Didattica generale 2-3 ottobre 2017
Studio per la prova intermedia Educatori sociali Educatori di nido Manuale Agire educativo Capitoli 1-2-3-9-11- 12-14- 17 - 18-19- 20 Dispensa sull’osservazione Catarsi- Fortunati « Educare al nido » Capitolo 7 Manuale agire educativo Capitoli 11 – 18 – 19 – 20 TUTTA LA SECONDA PARTE (capitoli 6 – 7 – 8- 9 – 10)
Studio prova finale Educatore sociale Educatore di nido Manuale Agire educativo Capitoli 4- 5- 6- 7 – 8 – 10 – 13 – 15 – 16 – 21 – 22 Catarsi- Fortunati « Educare al nido » Capitoli da 1 a 6 - da 8 a 20 Capitoli 15 – 16 - Parte prima e terza (cap. 1- 5 e 11-20) Restiglian « Progettare al nido » TUTTO IL LIBRO
I dispositivi Analisi dei dispositivi attivati da Miloud La carta geografica La costruzione della casa La conquista di « gesti quotidiani »: la doccia, la spesa Il circo
Scheda di analisi La finalità (le prospettive, i valori sottesi) L’obiettivo L’attività proposta Spazi e tempi nei quali si articola Relazione educativa (utilizzare slide scorsa lezione) + azioni di Miloud (come accompagna durante) Attivazione dell’empowerment (come facilita questo processo?) Risultati visibili: interpretazione del dispositivo da parte dei ragazzi, pratiche di libertà soggettive, costruzione identitaria
Le competenze dell’educatore La competenza è pensiero pratico in azione, quindi situata Si dà agire competente solo in quanto si dà agire riflessivo Essere competenti vuol dire saper dare ragione di ciò che si fa ma anche di come lo si fa Educatori come ricerc-attori impegnati nel migioramento delle pratiche.
Le competenze dell’educatore Osservare Progettare Gestire la relazione educativa Narrare, descrivere, documentare Lavorare in gruppo Analizzare, riflettere Valutare Fare ricerca, documentarsi
Le famiglie di situazioni Saper rilevare informazioni utili Saper progettare (in contesto, con altri) Saper analizzare i processi in atto e realizzati Saper documentare Saper valutare Saper riflettere (cosa sto facendo? Perchè lo sto facendo? Come potrei fare meglio?) – scoprire le pedagogie latenti (p. 283) Sapersi autovalutare
Competenza come mobilitazione “Mobilitare non è soltanto ‘utilizzare’ o ‘applicare’, ma anche adattare, differenziare, integrare, generalizzare o specificare, combinare, orchestrare, coordinare, in breve, condurre un insieme di operazioni mentali complesse che, connettendole alle situazioni, trasformano le conoscenze piuttosto che limitarsi a spostarle e trasferirle. La metafora della mobilitazione esprime il fatto che le operazioni mentali sono sempre il prodotto di un incontro, di un’interazione, spesso complessa, tra la situazione e le strutture anteriori del soggetto. (Le Boterf, Perrenoud, Chahay)
Fasi della progettazione INDAGINE INIZIALE Osservazione Confronto con l’educando e con la rete Esplorazione dei domini della qualità della vita INTERPRETAZIONE E SINTESI Sintesi dal punto precedente Individuazione dei domini della qualità della vita su cui lavorare NEGOZIAZIONE CONDIVISIONE Negoziazione dei domini con gli educandi e co-negoziazione del progetto di vita Discussione con la rete delle agenzie per armonizzare gli interventi ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO DIDATTICO Negoziazione con l’educando Organizzazione dei dispositivi
Cosa significa osservare Non solo guardare Che cosa osservare Come osservare Quando osservare Delimitare l’oggetto Fare ipotesi e sulla base di queste definire alcune categorie o elementi da prendere in analisi Osservare quanti più elementi possibili per costruire a posteriori un repertorio di elementi da rilevare Focalizzare per giungere all’individuazione degli strumenti, dei tempi, degli attori coinvolti Rilevare i dati Analizzare i dati Campinamento temporale (quante volte si ripresenta quel comportamento?) Campionamento di eventi: aspetti connessi (cosa succede prima, dopo, come si struttura, quali sono le caratteristiche del contesto in cui si verifica)
Dispensa http://www.far.unito.it/trinchero/psd/rogora.htm Modelli Obiettivi dell’osservare Strumenti Ruolo dell’osservatore