Brescia, 17.09.2011 Dal corpo al pensiero Rosalba Zannantoni
intorno al mondo sensibile, e non sopra un mondo di carta.” “I discorsi nostri hanno a essere intorno al mondo sensibile, e non sopra un mondo di carta.” (Galilei, Dialogo, 1632)
1. Corpo e mente
(dai classici dell’educazione ai “Nuovi Orientamenti”) La migliore tradizione e le più adeguate prassi di educazione nella Scuola dell’Infanzia, hanno da tempo evidenziato l’importanza della dimensione esperienziale rispetto ai processi di sviluppo ed in particolare di apprendimento. (dai classici dell’educazione ai “Nuovi Orientamenti”)
La ricerca scientifica degli ultimi decenni, soprattutto nell’ambito delle neuroscienze, sta evidenziando la stretta connessione fra cervello e movimento, sensorialità, esperienza.
Mente e cervello costituiscono una architettura cerebrale comune. Uno dei punti forza delle neuroscienze contemporanee consiste nell’evidenziare come nell’uomo il ‘culturale’ non possa essere pensato senza il biologico, e il cerebrale non possa esistere senza un forte condizionamento ambientale. Mente e cervello costituiscono una architettura cerebrale comune.
Fin dalle prime tappe del suo sviluppo, fin dal grembo materno, l’organizzazione del cervello dà prova di eccezionale plasticità tanto che alla nascita le aree corrispondenti alle sensazioni cutanee, vestibolari e uditive (non, ad es., quelle visive) risultano in qualche modo già sviluppate. Infatti, nel grembo materno il feto sente, si muove, vive esperienze tattili, ma gli occhi sono chiusi!
? Che fondamento hanno alcuni modi di dire: Alzare riverenti lo sguardo verso coloro che rispettiamo Abbassarsi al livello di chi disdegniamo Pensare con calore chi amiamo Nascondere sporchi segreti Lavarsi le mani dei problemi altrui Ponderare le gravi questioni Sentirsi sollevati dal peso di una decisione Voltarsi indietro a valutare il passato Procedere in avanti verso il futuro … ?
Questi modi di dire che si rifanno a realtà fisiche per rappresentare concetti astratti non sono solamente allusioni, forme linguistiche fantasiose. Molte ricerche dimostrano che le metafore connettono il corpo e la mente nel riflettere caratteristiche del funzionamento del pensiero: per comprendere i concetti astratti la mente si serve del corpo. (Siri Camperter)
Sensazioni ed azioni, anche apparentemente banali, influenzano i processi psicologici, quali il giudizio morale, la comprensione del linguaggio, la percezione visiva, la percezione del tempo. Esperimenti dimostrano che il fenomeno della cognizione è ‘incarnato’ e radicato nella realtà fisica Da recenti ricerche emerge, ad es., che la contrazione dei muscoli facciali non siano solo il riflesso di emozioni vissute, ma propriamente necessarie per poterle provare. (Embodied cognition).