Accompagnare, sostenere, valorizzare, valutare gli apprendimenti degli studenti in alternanza scuola-lavoro di Sandra D’Agostino (parte I)
Etimologicamente, il termine tutor deriva dal latino tutari, intensivo del verbo tuéri, che significa “proteggere, difendere, custodire”. Dagli anni ’80 il termine comincia ad assumere un nuovo significato pedagogico, prima con riferimento alle professionalità e poi alla funzione di tutoraggio, ovvero: una funzione di assistenza educativa che, sviluppandosi nell’ambito di un rapporto personalizzato, mira ad aiutare l’allievo al raggiungimento di obiettivi formativi, fino ad assumersi la responsabilità della propria formazione Chi è il tutor?
Il tutor aziendale per l’ASL nella prassi formativa ci sono molti modi di intendere il ruolo del tutor: professionalità a funzionalità plurale il ruolo e le attività del tutor dipendono dai significati consensualmente costruiti intorno a questo ruolo dagli attori del sistema di apprendimento Il tutor aziendale per l’ASL
PERCHE’ l’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO verificare la capacità di adattamento ed interazione con organizzazioni/ruoli/persone diverse: competenze sociali A S L verificare e sviluppare la capacità di trasferire ed utilizzare conoscenze acquisite in nuovi contesti e situazioni impreviste: risolvere problemi, pensiero critico, autonomia, responsabilità Studente verificare la corrispondenza tra le rappresentazioni riguardo a cos’è il lavoro e il lavoro reale all’interno delle aziende Attiva: • saperi • relazioni • comportamenti strategie cognitive valutare le proprie risorse a fronte di prestazioni diverse da quelle richieste a scuola: consapevolezza di sé
LA FUNZIONE TUTORIALE tutor formativo esterno = tutor aziendale Decreto legislativo n. 77 del 2005 - Art. 5 1. Nei percorsi in alternanza la funzione tutoriale è preordinata alla promozione delle competenze degli studenti ed al raccordo tra l'istituzione scolastica o formativa, il mondo del lavoro e il territorio. La funzione tutoriale personalizzata per gli studenti in alternanza è svolta dal docente tutor interno … e dal tutor esterno …. 2. … 3. Il tutor formativo esterno … favorisce l'inserimento dello studente nel contesto operativo, lo assiste nel percorso di formazione sul lavoro e fornisce all'istituzione scolastica o formativa ogni elemento atto a verificare e valutare le attività dello studente e l'efficacia dei processi formativi. ... tutor formativo esterno = tutor aziendale LA FUNZIONE TUTORIALE
FUNZIONI DEL TUTOR AZIENDALE assicura il raccordo tra la struttura ospitante e l’istituzione scolastica, a partire dalla fase di progettazione; organizza le attività presso la struttura ospitante, coordinandosi anche con altre figure professionali presenti; accompagna lo studente nel percorso di inserimento all’interno dell’impresa o ente, lo affianca e lo assiste; garantisce l’informazione/formazione sui rischi specifici aziendali, nel rispetto delle procedure interne; può essere un formatore, anche solo per parte delle attività previste in impresa; monitora l’andamento dell’esperienza in impresa; fornisce all’istituzione scolastica gli elementi concordati per valutare le attività dello studente e l’efficacia del processo formativo. FUNZIONI DEL TUTOR AZIENDALE
RACCORDO CON L’ISTITUZIONE SCOLASTICA Il tutor aziendale riveste un ruolo chiave nella gestione del raccordo con l’istituzione scolastica. Egli rappresenta l'azienda/ organizzazione ospitante nelle relazioni con l’istituzione formativa di provenienza degli studenti. In particolare si relaziona con il tutor scolastico – individuato dall’istituzione scolastica - ed eventualmente con l’équipe pedagogica, per tutta la durata del progetto ed in particolare: nella fase di definizione del progetto, per costruire una proposta fattibile ed efficace; nel corso della realizzazione del progetto, per assicurare il buon andamento dell’esperienza e gestire eventuali criticità; fino alla conclusione della fase di valutazione degli esiti dell’ASL, per verificare il raggiungimento degli obiettivi formativi e riflettere sull’esperienza svolta in vista della realizzazione di nuovi progetti di ASL. RACCORDO CON L’ISTITUZIONE SCOLASTICA 7
DEL PERCORSO AZIENDALE A partire dalla progettazione concordata con l’istituzione scolastica, il tutor aziendale provvede a organizzare il percorso da realizzare nella struttura ospitante preoccupandosi di: coinvolgere eventuali ulteriori figure con le competenze necessarie alla gestione delle attività previste; individuare gli spazi adeguati per accogliere gli studenti; predisporre eventuali attrezzature e materiali da utilizzare durante le attività di formazione. DEL PERCORSO AZIENDALE 8
ACCOGLIENZA E ACCOMPAGNAMENTO Il tutor aziendale è la figura cardine cui è deputata l'accoglienza dello studente in azienda, declinata secondo alcuni passaggi-chiave: accoglienza iniziale orientamento e guida per accompagnare lo studente nel percorso scoperta dell'organizzazione aziendale informazioni sulla realtà organizzativa nel suo complesso, compreso il sistema di regole formali ed informali che animano l'impresa ACCOGLIENZA E ACCOMPAGNAMENTO
Nel processo di apprendimento intervengono fattori cognitivi, emotivi, culturali, relazionali. L’apprendimento destruttura, trasforma, ristruttura l’immagine di sé, modifica la rete di relazioni, ridefinisce il sistema valoriale e l’articolazione degli interessi, di ciò che è rilevante e importante e di ciò che non lo è, modifica la natura e la direzione delle risorse che ciascuno è disposto ad investire. Per la complessità delle dinamiche dell’apprendimento e per le implicazioni con le dimensioni psicologiche è richiesto al tutor un aiuto consulenziale. Strumento: punti di attenzione nella relazione con lo studente AGLI STUDENTI 10
GESTIONE DEL SISTEMA DI RELAZIONI Il tutor ha una funzione di connessione e integrazione tra le diverse componenti del sistema di apprendimento: tra i diversi membri dell’équipe pedagogica egli altri attori coinvolti nella erogazione del percorso tra lo staff (in azienda) e il gruppo in apprendimento tra i diversi momenti del percorso di apprendimento tra i diversi partecipanti tra le diverse risorse per l’apprendimento GESTIONE DEL SISTEMA DI RELAZIONI 11
Il monitoraggio consente di acquisire una serie di informazioni circa l’andamento del percorso, al fine di individuare – insieme al tutor scolastico - strategie adeguate per una eventuale ricalibratura del percorso in relazione a discrepanze/ anomalie/ criticità rilevate. Il monitoraggio o valutazione formativa permette in particolare di rilevare in itinere i livelli di apprendimento per verificare l’efficacia delle procedure seguite, al fine di apportare – sempre insieme al tutor scolastico - revisioni e correzioni per l’esperienza di ASL in corso e/o per le successive. MONITORAGGIO
I percorsi di alternanza scuola-lavoro sono oggetto di verifica e valutazione finale (o sommativa) da parte dell’istituzione scolastica Il tutor aziendale collabora alla valutazione finale secondo quanto previsto dal progetto. Tale valutazione riguarda sia il livello di raggiungimento degli obiettivi formativi previsti al fine di certificare (attestare) le competenze acquisite da ogni studente, sia più in generale l’andamento del progetto. VALUTAZIONE FINALE
Accompagnare, sostenere, valorizzare, valutare gli apprendimenti degli studenti in alternanza scuola-lavoro di Sandra D’Agostino (parte II)
LA PROGETTAZIONE FORMATIVA La progettazione dei percorsi in ASL contribuisce a sviluppare le competenze richieste dal profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi (PECUP). Il concetto di competenza, intesa come «comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale o informale», presuppone l’integrazione di conoscenze con abilità personali e relazionali; l’alternanza può, quindi, offrire allo studente occasioni per risolvere problemi e assumere compiti e iniziative autonome, per apprendere attraverso l’esperienza e per elaborarla/rielaborarla all’interno di un contesto operativo. LA PROGETTAZIONE FORMATIVA
IL PERCORSO DI ALTERNANZA Il progetto di ASL, da allegare alla convenzione stipulata fra l’istituzione formativa e la struttura ospitante, dovrebbe contenere almeno i seguenti elementi: risultati attesi dall’ASL espressi in termini di obiettivi formativi e/o competenze da conseguire; articolazione del percorso complessivo di ASL che può vedere il coinvolgimento più o meno ampio della struttura ospitante; contenuti e attività da svolgere nella struttura ospitante; metodologia per realizzare tali attività, requisiti delle eventuali ulteriori figure aziendali da coinvolgere nel percorso e tempi di realizzazione; modalità di raccordo fra l’istituzione formativa e la struttura ospitante; modalità e strumenti di monitoraggio; modalità e strumenti di valutazione dell’esperienza. IL PERCORSO DI ALTERNANZA 16
Quali obiettivi formativi? Competenze istituzionali: Competenze chiave per l’apprendimento permanente (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) Assi culturali obbligo di istruzione (DM 139/2007) Livelli di competenza tecnico-professionale secondo il corrispondente livello EQF (Raccomandazione del 23 aprile 2008) Competenze definite dall’Istituto L’ASL persegue obiettivi: • disciplinari • trasversali • orientativi • educativi L’ASL implica la messa in gioco di conoscenze/ abilità: • formali • non formali • informali Quali obiettivi formativi?
COMPETENZE CHIAVE Competenze Chiave per l’Apprendimento Permanente: comunicare nella madrelingua comunicare nelle lingue straniere competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologie competenza digitale imparare ad imparare competenze sociali e civiche spirito di iniziativa e imprenditorialità consapevolezza ed espressione culturale Parlamento Europeo e il Consiglio dell’Unione Europea, Raccomandazione del 18 dicembre 2006 COMPETENZE CHIAVE
Gli ASSI CULTURALI sono il tessuto per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione di competenze-chiave che preparino i giovani alla vita adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze. Gli assi culturali sono: dei linguaggi matematico scientifico-tecnologico storico-sociale La competenza digitale è contenuta in modo specifico nell’asse dei Linguaggi ma è comune a tutti gli assi ASSI CULTURALI
IL QUADRO EQF
Accompagnare, sostenere, valorizzare, valutare gli apprendimenti degli studenti in alternanza scuola-lavoro di Sandra D’Agostino (parte III)
Il monitoraggio o valutazione formativa permette di rilevare in itinere i livelli di apprendimento e verificare l’efficacia delle procedure seguite, al fine di apportare revisioni e correzioni per l’esperienza di ASL in corso e/o per le successive Sulla base di quanto previsto dal progetto formativo, il tutor aziendale monitora l’andamento del percorso con riferimento ai seguenti ambiti: Gradimento del percorso, interesse e coinvolgimento degli studenti Avvicinamento agli obiettivi formativi Clima d’aula Criticità specifiche di singoli studenti MONITORAGGIO
Per il monitoraggio del processo formativo possono risultare utili: registro delle presenze griglie di osservazione, questionari e altri strumenti (check list, schede di rilevazione, ecc.) diari di bordo o autobiografie di apprendimento strumenti per la registrazione dei momenti di autovalutazione momenti di confronto con tutto il gruppo in alternanza colloqui individuali per criticità specifiche Gli strumenti dovrebbero essere costruiti tramite l’individuazione di indicatori e descrittori per cogliere la padronanza delle regole, dei contenuti, gli atteggiamenti e i comportamenti, attraverso un approccio attento alla dimensione quali-quantitativa Strumenti: diario di bordo, foglio presenze, scheda di rilevazione del clima d’aula, griglia di osservazione dell’azienda del monitoraggio 23
VALUTAZIONE FINALE Oggetti: qualità del processo, esiti formativi I percorsi di alternanza scuola-lavoro sono oggetto di verifica e valutazione finale (o sommativa) da parte dell’istituzione scolastica Il tutor aziendale collabora alla valutazione dell’esperienza di ASL secondo quanto previsto dal progetto Oggetti: qualità del processo, esiti formativi Cosa si valuta? Strumenti: questionari, prove strutturate, relazioni, ecc, Come si valuta? Perchè si valuta? Obiettivi: miglioramento del processo, sviluppo personale, ecc, VALUTAZIONE FINALE
QUALITÀ DEL PROCESSO logica di “orientamento al cliente” qual è il livello di preparazione dei docenti? la loro capacità di coinvolgere gli studenti? qual è la qualità dei contenuti presentati? del materiale presentato e distribuito? Sono stati assicurati tempi adeguati? qual è la funzionalità dell’aula, della strumentazione tecnologica utilizzata? qual è la soddisfazione e l’utilità percepita dagli studenti? logica di “orientamento al cliente” QUALITÀ DEL PROCESSO
Valorizzare l’esperienza Valorizzazione verso l’esterno Promozione dell’esperienza per diverse finalità: informazione orientativa, diffusione della ‘cultura’ dell’alternanza, miglioramento dell’immagine della scuola e della struttura ospitante, sviluppo dell’integrazione territoriale, ecc svolgere una riflessione strutturata sull’esperienza in impresa al fine di rinforzare gli apprendimenti ed esplicitare ed esaltare la componente metacognitiva dei processi mentali Valorizzazione interna Valorizzare l’esperienza
Gli strumenti della valutazione Relazione finale (del tutor aziendale, del tutor scolastico, dello studente) Scheda di valutazione per ciascun alunno o scheda di autovalutazione dello studente Scheda di valutazione sulla qualità prodotta/percepita Certificazione delle competenze A volte si cerca un “oggetto” (“prova” o “capolavoro”) che consenta di valutare le competenze attraverso una molteplicità di punti di vista, grazie al quali rilevare: l’assunzione di un ruolo attivo, autonomo e responsabile da parte dello studente risultati osservabili delle prestazioni, a partire dagli esiti non previsti Strumenti: relazione o report finale, scheda di autovalutazione, scheda di valutazione, questionario di gradimento, certificato di competenze Gli strumenti della valutazione 27
Attività di alternanza scuola lavoro. Guida operativa per la scuola http://www.omnicomprensivodibetto.gov.it/wp-content/uploads/2017/12/ASL-GUIDA.pdf Alternanza scuola-lavoro: un manuale per capire, progettare e realizzare l’alternanza. Le esperienze del sistema camerale lombardo http://www.istruzionepiemonte.it/wp-content/uploads/2015/03/ASL_manuale-commentato_Molinari.pdf Alternanza scuola-lavoro per le imprese. Una guida pratica http://www.giovanimprenditori.org/public/userfiles/file/GUIDA%20ASL.pdf La progettazione formativa http://www.provincia.torino.gov.it/fidati/documenti/ALT_SCUOLA_LAVORO_SEZ2.pdf Come attuare l’Alternanza scuola-lavoro e trarne vantaggio. Manuale pratico per aziende e scuole http://www.un-industria.it/canale/scuola-universita/notizia/38390// Guida metodologica per l’alternanza. Percorsi formativi aperti al mondo del lavoro https://www.cescot-rimini.com/storage-file/Alternanza-Scuola-Lavoro/Guida-Metodologica-Alternzanza-Scuola-Lavoro.pdf BIBLIOGRAFIA MINIMA