Attività Laboratoriale

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Transcript della presentazione:

Attività Laboratoriale 06.10.2010 A cura della Dott.ssa COLOMBO / Dott. BINFARE’

Organizzazione ed Etica a supporto del Sistema Dotale dell’Agenzia per la Formazione, l’Orientamento e il Lavoro della Provincia di Como A cura della Dott.ssa COLOMBO / Dott. BINFARE’

I TIMEO COME STRUMENTO DI SVILUPPO DELLA MANAGERIALITÀ Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.) I TIMEO COME STRUMENTO DI SVILUPPO DELLA MANAGERIALITÀ A cura della Dott.ssa COLOMBO / Dott. BINFARE’

Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.) CONSIDERAZIONI DEL N.O.M. SUGLI INCONTRI PRECEDENTI L’incontro è iniziato con una panoramica delle riflessioni da parte dei membri del gruppo in merito ai temi affrontati nella giornata precedente. A cura della Dott.ssa COLOMBO / Dott. BINFARE’

MANCANZA DI PIANIFICAZIONE Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.) 2. Analizzare 2.b. Determinare i fattori critici L’effetto scelto dal gruppo riguarda L’EXTRALAVORO dei membri del N.O.M. La causa principale (selezionata accuratamente dal gruppo come prioritaria) è stata scelta tramite una votazione comune: ogni membro del gruppo esprimeva il proprio parere selezionando quella più congeniale all’analisi MANCANZA DI PIANIFICAZIONE causa principale scelta A cura della Dott.ssa COLOMBO / Dott. BINFARE’

Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.) 2. Analizzare 2.B. Determinare i fattori critici Strumento : Diagramma Causa-Effetto (o Albero di Ishikawa) Tempo : 20 min + 20 min Attrezzatura : Flip Chart  UTILIZZIAMO ANCORA IL DIAGRAMMA CAUSA-EFFETTO, POSIZIONANDO, QUESTA VOLTA, LA CAUSA TROVATA COME EFFETTO PRINCIPALE PERSONE MACCHINE MANCANZA DI PIANIFICAZIONE METODI MATERIALI A cura della Dott.ssa COLOMBO / Dott. BINFARE’

Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.) 2. Analizzare 2.b. Determinare i fattori critici L’effetto scelto dal gruppo risulta dunque essere la MANCANZA DI PIANIFICAZIONE La causa principale (selezionata accuratamente dal gruppo come prioritaria) è stata scelta tramite una votazione comune: ogni membro del gruppo esprimeva il proprio parere selezionando quella più congeniale all’analisi collettiva MANCANZA DI RIUNIONI OPERATIVE NELLA QUALE SI POSSANO FISSARE TEMPI DI LAVORO CONDIVISI PER SCADENZE causa principale scelta A cura della Dott.ssa COLOMBO / Dott. BINFARE’

Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.) 3. REALIZZARE 1/2 OBIETTIVO: Elaborare una soluzione realizzabile Identificare i costi – benefici della soluzione Sviluppare un piano d’azione 2.a. Generare Soluzioni Strumento : Innovation Transer Tempo : 10 min + 20 min Attrezzatura : Flip Chart Cos’è? Uno Strumento per lo sviluppo di soluzioni innovative A cura della Dott.ssa COLOMBO / Dott. BINFARE’

Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.) 3. REALIZZARE 2/2 UTILIZZO: 1. Fare un Brainstorming sulle “Sensazioni che il problema suscita” 2. Farne un ulteriore in cui “vengono elencate le situazioni in cui è capitato di provare le stesse sensazioni” 3. Scegliere una delle situazioni in base al fatto che : a. Sia possibile a tutti identificarsi; b. Ciascuno deve poter immaginare di risolvere la situazione; A cura della Dott.ssa COLOMBO / Dott. BINFARE’

Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.) 3. REALIZZARE Il Gruppo, in questa fase di brainstorming, ha espresso le senzazioni/emozioni che tale situazione passata ha prodotto, e le ha elencate sulla lavagna a fogli mobili (flip chart) MANCANZA DI RIUNIONI OPERATIVE NELLA QUALE SI POSSANO FISSARE TEMPI DI LAVORO CONDIVISI PER SCADENZE Che emozioni/sensazioni suscita al gruppo? A cura della Dott.ssa COLOMBO / Dott. BINFARE’

Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.) 3. REALIZZARE MANCANZA DI RIUNIONI OPERATIVE NELLA QUALE SI POSSANO FISSARE TEMPI DI LAVORO CONDIVISI PER SCADENZE ANSIA, INSICUREZZA, TIMORE, SOLITUDINE, EGOISMO LAVORATIVO, PRECISIONE, POTERE, CONTROLLO, ASSENZA DI CONTROLLO, DETRMINAZIONE, POLEMICA ecc….. A cura della Dott.ssa COLOMBO / Dott. BINFARE’

Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.) 3. REALIZZARE 2.a. Generare Soluzioni  Strumento : Innovation Transer Utilizzo: 4. Dividete la Flip Chart in due colonne 5. Fare un Brainstorming per indicare le iniziative che sono state prese o si potevano prendere per risolvere la situazione passata 6. Trasferite le idee dalla situazione passata a quelle presente SITUAZIONE PASSATA SITUAZIONE ATTUALE ….. …….. A cura della Dott.ssa COLOMBO / Dott. BINFARE’

Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.) 3. REALIZZARE 1/2 2.b. Scegliere la Soluzione  Strumento : Assi di confronto Tempo : 20 min + 20 min Attrezzatura : Flip Chart Utilizzo: Il gruppo Scelga i criteri (le iniziative applicabili) ai quali deve rispondere la soluzione, tenendo presente i vincoli I CRITERI RAPPRESENTANO UN “METRO DI MISURAZIONE QUANTITATIVA” DELLE SOLUZIONI APPLICABILI A cura della Dott.ssa COLOMBO / Dott. BINFARE’

Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.) 3. REALIZZARE 2/2 2.b. Scegliere la Soluzione Utilizzo: 3. IL Gruppo ha riprodotto su di una flip Chart una tabella tipo questa compilandola con i criteri scelti CRITERIO SCALA Realizzazioni Difficile Facile Tempi di Attesa Lungo Breve Raccordo Costi/benefici - + Tempi di recupero dell’Investimento Elevato Nullo Urgenza Alta Bassa A cura della Dott.ssa COLOMBO / Dott. BINFARE’

SITUAZIONE DESIDERATA Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.) 3. REALIZZARE 1/3 2.b. Scegliere la Soluzione Strumento : Analisi delle Forze in Campo Tempo : 30 min + 20 min Attrezzatura : Flip Chart Utilizzo: RIPRODURRE LO SCHEMA SITUAZIONE ATTUALE SITUAZIONE DESIDERATA Forze trainanti Forze Ostacolanti A cura della Dott.ssa COLOMBO / Dott. BINFARE’

Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.) 3. REALIZZARE 2/3 2.b. Scegliere la Soluzione Utilizzo: 2. Compilare lo schema per la Situazione Attuale e la Situazione Desiderata 3. Fare un Brain Storming per identificare le Forze Trainanti e quelle Ostacolanti 4. Discutere il diagramma risultante e stabilite su quali fattori si potrebbe intervenire per garantire il successo 5. Decidere se la soluzione è attuabile. In tal caso elencate le azioni da svolgere per alterare le Forze Ostacolanti. (Piuttosto che rinforzare le Forze Trainanti e meglio cercare di intervenire sulle ragioni delle Forze Ostacolanti) A cura della Dott.ssa COLOMBO / Dott. BINFARE’

Attività Laboratoriale (Metodi s.r.l.) 3. REALIZZARE 3/3 2.b. Scegliere la Soluzione SVOLGIMENTO PRATICO: IL GRUPPO HA REALIZZATO UN OUTPUT SODDISFACENTE GRAZIE ALL’IDENTIFICAZIONE DELLE FORZE AGEVOLANTI E DI QUELLE TRAINANTI L’ANALISI SI E’ RIVELATA MOLTO INTERESSANTE E NON PRIVA DI SPUNTI L’INCONTRO SI E’ CONCULSO CON ALCUNE CONSIDERAZIONI IN MERITO AL CLIMA ALL’INTERNO DEL N.O.M., CONSEGUENTE ALLA CONSAPEVOLEZZA DI INIZIARE A ESSERE “GRUPPO” A TUTTI GLI EFFETTI A cura della Dott.ssa COLOMBO / Dott. BINFARE’