Esternalità Lezione 4
Definizione Un’esternalità è presente quando l’attività di un ind influenza il benessere di un altro ind in modo non trasmesso dal meccanismo dei P esternalità = esterno al meccanismo dei P Es. Produzione di carta libera diossina nell’aria → diossina produce malattie → relazione diretta che non influenza P → esternalità Es. Ind si spostano dalla periferia al centro → abitanti del centro vedono il valore dei loro immobili aumentare → relazione indiretta che passa attraverso variazione dei P → esternalità pecuniaria, non genera inefficienza → NON è il tipo di esternalità di cui ci occupiamo
Natura delle esternalità A (cartiera) scarica rifiuti in fiume che nessuno possiede e influenza negativamente il pescatore B → esternalità negativa Acqua del fiume è input per impresa di A, ma ha anche usi alternativi → es. input per il pescatore Input sono usati in maniera efficiente se vengono pagati ai proprietari in base al costo opportunità (es. il salario è costo opportunità del tempo libero per il lavoratore) P acqua è 0 nell’es. → nessuno la possiede → non c’è incentivo a farne un uso efficiente (economico) → Esternalità è la conseguenza della mancata assegnazione di diritti di proprietà
Caratteristica delle esternalità Prodotte da consumatori e produttori E. di consumo → incide su livello di utilità E. di produzione → incide su livello di profitto Reciproche: impresa inquina il fiume, ma anche il pescatore produce esternalità per l’impresa → aumenta il costo di inquinare Negative e positive (es. giardino del vicino ben curato) BP sono una fonte di esternalità
Immagine di esternalità negativa di produzione
Analisi grafica delle esternalità - 1
Descrizione dei grafici – 1 Impresa produce fino a Q1 dove πmax (Mπ=0) Dal punto di vista della società → produzione deve spingersi fino a MB=MSC (costi per tutta la società, non solo per l’impresa) → punto Q* In presenza di esternalità FTWE non regge si osserva MB=MPC non si rispetta MB=MSC → se esternalità negativa → si produce in eccesso rispetto a quantità efficiente
Analisi grafica delle esternalità - 2
Descrizione dei grafici - 2 Efficienza aumenta se si passa da Q1 a Q* → Impresa vede π ridursi (area dcg) → Benessere dei pescatori aumenta → ogni unità in meno di output fa aumentare benessere dei pescatori in base a MC dell’esternalità (abfe=cdgh perché MSC=MPC+MD) Se U impresa e U pescatori equivalenti → benessere della società aumenta di dgh Inquinamento 0 non è socialmente desiderabile → entrambe attività producono inquinamento (esternalità reciproca) → inquinamento 0=produzione 0
Limiti dell’analisi 4 limiti principali: analisi presuppone Conoscenza delle forme funzionali delle curve Assai inverosimile Identificazione di chi inquina Chi è il responsabile delle piogge acide? Identificazione degli agenti inquinanti dannosi Spesso non si è d’accordo (es. buco nell’ozono) Identificazione del valore del danno Quanto costa essere inquinato? Chi lo stabilisce?
Rimedi alle esternalità Mergers Convenzioni sociali Imposta/sussidio pigouviano Creazione di mercati Assegnazione diritti di proprietà Regolamentazione
Classificazione dei rimedi Soluzioni private Soluzioni pubbliche Fare nulla L’attribuzione dei diritti di proprietà e il teorema di Coase Le fusioni L’imposta piguviana Il sussidio piguviano Soluzioni pubbliche in caso di attività inquinanti Le imposte sulle emissioni I sistemi di cap-and-trade Le norme di tipo command-and-control La regolamentazione
Mergers e Convenzioni sociali Mergers → si internalizzano esternalità fondendo tra loro le parti coinvolte Gli agenti si coordinano per rendere π congiunti superiori a somma di π individuali → Eliminazione del danno (esternalità) Es. fusioni bancarie, dove concorrenza è l’esternalità → pooling dei rischi, vedi crisi 2008 Convenzioni sociali → educazione ha un ruolo importante nella riduzione di esternalità
Imposta pigouviana Esternalità inefficiente perché costi di produzione non riflettono costi sociali → Imposta pigouviana (da Arthur Pigou) corregge questa differenza → aumenta P di inputs che costano troppo poco (es. P=0 in es. precedente) perché diritti di proprietà non assegnati Imposta = esternalità = ij P=0j+ij Nuova struttura dei costi per l’impresa è MPC+cd Impresa produce Q* dove MB=[MPC+cd] Gettito è cd*0Q*
Grafico di imposta pigouviana
Problemi di imposta pigouviana Gettito non deve necessariamente andare a danneggiati Se andasse a pescatori il numero di pescatori che dichiarano un danno aumenterebbe → Compensazione delle vittime non è necessaria per raggiungere l’efficienza Identificare il valore dell’esternalità (funzione MD) Identificare chi inquina e quanto Punto non è se imposta pigouviana è perfetta, ma se è migliore delle alternative
Il sussidio pigouviano- 1
Il sussidio pigouviano - 2 Funzionamento analogo, ma in senso opposto, all’imposta Pigouviana Stato offre un incentivo per ridurre la produzione in presenza di esternalità Per ogni unità che impresa non produce, il sussidio cd sposta verso l’alto la curva MPC Impresa cosi indotta a produrre il livello socialmente efficiente di output
Creazione di mercati - 1 Esternalità nasce dalla mancanza di un mercato per essa → stato può crearlo Es. vendita di permessi di inquinamento → mercato per aria non inquinata → diventa economicamente preziosa (=con un prezzo) Stato prima fissa la quantità di emissioni accettabili (es. Z*), poi vende al miglior offerente il diritto di inquinare fino a Z* P del miglior offerente è P equilibrio sul mercato P1 → efficiente Chi non vuole pagare P1 o riduce la produzione oppure sceglie tecnologie più pulite P1 = tassa di inquinamento (effluent fee)
Grafico su creazione di mercati
Creazione di mercati - 2 Stato può anche distribuire diritti di inquinamento e lasciare che le imprese se li distribuiscano sul mercato Equilibrio non cambia → imprese vendono diritti solo se attribuiscono loro un valore inferiore a P1 Cambia il profilo distributivo → stato non prende soldi Principale vantaggio è riduzione di incertezza circa il livello di inquinamento → funziona meglio quando è difficile conoscere le curve del grafico dell’imposta pigouviana Mercati di diritti di inquinamento in USA e recentemente in UE
Assegnazione di diritti di proprietà In certe condizioni stato può assegnare i diritti di proprietà della risorsa che genera l’esternalità → creare il mercato per le esternalità e poi starne fuori → Teorema di Coase (Coase, 1937): le parti coinvolte in un’esternalità si metteranno sempre d’accordo su una soluzione pareto-ottimale (Q*), indipendentemente dal tipo di assegnazione dei diritti di proprietà, se i costi di transazione sono 0 (o sufficientemente bassi) Se il fiume è dell’impresa, ma MB di produrre è inferiore a MD (esternalità) → opportunità di scambio → pescatori pagano impresa per produrre fino a Q* dove MD=MB-MPC Se il fiume è dei pescatori (assegnazione di diritti di proprietà opposta) le imprese pagano per produrre MB=MPC, pescatori chiedono MD → si torna a Q*
Illustrazione del teorema di Coase - 1
Illustrazione del teorema di Coase - 2
Commenti al teorema di Coase Nessun bisogno dello stato di intervenire Nelle condizioni in cui si può applicare il teorema ind. risolvono esternalità volontariamente Base per la moderna teoria economica del diritto (es. patteggiamento) 3 problemi: Costi di transazione 0 Identificazione di chi inquina e costi di far rispettare l’accordo Poche parti devono essere coinvolte e esternalità deve essere ben definita (ma vedi esperimenti in Mueller 2003) Spesso stato aumenta i costi di transazione per poter essere coinvolto (lato dell’offerta)
Regolamentazione Stato impone di non andare oltre un certo livello di inquinamento → altrimenti sanzioni Protocollo di Kyoto è regolamentazione ma con sanzioni deboli (vedi sotto) Inefficiente quando imprese coinvolte sono numerose e eterogenee Imprese X e Z hanno stessi costi → tecnologia è potenzialmente inquinante → ma fronteggiano diverse curve di domanda Danno è d: con regolamentazione, produzione efficiente dove MB=MPC+d Impresa con curva di domanda + elastica Z riduce Q maggiormente → penalizzata da regolamentazione + di X → Non tutte le imprese che inquinano allo stesso modo pagano allo stesso modo Es. marmitte catalitiche più utili a Roma che a Pistoia, ma sovrapprezzo è lo stesso Uso strategico della regolamentazione da parte delle imprese
Illustrazione della regolamentazione
Quale rimedio scegliere? La scelta del rimedio dipende dalle circostanze Vedere le ipotesi che definiscono l’efficacia delle soluzioni alternative Non esiste un rimedio migliore in assoluto Economisti generalmente preferiscono imposte pigouviane, vendita di diritti inquinanti o soluzioni volontarie Stati generalmente usano imposte (gettito) oppure regolamentazione per mostrare di agire (visibile) Regolamentazione ha costi elevati → se impresa inquina oltre i vincoli spesso non la si chiude perché disoccupazione che ne deriva è un costo → uso “strategico” della regolamentazione da parte dei politici scelta proprio perché inefficace (es. Kyoto) Graduale spostamento verso mercati di diritti di inquinamento Eccesso di ideologia
Conseguenze distributive Chi paga effettivamente la riduzione dell’inquinamento? Difficile valutare le conseguenze distributive Molte parti coinvolte, in modo diverso Evidenza empirica Aumenta la disoccupazione → costi di produzione aumentano, quantità prodotte diminuiscono → regolamentazione ambientale ha contribuito a riduzione dei tassi di crescita delle economie occiedentali dal 1970s in poi (Mankiw, 2004) Prezzi aumentano → consumatori pagano i costi delle tecnologie non inquinanti (costi delle produzioni non inquinanti traslati sul prodotto finale) Sembra che i meno abbienti siano più penalizzati da conseguenze distributive (cambiare macchina per passare a una Euro 5 è un onere maggiore per famiglie meno abbienti)
Beni pubblici globali - BPG Ulteriore problema → beni coinvolti in esternalità possono essere BPG Concetto ancora non ben strutturato in economia, ma importanza crescente Sono BP ‘borderless’ BP le cui influenze sono sentite in tutto il mondo, non solo in uno stato, città o famiglia Es. conoscenza (Stiglitz 1999), ambiente, lotta al terrorismo etc. Legati al tema della cooperazione internazionale Richiedono costi di coordinamenti tra stati sovrano
Approcci alternativi al controllo dei BP globali - Nordhaus, 2001 Laissez-faire/non cooperazione (es. resistenza degli antibiotici) Trattati volontari o non vincolanti (clima) Azioni unilaterali (lotta al terrorismo) Accordi internazionali (brevetti) Trattati specifici (clima) Commissioni regolamentazione (es. in UE)
BPG economici 2 approcci sono stati usati di + finora: Limiti quantitativi (regolamentazione) Cambiamento climatico (meccanismo di Kyoto) Qual è max livello accettabile di emissioni? Come distribuire emissioni autorizzate tra Paesi? Come gestire trasferimenti dai Paesi ricchi a quelli poveri? Meccanismi di prezzo Limite prezzo o tassazione Commercio internazionale Es. armonizzazione imposte e tariffe in UE Qual è il + efficiente?
Cambiamento climatico e meccanismo di prezzi-1 Vantaggi Mirato all’efficienza economica In presenza di incertezza sulla struttura di costi e benefici è più adatto Riduce la volatilità dei prezzi Genera gettito fiscale Stimola la trasparenza Meno suscettibile a corruzione Evitano i problemi di fissazione di limiti min o max (il target è zero emissioni) Non riduce la sovranità nazionale
Cambiamento climatico e meccanismo di prezzi-2 Debolezze: Amministrazione Stabilire livello iniziale di tassazione Non limita le emissioni, crea un mercato
L’impatto del Protocollo di Kyoto Other high income countries Eastern Europe Rest of the World Fonte: William Nordhaus and Joseph Boyer, Warming the World: Economic Models of Global Warming, MIT Press, 2000
Differenze nelle emissioni Efficient policy: curva sulla quale costi e benefici della riduzione delle emissioni sono bilanciati
Differenze nei prezzi delle materie prime efficient=valutando costi e benefici