Strategie per imparare a studiare

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Transcript della presentazione:

Strategie per imparare a studiare

Gestione del tempo

Analisi SWOT

Matrice Eisenhouer

PEER EDUCATION Trasmissione, scambio e condivisione di informazioni, valori ed esperienze tra persone della stessa età o appartenenti allo stesso gruppo sociale

Per chi ? La peer education può applicarsi a vari gruppi di pari: Giovani Adulti Anziani Uomini e Donne Spesso però con il termine “pari” si intende “giovani pari”, perché questo sistema educativo è usato soprattutto con gli adolescenti, per i quali l’importanza e l’influenza esercitata dal gruppo dei coetanei hanno una rilevanza particolare.

…innovazione… Senso di efficacia

Un opportunità… Un luogo in cui la peer education è diventata un’opportunità per prevenire comportamenti a rischio e trasmettere messaggi di prevenzione è la scuola. Quali obiettivi? Autonomia dei ragazzi Capacità progettuale Senso di responsabilità Giudizio critico Rafforzamento delle doti relazionali e comunicative In quest’ottica l’educazione tra pari offre un’importante possibilità di crescita e di arricchimento per i ragazzi e non solo…

Identikit del Peer Educator COMUNICARE DISPONIBILE TOLLERANTE METTERSI IN DISCUSSIONE SAPER CHIEDERE AIUTO CONDIVIDERE IDEE RISOLVERE PROBLEMI PRENDERE DECISIONI ESSERE RESPONSABILE

Come normale, nessun ragazzo possiederà tutte queste caratteristiche, ma ciascuno possiederà alcune di esse

Perché fare il Peer! IMPORTANTE Perché i ragazzi accettano di diventare dei peer? Per curiosità e voglia di saperne di più Per conoscere persone nuove Per mettersi alla prova Per migliorare le proprie capacità relazionali e comunicative Per vivere un’esperienza nuova da protagonista IMPORTANTE accertarsi che i futuri peer abbiano delle elevate motivazioni che gli consentano di assicurare l’impegno richiesto

Divenire “facilitatori di processi” …e gli adulti? Gli adulti coinvolti in progetti di peer education dovranno lavorare con i ragazzi: in maniera collaborativa, rispettando la centralità del loro ruolo non calando dall’alto idee e suggerimenti e non influenzando le decisioni dei peer attivandosi, il più possibile, per rendere fattibili gli interventi di sensibilizzazione pensati dai peer collaborando tra di loro superando la propria “specializzazione” Divenire “facilitatori di processi”