L’APPROCCIO FAMILIARE NEL CLUB

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Transcript della presentazione:

L’APPROCCIO FAMILIARE NEL CLUB Carla Camici Servitore-Insegnante Club Arcobaleno ACAT Grosseto Nord 8° Corso di Sensibilizzazione Grosseto 14-19 novembre 2016

Almeno due domande iniziali Perché è importante che tutta la famiglia partecipi al Club? Se una persona è sola o la famiglia si rifiuta di partecipare al Club, che cosa è opportuno fare? Carla Camici 2016

Che cosa è una famiglia ? E’ un gruppo di persone legate tra loro da rapporti affettivi la famiglia può essere definita “un sistema”all’interno del quale si possono evidenziare almeno 2 o più sottosistemi: genitori, figli, nonni.. ciascuno con le proprie caratteristiche (es. ruoli, funzioni..) Carla Camici 2016

Persona / famiglia Carla Camici 2016

perché una famiglia può essere definita un sistema? Un sistema è l’insieme delle singole parti che lo compongono, la cui totalità è superiore alla loro somma Un sistema aperto (come tutti quelli viventi) ha un continuo scambio di energia con l’ambiente circostante La famiglia è un sistema perché è un insieme di persone, che formano un tutto pur nelle loro differenze; ha un continuo scambio con l’ambiente e la comunità circostante dove vive Carla Camici 2016

Funzioni e Compiti della famiglia Funzioni Biologica Psico-sociale Economica

A ciascuno il suo Fasi del ciclo vitale della famiglia Funzioni e ruoli differenziati dei sottosistemi genitori-figli a volta nonni È importante che ognuno faccia bene la sua parte, senza confusione Carla Camici 2016

comunicare

Quando la comunicazione funziona poco o male Comunicazione bloccata: prevale il silenzio, il feed-back negativo, non c’è possibilità di dialogo ; il silenzio protegge “un segreto familiare”, di cui è proibito parlare (famiglie con PAC) Comunicazione spostata: il sintomo dà il messaggio del segreto Comunicazione ambigua: il cd “doppio legame” Carla Camici 2016

Una famiglia non è un isola La famiglia è inserita nella comunità in cui vive e attraverso il comportamento oltre che con le parole, i vari componenti comunicano con gli altri, con il loro stile di vita Anche lo stile di vita degli altri può entrare nella famiglia, attraverso l’influenza dell’ambiente che la circonda es. i comportamenti legati all’ uso di sostanze Carla Camici 2016

Quando entra l’alcol in famiglia La famiglia modifica i ruoli e le sue funzioni, si rompe un equilibrio Ogni componente della famiglia si trova a vivere una parte diversa da quella solita e con grave difficoltà si accorge di non essere preparato Come reagirà a questo cambiamento? Come cambiano i ruoli? Carla Camici 2016

Di conseguenza … Fuga dalle responsabilità da parte del bevitore e necessità da parte del coniuge di sostenere le responsabilità di entrambi Bambini lasciati soli o adultizzati precocemente Rientro in famiglia di altri familiari es.nonni La famiglia isolata dalla comunità Carla Camici 2016

ancora…… Ciascuno assume ruoli diversi da quelli precedenti (moglie, marito, figli) Con il passare del tempo qualcuno può scoprire anche i vantaggi derivanti dal nuovo ruolo (ad es. moglie – prestigio ; figlio adultizzato maggiore libertà) Carla Camici 2016

Un cambiamento di tutta la famiglia L’alcool non è una difficoltà del singolo bevitore ma di tutta la famiglia e quindi anche il cambiamento dello stile di vita riguarderà tutta la famiglia L’alcool modifica le relazioni fra i componenti della famiglia e quindi perché tutti possano ritornare alla gioia, sarà necessario che ciascuno provi a cambiare sè stesso e a migliorare il suo stare insieme agli altri per ritrovare la gioia e fare in modo che gli altri stiano bene con lui Carla Camici 2016

Nessuno ha colpe, nessuno è malato Il percorso di cambiamento dello stile di vita potrà iniziare soltanto se tutta la famiglia riconoscerà di essere in difficoltà, con umiltà, amore e solidarietà Errore fondamentale è pensare che il primo cambiamento debba farlo la persona che beve perché poi gli altri cambieranno di conseguenza! Chiunque può fare il primo passo verso il cambiamento Carla Camici 2016

SAT I Modulo, Lez. 4, Grosseto, 22.06.10

Alcune difficoltà nel percorso con le famiglie La famiglia definisce chi beve come l’unico problema I rapporti tra i familiari sono molto deteriorati (intervento tardivo) Prevalenti sentimenti di vergogna Funzionalità del bere Soddisfazione dell’astinenza iniziale e abbandono del percorso Familiari che riprendono a bere Mancanza di legami con la comunità locale Alleanza di alcuni membri con il S. I. Carla Camici 2016

II domanda : e se la famiglia non c’è o non partecipa? Per cambiare i nostri stili di vita è importante stare insieme, confrontarsi e condividere – da soli non si cambia – se la famiglia non c’è o non partecipa è sufficiente frequentare il club composto da tante altre famiglie? Noi pensiamo che è meglio trovare un familiare solidale cioè un’ altra persona con la quale stabilire un rapporto amicale e affettivo unico, irripetibile, che frequenta il club insieme a noi ed è disponibile a mettere in discussione e a cambiare i propri stili di vita Carla Camici 2016

grazie a tutti Vi aspettiamo numerosi, le famiglie hanno bisogno di nuovi Servitori Insegnanti,di nuovi familiari solidali e soprattutto di nuovi giovani amici Carla Carla Camici 2016