PSICONCOLOGIA Dott.ssa Annarita Di Silvestre

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Transcript della presentazione:

PSICONCOLOGIA Dott.ssa Annarita Di Silvestre Psicologa – Psicoterapeuta psiconcologia@ausl.pe.it

La psicologia oncologica Psicologia che studia la variazione delle funzioni psichiche dei malati di cancro di fronte alla patologia organica grave, nonché cronica

APPROCCIO PSICOLOGICO Excursus APPROCCIO MEDICO APPROCCIO PSICOLOGICO Anni 60 Diagnosi tardiva Mastectomia Psicoanalisi per pz.facoltosi Si evitano interventi psichiatrici per paura dello stigma Anni 70 Quadrantectomia /Radioterapia Nasce figura psicologo Diazepam nel SSN Anni 80 Prevenzione e diagnosi precoce Inserimento psicologo in associazioni Diazepam e Triciclici Anni 90 Linfonodo sentinella Svuotamento ascellare Consenso informato Inserimento psicologo in organici Psicoterapia di supporto Utilizzo psicofarmaci

Anni 2000 Il paziente è molto più informato (internet) La SIPO delinea il profilo dello psiconcologo Lo psiconcologo è inserito nell’organico (strutturato o borsista)

Oggi Inserimento della psiconcologia negli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera (4 febbraio 2014 “Carta europea dei diritti del paziente oncologico” ) Incremento del numero dei servizi di psicologia oncologica Introduzione di percorsi terapeutici assistenziali per presa in carico multidisciplinare dei pazienti con neoplasia (PDTA)

Curare...................................... Comunicazione diagnosi Compilazione cartella medica Compilazione cartella psicologica Valutazione psiconcologica Prescrizione chemio/radio supportiva Terapia supportiva Consulenza psicoeducativa Sostegno psicologico al paziente

ASSISTENTI SPIRITUALI Team oncologico PAZIENTE RADIOTERAPISTI ONCOLOGI MMG INFERMIERI ASSISTENTI SPIRITUALI PALLIATIVISTI FISIOTERAPISTI OSS PSICONCOLOGI ASSISTENTI SOCIALI

Equipe Multidisciplinare Approccio biopsicosociale al paziente Gestione condivisa del paziente nel rispetto delle linee guida di ogni disciplina Percezione della presa in carico globale Supporto emotivo per gli operatori coinvolti nell’assistenza

Campi d’investimento Funzioni cliniche Funzioni assistenziali Funzioni di ricerca Funzioni formative

Funzioni cliniche Valutazione psicodiagnostica Interventi psicoterapici, psicoeducativi, riabilitativi (individuali, di gruppo, familiari) Interventi di sostegno nelle varie fasi di malattia Counseling individuali e familiari

Determinanti diagnostiche Sesso Localizzazione Fase del ciclo di vita Stile di coping Caregiver

Tipologia pazienti Frammentaria consapevolezza della diagnosi Diffidenza nei confronti degli operatori Obnubilamento della coscienza

Unità fragili Tossicodipendenti Tabagisti Alcoolisti Giocatori d’azzardo Portatori patologie psichiatriche Oligofrenici Anziani Immigrati

Pazienti con dipendenza Tossicodipendenti Tabagisti Alcoolisti Giocatori d’azzardo Dipendenti Aggressivi Negazione dipendenza Crisi astinenza Mancata compliance Aderenza instabile

Pazienti non autonomi Psichiatrici Oligofrenici Anziani Immigrati Presenza caregiver Dipendenza dall’operatore Interventi educativi Uso linguaggio semplice

La cronicizzazione la malattia sempre presente nel quadro si colloca bene sullo sfondo quando c'è stata scarsa consapevolezza di malattia (adolescente o anziano) può però tornare in primo piano (es.: problemi di fertilità secondari) 16 16

Lungosopravviventi Pazienti in vita a 5 anni dalla diagnosi di cancro Pazienti che hanno concluso i trattamenti e risultano liberi da malattia da almeno 5 anni Spostamento di energie dal corporeo allo psichico 17 17

Riabilitazione psico-sociale Aiutare il malato a recuperare tollerabili standard di vita Limitare al minimo la disabilità fisica, il deficit funzionale, cognitivo e psicologico Sostenere il paziente a ri-conoscersi nella sua nuova immagine corporea Monitorare le difficoltà psico-emozionali

Funzioni di ricerca Relazione tra le variabili psicosociali e l’adattamento al cancro Qualità della vita Variabili psicologiche nel comportamento verso la salute Progetti sullo stress lavorativo

Funzioni di formazione Formazione dei volontari Formazione per il personale secondo il modello biopsicosociale Formazione didattica universitaria per tirocinanti e specializzandi

Psicologia Oncologica in ospedale Accettazione psiconcologica del paziente al primo accesso alla struttura Interventi sulla crisi (consapevolezza, richiesta di aiuto, sviluppo adattamento) Interventi psicoeducazionali rivolti ai pazienti e ai familiari

Psicologia Oncologica e territorio Sostegno al paziente e alla famiglia a livello domiciliare durante la fase avanzata di malattia Interventi rivolti ai pazienti ricoverati presso hospices ospedalieri o territoriali Interventi alla famiglia nella fase successiva alla perdita del congiunto

Reazioni di fronte alla patologia organica grave Il modello a cinque fasi della Kubler-Ross (1970) Si tratta di un modello a fasi, e non a stadi, per cui le fasi possono anche alternarsi, presentarsi più volte nel corso del tempo, con diversa intensità, e senza un preciso ordine, dato che le emozioni non seguono regole particolari, ma anzi come si manifestano, così svaniscono, magari miste e sovrapposte.

Fasi di reazione FASE DELLA NEGAZIONE O DEL RIFIUTO: il paziente rifiuta la verità e ritiene impossibile di avere proprio quella malattia. FASE DELLA RABBIA: dopo la negazione iniziano a manifestarsi emozioni forti quali rabbia e paura, che esplodono in tutte le direzioni FASE DEL PATTEGGIAMENTO: la persona inizia a verificare cosa è in grado di fare, ed in quali progetti può investire la speranza; riprende il controllo della propria vita cercando di riparare il riparabile. FASE DELLA DEPRESSIONE: il paziente inizia a prendere consapevolezza delle perdite che sta subendo o che sta per subire e di solito si manifesta quando la malattia progredisce ed il livello di sofferenza aumenta. FASE DELL’ACCETTAZIONE: quando il paziente ha avuto modo di elaborare quanto sta succedendo intorno a lui, arriva ad un’accettazione della propria condizione ed a una consapevolezza di quanto sta per accadere.

Valutazione psiconcologica Funzionalità della reazione Stile di coping Risorse relazionali del sistema familiare Tipologia di intervento psicologico

Funzioni dello Psiconcologo Compilazione cartella psicologica e formulazione valutazione psiconcologica del paziente al primo accesso alla struttura Interventi sulla crisi (consapevolezza, richiesta di aiuto, sviluppo adattamento) Interventi psicoeducazionali rivolti ai pazienti e ai familiari

Approccio sistemico-relazionale Assenza di setting Difficoltà nel rispetto delle regole Invio ambiguo Mancato riconoscimento del ruolo Fantasie riguardo intervento psicologico

Interventi psiconcologici Interventi psicoeducazionali al singolo e alla famiglia Sostegno psicologico Counseling psicologico individuale, di coppia e familiare Psicoterapia individuale, di coppia, familiare e di gruppo Fase diagnostica, terapeutica, follow - up Follow - up

Qualità interventi EFFICACIA (attività psicologiche basate su evidenza scientifica) EFFICIENZA (congruo uso delle risorse professionali) APPROPRIATEZZA DELLE CURE (miglioramento continuo della qualità degli interventi) LEA (determinazione interventi)

La rete tra le reti Relazioni tra professionisti della stessa rete e reti diverse Formulazione di linee guida condivisibili Identificazione di indicatori per monitorare la qualità Revisione periodica e aggiornamento Azioni correttive e/o piani di miglioramento

PDTA Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale Strumento tecnico-gestionale che permette di delineare, per ciascuna patologia, il miglior percorso praticabile all'interno della propria organizzazione Viene definito da un team di professionisti dell’Agenzia Sanitaria Regionale e poi recepito dalle singole ASL

Finalità incrementare la qualità dell’assistenza migliorare gli outcome del paziente promuovere la sicurezza dei pazienti aumentare la soddisfazione dell’utenza ottimizzare l’uso delle risorse

Obiettivi PDTA garantire la riproducibilità delle azioni assicurare l'uniformità delle prestazioni erogate ridurre la possibilità dell’evento straordinario favorire lo scambio di informazioni definire i ruoli in tutte le fasi della malattia sostenere la multidisciplinarietà e la multiprofessionalità

Regione Abruzzo l’A.S.R. ha incluso la SIPO quale Società Scientifica nella stesura dei PDTA è stato recentemente licenziato (Aprile 2017) il documento per il PDTA della mammella è stata inserita la figura dello Psiconcologo quale professionista formato e dedicato

Psiconcologo segue le Linee Guida SIPO al fine di favorire una migliore presa di coscienza della malattia e la conseguente elaborazione dei vari eventi stressanti che possono susseguirsi facilita la compliance al trattamento del pazienti e dei familiari promuove la comunicazione all’interno dell’équipe curante