Le competenze ponte tra istruzione, formazione e lavoro

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Le competenze ponte tra istruzione, formazione e lavoro Sintesi lavoro Gruppo 3 Vicini - Gabbrielli Firenze 19-10-2018

LE COMPETENZE COME «PONTE» TRA I SISTEMI le competenze costituiscono il terreno linguistico-descrittivo del patrimonio di apprendimenti della persona (del suo “capitale”) che permette il dialogo e passaggio reciproco tra i diversi sistemi, fattore indispensabile oggi, in quanto la persona – lungo l’arco della propria vita – deve continuamente riattraversarli conseguentemente tali sistemi non possono più essere autoreferenziali o concepirsi come esclusivi l’oggetto “competenza” occupa una posizione centrale e rende possibile diversi processi, corrispondenti a fasi della vita ed a specifiche azioni, in carico a molteplici servizi

IMPOSTAZIONE DEL LAVORO DI GRUPPO taglio il più possibile concreto, ossia di aderenza a problematiche e “nodi” che i partecipanti incontrano nella propria esperienza preliminarmente: selezione ragionata degli aspetti normativi e regolamentari e raccolta degli strumenti elaborati e in utilizzo da parte dei partecipanti indicazione di visionare l’Atlante del lavoro e delle qualificazioni, consultando il materiale informativo e divulgativo presente sul sito del MOCC di INAPP individuazione dell’oggetto specifico di approfondimento e confronto nel “riconoscimento delle competenze”, sia per la sua trasversalità e implicazione nelle diverse attività e servizi, sia perché comprensivo delle azioni propedeutiche alla certificazione

RICONOSCIMENTO DELLE COMPETENZE fa parte del processo di certificazione comprende le fasi di individuazione/identificazione e validazione/valutazione è presupposto ed è funzionale a diverse azioni in capo a servizi dei sistemi del lavoro, di istruzione e formazione, nell’ambito dell’apprendimento permanente e dello sviluppo professionale

RICONOSCIMENTO DELLE COMPETENZE INDIVIDUAZIONE / IDENTIFICAZIONE VALIDAZIONE / VALUTAZIONE CERTIFICAZIONE RICONOSCIMENTO progettazione e definizione patto formativo orientamento sviluppo professionale placement - job matching determinazione crediti formativi

FASI DI LAVORO ricostruzione e confronto sul quadro normativo a livello regionale e nazionale, con chiarimento dei termini e dei vincoli e opportunità in esso presenti esercizio sulle piattaforme in primis dell’Atlante del lavoro, quindi dei sistemi regionali (in particolare Toscana e FVG), di ISFOL e INDIRE confronto sulle buone prassi e problematicità più significative incontrate nei diversi contesti individuazione di casistiche su cui sviluppare un esercizio collettivo analisi dei casi e simulazione azioni per il riconoscimento definizione di ipotesi e proposte

CASISTICHE E AZIONI DI RICONOSCIMENTO adulti stranieri con laurea in ingegneria o ambito educativo + percorsi frammentati (giardinaggio, assistenza domiciliare, ecc.) giovani stranieri con o senza Diploma di 1 ciclo, interruzione di percorso, carenze linguistiche in italiano, esperienze nel non formale azioni e metodologie: ricostruzione profilo dell’utente obiettivo e passi da compiere per la definizione di un progetto personale- professionale individuazione e utilizzo strumenti (ad es. Atlante, NUP per soft skills, Repertorio della Regione Toscana per qualificazioni professionali, format colloquio, ecc.) determinazione del credito formativo (computo riduzione oraria in rapporto agli apprendimenti effettivi; traduzione del credito in UdA o segmenti di percorso; problema della gestione di gruppi con livelli differenziati; ecc.) certificazione (adozione di format condivisi e standardizzati)

BILANCIO E PUNTI DI ATTENZIONE dal confronto e dal lavoro è emersa una significativa differenziazione tra i partecipanti a livello di informazione e conoscenza, di pratiche e strumenti approntati e utilizzati, nello stesso lavoro di rete e tra servizi territoriali e scuole punti di attenzione emersi: necessità di maggiori chiarimenti su vincoli e opportunità offerti dalle disposizioni nazionali e regionali relativamente ai diversi percorsi formativi (vedi problematicità del vincolo dell’acquisizione del Diploma del 1° ciclo per l’accesso ai successivi percorsi anche per gli adulti stranieri) e sul nuovo sistema di certificazione nazionale difficoltà permanente di ordine organizzativo e progettuale a realizzare approcci didattici e pratiche valutative per competenze, utilizzando forme e spazi di flessibilità scarsa conoscenza del sistema regionale delle qualificazioni professionali e approccio diffuso ancora incentrato su di un modello “istruzionistico”, a fronte di una impellente necessità di ingresso nel mondo del lavoro e di autonomia personale-economica

PROPOSTE non creare ulteriori livelli sovrastrutturali di governance e di rete e portare a sistema il patrimonio esistente, in quanto sono già a disposizione gli strumenti e le più ampie opportunità normative: ciò che realmente occorre è dare effettività – non lasciando tutto alla buona volontà dei singoli – a ciò che è previsto, assicurando una guida efficace (si pensi in primis al ruolo dei Dirigenti ed alle funzioni delle reti); valorizzare maggiormente la filiera formativa professionalizzante, prevedendo ed allargando le soluzioni di percorso modulari e flessibili, nonchè di certificazione di competenze anche aggiuntive rispetto al profilo standard, in funzione di una maggiore spendibilità nel mondo del lavoro; attuazione del sistema regionale di certificazione, ad oggi sospeso; portare ad uniformità e non continuare a moltiplicare gli strumenti (vedi ad es. gli attestati di certificazione delle competenze) ed i linguaggi, diffondendo e utilizzando in primis secondo tutte le sue potenzialità l’Atlante del lavoro; dare attuazione a percorsi di formazione mirata, su due livelli (dirigenza e operatori); per il livello degli operatori privilegiare la modalità della risoluzione di casi concreti e di diffusione delle buone pratiche