Tour Porte aperte in comunità 29.03.17 L’ESPERIENZA DELLE COMUNITA’ 3-12 ANNI AssociazioneCAF
I motivi dell’inserimento Decreto che prevede l’allontanamento dal contesto familiare per: Motivi 2014 Sui 36 b/i presi in carico (11 dimissioni, 8 accoglimenti): 2015 Sui 36 b/i presi in carico (8 dimissioni, 11 accoglimenti): 2016 Sui 36 b/i presi in carico (8 dimissioni, 8 accoglimenti): Grave trascuratezza/gravi difficoltà educative 6 7 10 Grave patologia del genitore/grave trascuratezza 17 15 Maltrattamento fisico e psicologico 5 4 Grave conflitto familiare/violenza assistita 3 Sospetto abuso sessuale 4 (11) 2 (9) 2 (13) Fallito affido altro 1
Obiettivo generale del lavoro comunitario Legge 149 art.1 comma 5 del 2001 «ogni minore ha il diritto di vivere, crescere ed essere educato in una famiglia» Portare il bambino nella condizione di poter stare, nel più breve tempo, in un contesto familiare che risponda il più possibile ad un progetto di deistituzionalizzazione
Obiettivo generale del lavoro comunitario Dal documento di proposta elaborato dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Comunità residenziali per minorenni: per la definizione dei criteri e degli standard 2015 Si individua l’approccio relazionale quale metodologia idonea e pertinente alla gestione del PEI (Progetto Educativo Individualizzato) Tale approccio deve essere per il minorenne guida (contenimento-normatività) e rispecchiamento (empatia, mentalizzazione) e deve configurarsi come “esperienza riparativa” che aiuti progressivamente il minorenne nell’elaborazione della sua storia e delle gravi carenze e/o traumi subiti
Obiettivi specifici del lavoro comunitario Creare un contesto il più possibile sicuro e affidabile che permetta al bambino di: Portare avanti i suoi compiti di sviluppo Consentire un percorso di espressività dei suoi vissuti, emozioni, pensieri e della sua storia Consentire di intraprendere un percorso elaborativo delle esperienze sfavorevoli che ha vissuto Sostenere la possibilità di nuovi investimenti affettivi fuori dalla comunità
Obiettivi specifici del lavoro comunitario Creare un contesto in cui l’educatore riesca a: Organizzare una quotidianità prevedibile, ritmata e rassicurante Contenere l’espressività dei vissuti del bambino Aiutare il bambino a dare senso all’esperienza Integrare il funzionamento del bambino con l’azione educativa
Bisogni del bambino e compiti di sviluppo BISOGNI EVOLUTIVI: COMPITI DI SVILUPPO: Essere accudito Sperimentare una buona dipendenza dall’adulto Sviluppare una buona consapevolezza di sé (limiti e risorse) Cominciare a costruire una buona autostima Esplorare ambienti Instaurare relazioni (adulti e coetanei) Crescere cognitivamente Iniziare a mentalizzare la propria storia Riconoscere le gratificazioni e tollerare le frustrazioni Progredire verso una sempre maggiore autonomia Essere protetto Essere curato Essere rispecchiato Essere sicuro
Chi sono i bambini accolti e quali sono gli effetti dell’esperienza sfavorevole I bambini accolti hanno avuto una minaccia nel loro legame di attaccamento e la promessa di sicurezza è stata infranta Si fidano poco degli altri e sono molto cauti nel creare nuove relazioni Hanno avuto esperienze di disapprovazione, mortificazione da parte degli adulti Si sentono profondamente colpevoli, sporchi, non amabili, cattivi, senza valore Sono stati vittime e spettatori di gravi esperienze da parte degli adulti Sono riluttanti ad essere spronati, hanno difficoltà ad investire e non hanno fiducia che possa accadere loro qualcosa di buono Hanno sentito minacciata la loro integrità fisica e psichica Sono disregolati, disorganizzati e frammentati Il loro senso di sicurezza (esterno e interno) è frantumato Sono bambini spaventati
Modello di intervento psico-socio-pedagogico Creare un contesto di sicurezza I bambini si sentono al sicuro, rispettati, presi in considerazione quando sanno esattamente cosa accadrà, cosa ci si aspetta da loro e quando sentono che non sono in balia di adulti imprevedibili Modello di intervento psico-socio-pedagogico
Modello integrato PEI Osservazione Osservazione educativa psicologica BAMBINO La quotidianità: ritmi, riti, giochi, relazioni, esperienze, scuola, tempo, libero…. Le confidenze FAMIGLIA Visite, incontri protetti, colloqui, reperibilità telefonica RETE ISTITUZIONALE Relazioni, aggiornamenti puntuali, confronti, audizioni in TM e TO BAMBINO Funzionamento in base afase di sviluppo e vissuto traumatico (colloqui, gioco simbolico, test) FAMIGLIA Spazi di ascolto, creare alleanza educativa, comprendere e dare senso a storia familiare in cui si è inserito il maltrattamento RETE ISTITUZIONALE Relazioni, partecipazione a reti, audizioni in TM e TO, rapporti con CTU, rapporti con servizi specialistici e con terapeuti Confronto in EQUIPE (cbcl) PEI
Passato: che bambino è stato e che esperienza ha vissuto Confronto in EQUIPE PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Presente: che bambino vediamo (difficoltà, risorse) Futuro: che bambino ci immaginiamo All’interno di un contesto comunitario, come ambiente di vita fatto di tempi, relazioni, spazi, regole
STRUMENTI PEDAGOGICI: Ascolto Gioco Regole Rispecchiamento Accudimento Empatia Contenimento emotivo e del comportamento STRUMENTI PSICOLOGICI: Colloqui Osservazione del gioco simbolico Disegni Test: Story Stem Battery, TSCC, Blacky STRUMENTI PSICO-PEDAGOGICI: Equipe CBCL ragionata
Fattori di efficacia Tempi di permanenza Numero di bambini in psicoterapia Rapporti con la rete (numero di incontri di rete, struttura delle relazioni inviate, numero di incontri del bambino con la sua assistente sociale) Ritorno sulla soddisfazione dei servizi rispetto alla collaborazione
Tempi di permanenza Permanenza 2014 2015 2016 Oltre i 3 anni 17 bambini 14 bambini 11 bambini (a breve 9) Permanenza 2014 2015 2016 Media complessiva 2,9 2,5 2,8 Dimissioni 2014 2015 2016 n. dimessi 11 8 n. dimessi deistituzionalizzati 4 6
Soddisfazione servizi Psicoterapie 2014 2015 2016 n. psicoterapie attivate Tot 14 + 2 Tot 10 + 10 Tot 19 Incontri di rete 2014 2015 2016 n. incontri di rete Da 2 a 6 da 2 a 5 Soddisfazione servizi 2014 2015 2016 Media questionari gradimento (punteggio da 1 a 5) 4,7 4,4 4,8
Fare sensato Bambino pensato