Sociologia del Welfare

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Ricerca su: Centri per l’impiego universitari PhD Ludovica Rossotti
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Transcript della presentazione:

Sociologia del Welfare Cattedra di Sociologia del Welfare Ricerca su: Centri per l’impiego, Agenzie per il lavoro e Servizi di Orientamento Universitario PhD Ludovica Rossotti e-mail: ludovica.rossotti@uniroma1.it

1°parte ha riguardato i Centri per l’impiego universitari Centro per l’Impiego Sapienza Centro per l’Impiego Roma Tre Centro per l’Impiego Tor Vergata Centro per l’Impiego LUMSA Centro per l’Impiego Foro Italico Centro per l’Impiego Università degli studi La Tuscia Centro per l’Impiego Università degli Studi di Cassino Centro per l’Impiego Accademia Belle Arti Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro e-mail: ludovica.rossotti@uniroma1.it 25/10/2017

Descrizione della ricerca L’obiettivo principale che ha orientato la ricerca è stato, l’individuazione delle best practice dei servizi di Orientamento e Placement delle Università pubbliche e private nel Lazio. In particolare attraverso il monitoraggio e l’analisi dei servizi offerti dalle diverse università, si è analizzato il loro funzionamento nei termini di: compiti svolti dagli operatori e dai dirigenti, collegamento con le imprese, matching tra offerta e domanda di lavoro, tipologia di contratti offerti per pervenire alle best practice realmente esportabili Unità d’analisi: Università del Lazio afferenti al Job SOUL Arco temporale: iniziata a Gennaio del 2016, ha assicurato una prima sostanziale restituzione entro 45 giorni, per concludersi nella metà del mese di Luglio. Metodologia: monitoraggio sugli studi già esistenti e successivamente un’analisi qualitativa mediante interviste in profondità rivolte ad operatori e dirigenti dei servizi di Orientamento e Placement dell’Università Finalità: analisi tipologie dei servizi offerti e del ruolo degli operatori. Domanda di ricerca: quali best practice sono realmente esportabili da un territorio all’altro? Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro ludovica.rossotti@uniroma1.it

Funzione degli SPI La funzione madre dei servizi pubblici per l’impiego (SPI) consiste nel comporre e gestire un vasto e complesso insieme di dispositivi di intervento (sistemi, standard, procedure, strumenti) mirati al sostegno e all’accompagnamento degli individui nelle diverse fasi di transizione del proprio percorso professionale e lavorativo. Oggi questi centri necessitano di disporre di processi ed attività in grado di sostenere adeguatamente i molteplici passaggi caratterizzanti la vita professionale degli individui e di realizzare progressivamente una flessibilità, con significativi margini di sicurezza, del mercato, attraverso la fornitura personalizzata di servizi avanzati, in grado di ridurre il più possibile il tempo di permanenza delle persone nella rischiose condizioni di inattività. Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro ludovica.rossotti@uniroma1.it

Contesto Europeo Differenze territoriali tra i vari Paesi che riflettono da una parte la situazione occupazionale nei singoli mercati del lavoro e dall’altra il diverso modo di affrontare il problema da parte dei governi (Koning et al., 1999). In generale i paesi hanno incrementato la spesa dedicata ai servizi per il lavoro, tranne per alcune eccezioni: Irlanda, Italia e Grecia. (ISFOL 2014 su dati EUROSTAT) I paesi del mediterraneo: investimento molto basso a fronte di un’elevata crescita della disoccupazione allontanandosi dalla media europea; l’Italia e il Portogallo sono in fondo alla graduatoria la Finlandia è il Paese che investe di più mentre(ISFOL 2014). L’Italia: la maggior parte dei disoccupati si rivolge prevalentemente alle reti informali per trovare lavoro (80%); oppure direttamente alle imprese (66,6%) (ISFOL 2014) una spia di come i CPI nel nostro Paese non siano ancora in grado di contrastare la difficile situazione in cui navigano i giovani. Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro ludovica.rossotti@uniroma1.it

Obiettivi della Ricerca 1- Funzionamento del CPI e APL a. L’idea alla base del CPI e APL (obiettivo) b. Collegamento con le imprese c. Utenti d. Operatori 2- Valutazione a. Criticità b. Il valore aggiunto Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro e-mail: ludovica.rossotti@uniroma1.it 25/10/2017

Project Work Divisione in gruppo di 4 persone; Sintesi report ricerche ISFOL sui CPI e APL 2 interviste ad operatori dei CPI e APL Analisi delle interviste e confronto tra CPI e APL (pubblico e privato) sul funzionamento e i servizi che offrono Analisi del sito Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro e-mail: ludovica.rossotti@uniroma1.it 25/10/2017

Aree Tematiche 1) Utenza 2) Operatori 3) Come funziona il CPI e APL 4) Valutazione Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro e-mail: ludovica.rossotti@uniroma1.it 25/10/2017

1- Utenza Titolo di studio Nazionalità Età Genere Condizione economica Capire se e che tipo di problemi hanno con gli utenti più disagiati (importante per gli A.S.) Capire se le persone più disagiate arrivano ai centri per l’impiego (mancanza di mezzi sia economici che sociali può essere un ostacolo) 25/10/2017 Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro e-mail: ludovica.rossotti@uniroma1.it

Quanti sono nel centro dell’impiego intervistato 2- Operatori Quanti sono nel centro dell’impiego intervistato Tipologia contrattuale Capire se hanno dovuto frequentare un corso di formazione prima di iniziare a lavorare Titolo di studio Principali attività che caratterizzano il lavoro Conoscenze importanti per svolgere questo lavoro 25/10/2017 Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro e-mail: ludovica.rossotti@uniroma1.it

3- Come funziona il CPI Obiettivi del CPI e APL Iter domanda (come funziona, quali tipologie si ricolgono ai CPI e APL per offrire lavoro, ad esempio imprese, associazioni, privati) Iter offerta ( quale percorso deve seguire l’utente per iscriversi e cercare lavoro tramite il CPI e APL) Capire se una volta trovato il lavoro il lavoratore viene seguito (ciò avviene nei CPI all’estero) JOBS ACT: capire se con l’introduzione del jobs act sia cambiato qualcosa nei CPI e APL e come (valutazione positiva o negativa) Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro e-mail: ludovica.rossotti@uniroma1.it 25/10/2017

In generale cosa andrebbe migliorato 4- Valutazione In generale cosa andrebbe migliorato Reperire i dati delle persone che s i sono rivolte al CPI e APL Dati su quante persone tramite il CPI e APL hanno trovato lavoro. Criticità 25/10/2017 Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro e-mail: ludovica.rossotti@uniroma1.it

Intervista qualitativa Si differenzia dalla quantitativa per lo strumento di indagine utilizzato: Il Temario guida Temario: a) Punti sui quali è necessario soffermarsi e richiamare l’attenzione dell’intervistato b) domande orientative da porre all’intervistato senza prevedere una risposta a monte (domande a risposta chiusa del questionario) c) E’ previsto che l’intervistato possa aggiungere anche argomenti in più , soffermandosi su un particolare tema a lui caro che il ricercatore non aveva previsto Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro e-mail: ludovica.rossotti@uniroma1.it 25/10/2017

Conduzione intervista in profondità 1) Tempo: non c’è un limite, ma è importante non dilungarsi troppo per non incorrere in due criticità A. stanchezza dell’intervistato = rischio che non riesca a chiudere l’intervista o che non si soffermi adeguatamente su tutti i punti B. trascrizione dell’intervista 2) Strumenti indispensabili: registrazione, temario e concentrazione = è importante seguire l‘intervistato in ogni sua parola. (chiedere se possibile registrare e quando no) 3) Come: entrare in confidenza con l’intervistato può aiutare a scendere più in profondità con gli argomenti ma è importante mantenere una giusta distanza e improntare il rapporto su un piano simmetrico  differente dal questionario in cui è asimmetrico Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro e-mail: ludovica.rossotti@uniroma1.it 25/10/2017

Conduzione intervista in profondità 4) Atteggiamento: è necessario essere professionali e curiosi, non far trapelare che si è lì solo per superare l’esame. L’intervista qualitativa si muove sull’onda dell’empatia, quindi capire chi si ha di fronte è fondamentale. 5) Domande: seguire il temario e cercare di approfondire i punti importanti per la ricerca, qualora l’intervistato si sposti su altre tematiche aspettare che concluda e riportarlo al focus dell’indagine 6) Luogo: silenzioso, o cmq che permetta una registrazione audio ottimale. Evitare bar, posti rumorosi o luoghi all’aperto. Fare attenzione anche alle finestre aperte se è una zona particolarmente rumorosa 7) Privacy: garantire il completo ANONIMATO e assicurare che al termine della ricerca gli sarà data visione dei risultati Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro e-mail: ludovica.rossotti@uniroma1.it 25/10/2017

Trascrizione interviste Trascrivere ogni SINGOLA parola, compresi i momenti di pausa (…) o le espressioni incerte (ehm, uhm, etc.) sono importanti perché rilevano se una persona sta riflettendo oppure non ci hai mai pensato o altrimenti vuole evitare di dire qualcosa che magari racconterà in parole indirette Scrivere chiaramente chi sta parlando: se l’intervistato, l’intervistatore o una persona che si è aggiunta 25/10/2017 Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro e-mail: ludovica.rossotti@uniroma1.it

Elaborazione interviste Ci sono diversi modi: A- Far parlare uno o più intervistati delle tematiche oggetto dell’indagine (Analizzare una singola area tematica per volta) B- Portare avanti una riflessione e allegare le parole degli intervistati (Trasversalmente si toccano diversi punti) Ciò è possibile anche attraverso dei software: Nvivo 25/10/2017 Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro e-mail: ludovica.rossotti@uniroma1.it