UCCELLI MARINI Federico Alinti 1 A.

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Transcript della presentazione:

UCCELLI MARINI Federico Alinti 1 A

INDICE Classificazione Evoluzione Caratteristiche

CLASSIFICAZIONE Secondo alcuni scienziati, l unica caratteristica comune che tutti gli uccelli marini hanno è che si nutrono in acqua di mare, anche se talvolta neanche questo è vero". Ad ogni modo, per convenzione, tutti i pinguini, i procellariformi, i pelecaniformi tranne l'aninga e alcuni caradriiformi sono definibili come uccelli marini.

EVOLUZIONE Gli uccelli marini, in virtù del fatto che vivono in un ambiente come il mare, che geologicamente ha un sedimento definito, sono ben rappresentati dal punto di vista dei fossili. Essi sono risalenti al Cretacico e il primo identificato è quello dell'Hesperornis regalis, un uccello che probabilmente si tuffava come gli svassi e usava i piedi per muoversi sott'acqua ed era inoltre caratterizzato da un becco pieno di denti affilati. Gli uccelli marini moderni sono comparsi intorno al Miocene, anche se il genere Puffinus potrebbe risalire all'Oligocene. La più alta diversità di uccelli marini esisteva presumibilmente durante il tardo Miocene ed il Pliocene. Al termine di quest'ultima, la rete alimentare oceanica aveva subito un periodo di sconvolgimento dovuto all'estinzione di un numero considerevole di specie marine. In seguito, quindi, la diffusione dei mammiferi marini, sembra aver impedito agli uccelli marini di raggiungere una più ampia diversità rispetto a un tempo.

CARATTERISTICHE Gli uccelli marini hanno compiuto numerosi adattamenti per vivere e per alimentarsi in mare. La forma dell'ala è stata modellata secondo nicchie ecologiche che possono riguardare l'evoluzione di una singola specie o famiglia: ali più lunghe sono tipiche di specie pelagiche, mentre ali più corte caratterizzano gli uccelli marini che effettuano immersione. Gli uccelli marini hanno spesso anche piedi palmati e questo aiuta il movimento in superficie, nonché fornisce assistenza nell'immersione, per alcune specie. I procellariformi sono caratterizzati dall'avere un forte senso dell'olfatto, che viene utilizzato per trovare del cibo distribuito ampiamente anche in un vasto oceano e per localizzare le loro colonie.

Gli uccelli marini hanno delle ghiandole che contrastano l'apporto di sale proveniente dall'acqua marina, che viene ingerito bevendo o alimentandosi, in particolare per i crostacei. Queste ghiandole così facilitano la osmoregolazione. L'escrezione da parte di tali ghiandole, che sono posizionate di solito a livello della testa e che emergono nelle fosse nasali, riguarda di solito sostanze prive di cloruro di sodio. Con l'eccezione dei cormorani e di alcune sterne, tutti gli uccelli marini, così come la maggior parte degli uccelli in generale, hanno un piumaggio impermeabile. Tuttavia, rispetto agli uccelli di terra, essi hanno molte più piume che proteggono i corpi. Questo piumaggio molto fitto è in grado di proteggere maggiormente l'uccello quando si bagna, mentre il freddo è limitato da uno strato di piume rivolte verso il basso. I cormorani sono in possesso di uno strato di piume uniche che mantengono un livello minore di aria, ma per il resto può anche assorbire l'acqua. Tale caratteristica consente di nuotare senza affrontare la galleggiabilità provocata dal mantenimento di aria nelle piume. Il piumaggio degli uccelli marini è inoltre solitamente meno colorato di quello degli uccelli terrestri e la variazione di colore si può limitare a tonalità di nero, bianco o grigio. Il piumaggio è sfruttato talvolta anche per il camuffamento a fini difensivi o aggressivi.

Caratteristiche dell’alimentazione Gli uccelli marini si sono evoluti per sfruttare diverse risorse alimentari nei mari e negli oceani di tutto il mondo e, in larga misura, la loro fisiologia e il loro comportamento sono condizionati dalla dieta. Molti uccelli marini si nutrono in superficie dell'oceano, mangiando quegli animali che si muovono attraverso l'azione delle correnti oceaniche e quindi krill, teuthida e altri piccoli pesci che sono alla portata di una testa immersa. L'alimentazione "superficiale" può essere suddivisa in due diversi approcci: quella che avviene mentre si nuota e quella che invece mentre si è in volo. Nel secondo caso, gli uccelli marini compiono acrobazie sulla superficie dell'acqua e talvolta neanche atterrano in essa, cioè effettuano dei salti in bilico sull'acqua. La famiglia dei becchicesoie ha un modo unico di mangiare: questi animali evitano il contatto con l'acqua mantenendo solo il becco aperto sulla superficie e tenendo il corpo piegato.