Modalita di screening del piede diabetico

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Transcript della presentazione:

Modalita di screening del piede diabetico Francesca Pellicano Unità Operativa di Diabetologia Ravenna Dipartimento di Medicina Ausl della Romagna RAVENNA 18/3/2018

Rischio di ulcerazione e di amputazioni aumentato

Riduzione del 50 % AMPUTAZIONI Prevenzione ulcera Riduzione del 50 % AMPUTAZIONI

Questionario screening dolore neuropatico DN4

Percorso per la prevenzione piede ambulatoriale

Prevenzione le 10 regole 1: Determinare se il paziente diabetico sia in grado di eseguire un controllo quotidiano del piede. In caso contrario, discutere con chi può aiutare il paziente in questo compito. Per esempio un non vedente non può adeguatamente fare l'ispezione. 2: Eseguire ispezione giornaliera del piede, comprese le zone tra le dita. Informare il personale sanitario sulla presenza di temperatura del piede notevolmente aumentata, presenza di lesioni bollose, tagli, graffi o ulcere. 3: Evitare di camminare a piedi nudi, con le calze senza scarpe o in pantofole con suola sottile, sia a casa che fuori. 4: Non indossare scarpe che siano troppo strette, con bordi irregolari o cuciture irregolari. 5: Controllare ed ispezionare le scarpe all'interno prima di indossarle. 6: Indossare calze senza cuciture (o con le cuciture non esposte), non indossare calzini stretti o al ginocchio, cambiarli quotidianamente. 7: Lavare i piedi ogni giorno (con temperatura dell'acqua sempre al di sotto di 37°C), asciugarli con cura, in particolare tra le dita. 8: Non utilizzare fonti di calore di alcun tipo per scaldare i piedi. 9: Non usare agenti chimici o taglienti per rimuovere calli e duroni. 10: Utilizzare emollienti per ammorbidire la pelle secca, ma non tra le dita dei piedi per evitare macerazione.  

Valutazione segni neuropatici aaii

Diabetic Neuropatic Index

TEST PER LA NEUROPATIA PERIFERICA VALUTAZIONE DELLA SENSIBILITÀ TATTILE MEDIANTE MONOFILAMENTO DI SEMMES-WEINSTEIN VALUTAZIONE DELLA SOGLIA DI SENSIBILITA’ VIBRATORIA MEDIANTE BIOTESIOMETRO DIAPASON PER LA VALUTAZIONE QUALITATIVA DELLA SENSIBILITÀ VIBRATORIA

Perdita della sensibilità pressoria e perdita della sensibilità : BIOTESIOMENTRO MONIFILAMENTO Le alterazioni della cute (secchezza ed edema) dovute alla neuropatia vegetativa e la riduzione della sensibilità favoriscono l’ulcerazione. Inoltre, la neuropatia determina modificazioni dell’appoggio plantare, con formazione di ipercheratosi. Perdita della sensibilità pressoria e perdita della sensibilità : Livello della prova I , Forza della raccomandazione A Polineuropatia simmetrica distale (DPN) Lo screening della polineuropatia sensitivo-motoria simmetrica distale cronica deve essere effettuato utilizzando semplici test clinici, quali la valutazione della perdita della sensibilità pressoria al monofilamento di 10g e della sensibilità vibratoria mediante diapason sul dorso dell’alluce, preferibilmente inseriti in un sistema strutturatoa punteggio. (Livello della prova I, Forza della raccomandazione A)

SCREENING PER LA VASCULOPATIA Anamnesi (claudicatio intermittens o dolore ischemico a riposo) Non ci basta interrogare i pz: togliere scarpe e calze alla ricerca dei segni di ischemia cutanea (ulcerazioni, colore e trofismo della cute) Palpazione dei polsi arteriosi periferici Misura dell’indice pressorio caviglia/braccio 13

TEST PER LA VASCULOPATIA PALPAZIONE DEI POLSI PERIFERICI MISURAZIONE INDICE ABI

ABI Ankle Brachial Index SEMPLICE - RIPRODUCIBILE - ALTA SPECIFICITA’ (90%) -ALTA SENSIBILITA’ (95%) MARKER PER ATEROSCLEROSI, da informazioni prognostiche riguardanti futuri eventi cardiovascolari ( identifica pazienti ad alto rischio per la mortalità cardiovascolare e cerebrovascolare) Nella mia esperienza E capitato e poi ora lo vediamo con il grafico che alcuni diabetici per scarsa compliance o che non tornano dal diabetologo che si presentano con pad Sono andati anche dal chirurgo d’urgenza però noi sappiamo che avere unAOP significa che può avere anche una malattia coronarica ……quindi qualsiasi screening mette in moto un meccanismo di prevenzione del diabete che possono essere fatali Curr Cardiol Rev. 2008 May; 4(2): 101–106. 15

ABI GRAVITÀ DELLA VASCULOPATIA 0.91-1.30 Normale 0.70-0.90 Lieve 0.40-0.69 Moderata < 0.40 Severa > 1.30 Non attendibile x calcificazioni

ISCHEMIA CRITICA CRONICA

Cosa da non fare

Cosa non fare

E’ NECESSARIO OSSERVARE I NOSTRI PIEDI OGNI GIORNO COSA IL PAZIENTE DEVE IMPARARE A FARE: ISPEZIONARE I PIEDI E’ NECESSARIO OSSERVARE I NOSTRI PIEDI OGNI GIORNO

I MMG CHE HANNO IL COMPITO DI FARE: PREVENZIONE ED EDUCAZIONE SANITARIA, DEVONO VALUTARE OLTRE CHE IL CUORE , L’OCCHIO , I RENI ANCHE IL PIEDE DEI LORO PAZIENTI DIABETICI E’ INFATTI RILEVATO CHE LE LESIONI DEL PIEDE RAPPRESENTANO UN MARKER DI GRAVITA’ DELLA MALATTIA DIABETICA

Compito del MMG (PERCORSO PIEDE DIABETE ROMAGNA SCREENING E PREVENZIONE -EO orientato all’ identificazione dei fattori di rischio e delle lesioni pre e post ulcerative -Stadiazione in classi di rischio ulcerativo (vedi allegato. flowchart procedura screening) -Sorveglianza e controllo Diagnosi -Anamnesi e identificazione delle condizioni (cliniche, comportamentali, sociali, podologiche) di rischio per ulcerazione -EO piede ispezione palpazione polsi Monofilamento (vedi procedura screening) Riflessi tendinei - ABI (previa formazione del personale) -Questionario DNI Terapia -Educazione terapeutica -Terapia/controllo fattori di rischio -Terapia locale delle pre lesioni -Primo trattamento delle lesioni -Terapia sistemica

GRAZIE PER L’ATTENZIONE!