ATTACCO DI TRANSIZIONE

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ATTACCO DI TRANSIZIONE Le variabili che interferiscono con l'uscita dei Gas di Combustione: Parte 1 di Pablo Boj «International Fire Fighter» iffmag.mdmpublishing.com Image by Art Arnalich

E’ una tecnica sempre più utilizzata dai VVF in tutto il mondo, con alcune differenze in base al grado di addestramento e alle attrezzature utilizzate. Questo è il motivo per cui abbiamo deciso di analizzare le variabili che possano migliorarne l'attuazione, l'applicazione e l'efficacia. Image by UL FSRI – Fire Safety Research Istitute

Questa tecnica mira a RIDURRE LA POTENZA DI FUOCO dirigendo dall’esterno un flusso rettilineo d'acqua contro il soffitto della stanza in fiamme. Con questa forma di proiezione, la dinamica di flusso dei gas della combustione è minimamente influenzata a causa di due fattori: - Da una parte, si impedisce il blocco dello scarico dei fumi utilizzando un Getto Diretto (che genera meno vapore rispetto al Getto Nebulizzato) che colpisce il meno possibile lo strato di gas e la sua dinamica; - Dall’altra non si compromettono le condizioni di sopravvivenza di potenziali vittime, né si mettono in pericolo le squadre antincendio che avanzano ulteriormente dentro l'edificio.

La scelta del diametro della manichetta è una delle prime decisioni da prendere dopo aver valutato l'incidente, ma questa decisione può avere conseguenze importanti per i Vigili del Fuoco, che sono abituati all'uso di tubazioni da 25 mm ad alta pressione per aumentarne il flusso, invece di utilizzare manichette con diametri maggiori a pressioni inferiori.

Le opzioni disponibili creano la necessità di valutare quale linea sia raccomandata per questa tecnica, così come i fattori che influenzano la loro efficacia. Lo scopo delle prove è quello di determinare l'influenza delle variabili in relazione al tipo e alla posizione dell'impianto che interferiscono col fuoco/gas in uscita, il modo in cui l'acqua è dispersa all'interno, e dove e in quali condizioni è più efficiente l'acqua. In questo articolo ci concentreremo sulle variabili che possono interferire con la fuoriuscita di gas. L'angolo e la velocità del getto d'acqua condizionano il pattern di dispersione acquosa e la dimensione delle gocce.

Effetto di trascinamento del Cono d’aria sugli sbocchi Come sappiamo, se si proietta un Getto Nebulizzato verso un’apertura (finestra ad esempio), il flusso di acqua + aria bloccherà i gas di combustione in uscita, invertendone il flusso e spingendoli verso l'interno, aggravando così le condizioni di sopravvivenza. Qualsiasi Getto d'acqua trascina intorno ad esso e coassialmente, un flusso d'aria per attrito con l'acqua, che si può chiamare “Cono di TRASCINAMENTO”.

Per interferire il meno possibile con il flusso di gas della combustione uscente dal compartimento in cui effettuiamo l'attacco, sia col Getto d'acqua in sé che col Cono di trascinamento generato, usiamo un Getto Diretto. Questo tipo di Getto, in allontanamento dalla lancia, gradualmente si apre per effetto di dispersione del corpo idrico a causa dell'attrito con l'aria, aumentando la dimensione del cono di trascinamento. L'attrito è proporzionale al quadrato della velocità corrente.

L'angolo col quale la corrente entra nella finestra è un'altra variabile: “maggiore è l'angolo d’entrata dell’acqua nel piano orizzontale, e minore sarà l'interferenza al flusso d’uscita dei gas della combustione.” L'operatore alla manichetta può notare che più sta vicino alla facciata, più diventa piccola la superficie visibile della finestra (e quindi l'area disponibile per la presa d'aria). Inoltre, la pressione del flusso d'aria nella stanza (sull'asse X) è minore in quanto l'angolo del suo movimento è maggiore. Image by UL FSRI – Fire Safety Research Istitute

Prove effettuate A Malaga, sono stati progettati e ripetuti due studi con diverse configurazioni in un edificio a più piani costruito appositamente per la formazione dei pompieri. Le variabili per il sistema idraulico sono state: 1. Pressione pompa. Una pompa centrifuga Rosenbauer NH30. Le pressioni utilizzate sono state 10, 20 e 30 bar per i tubi 25 mm, e 5 bar per i 45 mm. 2. Lance. Tre dispositivi Firestar: due 25 mm con portata massima di 150 e 230 Lt/min, e una manichetta a 45 mm in grado di erogare fino a 475 Lt/min, che è stata utilizzata con il flussometro posizionato a 360 Lt/min. 3. Distanza dalla facciata. Due posizioni di proiezione sono stati fissati dal terreno, perpendicolare alla finestra, poste una ad una distanza di 1,5mt dalla facciata, e l’altra a 4 metri.

Un flusso di acqua ad alta pressione trascina direttamente un cono di aria che può interferire con l'uscita del gas.

Effetto «Sprinkler» della Transizione La conoscenza del comportamento del flusso dell'acqua all'interno della camera e degli effetti sull’uscita dei gas, contribuirà ad applicare la tecnica in modo più efficiente.

Prova 1 E’ stata effettuata in una camera al secondo piano con tutte le aperture chiuse, tranne per la finestra di proiezione. Dall'esterno un Getto Diretto era rivolto alla finestra: la velocità d’uscita dell'aria attraverso lo scarico è stata misurata grazie a un anemometro, ed ha permesso di stimarne la quantità che era entrata per effetto della proiezione del getto d’acqua. Va precisato che il sito non era completamente sigillato.

Schema della Prova 1

Prova 2 Ha permesso una stima del Flusso d’Acqua Effettivo nelle diverse configurazioni, misurando il tempo di proiezione di una determinata quantità d’acqua: all’aumentare (o diminuire) della pressione richiesta, rispetto a quella d’Esercizio, aumentava o diminuiva la Portata Effettiva. Regolazione della Portata

Risultati I risultati delle prove sono riportati nella seguente tabella: Prova 2 Prova 1

Discussione finale I dati forniti dai risultati confermano che: 1. Maggiore è la pressione in un impianto e la velocità di uscita dell'acqua, tanto maggiore è il flusso d'aria trascinata nella stanza. 2. Quanto più ci troviamo alla facciata, minore è il flusso d'aria trascinata nella stanza. 3. La Pressione ha più influenza sul Cono di trascinamento dell’Aria che sul flusso dell'acqua. Possiamo quindi dedurre che, nel decidere come applicare questa tecnica, è preferibile utilizzare impianti idraulici di diametro maggiore ad una pressione inferiore e che l'operatore si trovi il più vicino possibile alla facciata entro condizioni di sicurezza per interferire il meno possibile col percorso d’uscita dei gas della combustione.