“L’informazione e il consenso” 22 novembre 2012

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
RISK MANAGEMENT IN SANITA’
Advertisements

Progetto del programma di gestione del Rischio Clinico ASL Roma B
LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO IN SALA OPERATORIA
Trieste, 8 novembre 2012 XV Conferenza Nazionale HPH & HS
IL SISTEMA DI SEGNALAZIONE: INCIDENT REPORTING
Progetto “Risk Management” AO “Ospedale di Lecco”
“L’informazione e il consenso” 22 novembre 2012
EVENTI SENTINELLA IN DIAGNOSTICA PER IMMAGINI Massimo Soriani Ospedale SS.ma Annunziata CENTO S.C. di RADIOLOGIA DIREZIONE SANITARIA E STAFF UNITÀ OPERATIVA.
Dott.ssa M. Assunta CECCAGNOLI
M ASTER UNIVERSITARIO DI P RIMO LIVELLO « Educare in Ospedale »
LE FERITE DIFFICILI Dott. Mario Loffredo Dott.ssa Michela Ruspa Dott.ssa Stefania Paolucci Inf. Massimo Possenti Reparto di Riabilitazione Intensiva “Luce.
1 L’insieme delle regole, delle procedure, delle strutture organizzative volte a consentire - attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione,
“Le ferite difficili” Riccione 15 maggio 2008 Unità Spinale-Unità Gravi Cerebrolesioni Dipartimento di Riabilitazione Azienda ULSS 6 Regione Veneto Vicenza.
PREVENZIONE CADUTE IN CASA ANZIANI GRUPPO P.I.P.A PREVENZIONE CADUTE IN CASA ANZIANI.
D. LGS 81/08 Si applica a tutti i settori produttivi, privati e pubblici, e a tutte le tipologie di rischio. 1.
Sicurezza e salubrità del luogo di lavoro
Piano della formazione aziendale Linee strategiche triennio 2017/2019
COMITATO VALUTAZIONE SINISTRI ASL NAPOLI 1 CENTRO
Corso di Laurea Magistrale in Scienze Riabilitative
TAVOLO TEMATICO VIM/VGS.
Ufficio Coordinamento Aziendale Procurement (UCAP)
LA CERTIFICAZIONE MEDICA: norme nuove vecchi problemi
Nuovo modello assistenziale territoriale
SCELTE DI FINE VITA Lo sviluppo tecnico-scientifico comporta possibilità di intervento anche nei momenti estremi della vita umana, che divengono campo.
I REATI DEGLI ALTRI SOGGETTI
1 We Care LA GESTIONE DELLO STRESS E DEI RISCHI PSICOSOCIALI
Un modello di Security Risk Management
SEGNALAZIONE INFORTUNIO
PIANO SANGUE E IMPORTANZA DELLA DONAZIONE DI SANGUE IN PROVINCIA DI BOLZANO BLUTPLAN UND BEDEUTUNG DER BLUTSPENDE FÜR DAS LAND SÜDTIROL OSWALD PRINOTH.
Master Budget Obiettivi 2017
Università degli Studi di Bologna Scuola di Medicina e Chirurgia Corso di laurea in: Tecniche di Laboratorio Biomedico Prof. Gianandrea Pasquinelli.
GOVERNO e CONTROLLO SOCIETARIO
La gestione del Rischio Clinico con il software Qualibus
La segnalazione : Incident Reporting
Dottor Enrico Guida Direttore UOC Controllo Qualità
LICEITA’ DEL TRATTAMENTO SANITARIO
I medici e la legge forme di tutela per la responsabilita’ medica
Evidence Based Nursing
Tutela della privacy: la trasmissione dei Dati personali nella gestione dei sistemi complessi in medicina Convegno ITC- Privacy e Tutela dei dati in sanità.
TAVOLO TEMATICO …SPVSA……...
TAVOLO TEMATICO IPN.
Gli strumenti informativi-integrativi dell’assistenza infermieristica
IRCCS ISTITUTO TUMORI “ GIOVANNI PAOLO II “
COLLEGIO DI DIREZIONE 24 ottobre 2017
IL SETTORE SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA
Come si acquisiscono queste informazioni?
Il ruolo della certificazione di qualità
RSA Schede di ingresso unificate
Marzo 2017.
Direttore Dott. Maurizio Nizzoli
PREVENZIONE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO
L’assistenza domiciliare
Epi Info per il Governo Clinico
Cartella Clinica Parmenide ver e successive
LE NUOVE CAMPAGNE Clean hands are the single most important factor in preventing the spread of pathogens and antibiotic resistance in healthcare settings.
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 febbraio 2007, n. 178
Turnistica Gruppi di 5 infermieri assegnati stabilmente
Il Piano Didattico Personalizzato
Rete Locale Cure Palliative: Gestione Infermieristica
TAVOLO TEMATICO NUMERO 3B CLUSTER HTA
CANP – la CAsa Nel Parco 18 Settembre 2018.
CLUSTER INTERNAZIONALIZZAZIONE RELATORI: LEONARDINI, MAIELLARO
DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62
FAreANCE Il registro della FA dei cardiologi del territorio
Il protocollo informatico e il Manuale di Gestione
Standard JCI per l’uso sicuro dei farmaci
LINEE GUIDA ADEGUATA VERIFICA
QUALITA’ E SICUREZZA DELLE CURE
Il percorso di accreditamento
Ripartiamo dalla certificazione ISO 9001
Transcript della presentazione:

“L’informazione e il consenso” 22 novembre 2012 Il Rischio clinico Alberto Rigo Responsabile delle funzioni per la sicurezza del paziente AULSS 21

“To err is human” (Kohn, IOM 1999) Gli incidenti sono il frutto di un insieme di errori ed eventi e l’operatore, responsabile dell’errore finale, non è altro che l’ultimo casuale anello della catena

Rischio clinico “la probabilità che un paziente sia vittima di un evento avverso, cioè che subisca un qualsiasi danno o disagio imputabile, anche se in modo involontario, alle cure mediche prestate durante la degenza, che causa un prolungamento del periodo di degenza, un peggioramento delle condizioni di salute o la morte” (Kohn, IOM 1999)

I Principi Guida La sicurezza al primo posto L’impegno ad erogare cure di alta qualità deve diventare un’aspettativa La conformità ai regolamenti è responsabilità di ciascuno Individui eccellenti insieme nel lavoro di squadra Impegno al miglioramento continuo guidato dalle prove scientifiche

[ F. Kavaler e A.D. Spiegel ] Risk Management Sistema di linee guida, protocolli e procedure finalizzate a: identificare, valutare e ridurre, laddove possibile, i rischi dei pazienti, dei visitatori, dei dipendenti e di tutta l’organizzazione. [ F. Kavaler e A.D. Spiegel ]

Procedure adottate CORRETTO UTILIZZO DELLE SOLUZIONI CONCENTRATE DI CLORURO DI POTASSIO ED ALTRE SOLUZIONI CONCENTRATE CONTENENTI POTASSIO PREVENIRE LA RITENZIONE DI GARZE, STRUMENTI O ALTRO MATERIALE ALL’INTERNO DEL SITO CHIRURGICO CORRETTA IDENTIFICAZIONE DEI PAZIENTI, DEL SITO CHIRURGICO E DELLA PROCEDURA MANUALE PER LA SICUREZZA IN SALA OPERATORIA E CHECK LIST PREVENZIONE DEL SUICIDIO DI PAZIENTE IN OSPEDALE

Procedure adottate PREVENZIONE DELLA REAZIONE TRASFUSIONALE DA INCOMPATIBILITÀ AB0 PREVENIRE GLI ATTI DI VIOLENZA A DANNO DEGLI OPERATORI SANITARI PREVENZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI CONSEGUENTI AL MALFUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI MEDICI/APPARECCHI ELETTROMEDICALI PREVENZIONE DELL’OSTEONECROSI DELLA MASCELLA/MANDIBOLA DA BIFOSFONATI PREVENZIONE E GESTIONE DELLA CADUTA DEL PAZIENTE

Costruire una Cultura della Sicurezza Studi condotti sia in ambiente sanitario, sia in altri settori hanno dimostrato che talvolta sono le persone migliori a determinare gli errori peggiori; gli errori si verificano nell’ambito di processi ricorrenti indipendentemente dalle persone coinvolte. Se gli operatori sanitari comprendessero questi principi, con maggiore frequenza segnalerebbero gli incidenti. Solo la segnalazione sistematica degli incidenti può consentire di imparare da essi e prevenirli.

Incident reporting Segnalazione degli eventi avversi e degli eventi sentinella

Altre procedure adottate Identificazione del paziente tramite braccialetto Gestione dei farmaci Contenzione fisica

Protocolli Aziendali CIO Sorveglianza dei germi Sentinella Prelievo, conservazione e trasporto dei materiali biologici Igiene delle mani Prevenzione e sorveglianza della Legionellosi Prevenzione della infezioni della ferita chirurgica Accesso alla sala operatoria del personale esterno Profilassi antibiotica per gli interventi chirurgici Antibioticoprofilassi richiesta e somministrazione Prevenzione delle infezioni delle vie urinarie Prevenzione delle infezioni correlate al catetere venoso centrale Prevenzione delle polmoniti associate alla ventilazione meccanica

Delibera aziendale

Documento aziendale

Indice Politica consenso 1. Dichiarazione di intenti 2. Scopo 3. Campo di applicazione 4. Riferimenti normativi e documentali 5. Informazione e consenso nella pratica clinica 6. Il rifiuto delle cure 7. Consenso informato generale alle terapie a rischio e agli interventi chirurgici 8. Flow-chart del processo

Metodologia adottata Approccio “multispecialistico” Presentazione ed approvazione in collegio di direzione Approvazione del comitato etico

Requisiti del consenso Per essere valido il consenso deve essere: personale: prestato dal malato libero: espressione di una scelta volontaria esplicito: manifestato in modo chiaro e univoco informato: preceduto da adeguata informazione attuale: prestato al “momento” dell‘atto sanitario; revocabile in qualsiasi momento.

Forma del consenso Nessuna norma stabilisce in quale forma (scritta od orale) deve essere fornito/raccolto il consenso, fatta eccezione per alcuni casi particolari. Peraltro, il supporto “documentale scritto“, soprattutto nella formula standardizzata e burocratica dei modelli di consenso, non garantisce di per sé che il rapporto di comunicazione tra medico e paziente sia stato effettivamente corretto. In ogni caso appare consigliabile acquisirlo sempre: in forma scritta in caso di trattamenti che superino la routine; in forma orale nei trattamenti considerati di routine (prelievo di sangue, misurazione della pressione ecc.).

Dichiarazione di consenso informato

Dichiarazione di consenso informato (autocertificazione per i genitori)

Scheda informativa A cura delle singole U.O. possono essere predisposte schede informative sulle attività oggetto del consenso secondo le seguenti modalità: elaborare schede informative corredandole dei necessari riferimenti bibliografici, coordinandone la stesura per competenza specialistica riportare su ogni scheda il responsabile, la data e il livello di revisione curare periodicamente l’aggiornamento dei contenuti delle schede sulla base dell’evoluzione delle conoscenze tecnico-scientifiche

I DATI DELL’AULSS 21

La corretta compilazione della cartella clinica

Alcuni punti presi in esame Consenso all’anestesia Consenso all’intervento Consenso alla trasfusione

CONSENSO ALL’INTERVENTO 2010 2012

CONSENSO ALL’ANESTESIA 2010 2012

CONSENSO ALL’UTILIZZO DI SANGUE E/O EMODERIVATI 2010 2012

CHECK LIST DI SALA OPERATORIA

Le segnalazioni

Le segnalazioni ALTRO ALTRO CADUTE CADUTE

I contenziosi

Numero sinistri per stato

Conclusioni . . .