Dal modello concorrenziale a quello non concorrenziale

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Transcript della presentazione:

Dal modello concorrenziale a quello non concorrenziale La disoccupazione involontaria e la differenziazione salariale: mercati duali e posti di lavoro diversi

Riepilogo: Il mercato del lavoro in un mondo perfettamente concorrenziale Un mercato è perfettamente concorrenziale quando ognuno degli agenti che vi operano non può nè decidere, né influenzare il prezzo (salario) La domanda di lavoro (delle imprese) è inversamente proporzionale al salario; l’offerta di lavoro è direttamente proporzionale al salario. Esisterà un livello di salario per il quale la quantità di lavoro domandata sarà uguale a quella offerta In un mercato perfettamente concorrenziale, se vi è eccesso di offerta di lavoro (salari più bassi di quello di equilibrio), la concorrenza tra lavoratori farà scendere il prezzo (salario) fino al punto di equilibrio. Analogamente, se vi è eccesso di domanda (salario più basso di quello di equilibrio), la concorrenza tra compratori (imprese) che cercheranno di “accaparrarsi” i lavoratori, farà salire il salario sino a quando non si raggiunge l’equilibrio In questo modello si raggiunge la piena occupazione (ovvero tutta la disoccupazione sarà volontaria)

W L Disoccupazione involontaria FF SS A W1 B Disoccupazione volontaria We w0 DD Lf Lo LD LE LS L

Lavoro omogeneo ed eterogeneo Un passo indietro: l’equilibrio con lavoratori omogenei, lavoratori e imprese tra loro identici, quindi offerta e domanda aggregata = somma di O e D individuali La destinazione dei profitti dell’impresa e la fonte dei redditi non da lavoro coincidono = i lavoratori detengono l’intera proprietà delle imprese L’equilibrio si ottiene dall’uguaglianza tra domanda e offerta aggregate di lavoro che dipendono dalla retribuzione reale di equilibrio o prezzo relativo (W*/P) Modello molto efficace come prototipo al quale paragonare modelli più realistici, poiché la legge del prezzo unico spiega bene sia l’allocazione efficiente che l’ottimo paretiano Un passo avanti: Modello concorrenziale ma posti di lavoro eterogenei o lavoratori eterogenei

Estensione del modello di base: più input Nel caso più realistico di più input di produzione e varie tipologie di lavoro, L1 (operai), L2 (impiegati), L3 (dirigenti).. si hanno varie relazioni di complementarietà/sostituibilità tra coppie di fattori (si misurano con le elasticità di sostituzione) nel discreto: E nel continuo sij= dlog(Li/Lj)/dlog (Wj/ Wi) se sij>0 fattori sostituti se sij<0 fattori complementi

Lavoratori diversi o Posti di lavoro diversi Li e Lj sono diversi perché: provengono da regioni/paesi diversi (migrazioni interne o internazionali) I posti di lavoro sono diversi (per diverso livello di rischio) O perché i lavoratori sono diversi (diverso capitale umano) Un diverso contenuto di capacità e/o di rischio implica considerare le differenze retributive dovute a caratteristiche non monetarie

I differenziali salariali compensativi (cap. 5) E quando i posti di lavoro sono diversi?

I differenziali salariali compensativi – Introduzione Posti di lavoro uguali e lavoratori uguali => unico salario, le imprese e i lavoratori potrebbero entrare e uscire liberamente dal mercato del lavoro Mondo reale: lavoratori sono diversi (per capacità) e posti di lavoro sono diversi (offrono job amenities: un insieme di benefici non salariali, come il prestigio o condizioni lavorative particolarmente favorevoli) => nel mercato del lavoro non c’è un unico salario OBT: descrivere l’impatto delle job amenities su occupazione e salario 8

I differenziali salariali compensativi – Introduzione Esempi di job amenities: posti di lavoro vicini alle spiagge della Sardegna, oppure nelle tundre dell’Alaska; alcuni lavoratori sono esposti a prodotti chimici pericolosi, mentre altri passano la giornata tra pranzi gourmet e ambienti piacevoli A. Smith (1776): un’offerta di lavoro non è caratterizzata soltanto da un determinato livello di salario, ma comprende l’intero “pacchetto” = salario + job amenities. Ciò influenza la natura di equilibrio del mercato del lavoro: i differenziali salariali che si osservano in equilibrio hanno una natura compensativa: servono a compensare i lavoratori per le caratteristiche non salariali del posto di lavoro 9

I differenziali salariali compensativi – Introduzione Smith: non sono i salari dei diversi posti di lavoro ad essere uguali in un mercato competitivo, ma “l’insieme dei vantaggi e degli svantaggi” che caratterizzano il posto di lavoro: imprese con condizioni di lavoro poco gradevoli devono offrire qualche vantaggio compensativo (ad esempio un salario maggiore) per attrarre lavoratori. imprese con condizioni lavorative gradevoli possono offrire semplicemente salari più bassi, facendo pagare ai lavoratori l’ambiente di lavoro piacevole. 10

I differenziali salariali compensativi – Introduzione Modello tradizionale: il salario guida la distribuzione dei lavoratori tra le imprese per raggiungere un’efficiente allocazione delle risorse (w=VMPE tra i mercati). Lavoratori e imprese sono anonimi. Teoria dei differenziali compensativi: ci dice come lavoratori che puntano a una particolare combinazione di job amenities trovano impiego nelle imprese che possono offrire tale combinazione. Non esiste anonimato: i lavoratori sono diversi tra loro per le preferenze per le caratteristiche del posto di lavoro e le imprese si distinguono per le job amenities che offrono. L’allocazione del lavoro nelle imprese non è casuale (è importante chi lavora e dove) 11

I differenziali salariali compensativi – Il mercato dei lavori rischiosi Modello base HP: esistono solamente due tipi di impiego sul mercato del lavoro alcuni posti di lavoro offrono un ambiente completamente sicuro (probabilità di infortunio = 0) altri offrono un ambiente di lavoro per sua natura rischioso (probabilità di infortunio =1) HP: lavoratore perfettamente informato del livello di rischio di ciascun posto di lavoro. N. B.: in alcuni casi i rischi per la salute invece diventano noti solo dopo molto tempo (e.g. amianto). 12

Utilità = F(w, rischio di infortunio sul lavoro) I differenziali salariali compensativi – Il mercato dei lavori rischiosi HP: i lavoratori hanno particolari preferenze sul salario e sul grado di sicurezza del posto di lavoro. Funzione di utilità del lavoratore: Utilità = F(w, rischio di infortunio sul lavoro) utilità marginale del w positiva utilità marginale del rischio di infortunio negativa (è un male per hp.) => c.i. inclinate positivamente: l’unico modo per convincere individuo a spostarsi verso un posto di lavoro più rischioso e mantenere la sua utilità costante è aumentare il suo salario. 13

I differenziali salariali compensativi – Il mercato dei lavori rischiosi 14

I differenziali salariali compensativi – Il mercato dei lavori rischiosi 15

I differenziali salariali compensativi – La funzione del salario edonico Adesso vediamo un modello in cui non abbiamo più solo due tipologie di lavoro (uno rischioso e uno sicuro), ma esistono molte tipologie di imprese. Le altre ipotesi del modello sono: la probabilità di infortunio sul lavoro, che chiameremo ρ, può assumere un qualsiasi valore tra 0 e 1. i lavoratori sono avversi al rischio. Lavoratori diversi, quindi, hanno diversi livelli di avversione al rischio ciascuno può avere c.i. con inclinazione diversa. 16

I differenziali salariali compensativi – La funzione del salario edonico 17

I differenziali salariali compensativi – La funzione del salario edonico Figura 5 – 4: la curva di isoprofitto mostra tutte le combinazioni w – probabilità di infortunio sul posto di lavoro che producono lo stesso livello di profitto, e.g. π0: serve per illustrare come le imprese che massimizzano il profitto scelgono le condizioni lavorative (pacchetto w - job amenieties, in questo caso la probabilità di infortunio sul posto di lavoro) da offrire alla propria forza lavoro un’impresa che massimizza il profitto è indifferente tra l’offrire una delle varie combinazioni w-rischio che si trovano lungo una stessa curva di isoprofitto. 18

I differenziali salariali compensativi – La funzione del salario edonico 19

I differenziali salariali compensativi – La funzione del salario edonico 2. le combinazioni di salario-rischio che si trovano sulle curve di isoprofitto più alte producono profitti più bassi. In particolare, i punti sulla curva di isoprofittoπ0 danno meno profitti di quelli sulla curva di isoprofitto π1 => per ogni livello di probabilità di infortunio (e.g.ρ* nella fig.) una w sposta l’impresa su una curva di isoprofitto più bassa indicando un π dell’impresa; 3. le curve di isoprofitto sono concave. La concavità delle curve di isoprofitto è una conseguenza della legge dei rendimenti decrescenti relativa alla produzione di sicurezza. 20

I differenziali salariali compensativi – La funzione del salario edonico HP: l’impresa operi in un mercato competitivo, nel quale le imprese possono entrare ed uscire liberamente: Extraprofitti => molte imprese entrerebbero nel mercato e farebbero scendere tali profitti. Profitti negativi => imprese lascerebbero l’industria, spingendo in alto i prezzi ed aumentando i profitti per le imprese che sono rimaste nel mercato. le uniche combinazioni salario-rischio possibili sono quelle che si trovano sulla curva di isoprofitto con profitto pari a zero. 21

I differenziali salariali compensativi – La funzione del salario edonico Fig. 5.5. l’equilibrio nel mercato sarà determinato dalla tangenza della curve di isoprofitto (a π=0) con la c.i. più elevata del lavoratore: la curva di isoprofitto (con π=0) indica le combinazioni salario- rischio di una particolare impresa. Alcune imprese troveranno semplice offrire un ambiente sicuro ai propri lavoratori, mentre per altre sarà molto difficile => imprese diverse avranno curve di isoprofitto diverse. I diversi lavoratori, ciascuno con c.i. diversa, massimizzano l’utilità scegliendo la combinazione di salario-rischio che li colloca sulla c. i. più alta possibile. 22

I differenziali salariali compensativi – La funzione del salario edonico 23

I differenziali salariali compensativi – La funzione del salario edonico L’abbinamento tra lavoratori e imprese non è casuale: le imprese più sicure sono abbinate a lavoratori che amano la sicurezza e le meno sicure ai più avversi al rischio: autoselezione dei lavoratori nelle imprese (diverso da modello tradizionale con lavoratori indistinguibili e abbinamento casuale). Collegando i punti w-rischio, generiamo la c.d. la funzione del salario edonico. Poiché i lavoratori non amano il rischio e poiché è costoso produrre sicurezza, la funzione del salario edonico è inclinata positivamente. 24

I differenziali salariali compensativi – La funzione del salario edonico I punti PA, PB e PC danno le combinazioni w-rischio che si osservano in realtà in un dato mercato del lavoro. Collegando questi punti, generiamo la c.d. la funzione del salario edonico. Poiché i lavoratori non amano il rischio e poiché è costoso produrre sicurezza, la funzione del salario edonico è inclinata positivamente. L’inclinazione della funzione del salario edonico mostra l’aumento del salario associato ad un lavoro leggermente più rischioso. 25

I differenziali retributivi compensativi I bilanci delle famiglie italiane nell’anno 2004, Banca d’Italia, 2006 In questo caso i differenziali salariali sono dati da categorie di lavoratori Diverse non solo per il posto d lavoro ricoperto, ma anche per caratteristiche Del lavoratore: come si misurano?

Limiti ed estensioni del modello di base Costo del lavoro quasi fisso (costi di aggiustamento) Lavoro eterogeneo (istruzione, esperienza professionale, nazionalità, anzianità) Non perfetta concorrenza e imprese che non massimizzano il profitto Poteri contrattuali e regolamentazione (il ruolo delle istituzioni: contratti di lavoro, sindacati, leggi sul lavoro) Salari di efficienza e contrattazione salariale (produttività e salari non indipendenti)