INTERVENTI SANITARI ALLA PERSONA E ALLA FAMIGLIA 2°parte

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Transcript della presentazione:

INTERVENTI SANITARI ALLA PERSONA E ALLA FAMIGLIA 2°parte

RUOLO OPERATORE SANITARIO Considerare la persona nella sua globalità Coinvolgere la persona nel processo assistenziale in modo che collabori attivamente e assuma le sue responsabilità Stimolare la persona a recuperare la propria autonomia ed acquisire conoscenze e poter gestire le proprie scelte nei confronti della salute IN BASE AL LIVELLO DI DIPENDENZA DELLA PERSONA INTERVENTI INFORMARE/ EDUCARE SOSTITUIRE AIUTARE 2 2

PROCESSO ASSISTENZIALE Come si fa assistenza? PROFESSIONALITA' METODO Conoscenze di base ( umanistiche, tecniche scientifiche) capacita’ tecniche operative ( applicazione della pratica delle conoscenze) Capacità relazionali e abilità di ascolto Aggiornamento continuo Capacità di utilizzare gli strumenti informativi in uso APPLICAZIONE PROCESSO DI NURSING 3 3

FASI: Approccio che utilizza il metodo scientifico PROCESSO DI NURSING Approccio che utilizza il metodo scientifico per la risoluzione di un problema FASI: ACCERTAMENTO DIAGNOSI PIANIFICAZIONE ( OBIETTIVI E INTERVENTI) ATTUAZIONE INTERVENTI VALUTAZIONE 4 4

ACCERTAMENTO è la raccolta sistematica dei dati soggettivi e oggettivi/obiettivi durante la valutazione della persona assistita TIPI DI ACCERTAMENTO: ACCERTAMENTO INIZIALE : o accertamento alla presa in carico della persona, di solito eseguito dall’ operatore che redige il piano assistenziale ( infermiere in ambito sanitario e ass. sociali in ambito socio-sanitario) SPECIFICO raccolta dati su un problema già identificato ( per valutare se esiste ancora o se lo status del problema è cambiato) ACCERTAMENTO A DISTANZA DI TEMPO per valutare ogni cambiamento dopo un considerevole periodo di tempo dall’accertamento iniziale ACCERTAMENTO D’EMERGENZA si effettua in situazioni in cui la preservazione della vita è prioritaria, il tempo è l’elemento essenziale per un rapido intervento 5 5

Consultazione documentazione sanitaria ACCERTAMENTO FONTE PRIMARIA : persona FONTI SECONDARIE: familiari, professionisti sanitari e sociali, registrazioni sulla documentazione sanitaria Processo continuo osservazione intervista Esame obiettivo Interpretazione dati di laboratorio Consultazione documentazione sanitaria 6 6

Vista, udito,tatto, olfatto Osservazione: abilità usata nell’ accertamento atto di ricercare informazioni fondamentale alla formulazione del piano assistenziale Organi di senso: Vista, udito,tatto, olfatto Dati soggettivi SINTOMI RACCOLTA DATI : processo Di compilazione delle informazioni Dati oggettivi SEGNI REGISTRAZIONE DATI Con documentazione scritta o informatica Cartella infermieristica ASGO SCALE DI VALUTAZIONE ( ADL / IADL) 7 7

METODI E STRUMENTI PER LA RILEVAZIONE DELLE ATTIVITA' DI VITA ALTERATE E DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI AUTONOMIA E DIPENDENZA: Le attività di vita quotidiana essendo per loro natura misurabili e osservabili permettono l'impiego di metodi e strumenti per la loro rilevazione e determinazione. Uno degli strumenti maggiormente utilizzati è l'indice di Barthel ( Barthel Index) 8 8

Il punteggio assegnato per ogni funzione può essere 15, 10,5,0. L'indice di Barthel fornisce un punteggio indicativo delle capacità di alimentarsi, vestirsi, gestire l'igiene personale, lavarsi, usare i servizi igienici, spostarsi dalla sedia a letto e viceversa, deambulare in piano, salire e scendere le scale, controllare la defecazione e la minzione. Il punteggio assegnato per ogni funzione può essere 15, 10,5,0. Il punteggio massimo è assegnato solo se il paziente esegue il compito in modo completamente indipendente, senza la presenza di personale di assistenza . Il punteggio massimo è 100 ed indica l'indipendenza in tutte le attività di vita quotidiana. 9 9

10 10

Un altro strumento usato per valutare le attività di vita quotidiana è L'INDEX OF INDIPEDENCE IN ACTIVITIES OF DAILY LIVING DI KATTZ (index of ADL o Katz index) Con la finalità di misurare il grado d'indipendenza funzionale nelle attività di vita quotidiana, per valutare la prognosi e l'efficacia del trattamento nei soggetti anziani e malati cronici ricoverati in ospedale e per quei pazienti affetti da stroke, frattura di femore, o artrite reumatoide. Successivamente questo strumento è stato applicato nei vari setting assistenziali, ospedalieri, e domiciliari per la valutazione del livello di autonomia dei soggetti anziani indipendentemente dalla loro diagnosi. 11 11

L'indice di Katz valuta la capacità di compiere sei attività, che consentono il soddifacimento dei bisogni fisiologici e di sicurezza fondamentali per la persona. Le variabili vanno a valutare la capacità del soggetto di : - lavarsi - vestirsi - utilizzare il bagno - spostarsi - controllare la continenza - alimentarsi Ogni variabile è valutata in una scala a tre livelli di assistenza: assente, parziale oppure completa e trasformata poi secondo criteri ben definiti in una classificazione dicotomica, dipendente/indipendente 12 12

18/04/12

SCALA DI CONLEY: La scala di conley è stata proposta nel 1999 e progettata per la valutazione del rischio di cadute dei pazienti con più di 50 anni, ricoverati in reparti acuti, medici o chirurgici. La scala è stata creata e utilizzata negli stati uniti , durante uno studio condotto negli anni 90 all'interno di unità operative di degenza medico-chirurgice e aiuta nella scelta degli eventi preventivi. 19 19

- percezione del pericolo - continenza Confronta le condizioni generali della persona con quelle precedenti la malattia e definisce alcuni ambiti di rischio: - movimento - capacità controllo - percezione del pericolo - continenza - compromissione dell'equilibrio 20 20

Per individuare il risultato occorre sommare i punteggi positivi. SCALA DI CONLEY: È composta da 6 fattori che classificano il rischio di cadere e individuano un valore soglia di 2 punti su 10 per indicare la presenza di rischio. Ad ogni domanda è attribuito un punteggio pari a zero se negativa o variabile tra 1 e tre . Per individuare il risultato occorre sommare i punteggi positivi. La persona è considerata a rischio se totalizza un punteggio uguale o superiore a 2. La risposta “ non so” è da considerarsi negativa 21 21

I primi tre fattori sono raccolti dal rilevatore intervistando direttamente la persona o i familiari o care-giver , mentre i rimanenti tre fattori sono rilevati tramite l'osservazione diretta. PRIMA SEZIONE: - PRECEDENTI CADUTE: positiva se la persona è caduta nel corso dei tre mesi antecedenti il momento della compilazione dello strumento. - PERDITA DI FECI E URINE durante il tragitto verso i servizi igienici , positiva se non è in grado di trattenere feci e urine o si bagna, sporca mentre si reca in bagno - VERTIGINI E CAPOGIRI: positiva se il paziente manifesta una condotta rischiosa compiendo atti non prudenti per la sua incolumità ( es. coloro che necessitano di aiuto per i trasferimenti letto poltrona e riferiscono di essere autonomi) 22 22

SECONDA SEZIONE: - AGITAZIONE: positiva se la persona presenta eccessiva attività motoria, ( es. incapacità a stare seduto fermo, si muove con irrequietezza, si tira i vestiti) - COMPROMISSIONE DELLA MARCIA: positiva se la persona durante la deambulazione presenta una base del passo allargata, passo strisciante o marcia instabile. 23 23

Questi e altri strumenti permettono una maggiore omogeneità nell'assistenza in quanto favoriscono una lettura oggettiva e confrontabile dei fenomeni assistenziali, una valutazione quali/quantitativa oggettiva e priva di giudizi personali. Questo consente una comunicazione omogenea fra tutti i componenti del team assistenziali. Tali strumenti possono essere utilizzati da tutte lefigure presenti nel team assistenziale: medico, infermiere, fisioterapista e OSS 24 24

25 25

SCALA MUCOSITE

Per fornire un parametro di valutazione in più a chi desidera accertarsi della propria condizione, nella tabella sottostante, è inserita anche la misurazione in centimetri della circonferenza-vita, che ovviamente, è diversa per l’uomo e la donna.

Le scale di valutazione permettono una definizione oggettiva dei livelli di autonomia/dipendenza e della complessità assistenziale dei singoli soggetti e permettono di erogare un'assistenza personalizzata, di qualità e con attenzione alla distribuzione , alla qualità e alla quantità di risorse disponibili 30 30

Ogni persona in qualunque momento della vita si trova in un punto preciso del continuum salute/malattia. In particolari momenti la persona può andare maggiormente verso la malattia e trovarsi in condizioni di maggiore dipendenza. La valutazione del grado di dipendenza effettuata con gli strumenti ci permette di definire se la persona si trova in una situazione di mancato, scarso, o inadeguato svolgimento delle attività. Quindi programmare un piano assistenziale individualizzato che vedrà le varie figure professionali sostituire, aiutare, educare/informare la persona in base al suo grado di dipendenza 31 31

L' OSS facendo parte dell'equipe assistenziale potrà a seguito dell'affidamento delle attività previste dal piano assistenziale del singolo paziente: SOSTITUIRLO: es. sostituire la persona nell'igiene quando questa è completamente dipendente AIUTARLO: es. aiutare la persona durante l'alimentazione a tagliare gli alimenti EDUCARLO/INFORMARLO: es. educare un paziente diabetico ad una dieta ipoglicemica. 32 32