ALFONSO CARBONE KAIROS COACHING PROJECT
«ESPRIMERE IL MEGLIO DI SE’» GESTIONE EFFICACE DELLE EMOZIONI «ESPRIMERE IL MEGLIO DI SE’» GESTIONE EFFICACE DELLE EMOZIONI NEL BUSINESS KAIROS COACHING PROJECT workshop 20152017 Alfonso Carbone -464 business
OBIETTIVI DEL LABORATORIO USARE IL LINGUAGGIO DELLE EMOZIONI PER UNA COMUNICAZIONE EFFICACE APPLICARE L’INTELLIGENZA EMOTIVA PER UNA RELAZIONE EFFICACE CAMBIARE LA STRUTTURA DI UNO STATO EMOZIONALE MODIFICARE UNO STATO D’ANIMO NEGATIVO RISTRUTTURARE LO STILE EMOZIONALE
INDICA UN MOTO DELL’ANIMO IN RISPOSTA A UNO STIMOLO ESTERNO O INTERNO EMOZIONE DAL VERBO E-MOVERE (MUOVERE DA) INDICA UN MOTO DELL’ANIMO IN RISPOSTA A UNO STIMOLO ESTERNO O INTERNO
LE 6 EMOZIONI DI BASE RABBIA PAURA DISGUSTO SORPRESA GIOIA TRISTEZZA
I 4 “VOLTI” DELL’EMOZIONE SENSAZIONE PENSIERO ESPRESSIONE DEL VISO AZIONE (IMPULSO AD AGIRE)
SENSAZIONE E’ LA PERCEZIONE A LIVELLO FISICO DI UNO STIMOLO ESTERNO O INTERNO Domanda guida: che sensazione ho provato?
Domanda guida: che cosa ho pensato? PENSIERO E’ LA RAPPRESENTAZIONE COGNITIVA GENERATA DI UNO STIMOLO ESTERNO O INTERNO Domanda guida: che cosa ho pensato?
ESPRESSIONE DEL VISO E’ LA RAPPRESENTAZIONE DI UN’EMOZIONE A LIVELLO DI MIMICA FACCIALE (COMUNICAZIONE NON VERBALE) Domanda guida: come manifesto l’emozione con il linguaggio del corpo?
AZIONE (IMPULSO AD AGIRE) E’ IL COMPORTAMENTO GENERATO DALL’EMOZIONE Domanda guida: come ho agito?
OGNI EMOZIONE E’ “ATTIVATA” DA UN SEGNALE IL SEGNALE-STIMOLO PUO’ ESSERE: UN FATTO/ACCADIMENTO UNA PAROLA/FRASE UN RICORDO UN’IMMAGINAZIONE Domanda guida: cosa è accaduto? Cosa ho VISTO? Cosa ho UDITO? Cosa ho SENTITO?
INTELLIGENZA EMOTIVA L’intelligenza emotiva è l’attitudine dell’individuo a riconoscere e controllare le emozioni CONOSCENZA delle proprie emozioni PADRONANZA (o CONTROLLO) delle emozioni MOTIVAZIONE di se stessi EMPATIA (capacità di mettersi nei panni dell’altro) COSTRUZIONE di rapporti soddisfacenti (ABILITA’ RELAZIONALE)
CONSAPEVOLEZZA La consapevolezza emotiva è quella competenza che permette all’individuo di: - acquisire coscienza dell’emozione che lo sta pervadendo nel momento in cui insorge - filtrare l’emozione con uno strumento introspettivo che ne permette la gestione ed il controllo - scegliere se lasciar fluire o mantenere l’emozione trasformandola in stato d’animo
La padronanza è quella competenza che permette all’individuo di: - controllare l’emozione che sta provando gestire la propria reazione a livello di pensiero e di comportamento scegliere come utilizzare in modo efficace l’emozione orientandola e canalizzandola per derivarne un vantaggio
AUTOMOTIVAZIONE E’ la capacità di motivare se stessi ed è l’espressione di due tipologie di emozioni: EMOZIONI FINALISTICHE Sono legate al risultato finale, allo scopo, all’obiettivo. Rispondono alla seguente domanda: “Quanto mi attiva dal punto di vista emotivo immaginare (visualizzare) il conseguimento di quel risultato/obiettivo?” EMOZIONI DI SUPERFICIE Sono legate al “fare”, all’attività in sé, alla gratificazione, al piacere di fare una determinata attività
EMPATIA L’empatia si estrinseca in tre modalità fondamentali: CONSAPEVOLEZZA dello stato d’animo altrui RICONOSCIMENTO di ciò che l’altro sente COMPASSIONE verso l’altro (sentire “con”)
L’abilità relazionale si estrinseca in tre modalità fondamentali: ABILITA’ RELAZIONALE E’ la capacità di costruire relazioni soddisfacenti attraverso la comprensione e la gestione efficace delle emozioni L’abilità relazionale si estrinseca in tre modalità fondamentali: ASCOLTARE ACCOGLIERE ALLEARSI
SEGUIREMO 2 MODULI FONDAMENTALI: 1)EMOZIONI, COMUNICAZIONE E RELAZIONE 2)EMOZIONI E CAMBIAMENTO
MODULO 1 EMOZIONI, COMUNICAZIONE E RELAZIONE
riflessione Quando si tratta di ottenere le prestazioni migliori in assoluto, i tradizionali incentivi esterni sono inutili. Per raggiungere il massimo le persone devono amare quello che fanno e devono trarre piacere nel farlo. MOTIVAZIONE ed EMOZIONE hanno la stessa radice « muovere». Le emozioni sono letteralmente ciò che ci spinge a perseguire i nostri obiettivi, esse alimentano le motivazioni le quali a loro volta guidano la percezione e danno forma alle azioni. Grandi opere, vivono di grandi emozioni .
ASCOLTO E’ la capacità di cogliere e acquisire volontariamente elementi dell’ESPERIENZA SOGGETTIVA (propria e altrui) La capacità DI ASCOLTO è un aspetto fondamentale e passa attraverso lo STUDIO DELL’ESPERIENZA SOGGETTIVA Indagando su: “COME” VIENE FATTA ESPERIENZA DELLA REALTA’ e COME ESSA VIENE ESPRESSA CON COMUNICAZIONE
LO STUDIO DELL’ESPERIENZA SOGGETTIVA CI AIUTA A: MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE E LA RELAZIONE IN TUTTO IL PROCESSO DI RELAZIONE GESTIRE GLI STATI D’ANIMO (ANCORAGGIO) NELLA COSTRUZIONE DELLO SCENARIO IPOTETICO DA CONDIVIDERE FAR FUNZIONARE IN MODO PRODUTTIVO ED EFFICACE IL CERVELLO (SISTEMI RAPPRESENTAZIONALI) NELLA COSTRUZIONE DELLO SCENARIO IPOTETICO DA CONDIVIDERE MODIFICARE IL LINGUAGGIO VERBALE E IL LINGUAGGIO DEL CORPO PER FAVORIRE IL CONTATTO EMOTIVO CONTROLLARE IL PROPRIO VISSUTO EMOTIVO AL FINE DI EVITARE IL FENOMENO RISONANZA
LA. COMPRENSIONE. DELL’ESPERIENZA LA COMPRENSIONE DELL’ESPERIENZA SOGGETTIVA PROPRIA E ALTRUI PERMETTE DI IMPARARE: Come i canali della comunicazione (verbale, paraverbale) influenzano la comunicazione efficace non verbale e Come individuare i sistemi rappresentazionali tramite l’acutezza sensoriale (propria e personale) Come usare la calibrazione visiva, migliorare la comunicazione auditiva e cinestesica per Come rilevare gli accessi oculari per comunicazione del nostro interlocutore comprendere meglio la Come “leggere” la mappa del volto altrui e i segnali del corpo
INTELLIGENZA EMOTIVA ED ESPERIENZA SOGGETTIVA Per migliorare se' stessi (nella capacità di comunicazione e relazione efficace) e la" performance nella relazione" occorre unire l’intelligenza emotiva e la comprensione di come viene costruita l’esperienza soggettiva per: Rendere congruenti i canali della comunicazione Allineare canali della comunicazione e sistemi rappresentazionali (uso dei cinque sensi) Creare rapport in modo efficace Usare in modo efficace l’energia del vissuto emotivo
NELLA RELAZIONE E’ FONDAMENTALE: RICONOSCERE le modalità di comunicazione dell’altro INTERCETTARE emozioni e stati d’animo COGLIERE i segnali della comunicazione non verbale INDIVIDUARE il canale rappresentazionale prevalente INSTAURARE una relazione di qualità con l’interlocutore GESTIRE gli stati d’animo ed entrare nello stato d’animo desiderato
I CANALI DELLA COMUNICAZIONE VERBALE: il linguaggio, le parole che usiamo per comunicare PARAVERBALE: il tono, il ritmo e il volume della voce, la respirazione NON VERBALE: il linguaggio del corpo, le espressioni del viso e i gesti
ESPERIENZA SOGGETTIVA = MAPPA DEL PROPRIO MONDO È la rappresentazione interna della realtà soggettiva Ogni persona ha una propria mappa o modello del mondo che deriva da come codifica il vissuto È il risultato dei filtri che ogni persona applica al mondo esterno (canali sensoriali, linguaggio) È costituita da una struttura profonda e da una struttura superficiale dell’esperienza primaria
L’ESPERIENZA SOGGETTIVA HA 2 FACCE LA STRUTTURA PROFONDA Corrisponde a come ci rappresentiamo internamente un fatto attraverso i cinque sensi e attraverso il dialogo interno LA STRUTTURA SUPERFICIALE Corrisponde a come rappresentiamo i fatti attraverso il linguaggio
STRUTTURA SUPERFICIALE STRUTTURA PROFONDA
SISTEMI RAPPRESENTAZIONALI V.A.K.O.G. V= VISIVO A= AUDITIVO K= CINESTESICO O= OLFATTIVO G= GUSTATIVO SONO CANALI DI RAPPRESENTAZIONE DEI 5 SENSI SONO STRUMENTI PER RIPORTARE ALL’ESTERNO LA PROPRIA ESPERIENZA SOGGETTIVA L’ESPERIENZA SENSORIALE PORTA CON SE’ UN VISSUTO EMOZIONALE (DA SCOPRIRE)
CALIBRAZIONE E’ IL PROCESSO ATTRAVERSO IL QUALE E’ POSSIBILE MISURARE LE MODALITA’ CON CUI L’INTERLOCUTORE COMUNICA (ANCHE LE PROPRIE EMOZIONI) E ALLINEARSI DI CONSEGUENZA VIENE ATTUATA MEDIANTE: L’acutezza sensoriale (uso dei sistemi rappresentazionali) L’ascolto delle parole (canale verbale) L’ascolto del tono e del volume della voce (canale paraverbale) L’osservazione del linguaggio del corpo (canale non verbale)
L’EMOZIONE TROVA ESPRESSIONE IN VARIE FORMA DI ATTIVAZIONE REAZIONE FISICA-SENSORIALE Attivo un comportamento a fronte dello stimolo (es. nel caso della paura un “tuffo” al cuore, nel caso della gioia avverto le “farfalle nello stomaco”, nel caso della rabbia il calore che pervade il viso) REAZIONE ESPRESSIVA Attivo una comunicazione non verbale specifica: mimica facciale, gesti del corpo (es. nel caso della paura sgranare gli occhi, nel caso del disgusto/disprezzo abbassare gli angoli della bocca) REAZIONE COGNITIVA Attivo una serie di pensieri e il cosiddetto “dialogo interno” (es. nel caso della rabbia penso che il mio interlocutore sia nel torto, nel caso della paura mi dico che non riuscirò mai a farcela)
2 DELLE 3 TIPOLOGIE DI REAZIONE/ATTIVAZIONE SAPER GESTIRE EFFICACEMENTE LE EMOZIONI SIGNIFICA GOVERNARE E AUTO-CALIBRARE 2 DELLE 3 TIPOLOGIE DI REAZIONE/ATTIVAZIONE REAZIONE FISICA-SENSORIALE NON E’ POSSIBILE GESTIRLA, LA RISPOSTA ALLO STIMOLO E’ REPENTINA E INGOVERNABILE REAZIONE ESPRESSIVA E’ POSSIBILE GESTIRLA PARZIALMENTE, ATTRAVERSO LA CONSAPEVOLEZZA (CON L’ECCEZIONE RIFERIBILE ALLE MICRO- ESPRESSIONI FACCIALI E ALLE MICRO-ESPRESSIONI GESTUALI) REAZIONE COGNITIVA E’ POSSIBILE GOVERNARLA AMPIAMENTE ATTRAVERSO LA RISTRUTTURAZIONE COGNITIVA
C’E’ UNA 4^ TIPOLOGIA “INEDITA” DI REAZIONE/ATTIVAZIONE REAZIONE ESPRESSIVA VERBALE E’ POSSIBILE GESTIRLA TOTALMENTE, POICHE’ FILTRATA DALLA REAZIONE PSICHICA LO STIMOLO (ESPERIENZA) GENERA L’EMOZIONE L’EMOZIONE GENERA UN PENSIERO IL PENSIERO SI TRADUCE NEL LINGUAGGIO VERBALE N.B. PER QUESTO MOTIVO COMUNEMENTE IL CANALE VERBALE E’ SOLO IN PARTE “RIVELATORE” DELLE EMOZIONI E, IN CASO DI INCONGRUENZA, E’ SUBORDINATO AL CANALE NON VERBALE
esercitiamoci Ripensa ad una situazione in cui ti sei sentito appagato indipendentemente da fattori esterni e raccontala. Quando si tratta di ottenere le prestazioni migliori in assoluto, i tradizionali incentivi esterni sono inutili. Per raggiungere il massimo le persone devono amare quello che fanno e devono trarne piacere nel farlo. MOTIVAZIONE ed EMOZIONE hanno la stessa radice « muovere». Le emozioni sono letteralmente ciò che ci spinge a perseguire i nostri obiettivi, esse alimentano le motivazioni le quali a loro volta guidano la percezione e danno forma alle azioni. Grandi opere, vivono di grandi emozioni .
EMOZIONI E CAMBIAMENTO MODULO 2 EMOZIONI E CAMBIAMENTO
IL PUNTO DI VISTA DELLE NEUROSCIENZE AFFETTIVE VI SONO STRUTTURE CEREBRALI ALLA BASE DELLA VITA EMOTIVA OGNI INDIVIDUO HA UN PROPRIO “PROFILO EMOZIONALE” CHE LO CONTRADDISTINGUE E’ POSSIBILE CONOSCERE IL PROPRIO STILE EMOZIONALE: E’ LA “CARTA D’IDENTITA’” DEL MODO IN CUI UNA PERSONA VIVE LE EMOZIONI E’ POSSIBILE MODIFICARE IL PROPRIO STILE EMOZIONALE: AGIRE SUI MECCANISMI COGNITIVI PER MODIFICARE LE REAZIONI EMOTIVE (DI NATURA PSICHICA: PENSIERI E DIALOGO INTERNO)
STATO EMOZIONALE HA UNA DURATA DI POCHI SECONDI E’ LA RISPOSTA AL “SEGNALE”- STIMOLO LO STIMOLO PUO’ ESSERE ESTERNO (FISICO) O INTERNO (MENTALE) SVANISCE PER LASCIARE SPAZIO AD ALTRI STATI EMOZIONALI NON PUO’ ESSERE GESTITO PUO’ TRASFORMARSI IN STATO D’ANIMO
PUO’ ESSERE GESTITO E MODIFICATO STATO D’ANIMO HA UNA DURATA NEL TEMPO PERMANE “MEDIAMENTE” PER MINUTI, ORE, GIORNI PUO’ ESSERE GESTITO E MODIFICATO
CARATTERIZZA IL MODO DI ESSERE E DI FARE DELLA PERSONA TRATTO EMOZIONALE HA UNA LUNGA DURATA NEL TEMPO PERMANE “MEDIAMENTE”PER ANNI CARATTERIZZA IL MODO DI ESSERE E DI FARE DELLA PERSONA ES. IRASCIBILITA’
HA UNA BASE NEURO-SCIENTIFICA (NEUROSCIENZE AFFETTIVE) STILE EMOZIONALE E’ il MODO IN CUI LA PERSONA RISPONDE ALLE ESPERIENZE DELLA VITA INCIDE SULLA PROBABILITA’ DI SPERIMENTARE STATI EMOZIONALI, VIVERE STATI D’ANIMO E SVILUPPARE TRATTI EMOZIONALI SPECIFICI HA UNA BASE NEURO-SCIENTIFICA (NEUROSCIENZE AFFETTIVE)
LO STILE EMOZIONALE PREVEDE 6 DIMENSIONI RESILIENZA PROSPETTIVA INTUITO SOCIALE AUTOCONSAPEVOLEZZA SENSIBILITA’ AL CONTESTO ATTENZIONE N.B. LA COMBINAZIONE DI QUESTE 6 DIMENSIONI COSTITUISCE L’IDENTITA’ EMOZIONALE
LE 6 DIMENSIONI DELLO STILE EMOZIONALE RESILIENZA: capacità di resistenza e superamento degli ostacoli PROSPETTIVA: capacità di trattenere emozioni positive INTUITO SOCIALE: capacità di comprendere le altrui emozioni AUTOCONSAPEVOLEZZA: conoscenza di sè SENSIBILITA’ AL CONTESTO: capacità di cogliere le regoledell’interazione sociale ATTENZIONE: capacità di mantenere la concentrazione
IL RAPPORT E’ l’abilità di creare una relazione con l’altro al fine di realizzare un clima di fiducia, accoglienza e alleanza E’ una relazione caratterizzata da somiglianza, allineamento, sintonia emozionale E’ il risultato del ricalco del sistema rappresentazionale prevalente altrui E’ basato sulla comunanza (in particolar modo sul “mettere insieme le emozioni”) E’ agevolato dalle caratteristiche comuni (potenzialità simili, stile emozionale compatibile, etc.)
RICALCO Ricalcare: andare incontro, raggiungere la persona esattamente nel punto in cui si trova RICALCO NON VERBALE: riguarda le espressioni del viso, i gesti e i movimenti del corpo, la postura. RICALCO PARAVERBALE: riguarda il tono, il volume e il ritmo della voce, nonché la respirazione. RICALCO SITUAZIONALE: riguarda la dimostrazione di comprendere lo stato d’animo altrui e la situazione in cui si trova. RICALCO SENSORIALE: riguarda il sistema rappresentazionale di prevalenza altrui.
VISUALIZZAZIONE PROCESSO COGNITIVO ATTRAVERSO IL QUALE IL FUTURO VIENE IMMAGINATO E VISSUTO ANTICIPATAMENTE PREVEDE L’USO DELLA MULTISENSORIALITA’ COINVOLGE L’ATTIVAZIONE VISIVA, AUDITIVA E CINESTESICA PRODUCE UN VISSUTO EMOTIVO “ANTICIPATO” RISPETTO A QUELLO REALE
GESTIONE EFFICACE DELLO STATO D’ANIMO FISIOLOGIA: CURARE LA REAZIONE ESPRESSIVA (POSTURA-RESPIRO-MOVIMENTI DEL CORPO-ESPRESSIONI DEL VISO) FOCUS MENTALE: CURARE LA REAZIONE COGNITIVA
ANCORA MECCANISMO NEURO-ASSOCIATIVO CHE LEGA UNO STATO D’ANIMO AD UNA ESPERIENZA E’ LA NEURO-ASSOCIAZIONE TRA EMOZIONE E STIMOLO ESTERNO L’ANCORA PUO’ ESSERE VISIVA, AUDITIVA O CINESTESICA (E’ LEGATA AL CANALE RAPPRESENTAZIONALE)
COME SI GENERA UN’ANCORA 3 FASI: STIMOLO ESTERNO (5 SENSI – CANALI RAPPRESENTAZIONALI - V.A.K.O.G.) PICCO EMOZIONALE RIPETIZIONE NEL TEMPO
COME RIACCENDERE UN’ANCORA 3 FASI: RIPRODURRE MENTALMENTE L’EFFETTO DELLO STIMOLO ESTERNO (5 SENSI – CANALI RAPPRESENTAZIONALI - V.A.K.O.G.) RIVIVERE IL PICCO EMOZIONALE RIASSOCIARE LO STATO D’ANIMO ALLA NUOVA ESPERIENZA
COME NEUTRALIZZARE UN’ANCORA 3 FASI: RIPRODURRE MENTALMENTE L’EFFETTO DELLO STIMOLO ESTERNO (5 SENSI – CANALI RAPPRESENTAZIONALI - V.A.K.O.G.) RIVIVERE SOLO LA FASE INIZIALE DELL’EMOZIONE VISSUTA SOSTITUIRE L’ANCORA NEGATIVA CON UN NUOVO STATO D’ANIMO (UN’ANCORA PIU’ FORTE) ASSOCIARE LO STATO D’ANIMO POSITIVO ALL’ESPERIENZA
RICALCO SUL FUTURO ANTICIPAZIONE DI COME LA PERSONA VIVRA’ NEL FUTURO UNA DETERMINATA SITUAZIONE SI OTTIENE DOPO AVER ANCORATO LO STATO D’ANIMO DESIDERATO ALL’ESPERIENZA IMMAGINATA (VISUAL.) E’ L’EFFETTO DELLA GESTIONE EFFICACE DELLO STATO D’ANIMO SERVE A RAFFORZARE MOTIVAZIONE E AUTOEFFICACIA, A SUPERARE GLI OSTACOLI
PROCESSO PER RIVALUTARE COGNITIVAMENTE RISTRUTTURAZIONE PROCESSO PER RIVALUTARE COGNITIVAMENTE LE BASI NEURALI DELLE EMOZIONI SCOPO: DARE UN SIGNIFICATO DIVERSO ALL’ESPERIENZA MEZZO: TRAINING COGNITIVO BASATO SU ESERCIZI E DOMANDE FINALIZZATI A MODIFICARE IL CONTENUTO O IL SIGNIFICATO DELL’ESPERIENZA N.B. ATTRAVERSO LA RISTRUTTURAZIONE E’ POSSIBILE MODIFICARE E RENDERE FUNZIONALE LO STILE EMOZIONALE
una che pensa, l’altra che sente. “Abbiamo due menti, una che pensa, l’altra che sente. Queste due modalità della conoscenza, così fondamentalmente diverse, interagiscono per costruire la nostra vita mentale” (D. Goleman) rif. Alfonso Carbone 464 workshops