PER LA VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DOSIMETRIA DELLE METASTASI DEI CARCINOMI TIROIDEI AVANZATI TRATTATI CON 131I PER LA VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEL PRETRATTAMENTO CON ACIDO VALPROICO E. Richetta* §, R. Reggio**, E. Brignardello§, O. Testori * * SCDU Endocrinologia – Ospedale “San Giovanni Battista - Molinette ” di Torino § S.O.C. di Medicina Nucleare – Ospedale “SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo” di Alessandria ** S.O.C. di Fisica Sanitaria – Ospedale “SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo” di Alessandria OBIETTIVO La terapia radiometabolica con 131I del carcinoma tiroideo risulta critica per pazienti in stadio avanzato con istotipi scarsamente differenziati, in quanto di regola sono scarsamente captanti il 131I. Obiettivo di questo studio è definire una opportuna tecnica dosimetrica, al fine di valutare la dose erogata alle lesioni secondarie in un trial randomizzato di pazienti sottoposti a terapia con 131I pretrattati con Acido Valproico (VPA); la dosimetria consentirà di documentare, “in vivo” , se tale farmaco aumenta significativamente la captazione del 131I, come già dimostrato “in vitro” [1]. Lo studio, finanziato come Progetto di Ricerca Sanitaria Finalizzata dalla Regione Piemonte è stato realizzato in collaborazione tra la SCDU Endocrinologia – Ospedale “San Giovanni Battista - Molinette ” di Torino e la S.O.C. di Medicina Nucleare – Ospedale “SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo” di Alessandria METODI La metodica dosimetrica implementata utilizza il formalismo MIRD (nodule – model con uptake non istantaneo) [2]. A tale scopo i pazienti dopo la somministrazione di 131I (A0) in regime di degenza protetta, sono sottoposti a 3 acquisizioni planari (2, 7 e 12 giorni post terapia) con tecnica di viste contrapposte (500 kcts, 512 x 512) mediante gammacamera (PRISM 2000 XP – PHILIPS), opportunamente tarata con una sorgente liquida di 131I alle diverse distanze sorgente-collimatore (C). C L’attività A presente nelle lesioni di interesse viene determinata nelle 3 acquisizioni mediante ROI (vista anteriore IA e posteriore IP) con tecnica di isocontorno a soglia e corretta per il fondo (F) e per l’attenuazione (e-mt) del paziente, valutata con acquisizioni statiche planari con una sorgente di 131I posizionata sotto il paziente nella posizione della lesione. La sua integrazione nel tempo fornisce il valore di attività impegnata Ã. La localizzazione, la dimensione e la massa delle lesioni vengono determinate con immagini TC acquisite pre-terapia. La dose alle lesioni (polmonari o linfonodali) nei due gruppi di pazienti (gruppo VPA+ sottoposto a terapia con Acido Valproico, gruppo VPA- di controllo non sottoposto a terapia) si ottiene da à mediante i noti fattori S. Dose alla lesione D = à S TC dimensioni della lesione 3 Acquisizioni planari mediante gammacamera Curva di attività - tempo 3200 RISULTATI E CONCLUSIONI La taratura della gammacamera (0.566 – 0.637 cpm/MBq per distanze sorgente-collimatore 27 - 6 cm rispettivamente), verificata con sorgenti di 131I, permette una stima dell’attività con un’incertezza inferiore al 3%. La dosimetria è stata eseguita su 10 pazienti (5 VPA+ e 5 VPA-) cui è stata somministrata una attività di 131I compresa tra 5.7 e 8.3 GBq (attenuazione compresa tra 6.3 e 39.0 %). Nella tabella a fianco vengono riportati i valore di dose per attività somministrata, ricavati per ciascun paziente con il relativo errore; viene inoltre indicato il tipo di lesione su cui è stata effettuata la dosimetria e l’attività somministrata. Paziente Lesione mts A0 (GBq) Dose / A0 (Gy/GBq) VPA+ polmonare 7.3 12.1 7.3 VPA- polmonare 7.1 2.1 1.3 VPA- polmonare 8.3 1.7 1.1 VPA- polmonare 7.4 3.5 2.1 VPA+ lat. cervicale 6.3 5.2 3.1 VPA+ lat. cervicale 6.8 3.6 2.2 VPA- polmonare 5.7 3.9 2.1 VPA- polmonare 8.2 5.9 3.0 VPA+ mediastino 6.7 2.8 1.4 VPA+ lat. cervicale 7.3 3.0 1.0 La tecnica dosimetrica messa a punto è risultata valida e affidabile pur presentando alcune criticità [2, 4]: qualità dell’immagine bassa con elevato errore nella localizzazione delle lesioni scarsamente captanti e dimensione della lesione fortemente influente sul valore di dose. I risultati preliminari ottenuti per il ristretto numero di casi e per la diversità della natura delle lesioni suggeriscono la necessità di proseguire lo studio, ampliando il campione, per renderlo statisticamente significativo. BIBLIOGRAFIA [1] Articolo Brignardello o altri significativi sul VPA [2] J.A. Siegel, S.R. Thomas, J B. Stubbs, M. G. Stabin et al, MIRD Pamphlet N.16: Techniques for quantitative radiopharmaceutical biodistribution data acquisition and analysis for use in human radiation dose estimates, The Journal of Nuclear Medicine Vol. 40, n.2 (Suppl) – February 1999 elisarichetta@libero.it [3] E. Stepina, M. Oberladstaetter et al, Problems of individual dosimetry for radionuclide therapy of metastatic thyroid camcer with I-131