Disabilità cognitive e Nuove Tecnologie Ivana Sacchi - ivana@ivana.it
Cosa può ostacolare l'apprendimento? Breve panoramica sulle disabilità cognitive Tipologie di software Esempi di utilizzo Personalizzazione Nel contesto d'uso Regolazione di parametri Modifica di contenuti Presentazione di alcuni software Le mappe concettuali Contenuti dell'incontro
Condizioni necessarie per apprendere Ostacoli all'apprendimento Stimoli esterni sufficienti Strutture di elaborazione idonee
Ostacoli derivanti dal contesto Ostacoli all'apprendimento stimoli esterni non sufficienti degrado sociale arretratezza culturale differenze culturali (lingua madre, ma non solo) istruzione insufficiente o inappropriata
Ostacoli 'intrinseci' all'individuo Ostacoli all'apprendimento problemi sensoriali problemi cognitivi disturbi di comunicazione e relazione inefficienza di moduli specializzati per acquisizioni specifiche (linguaggio, lettura, ecc.)
Componenti di ELABORAZIONE del Sistema Cognitivo Ostacoli all'apprendimento Sistema cognitivo centrale Moduli Trasduttori
Componenti di ELABORAZIONE del Sistema Cognitivo Ostacoli all'apprendimento Trasduttori catturano l'informazione (segnale fisico) e la trasformano in codici utilizzabili dal Sistema Cognitivo Centrale Ambiente esterno
Componenti di ELABORAZIONE del Sistema Cognitivo Ostacoli all'apprendimento Moduli Strutture specializzate nell’elaborazione dei vari tipi di INPUT Trasduttori Ambiente esterno
Componenti di ELABORAZIONE del Sistema Cognitivo Ostacoli all'apprendimento Sistema cognitivo centrale elabora e riorganizza le informazioni Moduli Trasduttori Ambiente esterno
Problemi derivanti dall'ambiente Ostacoli all'apprendimento Sistema cognitivo centrale elabora e riorganizza le informazioni Moduli Trasduttori Ambiente esterno
Menomazioni sensoriali Ostacoli all'apprendimento Sistema cognitivo centrale elabora e riorganizza le informazioni Moduli Trasduttori Ambiente esterno
Disturbo specifico dell'apprendimento (es. Dislessia) Ostacoli all'apprendimento Sistema cognitivo centrale elabora e riorganizza le informazioni Moduli Trasduttori Ambiente esterno
Disturbo generalizzato dell'apprendimento (es. Ritardo mentale) Ostacoli all'apprendimento Sistema cognitivo centrale elabora e riorganizza le informazioni Moduli Trasduttori Ambiente esterno
Disabilità cognitive disabilità intellettive, ma non solo Ritardo mentale Disturbi pervasivi dello sviluppo Disturbi da deficit di attenzione e da comportamento dirompente
Ritardo mentale “Una condizione di interrotto o incompleto sviluppo psichico, caratterizzata soprattutto da compromissione delle abilità che si manifestano durante il periodo evolutivo e contribuiscono al livello globale di intelligenza, cioè quelle cognitive, linguistiche, motorie, affettive e sociali”. (ICD-10,94)
Ritardo mentale Funzionamento intellettivo significativamente al di sotto della media, QI inferiore a 70, rilevato attraverso strumenti validi e standardizzati Concomitanti limitazioni nell'adattamento riscontratio in due o più delle seguenti aree Comunicazione Cura di sè Abilità domestiche Abilità sociali Uso delle risorse della comunità Autodeterminazione Salute e sicurezza Tempo libero e lavoro Esordio prima dei 18 anni DSM-IV (1994)
Cause anomalie cromosomiche (sindrome di Down, sindrome di Williams, X fragile, Prader-Willy) non di tipo genetico (effetti della rosolia sul feto, encefalite, meningite, ...)
Ritardo mentale Ritardo mentale lieve : circa l'80% dei casi di ritardo mentale - QI compreso tra 50-55 e 70 Ritardo mentale medio : circa il 12% dell'intera popolazione delle persone con handicap - QI compreso tra 35-40 e 50-55 Ritardo mentale grave : circa il 7% - QI compreso tra 20-25 e 35-40 Ritardo mentale profondo : meno dell'l% di tutti i ritardi mentali - QI inferiore a 20-25
Ritardo Mentale Marcella Peroni e Francesca Ciceri Cooperativa Anastasis
Ritardo Mentale Marcella Peroni e Francesca Ciceri Cooperativa Anastasis
Ritardo Mentale Marcella Peroni e Francesca Ciceri Cooperativa Anastasis
Ritardo Mentale Marcella Peroni e Francesca Ciceri Cooperativa Anastasis
Le caratteristiche sono molto diverse anche rispetto alle diverse sindromi. L'esempio vuole solo mostrare che è possibile ipotizzare un percorso “modello”
Area della comunicazione Area sociale Area motoria Area dell'autonomia Ritardo mentale Area cognitiva Area della comunicazione Area sociale Area motoria Area dell'autonomia
Disturbi pervasivi dello sviluppo caratterizzati da una grave e generalizzata compromissione in diverse aree dello sviluppo interazioni sociali competenze comunicative comportamenti interessi ed attività.
Compromissione qualitativa dell’interazione sociale, evidente in almeno due dei seguenti aspetti: a. incapacità di utilizzare adeguatamente lo sguardo, la gestualità, la mimica per regolare l’interazione sociale b. incapacità di sviluppare rapporti con coetanei e. mancanza di reciprocità socio-emozionale (assenza di modulazione del comportamento in accordo al contesto sociale) d. mancanza della ricerca spontanea di condivisione di interessi con altre persone DSM-IV
(2) Compromissione qualitativa della comunicazione, evidente in almeno uno dei seguenti aspetti: a. ritardo o totale mancanza dello sviluppo del linguaggio verbale, non accompagnato da tentativo di compenso gestuale b. relativa incapacità di iniziare o sostenere una conversazione c. uso ripetitivo e stereotipato del linguaggio o uso idiosincrasico di parole o frasi d. assenza di gioco imitativo od inventivo
(3) Modelli di comportamento, interessi e attività limitati, ripetitivi e stereotipati evidenti in almeno uno dei seguenti aspetti: a. preoccupazione pervasiva per uno o più interessi limitati e stereotipati che sono anomali nel contenuto e nell’obiettivo, o per l’intensità e la natura circoscritta b. adesione apparentemente compulsiva a pratiche o rituali specifici e disfunzionali c. manierismi motori stereotipati e ripetitivi che comprendono il battere o il torcere le mani o le dita, o movimenti complessi di tutto il corpo d. preoccupazioni per le parti di oggetti o per elementi non funzionali dei materiali di gioco
Computer Sperimentare, “manipolare” virtualmente la realtà Sostituire funzioni carenti Sperimentare, “manipolare” virtualmente la realtà Allenarsi, potenziare abilità
Requisiti indispensabili Disponibilità effettiva quando serve Competenze d'uso nell'attività Possibilità effettiva di accesso
Software Tutor Tool Tutee software esercitativo giochi strumento per realizzare un progetto programma zione sistemi autore
Esercitazione / giochi
Comunicazione Bliss PCS Letto – scrittura funzionale (leggere per comprendere e scrivere per comunicare)
Sistemi autore JClic Clicker 5 Strumenti di presentazione
Materiali per l'organizzazione Organizzatore di attività Organizzatore di concettti
Software nessuna certezza del risultato Strumento didattico nessuna certezza del risultato importanza del metodo con il quale lo si utilizza necessità di programmare attentamente il percorso personalizzare il contesto e i contenuti controllare gli aiuti interni ed offrirne di funzionali rinforzare il feedback
Il computer non si stanca.... è sufficiente ripetere molte volte per ottenere una reale comprensione? il computer non si stanca... ma il bambino sì: cogliere i segnali di stanchezza/rifiuto il procedere per “tentativi ed errori” può sfociare in un “cliccare a caso” mediare le comunicazioni necessarie al comprendere come funziona il software se non sono presenti aiuti interni, fornire aiuti, dove possibile anche da utilizzare in autonomia Possibilità di ripetere più volte
Il feedback la sola gratificazione del “riuscire” può non essere sufficiente il feedback interno al software può non essere sufficiente o addirittura insignificante talvolta il feedback interno al software può portare a risultati “inattesi” (ad esempio può essere ricercato il messaggio negativo) intervenire con rinforzi funzionali
La gestione dell'errore impedire di entrare in un ciclo infinito controllare se esiste un aiuto interno al programma se non presente / insufficiente offrire l'aiuto necessario aiutare la comprensione del perchè una risposta non era corretta mentre l'altra sì
Motivazione motivazione come 'motore' dell'apprendimento stesso generalmente presente all'inizio, ma va alimentata e consolidata per non perderla procedere dal “cosa sa fare” partire dai prerequisiti presentazione graduale delle difficoltà privilegiare l'apprendimento senza errori motivazione in rapporto con autostima differenza tra attività ludica e attività didattica
gestione dei tempi / metodi personalizzazione delle attività in modo che siano realmente affrontabili coinvolgimento dei compagni evitare di presentare continuamente nuove attività (confusione) Scegliere software in coerenza con contenuti e strategie didattiche
mantenere il rapporto con attività eseguite senza il computer (sia per quanto riguarda le esperienze che per quanto riguarda i contenuti) stampare videate delle attività ri-usare le stampe impostare le attività di coppia in modo che il bambino/il ragazzo partecipi realmente all'attività con le sue competenze in alcuni casi è possibile allenare precedentemente il bambino in un'attività per presentarla poi al resto della classe
Personalizzazione della postazione verificare visibilità del cursore (possibilità di modificarlo) Verificare se necessarie periferiche di input diverse tastiere semplificate tastiere programmabili touch screeen
Personalizzazione del software intervenire sul contesto d'uso (personalizzazione esterna al software) Regolare parametri e livelli (privilegiare esercizi flessibili e graduati) modificare archivi
Prerequisiti NGFLactivites