Indicare la gravità del problema secondo la seguente scala: 0=nessun problema; 1=problema lieve; 2=problema medio; 3=problema grave; 4=problema completo] A) Cura della persona 1 2 3 4 D510 lavarsi … Spazio per informazioni e osservazioni: - esempi significativi in ambito scolastico - strumenti utilizzati per rilevare il problema; - informazioni significative riferite dalla famiglia; - ecc.

SCHEDA DI SEGNALAZIONE Descrizione di attività (Comportamenti, situazioni, contesti in cui l’alunno riesce ad esprimere le migliori capacità.) Strategie adottate dalla Scuola per affrontare il problema e risorse già attivate

SCHEDA DI SEGNALAZIONE Alla luce di quanto descritto il problema principale della segnalazione Altre osservazioni del team insegnanti

PERFORMANCE COME LA MISURIAMO? Scala di Gravità _xxx.0 : nessun problema (assente, trascurabile)0-4% _xxx.1 : problema lieve (leggero, basso)5-24% _xxx.2 : problema medio (moderato,discreto)25-29% _xxx.3 : problemagrave (elevato, estremo)50-95% _xxx.4 : problemacompleto (totale)96-100%

PERFORMANCE – Scala di Gravità Livello del problema Durata Intensità Frequenza Nessuno (0) La persona non ha alcun problema. Lieve (1) Il problema è presente per meno del 25% del tempo un intensità che la persona può tollerare raramente negli ultimi 30 giorni Medio (2) Il problema è presente per meno del 50% del tempo un intensità che interferisce con la vita quotidiana della persona occasionalmente negli ultimi 30 giorni Grave (3) Il problema è presente per più del 50% del tempo un intensità che altera parzialmente la vita quotidiana della persona frequentemente negli ultimi 30 giorni Completo (4) Il problema è presente per più del 95% del tempo un intensità che altera totalmente la vita quotidiana della persona ogni giorno negli ultimi 30 giorni

ESEMPIO 1- ICF d240 gestire la tensione ed altre richieste di tipo psicologico: per esempio ilcomportamento di controllare la rabbia DURATA (rispetto agli ultimi 30 giorni) Problema Lieve Problema Medio Problema Grave Problema Completo l’alunno si è arrabbiato per circa 7 giorni l’alunno si è arrabbiato per meno di 15 giorni l’alunno si è arrabbiato per più di 15 giorni l’alunno si arrabbia quasi tutti i giorni

FREQUENZA (rispetto agli ultimi 30 giorni) ESEMPIO 1- ICF d240 gestire la tensione ed altre richieste di tipo psicologico: per esempio il comportamento di controllare la rabbia FREQUENZA (rispetto agli ultimi 30 giorni) l’alunno si è arrabbiato raramente negli ultimi 30 giorni Problema Lieve Problema Medio Problema Grave Problema Completo l’alunno si è arrabbiato occasionalmente negli ultimi 30 giorni l’alunno si è arrabbiato frequentemente negli ultimi 30 giorni l’alunno si è arrabbiato quotidianamente negli ultimi 30 giorni

ESEMPIO 1- ICF d240 gestire la tensione ed altre richieste di tipo psicologico: per esempio il comportamento di controllare la rabbia INTENSITA’ l’alunno, dopo essersi arrabbiato, riprende le normali attività scolastiche Problema Lieve Problema Medio l’alunno, dopo essersi arrabbiato, non è sempre in grado di riprendere le normali attività scolastiche l’alunno, dopo essersi arrabbiato, spesso non è in grado di riprendere le normali attività scolastiche Problema Grave l’alunno, dopo essersi arrabbiato, non è quasi mai in grado di riprendere le normali attività scolastiche Problema Completo

DELL’ALUNNO IN SITUAZIONE DI HANDICAP - Parte 1 di 2 VERBALE DI ACCERTAMENTO PER L’INDIVIDUAZIONE DELL’ALUNNO IN SITUAZIONE DI HANDICAP - Parte 1 di 2 L’Unità di Valutazione Multidimensionale del Distretto Socio – Sanitario n. riunitasi in data ____________, esaminata e valutata la documentazione prodotta, attesta che  non è stata riscontrata patologia significativa ai fini dell’integrazione scolastica  è stata riscontrata la seguente patologia rilevante ai fini dell’integrazione scolastica Diagnosi e codice ICD10 Asse D.Pr. Codice Descrizione   

DELL’ALUNNO IN SITUAZIONE DI HANDICAP – Parte 2 di 2 VERBALE DI ACCERTAMENTO PER L’INDIVIDUAZIONE DELL’ALUNNO IN SITUAZIONE DI HANDICAP – Parte 2 di 2 L’alunno, ai sensi dell’art. 2, comma 2, del DPCM n. 185/2006, si trova in situazione di particolare gravità ai fini dell’integrazione scolastica in quanto sono presenti i presupposti previsti dall’art. 3, comma 3, della L. 104/92  sì  no

D.3. Profilo Dinamico Funzionale Area Relazionale Categorie Prima parte Seconda parte   Categorie Descrizione dell’alunno Funzionamento Servizii Scuola Famiglia Positivo Problematico Possibilità di sviluppo Obiettivi prioritari di sviluppo con riferimento ai contesti di vita 3) AREA RELAZIONALE d240 – gestire la tensione ed altre richieste di tipo psicologico d250 – controllare il proprio comportamento d710 interazioni interpersonali semplici d720 interazioni interpersonali complesse d740 Relazioni formali d750 Relazioni sociali informali d760 Relazioni familiari

(Indicare i fattori ambientali sui quali intervenire) Area Relazionale Fattori Ambientali Profilo Dinamico Funzionale Fattori ambientali Servizi Scuola Osservazioni (Indicare i fattori ambientali sui quali intervenire) F B e250 - Suono e310 - Famiglia ristretta e325 - Conoscenti, colleghi, vicini di casa e membri della comunità e330 - Persone in posizione di autorità e355 - Operatori sanitari e360 - Altri operatori e425 - Atteggiamenti individuali di conoscenti, colleghi, vicini di casa e membri della comunità e430 - Atteggiamenti individuali di persone in posizione di autorità e555 - Servizi, sistemi e politiche delle associazioni e delle organizzazioni F: facilitatore (punti di forza) B: barriera (aspetto problematico)

Relazione Anna Anna è seguita presso il Presidio di Riabilitazione per disturbo dell’attenzione e iperattività (ADHD) e grave disturbo degli apprendimenti scolastici. Ha terminato la frequenza della scuola primaria, accompagnata da insegnante di sostegno con un programma individualizzato. È stata seguita in ambito riabilitativo con trattamenti per il potenziamento delle funzioni attentive e cicli per il recupero delle difficoltà di apprendimento della lettura e scrittura. L’impulsività si è notevolmente ridotta nel tempo. Permane il deficit attentivo in senso sostenuto con precoce decadimento dello sforzo e progressivo aumento dell’instabilità comportamentale. In ambito degli apprendimenti scolastici, l’abilità di decodifica della lettura è ancora gravemente compromessa. La comprensione su ascolto è adeguata. La produzione scritta è sintetica, poco elaborata, con errori ortografici e difficoltà morfosintattiche. Nel calcolo è stata avviata all’uso della calcolatrice, non recupera le procedure di esecuzione delle operazioni scritte. In classe è ben integrata, consapevole delle sue difficoltà, vive serenamente gli aiuti forniti. Ben inserita a livello sociale, frequenta attività sportive. È stata avviata all’uso di strumenti compensativi quali il computer per la scrittura, i libri digitali e la sintesi vocale. Ha raggiunto un buona autonomia nel loro utilizzo, ma non li porta a scuola per poca disponibilità degli insegnanti che temono un confronto negativo con la classe. La famiglia si è sempre resa disponibile a collaborare, ha fornito tutti gli strumenti necessari, sostiene Anna nei compiti a casa con una persona predisposta.

Relazione Anna Anna è seguita presso il Presidio di Riabilitazione per disturbo dell’attenzione e iperattività (ADHD) e grave disturbo degli apprendimenti scolastici. Ha terminato la frequenza della scuola primaria, accompagnata da insegnante di sostegno con un programma individualizzato. È stata seguita in ambito riabilitativo con trattamenti per il potenziamento delle funzioni attentive e cicli per il recupero delle difficoltà di apprendimento della lettura e scrittura. L’impulsività si è notevolmente ridotta nel tempo. Permane il deficit attentivo in senso sostenuto con precoce decadimento dello sforzo e progressivo aumento dell’instabilità comportamentale. In ambito degli apprendimenti scolastici, l’abilità di decodifica della lettura è ancora gravemente compromessa. La comprensione su ascolto è adeguata. La produzione scritta è sintetica, poco elaborata, con errori ortografici e difficoltà morfosintattiche. Nel calcolo è stata avviata all’uso della calcolatrice, non recupera le procedure di esecuzione delle operazioni scritte. In classe è ben integrata, consapevole delle sue difficoltà, vive serenamente gli aiuti forniti. Ben inserita a livello sociale, frequenta attività sportive. È stata avviata all’uso di strumenti compensativi quali il computer per la scrittura, i libri digitali e la sintesi vocale. Ha raggiunto un buona autonomia nel loro utilizzo, ma non li porta a scuola per poca disponibilità degli insegnanti che temono un confronto negativo con la classe. La famiglia si è sempre resa disponibile a collaborare, ha fornito tutti gli strumenti necessari, sostiene Anna nei compiti a casa con una persona predisposta.

Relazione Anna Anna è seguita presso il Presidio di Riabilitazione per disturbo dell’attenzione e iperattività (ADHD) e grave disturbo degli apprendimenti scolastici. Ha terminato la frequenza della scuola primaria, accompagnata da insegnante di sostegno con un programma individualizzato. È stata seguita in ambito riabilitativo con trattamenti per il potenziamento delle funzioni attentive e cicli per il recupero delle difficoltà di apprendimento della lettura e scrittura. L’impulsività si è notevolmente ridotta nel tempo. Permane il deficit attentivo in senso sostenuto con precoce decadimento dello sforzo attentivo e progressivo aumento dell’instabilità comportamentale. In ambito degli apprendimenti scolastici, l’abilità di decodifica della lettura è ancora gravemente compromessa. La comprensione su ascolto è adeguata. La produzione scritta è sintetica, poco elaborata, con errori ortografici e difficoltà morfosintattiche. Nel calcolo è stata avviata all’uso della calcolatrice, non recupera le procedure di esecuzione delle operazioni scritte. In classe è ben integrata, consapevole delle sue difficoltà, vive serenamente gli aiuti forniti. Ben inserita a livello sociale, frequenta attività sportive. È stata avviata all’uso di strumenti compensativi quali il computer per la scrittura, i libri digitali e la sintesi vocale. Ha raggiunto un buona autonomia nel loro utilizzo, ma non li porta a scuola per poca disponibilità degli insegnanti che temono un confronto negativo con la classe. La famiglia si è sempre resa disponibile a collaborare, ha fornito tutti gli strumenti necessari, sostiene Anna nei compiti a casa con una persona predisposta.

Relazione Anna Anna è seguita presso il Presidio di Riabilitazione per disturbo dell’attenzione e iperattività (ADHD) e grave disturbo degli apprendimenti scolastici. Ha terminato la frequenza della scuola primaria, accompagnata da insegnante di sostegno con un programma individualizzato. È stata seguita in ambito riabilitativo con trattamenti per il potenziamento delle funzioni attentive e cicli per il recupero delle difficoltà di apprendimento della lettura e scrittura. L’impulsività si è notevolmente ridotta nel tempo. Permane il deficit attentivo in senso sostenuto con precoce decadimento dello sforzo e progressivo aumento dell’instabilità comportamentale. In ambito degli apprendimenti scolastici, l’abilità di decodifica della lettura è ancora gravemente compromessa. La comprensione su ascolto è adeguata. La produzione scritta è sintetica, poco elaborata, con errori ortografici e difficoltà morfosintattiche. Nel calcolo è stata avviata all’uso della calcolatrice, non recupera le procedure di esecuzione delle operazioni scritte. In classe è ben integrata, consapevole delle sue difficoltà, vive serenamente gli aiuti forniti. Ben inserita a livello sociale, frequenta attività sportive. È stata avviata all’uso di strumenti compensativi quali il computer per la scrittura, i libri digitali e la sintesi vocale. Ha raggiunto un buona autonomia nel loro utilizzo, ma non li porta a scuola per poca disponibilità degli insegnanti che temono un confronto negativo con la classe. La famiglia si è sempre resa disponibile a collaborare, ha fornito tutti gli strumenti necessari, sostiene Anna nei compiti a casa con una persona predisposta.

- della famiglia ristretta Relazione Anna Anna è seguita presso il Presidio di Riabilitazione per disturbo dell’attenzione e iperattività (ADHD) e grave disturbo degli apprendimenti scolastici. Ha terminato la frequenza della scuola primaria, accompagnata da insegnante di sostegno con un programma individualizzato. È stata seguita in ambito riabilitativo con trattamenti per il potenziamento delle funzioni attentive e cicli per il recupero delle difficoltà di apprendimento della lettura e scrittura. . Nel calcolo è stata avviata all’uso della calcolatrice,. Non vi sono problemi relazionali, in classe è ben integrata, consapevole delle sue difficoltà, vive serenamente gli aiuti forniti. Ben inserita a livello sociale, frequenta attività sportive. È stata avviata all’uso di strumenti compensativi quali il computer per la scrittura, i libri digitali e la sintesi vocale Ha raggiunto un buona autonomia nel loro utilizzo, ma non lo porta a scuola per poca disponibilità degli insegnanti che temono un confronto negativo con la classe. La famiglia si è sempre resa disponibile a collaborare, ha fornito tutti gli strumenti necessari, sostiene Anna nei compiti a casa con una persona predisposta. Servizi, sistemi e politiche: sanitarie Relazioni e sostegno sociale: - persone in posizione di autorità Servizi, sistemi e politiche: istruzione Relazioni e sostegno sociale: - compagni di classe Prodotti e tecnologie: istruzione Atteggiamenti: - persone in posizione di autorità Atteggiamenti: - della famiglia ristretta

Quali fattori ambientali sono barriere e quali facilitatori? Relazione Anna Anna è seguita presso il Presidio di Riabilitazione per disturbo dell’attenzione e iperattività (ADHD) e grave disturbo degli apprendimenti scolastici. Ha terminato la frequenza della scuola primaria, accompagnata da insegnante di sostegno con un programma individualizzato. È stata seguita in ambito riabilitativo con trattamenti per il potenziamento delle funzioni attentive e cicli per il recupero delle difficoltà di apprendimento della lettura e scrittura. . Nel calcolo è stata avviata all’uso della calcolatrice,. Non vi sono problemi relazionali, in classe è ben integrata, consapevole delle sue difficoltà, vive serenamente gli aiuti forniti. Ben inserita a livello sociale, frequenta attività sportive. È stata avviata all’uso di strumenti compensativi quali il computer per la scrittura, i libri digitali e la sintesi vocale Ha raggiunto un buona autonomia nel loro utilizzo, ma non lo porta a scuola per poca disponibilità degli insegnanti che temono un confronto negativo con la classe. La famiglia si è sempre resa disponibile a collaborare, ha fornito tutti gli strumenti necessari, sostiene Anna nei compiti a casa con una persona predisposta. Servizi, sistemi e politiche: sanitarie Relazioni e sostegno sociale: - persone in posizione di autorità Servizi, sistemi e politiche: istruzione Relazioni e sostegno sociale: - compagni di classe Prodotti e tecnologie: istruzione Quali fattori ambientali sono barriere e quali facilitatori? Atteggiamenti: - persone in posizione di autorità Atteggiamenti: - della famiglia ristretta

Quando si fa riferimento agli ATTEGGIAMENTI non si riporta una valutazione (facilitatore o barriera) ma nella colonna Osservazioni si riportano gli atteggiamenti che, secondo le persone che producono il PDF, sarebbero opportuni ed efficaci.