Il Percorso del paziente Epilettico La Gestione Domiciliare Giancarlo Ottonello, PdF Giancarloottonello@gmail.com
Epilessia a Scuola
Importanza della comunicazione Al primo collegio docenti: presenza dei genitori e di un referente neurologo per fornire informazioni e per chiarire la gestione di aspetti anche pratici: gestione delle attività durante le ore di educazione motoria, come sorvegliare a “distanza” durante gli intervalli, come gestire la presenza di un supplente non a conoscenza del caso, gite scolastiche, medicinali etc
Quando sono pericolose le crisi epilettiche In genere le crisi epilettiche non sono pericolose per la vita di un soggetto; possono diventarlo se si verificano quando il soggetto sta compiendo un’attività pericolosa come arrampicarsi su un albero o su un’impalcatura, fare attività subacquea, guidare l’auto, fare il bagno senza essere sorvegliati, etc. Le crisi sono inoltre pericolose quando si ripetono a distanza di pochi minuti l’una dall’altra o quando durano più di 5-10 minuti. E’ consigliabile in questi casi chiamare il medico perché il trattamento precoce di crisi prolungate si associa ad una percentuale maggiore di successo
Cosa fare in caso di una crisi tonico clonica? Prima il farmaco, poi il 118 Se entro 5 minuti la crisi non cessa spontaneamente, somministrare il farmaco apposito, secondo le indicazioni mediche. Se anche con la somministrazione del farmaco, o in assenza di esso, la crisi non si risolve, chiamare il 118.
Emergenza?? Prima il 118 una crisi epilettica deve essere considerata un’emergenza e bisogna quindi chiamare subito il 118 quando: la crisi avviene in acqua, nel caso di attività sportiva in piscina; il bambino/ragazzo si è ferito o è diabetico; una seconda crisi insorge subito dopo che è appena cessata la prima; il bambino/ragazzo non riprende conoscenza subito dopo le convulsioni
FARMACI A SCUOLA : QUALI CASI • Allievo con malattia cronica (patologia che non guarisce e che richiede terapia di mantenimento ( es. asma, diabete) in cui i farmaci devono essere assunti con orari e posologia costanti
FARMACI A SCUOLA : QUALI CASI • Allievo con malattia cronica nota che può comportare fatti acuti (es. asma, diabete, epilessia) con manifestazioni corrispondenti a quelle previste e descritte dal medico, in cui i farmaci devono essere somministrati con la modalità e posologia prescritta
ATTIVARE IL PRONTO INTERVENTO Nel caso un episodio acuto (“emergenza”) non presenti i sintomi descritti dal medico o riguardi un altro allievo NON SOMMINISTRARE FARMACI ATTIVARE IL PRONTO INTERVENTO
Farmaci a scuola Percorso fatto insieme: Scuola e strutture sanitarie Comprensione della condizione clinica Significato del farmaco: salvavita, prevenzione di complicanze pericolose Non discrezionalità: non devo pensare se farlo o non farlo: in quella condizione (crisi >5’) lo somministro Assenza di effetti avversi nella somministrazione: il farmaco in quel bambino non avrà comunque effetti avversi Conseguenze nel non somministrarlo: complicazioni pericolose per la vita del bambino
Legge Linee guida per la somministrazione di farmaci in orario scolastico (Ministeri Istruzione e Salute 25/11/05) La somministrazione rientra tra i compiti connessi alla funzione genitoriale svolta dalla scuola. Non assicurare il “servizio” di somministrazione dei farmaci salvavita potrebbe essere qualificato come inadempimento della obbligazione extracontrattuale, assunta nei confronti dei genitori, di vigilanza e custodia degli allievi ed espone così la scuola a forme di responsabilità derivante dall’art. 2048 del C.C. e potrebbe configurare il delitto di abbandono di minore previsto e punito dall’art. 591 del C.P. Art. 1 – Oggetto: Linee guida per la definizione degli interventi finalizzati all’assistenza di studenti che necessitano di somministrazione di farmaci in orario scolastico, al fine di tutelarne il diritto allo studio, la salute ed il benessere all’interno della struttura scolastica Art. 2 – Tipologia degli interventi – La somministrazione di farmaci deve avvenire sulla base delle autorizzazioni specifiche rilasciate dal competente servizio delle AUSL; tale somministrazione non deve richiedere il possesso di cognizioni specialistiche di tipo sanitario, né l’esercizio di discrezionalità tecnica da parte dell’adulto. Art. 3 – Soggetti coinvolti – la somministrazione di farmaci agli alunni in orario scolastico coinvolge, ciascuno per le proprie responsabilità e competenze: • le famiglie degli alunni e/o gli esercenti la potestà genitoriale; • la scuola : dirigente scolastico, personale docente ed ATA; • i servizi sanitari : i medici di base e le AUSL competenti territorialmente; • gli enti locali : operatori assegnati in riferimento al percorso d’integrazione scolastica e formativa dell’alunno. Art. 4 – Modalità di intervento – somministrazione di farmaci in orario scolastico deve essere formalmente richiesta dai genitori degli alunni o dagli esercitanti la potestà genitoriale, a fronte della presentazione di una certificazione medica attestante lo stato di malattia dell’alunno con la prescrizione specifica dei farmaci da assumere (conservazione, modalità e tempi di somministrazione, posologia). Art. 4 – ……… I dirigenti scolastici, a seguito della richiesta scritta di somministrazione di farmaci: • effettuano una verifica delle strutture scolastiche, mediante l’individuazione del luogo fisico idoneo per la conservazione e la somministrazione dei farmaci; • concedono , ove richiesta l’autorizzazione all’accesso ai locali scolastici durante l’orario scolastico ai genitori degli alunni, o a loro delegati, per la somministrazione dei farmaci; • verificano la disponibilità degli operatori scolastici in servizio a garantire la continuità della somministrazione dei farmaci, ove non già autorizzata ai genitori, esercit anti la potestà genitoriale o loro delegati. Art. 4 - … Gli operatori scolastici possono essere individuati tra il personale docente ed ATA che abbia seguito i corsi di pronto soccorso ai sensi del DLgs 626/94. Potranno, altresì, essere promossi, nell’ambito della programmazione delle attività di formazione degli Uffici Scolastici regionali, specifici moduli formativi per il personale docente ed ATA, anche in collaborazione con le AUSL e gli Assessorati per la Salute e per i Servizi Sociali e le Associazioni. Art. 4 - …. Qualora nell’edifico scolastico non siano presenti locali idonei, non vi sia alcuna disponibilità alla somministrazione da parte del personale o non vi siano i requisiti professionali necessari a garanti re l’assistenza sanitaria, i dirigenti scolastici possono procedere, nell’ambito delle prerogative scaturenti dalla normativa vigente in tema di auton omia scolastica, all’individuazione di altri soggetti istituzionali del territorio con i quali stipulare accordi e convenzioni. Nel caso in cui non sia attuabile tale soluzione, i dirigenti scolastici possono provvedere all’attivazione di collaborazion i, formalizzate in apposite convenzioni, con i competenti Assessorati per la Salute e per i Servizi sociali, al fine di prevedere interventi co ordinati, anche attraverso ricorso ad Enti ed Associazioni di volontariato (es.: Croce Rossa Italiana, Unità Mobili di Strada). In difetto delle condizioni sopradescritte, il diri gente scolastico è tenuto a darne comunicazione formale e motivata ai genitori o agli esercenti la potestà genitoriale e al sindaco del Comune di reside nza dell’alunno per cui è stata avanzata la relativa richiesta.
A Genova, gestione della reazione anafilattica
FIMP-MIUR: A scuola si cresce sicuri PIANO NAZIONALE DI FORMAZIONE ALLA SALUTE E ALLA SICUREZZA NELLE SCUOLEDESTINATO AL PERSONALE SCOLASTICO DPPS DISOTRUZIONE PREVENZIONE PRIMO SOCCORSO
Ma non c’è solo la necessità di saper affrontare il fatto acuto: ci sono tanti altri momenti importanti a scuola Il rendimento Gli insuccessi L’insegnante di sostegno Il piano educativo individualizzato Il buon senso nelle verifiche e nelle interrogazioni
Conoscere, Capire, Aiutare Nell’ambito di questo tipo di malattia, una della cose più difficili è proprio distinguere se un comportamento "disturbato" è la conseguenza diretta della malattia (una o più crisi possono "spegnere" la coscienza del bambino anche più volte al giorno con il risultato che lo stesso non riesce a seguire tutto quello che dice l'insegnante), oppure è causato da errori di educazione o da sfavorevoli condizioni ambientali, o ancora più banalmente dal normale comportamento di un bambino di quell’età.
Il rendimento scolastico I farmaci antiepilettici possono interferire sulle competenze neuroattentive del bambino; inoltre, se è vero che talvolta l’epilessia si manifesta nel bambino in forme gravi, per fortuna rare, che comportano rilevanti deficit intellettivi e disturbi comportamentali, è altrettanto vero che il bambino può essere affetto da forme di epilessia assolutamente benigne, compatibili con un rendimento scolastico del tutto adeguato.
I compagni: parlare con la classe, prima o comunque presto In accordo con i genitori dello studente Secondo una modalità condivisa durante il collegio dei docenti Usufruendo delle informazioni ricevute anche dagli specialisti Utilizzando modalità diverse, in relazione alla condizione clinica dello studente affetto ed all’età dei compagni.
Le gite scolastiche Favorire la partecipazione Scegliere mete ed itinerari adeguati Consentire, se possibile e se proprio necessario, la presenza di un genitore
Fattori che modificano l’attitudine degli insegnanti
Per gli insegnanti: la differenza la fa la formazione!!
Crisi convulsive generalizzate: Cosa fare se non hai i farmaci (LICE)
Lo stato epilettico: piano di intervento a scuola Individuazione di un referente Predisporre un cartella con le indicazioni cliniche Indicazioni terapeutiche per il trattamento della crisi Descrizioni delle caratteristiche usuali delle crisi Indicazioni su come gestire le emergenze Indicazione su cosa monitorare nel caso di una crisi
Crisi prolungate: Conclusioni Prevedere un piano per la gestione extraospedaliera Prevedere la possibilità della somministrazione precoce di farmaci Comunicare con la scuola per fornire la migliore assistenza scolastica sia nella eventuale crisi, sia di presa in carico generale del bambino