Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale

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Transcript della presentazione:

Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale alla promozione del Benessere nella Comunità (secondo il metodo ecologico-sociale di Vladimir Hudolin) Lunedì 19 novembre venerdì 23 novembre 2012 INTRODUZIONE AL LABORATORIO Giuseppe Corlito Servitore-insegnante Club Alcologico Territoriale “Pace-Carrari” Grosseto

Il Laboratorio di sensibilizzazione serve a: Dare informazioni Sensibilizzare per produrre cambiamento (Personale e comunitario) Trasmettere metodologie (ecologia sociale, auto mutuo aiuto, del fare insieme, Approccio familiare, Approccio di popolazione) Permettere delle verifiche (Questionari , lavoro scritto, verifiche personali, di gruppo) Un laboratorio di sensibilizzazione non è uno sport da spettatori…. Corlito, Laboratorio, 19.11.2012

Dall’approccio ecologico sociale ai problemi LA RELATIVITA’ DEL PROBLEMA, AL CENTRO CAPACITA’ e VALORI UMANI UNIVERSALI ”l’importante è l’uomo non …l’alcol” (Hudolin) NUOVI CONCETTI: CAPACITA’ DI VITA e SPIRITUALITA’ ANTROPOLOGICA DETERMINANTI DI SALUTE MULTIDIMENSIONALITA’ DISAGIO EQUITA’ ETICA Dall’approccio ecologico sociale ai problemi ALL’APPROCCIO ECOLOGICO SOCIALE ALLA COMUNITÀ

I Cardini del Laboratorio di sensibilizzazione all’approccio ecologico sociale alla promozione del Benessere nella Comunità Cambiamento Gli stili di vita, di dialogo con se stessi e di relazione tra persone e tra culture si apprendono e quindi si possono modificare. Il cambiamento come opportunità/necessità, aspetto centrale e positivo nell’evoluzione della vita dei singoli, delle comunità e delle culture. Eco socio equo sostenibilità I nostri stili di vita e di relazione determinano le condizioni di Salute e Benessere/Malessere nostre,della nostra famiglia e Comunità ma allo stesso tempo sono strettamente collegati alla Salvaguardia/Messa in pericolo del pianeta e della famiglia umana Approccio di popolazione Il superamento del concetto normale/deviante ,sano/malato, l’ approccio di popolazione in contrapposizione all’approccio esclusivo ai gruppi a rischio; il concetto di corresponsabilità “Ciascuno è responsabili di tutti”; “ Tutti nella stessa piramide” Persona/famiglia/comunità come risorse L'attenzione centrale alla persona piuttosto che ai problemi; L’approccio ecologico-sociale; l’auto mutuo aiuto e il fare insieme, modalità concrete per superare approcci specialistici e settoriali nell'ottica di favorire l’emergere del concetto di persona come risorsa, la responsabilità e il protagonismo dei cittadini, delle comunità e delle istituzioni, l’incontro tra generazioni, l'integrazione socio-sanitaria e l'integrazione servizi pubblici/privato sociale/volontariato ecc. Corlito, Laboratorio, 19.11.2012

CAPACITA’ DI VITA (“LIFE SKILL” OMS) Abilità che ciascuno possiede, in quanto homo sapiens, che ci aiutano a star meglio e che sperimenteremo durante la settimana… Gestione emozioni Gestione dello stress Capacità di risolvere problemi Capacità di prendere decisioni Pensiero critico Pensiero creativo Comunicazione efficace Capacità di relazioni interpersonali Autoconsapevolezza Empatia Corlito, Laboratorio, 19.11.2012

DETERMINANTI DEL BENESSERE DETERMINANTI DI SALUTE Complessità Molteplicità Interdipendenza Corresponsabilità Dahlgren, G. (1995) European Health Policy Conference: Opportunities for the Future.Vol. 11 –Intersectoral Action f or Health. Copenhagen: WHO Regional Office for Europe. Corlito, Laboratorio, 19.11.2012

CHE COS’È UNO STILE DI VITA? È un comportamento socialmente accettato (Vladimir Hudolin) Indipendentemente dalle sue conseguenze personali, familiari e sociali Essi condizionano anche le nostre relazioni interpersonali Corlito, Laboratorio, 19.11.2012

Approccio non ecologico sociale Corlito, Laboratorio, 19.11.2012

Approccio ecologico-sociale sistema complesso di Interdipendenze Cambiamenti Relazioni Collaborazioni persona Comunità umana famiglia ambiente E’ importante pensare che NON ci può essere un cambiamento individuale al di fuori del cambiamento dell’intera famiglia e anche dell’intera comunità nel suo complesso. Corlito, Laboratorio, 19.11.2012

Nuovi Stili di Vita che stanno alla base di un percorso di eco – equo - socio sostenibilità locale e globale favoriscono: maggior benessere per tutti, una migliore qualità della vita, una riduzione della frequenza di malattie, disagi e sofferenze nella comunità una riduzione futura dei costi diretti e indiretti di tipo socio-sanitario attribuibili alla non autosufficienza nella popolazione (sostenibilità del welfare per chi è “sfortunato”) la salvaguardia del pianeta e della famiglia umana (da uno studio svedese, nel 2050 per salvare il pianeta saremo tutti vegetariani!!!!). (Chi si occupa di salute/benessere non può non occuparsi di eco sostenibilità, chi si occupa di eco sostenibilità non può non occuparsi di salute/benessere) Corlito, Laboratorio, 19.11.2012

Gli stili di vita si APPRENDONO e allo stesso modo si possono CAMBIARE TUTTI NELLA STESSA PIRAMIDE E TUTTI CORRESPONSABILI!!! Problemi personali,famigliari , costi sociali diretti/indiretti, impatto ambientale sul pianeta Intensità di uno stile di vita… LEGGERO PROBLEMÁTICO MODERATO NESSUNO GRAVE 1. La scelta degli stili di vita è apparentemente libero in realtà influenzato da Livello socio economico e istruzione, cultura,tradizione,norma sociale,interessi economici e politici 2. Rispetto ai vari stili di vita (fumo,alcol,uso della macchiana, cosa mangiamo, come facciamo la spesa)Ciascuno di noi si colloca in uno dei gruppi sfumati della piramide i ma nell’arco della vita spesso si passa da un settore all’altro(e questo è interessante perché ci apre molte possibilit° 3.I vari settori non sono facilmente distinguibili, per questo nell’approccio ecologico sociale non esiste più il bisogno di classificare le persone identificandole con uno stile di vita (alcolista,depresso, obeso,ecc. ecc. 4: A livello individuale aumentando l’intensità di esposizione ad uno stile di vita dannoso aumentano i problemi 5:A livello di popolazione i problemi sono spalmati su tutti ,purtroppo spesso anche in chi non ha uno stile di vita dannoso (fumo, alcol passivo…aria inquinata per chi va sempre in bici)) 6. Tutti nella stessa piramide e tutti corresponsabili…L’intensità media di uno stile di vita in una popolazione come indicatore di più o meno danni nella popolazione…Tutti partecipiamo a definire l’intensità media, non solo il gruppo ridotto che ha problemi gravi… Peraltro gli stili di vita si apprendono …nessuno nasce con uno stile di vita problematico e nemmeno lo acquisisce da oggi a domani 7.L’idea che i problemi correlati ad uno stile di vita siano attribuibili esclusivamente ai gruppi ad alto rischio è errata, di comodo,non responsabilizzante 8.L’approccio di popolazione per molti stili di vita è una chiave di lettura più realistica e soprattutto più utile e più equa e permette a tutti se lo vogliamo di fare qualcosa Gli stili di vita si APPRENDONO e allo stesso modo si possono CAMBIARE Corlito, Laboratorio, 19.11.2012

Connessioni solo apparentemente improbabili tra comportamenti personali e impatto globale sul pianeta Se "Il battito d'ali di una farfalla in Brasile può provocare un uragano in Texas….". (L allora probabilmente esiste relazione: Tra fumare una sigaretta e l’inquinamento delle falde acquifere e la riduzione della disponibilità di cibo? Tra mangiare una porzione di carne e l’effetto serra? Tra usare borse di plastica e la riduzione della biodiversità? Tra giocare al gratta e vinci e la disoccupazione? Tra coltivare le emozioni negative (rabbia,invidia,rancore) e le guerre sul pianeta? Tra consumare bevande alcoliche e le diseguaglianze sociali? Tra tenere il termostato in casa a 22° e l’effetto serra? Tra consumo di proteine animali e le possibili guerre future per l’acqua potabile? Tra il modo con cui guidiamo l’automobile e i dissesti idrogeologici? Tra consumo di acqua minerale in bottiglia e formazione del buco dell’ozono? Tra consumo di frutta e verdura ed una più equa distribuzione del cibo sul pianeta? Trasformando le idee, gli atteggiamenti in comportamenti faremo parte della soluzione dei problemi. Anche questo o meglio soprattutto questo è approccio ecologico sociale alla vita … Corlito, Laboratorio, 19.11.2012

Cosa può fare ognuno di noi? La “costruzione” di una società sostenibile ha bisogno di contesti privilegiati in cui come persone abbiano l’occasione di imparare, “fin da ora, qui in questo momento …in questo Laboratorio”, “senza cioè dover attendere che il radioso Avvenire si faccia carico della nostra rieducazione” Salvare la civiltà e il pianeta non è uno sport da spettatori!!! (Latouche, “La scommessa della decrescita”, 2009) Corlito, Laboratorio, 19.11.2012

Educazione Ecologica Continua Sempre maggior attenzione a: Promozione del benessere Qualità della vita Ricerca della sobrietà Nuova spiritualità antropologica Eco socio equo sostenibilità partendo dalle preoccupazioni/ bisogni e dalla del disagio della sofferenza della solitudine/isolamento della crisi nelle relazioni degli stili di vita a rischio Presenti nelle comunità MULTIDIMENSIONALITÀ Corlito, Laboratorio, 19.11.2012

SE NON SI PARTE DALLA I° QUESTIONE NOI E I NOSTRI STILI DI VITA E DI RELAZIONE La consapevolezza delle nostre resistenze delle nostre paure delle nostre idee,atteggiamenti, scelte, comportamenti del necessario quotidiano, sereno sguardo ai nostri limiti II° QUESTIONE NOI, E I DISAGI E I MALESSERI NELLE NOSTRE COMUNITA’ Cosa fare ? Come promuovere benessere ? SE NON SI PARTE DALLA I° QUESTIONE LA II° NON FUNZIONA Corlito, Laboratorio, 19.11.2012