Adult Education Cos’è e cosa potrebbe essere Trieste, 14 febbraio 2018 Prof. Matteo Cornacchia
Non formali Formali Informali Trieste, 14 febbraio 2018 Prof. Matteo Cornacchia
A Memorandum on Lifelong Learning Commission of the European Communities, Brussels 30.10.2000 L’apprendimento formale che si svolge negli istituti d’istruzione e di formazione e porta all’ottenimento di diplomi e di qualifiche riconosciute L’apprendimento non formale che si svolge al di fuori delle principali strutture d’istruzione e di formazione e, di solito, non porta a certificati ufficiali. L’apprendimento non formale è dispensato sul luogo di lavoro o nel quadro di attività di organizzazioni o gruppi della società civile (associazioni giovanili, sindacati o partiti politici). Può essere fornito anche da organizzazioni o servizi istituiti a complemento dei sistemi formali (quali corsi d’istruzione artistica, musicale e sportiva o corsi privati per la preparazione degli esami); L’apprendimento informale è il corollario naturale della vita quotidiana. Contrariamente all’apprendimento formale e non formale, esso non è necessariamente intenzionale e può pertanto non essere riconosciuto, a volte dallo stesso interessato, come apporto alle sue conoscenze e competenze Trieste, 14 febbraio 2018 Prof. Matteo Cornacchia
Chi è l’adulto Biologica: quando un individuo ha completato fisiologicamente il suo sviluppo ed è dunque in grado di riprodursi. Ma… Legale: quando un individuo ha compiuto la maggiore età ed è dunque riconosciuto in grado di compiere atti giuridicamente validi e di modificare il suo status rispetto ai diritti/doveri acquisiti. Ma… Sociale: quando un individuo è riconosciuto adulto sulla base di caratteristiche socialmente connotate (ciclo di studi, occupazione, stato civile). Ma… Psicologica: quando un individuo ha raggiunto la maturità psicologica ed è dunque in grado di intendere e di volere e di comprendere gli effetti delle proprie azioni. Ma… Trieste, 14 febbraio 2018 Prof. Matteo Cornacchia
Processi passivi Contenutistici Processi attivi o proattivi Come si apprende? 10% di ciò che leggono Processi passivi Contenutistici 20% di ciò che ascoltano 30% di ciò che vedono 50% di ciò che vedono e ascoltano Processi attivi o proattivi Relazionali 70% di ciò che discutono con altri 80% di ciò che sperimentano 90% di ciò che insegnano ad altri Trieste, 14 febbraio 2018 Prof. Matteo Cornacchia
Il modello “andragogico” “Andragogia” come scienza di riferimento per l’apprendimento in età adulta. Bisogno di conoscere Concezione del sé discente Ruolo dell’esperienza Disponibilità ad apprendere Orientamento verso l’apprendimento Motivazione M. Knowles, 1913-1997 Trieste, 14 febbraio 2018 Prof. Matteo Cornacchia
I requisiti di un modello andragogico Stabilire un clima favorevole Creare un meccanismo di progettazione comune Diagnosticare i bisogni di apprendimento Progettare un modello di esperienze di apprendimento Gestire le attività e mettere in atto il programma Valutazione del programma Trieste, 14 febbraio 2018 Prof. Matteo Cornacchia
Modello Pedagogico Modello Andragogico Ruolo del formatore Trasmettitore Centralità Facilitatore E’ in compresenza con gli altri attori Concezione dell’apprendimento Apprendimento come rapporto causa effetto Predittività stimolo-risposta L’apprendimento di realizza in situazione collettiva Apprendimento come costruzione di strutture mentali sempre più larghe e complete Non c’è predittività L’apprendimento tende ad essere individualizzato Tempi di apprendimento Ben definiti, stabili e uguali per tutti Tempi normativi Ritmi variabili, personalizzati Tempi non normativi Fasi di apprendimento Prima teoria in aula, poi esperienza sul campo Decontestualizzazione Obiettivi non necessariamente esplicitati al formando Teoria e pratica collegate (esperienza-contesto-riflessione) Contestualizzazione Obiettivi e verifiche sono noti al formando
Modello Pedagogico Modello Andragogico Risultato dell’apprendimento Legato alla ricezione dell’informazione L’esito è causato dall’azione formativa Rilievo all’offerta formativa Legato all’esperienza del soggetto e non sola informazione L’esito è prodotto dall’esperienza Rilievo alla proposta formativa Valutazione dell’apprendimento E’ il formatore che valuta La valutazione ha funzione selettiva E’ il formando che si autovaluta La valutazione è autoregolamentata Comunicazione Unidirezionalità della comunicazione Comunicazione come trasmissione di conoscenze Circolarità della comunicazione Comunicazione come costruzione di conoscenze Ruolo del formando Passivo, ricevitore dell’informazione Riferimento ad un repertorio medio di conoscenze presunte Attivo, consapevole elaboratore di informazioni Rilevanza delle competenze acquisite