Il lavaggio interno ed esterno delle macchine irroratrici

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Il lavaggio interno ed esterno delle macchine irroratrici

GESTIONE DELLE OPERAZIONI DI LAVAGGIO DELLE MACCHINE IRRORATRICI Le modalità di esecuzione del lavaggio interno ed esterno dell’irroratrice devono essere considerate attentamente al fine di garantire la massima efficienza di decontaminazione della macchina e di evitare la contaminazione dell’ambiente con le acque di lavaggio dell’irroratrice, che ancora contengono agrofarmaci.

Vie di contaminazione delle acque con agrofarmaci POSSIBILI FORME D’INQUINAMENTO DA AGROFARMACI

Vie di contaminazione delle acque con agrofarmaci Inquinamento puntiforme: Si verifica quando si contamina con i prodotti fitosanitari una superficie limitata e tale contaminazione si ripete sistematicamente nel tempo. L’inquinamento puntiforme da agrofarmaci è potenzialmente più elevato tanto più il prodotto manipolato è concentrato e/o i quantitativi dispersi sono considerevoli. Fase di introduzione del prodotto fitoiatrico concentrato nella macchina irroratrice.

Inquinamento puntiforme Le operazioni chiave da questo punto di vista sono le fasi di riempimento e di pulizia della macchina irroratrice e la gestione dei prodotti reflui del trattamento. Esempio d’inquinamento puntiforme generato dallo sversamento in campo del residuo di miscela fitoiatrica ancora presente nel serbatoio

Inquinamento diffuso Strettamente legato alla distribuzione dei fitofarmaci in campo ruscellamento della miscela fitoiatrica che raggiunge il suolo ed i sistemi di drenaggio dei campi a seguito di elevate precipitazioni e quando si opera su terreni caratterizzati da considerevoli pendenze deriva del prodotto fitoiatrico, ossia al movimento di parte della miscela erogata dall’irroratrice verso l’esterno dell’area trattata, dovuto al moto delle correnti d’aria ambientali.

Inquinamento diffuso

Il nuovo quadro normativo europeo sulla corretta gestione del lavaggio delle irroratrici Commissione Europea Direttiva sull’uso sostenibile degli agrofarmaci Direttiva quadro sulle acque Emendamento direttiva macchine

Direttiva sull’uso sostenibile degli agrofarmaci. La Direttiva sull’Uso Sostenibile degli Agrofarmaci raccomanda che le misure atte a prevenire questa forma di inquinamento siano indicate in maniera dettagliata nei Piani d’Azione Nazionali (D.Lgs. 150/2012)

Per la gestione dei lavaggi delle macchine sono suggerite due azioni l’implementazione di aree attrezzate, pavimentate e dotate di sistemi per la raccolta differenziata delle acque contaminate con fitofarmaci, da allestire presso il centro aziendale area attrezzata per il riempimento ed il lavaggio delle irroratrici, pavimentata e dotata di sistema per la raccolta delle acque contaminate con fitofarmaci.

Per la gestione dei lavaggi delle macchine sono suggerite due azioni 2. La promozione del lavaggio interno ed esterno della macchina direttamente in campo al fine di ridurre i volumi di miscela fitoiatrica da gestire nel centro aziendale lavaggio esterno dell’irroratrice direttamente in campo grazie all’impiego di una lancia a mano collegata con il serbatoio lava impianto dell’irroratrice

La scelta del luogo dove effettuare la pulizia in campo. 1) Preferibilmente risciacquando e/o pulendo l’attrezzatura nell’ultimo appezzamento dove si è eseguito il trattamento 2) La pulizia dell’irroratrice deve essere effettuata in aree del campo dove non vi sia il rischio di inquinare le acque superficiali o di falda 3) La procedura di pulizia dell’irroratrice non deve provocare, nemmeno localmente, il superamento del livello massimo di dosaggio del fitofarmaco ammesso in etichetta

Effettuare la pulizia in campo permette di ottenere una serie di benefici: Lo smaltimento delle acque di lavaggio contenenti residui di agrofarmaci avviene in un’area dove ne è già autorizzato l’impiego. minori rischi legati al trasferimento dell’attrezzatura contaminata dal luogo dove è stata utilizzata per eseguire i trattamenti. minori preoccupazioni per contenere, trasportare e smaltire i residui contenenti agrofarmaci dal campo al centro aziendale.

Emendamento alla Direttiva macchine 2009/127/CE . Prevede che le macchine costruite dal 2011 per poter essere immesse sul mercato europeo ed essere dotate della Marcatura CE siano dotate di una serie di dispositivi tecnici atti a prevenire l’inquinamento ambientale.

Tale emendamento prevede che le macchine irroratrici siano: 1) progettate e costruite in modo da poter essere utilizzate, regolate e sottoposte a manutenzione senza causare danni all'ambiente; 2) provviste di dispositivi di comando e controllo dell’erogazione azionabili direttamente dal posto guida; 3) progettate e costruite in modo da facilitare il riempimento preciso e lo svuotamento completo e da evitare ogni dispersione accidentale di fitofarmaci nel corso di tali operazioni

4) munite di dispositivi che permettano di regolare in modo facile, preciso e affidabile la dose di applicazione; 5) progettate e costruite in modo da facilitarne la pulizia, in particolare del serbatoio

Caratteristiche costruttive. Esterno del serbatoio di un’irroratrice: l’assenza di rugosità e di superfici schermate dagli altri componenti (es. gruppo di regolazione, pompa, ventilatore) agevola una pulizia più rapida e completa.

Irroratrice con paratie di recupero

Irroratrice "Zephir", con paratie di recupero Irroratrice "Zephir", con paratie di recupero. Questo atomizzatore nasce dall'esigenza delle aziende di avere a disposizione macchine a basso impatto ambientale con l'ottimizzazione dei trattamenti e la minima dispersione di prodotto. Zephir consente di lavorare due filari completi ad ogni transito con larghezze da 2 metri a 3 metri. E' possibile regolare la distanza fra ciascuna capsula, da 0 fino a 100 cm, a discrezione dell'operatore e in base al tipo di filare da trattare. Il sistema di recupero avviene per coesione tramite lamelle di materiale plastico. Il prodotto viene intercettato, filtrato e inviato nuovamente nella cisterna principale: un contalitri permette di conoscere in tempo reale la quantità di prodotto recuperato e il livello del prodotto nel serbatoio. La macchina equipaggiata con due pompe a membrana da 150 lt/min., una per la mandata e una per l'aspirazione del prodotto recuperato. Nella cisterna, in polietilene da 1000 o 2000 litri, sono montati due miscelatori che mantengono costantemente miscelato il prodotto. L'irroratrice ha un'ottima stabilità, anche su terreni molto accidentati o collinari con pendenze del 10-12%, grazie alla connessione al terzo punto del trattore, che agisce da contrappeso.