PRESENTAZIONE DI 2 CASI CLINICI PRESSO OSPEDALE VETERINARIO DIDATTICO Dott.sa. Vasiliki Salteri
Caso clinico 1 Segnalamento: Gatto, femmina, 3 anni, tigrato, 4 kg Anamnesi : trovato sul bordo della strada da un cittadino, visitato dal collega ASL e condotto al P.S dell’OVUD per sospetto frattura arti posteriori da probabile investimento d’auto . TRIAGE : - stato di coscienza (depressione sensorio, incapacità di mantenere la stazione quadrupedale) ventilazione (vie aeree libere: ispezione narici e cavità orale. Respiro toracoaddominale, frequente e superficiale) - presenza o assenza di un circolo efficace (mucose pallide, TRC>2’, polso piccolo e frequente)
EOG : - stato di nutrizione buono - disidratato - T° 37,3 °C - FR 36 atti/min, respiro toracoaddominale,frequente e superficiale - FC 200 bpm, polso ritmico, piccolo e frequente - mucose pallide, TRC>2’ - linfonodi comunemente esplorabili normali EOP : - dolorabilità palpazione rachide lombosacrale - dolorabilità palpazione arti posteriori, movimento mantenuto - auscultazione aia cardiaca: tachicardia - auscultazione torace: murmure vescicolare aspro - palpazione addome: nella norma
ESAMI STRUMENTALI ECOGRAFIA ADDOMINALE D’URGENZA : - assenza di versamento peritoneale - ecostruttura organi addominali nella norma STUDIO RADIOGRAFICO : Proiezione laterolaterale del torace, addome e treno posteriore: frattura completa diafisaria scheggiosa femorale bilaterale
TERAPIA ESAMI DEL SANGUE Esame emocromocitometrico, nella norma Profilo biochimico clinico, nella norma TERAPIA Ossigenoterapia Fluidoterapia, soluzioni cristalloidi, nello stato di shock 40-60 ml/kg/h Desametasone 0,1 mg/kg iv Metadone 0,1 mg/kg im oppure Buprenorfina 10 microgrammi/kg im Riscaldamento fluidi infusi e riscaldamento passivo Bendaggio arti posteriori per evitare esposizione frattura in attesa dell’intervento chirurgico dopo la stabilizzazione del paziente.
INTERVENTO CHIRURGICO RIDUZIONE FRATTURA E FISSAZIONE ESTERNA LATERALE CON TECNICA TIE-IN DI ENTRAMBI I FEMORI.
GESTIONE POST OPERATORIA DEL PAZIENTE Terapia antibiotica per 10 gg, ceftriaxone 30 mg/kg iv, bid Meloxicam 0,1 mg/kg sc, sid per 5 gg Buprenorfina 10 microgrammi/kg im ogni 8h per le 48 ore successive all’intervento. Riposo forzato in gabbia Fisioterapia riabilitativa arti posteriori Disinfezione locale fori di entrata dell’ impianto Radiografia di controllo a 30 gg Rimozione dell’impianto a consolidamento radiografico avvenuto, in questo caso a 60 gg dall’ intervento chirurgico. Contenimento in gabbia 15 gg L’animale e’ stato dimesso in condizioni cliniche buone dopo circa 2 mesi di ospedalizzazione.
Caso clinico 2 Segnalamento: gatto, maschio, circa 4 anni Anamnesi: muta, condotto nel P.S dell’ OVUD dal personale tecnico dell’asl, riferito dal collega per accertamenti diagnostici e cure del caso. Visita clinica: il paziente si presenta vigile, in stazione quadrupedale e molto interessato all’ambiente che lo circonda. Valori vitali tutti nella norma. Presenza di lesione ulcerativa cutanea, pruriginosa, con tessuto necrotico a livello della testa e parte laterale destra del collo.
Esame emocromocitometrico: nella norma Profilo biochimico clinico: nella norma Test FIV- FeLV : positivo per FIV TRATTAMENTO MEDICO Sedazione, dexmedetomidina 5 microgrammi/kg im e butorfanolo 0,1 mg/kg im Curettage ferita Applicazione locale , bid, di prodotti che stimolano la formazione di tessuto di granulazione e la cicatrizzazione Cambio bendaggio, bid Terapia antibiotica con Amoxicillina ac. Clavulanico 12,5 mg/kg os, bid per 15 gg
Visita specialistica dermatologica Diagnosi: Dermatite ulcerativa idiopatica Terapia: prednisone 2mg/kg per os, sid per 15 gg con graduale remissione della sintomatologia, si procede per altri 15 gg a 1mg/kg per os, abbassando ulteriormente e gradualmente il dosaggio e applicando localmente prodotti cicatrizzanti cambiando la fasciatura 2 volte al giorno. Dopo circa 2 mesi di ricovero, il paziente viene dimesso sul consiglio di continuare la terapia medica fino a completa guarigione della ferita.