Una introduzione allo studio del pianeta

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Transcript della presentazione:

Una introduzione allo studio del pianeta Marcella Di Stefano – Simona Pederzoli – Andrea Pizzirani Una introduzione allo studio del pianeta

Capitolo 2 La Terra e la Luna Lezione 17 Le carte geografiche

La superficie terrestre si può riprodurre con modelli tridimensionali o su superfici piane. I globi permettono di rappresentare la Terra in modo fedele, poiché hanno la sua stessa forma, ma non sono di grande utilità pratica perché poco maneggevoli e poco dettagliati. Le carte geografiche sono ancora oggi lo strumento più importante e diffuso per rappresentare il territorio (mappa del mondo di Claudio Tolomeo).

Una carta geografica è una rappresentazione approssimata, ridotta e simbolica della superficie terrestre o di una sua porzione. 4 4

Le carte geografiche sono approssimate perché è impossibile trasferire una superficie curva su un piano senza deformarla. Una rappresentazione «ideale» e perfetta della superficie terrestre essere contemporaneamente equidistante, equivalente e isogona. In genere una carta soddisfa, e non sempre completamente, solo una delle tre condizioni. 5 5

Una carta è equidistante quando è mantenuto costante il rapporto tra le lunghezze sulla carta e quelle reali. Una carta è equivalente quando è mantenuta la proporzionalità tra le aree nella carta e le corrispondenti aree della superficie terrestre. Una carta è isogona quando gli angoli misurati sulla carta sono identici a quelli misurati sul terreno. 6 6

Le carte geografiche sono ridotte poiché la superficie rappresentata è rimpicciolita rispetto alla superficie reale. La scala della carta indica il rapporto fra una lunghezza misurata sulla carta e la corrispondente lunghezza sulla superficie terrestre. La scala può essere numerica o grafica. Nella scala numerica il numeratore è sempre il numero 1 e il denominatore è un numero che indica quante volte una lunghezza reale è stata ridotta. La scala grafica è un segmento graduato che fornisce la corrispondenza fra le lunghezze rappresentate sulla carta e le lunghezze reali. 7 7

detti simboli cartografici. Le carte geografiche sono simboliche poiché per raffigurare certi dettagli della realtà utilizzano segni e figure convenzionali, detti simboli cartografici. A seconda delle caratteristiche che si vogliono evidenziare si utilizzano simboli diversi che nelle carte sono descritti in un’area specifica detta legenda. 8 8

Per rappresentare i rilievi e le depressioni del terreno si utilizzano due simbologie principali: le isoipse e le tinte altimetriche. Le isoipse o curve di livello sono linee che uniscono tutti i punti situati alla stessa quota. Si ottengono immaginando di intersecare la superficie terrestre con piani paralleli ed equidistanti tra loro. Tinte altimetriche Isoipse Le tinte altimetriche raffigurano le aree situate a diversa altezza con tonalità differenti di colore. 9 9

In una carta, il dislivello tra le isoipse è costante, perciò se le isoipse sono molto ravvicinate, il terreno è in forte pendenza, viceversa se le isoipse sono distanziate, il terreno ha una pendenza lieve. profilo del territorio 10 10

Per le aree sommerse, si utilizzano linee analoghe alle isoipse, dette isobate, che uniscono punti aventi la stessa profondità. Le isobate permettono di rappresentare l’andamento dei fondali dei mari e dei laghi. 11 11

Perché le carte utilizzate nella navigazione devono essere isogone? Ragioniamo insieme Perché le carte utilizzate nella navigazione devono essere isogone? Per stabilire esattamente la rotta da seguire in mare utilizzando una carta, è indispensabile che nella carta gli angoli vengano riportati con la stessa ampiezza degli angoli reali. 12