Emozioni e Sviluppo Emotivo.

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Emozioni e Sviluppo Emotivo

Riconoscere le emozioni di base è apparentemente semplice

1) Emozione e Competenza Emotiva: definizioni 4

1) Emozione e Competenza Emotiva: definizioni 5

Corpo & Emozione

Corpo & Emozione

Ma quali sono le emozioni? A quale età si sperimentano? Ci sono emozioni innate? Ed emozioni acquisite?

Tipi di pianto Pianto di base (fame) Pianto di rabbia Pianto di dolore Richiamo di richiamo/attenzione

Tipi di pianto http://www.youtube.com/watch?v=8DG0LY73_40 https://www.youtube.com/watch?v=ZA3KsBTJAJ8 https://www.youtube.com/watch?v=iVeKq9sriuA&t=71s http://www.youtube.com/watch?v=avUsS9EKyq0

Il sorriso Campos (2009): scambio emotivo tra caregiver e bambino Sorriso endogeno (riflesso) Sorriso esogeno Sorriso sociale

Il sorriso Nelle prime settimane di vita si assiste alla comparsa del sorriso endogeno: manifestazioni automatiche e riflesse. Alla fine del II mese compare il sorriso esogeno attivato dalla voce materna e dal volto umano, associato al contatto oculare: conserva ancora alcuni aspetti di automaticità. Durante il III-IV mese compare il sorriso sociale, rivolto in modo più frequente ai familiari e sincronizzato con il loro sorriso, prevede uno scambio reciproco

La Paura Paura: - una delle prime emozioni del bambino - appare generalmente intorno ai 6 mesi e raggiunge l'apice verso i 18 mesi - bambini maltrattati o abbandonati possono mostrare paura anche prima dei 3 mesi (Campos, 2005)

Paura Paura dell'estraneo: Si manifesta gradualmente Appare la prima volta intorno ai 6 mesi sotto forma di diffidenza Intorno ai 9 mesi diventa più intensa ed aumenta fino al I anno di vita (Scher, Harel, 2008) Condizioni in cui varia l'espressione della paura: Aspetti culturali Aspetti temperamentali Aspetti contestuali Aspetti relazionali

Ansia da separazione Ansia da separazione: si riferisce alla paura di allontanarsi dalla figura di accudimento (caregiver) Consiste nel pianto o altri segni di sofferenza all'allontanamento del caregiver Si manifesta prevalentemente tra i 14 e i 24 mesi Raggiunge il picco a 15 mesi Decresce gradualmente durante l'infanzia e nel periodo prescolare

Emozioni e Sviluppo Emotivo Cosa sono emozioni e competenza emotiva? Dove gioca il maggior ruolo la cultura e l’educazione?

dal verbo latino moveo, «movere» con l’aggiunta del prefisso «e -» («movimento da»). Indica che in ogni emozione è implicita una tendenza ad agire. (da Goleman, 1995)

Che cosa sono le emozioni? Un sentimento, uno stato affettivo che si presenta quando una persona si trova nel corso di un evento, di un’interazione che riveste una particolare importanza, specialmente per il suo benessere. La presenza di un’emozione è rivelata dalla manifestazione del comportamento, che riflette il piacere o il dispiacere dello stato d’animo o del momento che la persona sta vivendo, ma le componenti che definiscono l’emozione non sono tutte oggettive e tangibili.

Che cosa sono le emozioni? Emozioni positive includono entusiasmo, gioia, amore. Emozioni negative includono ansia, rabbia, senso di colpa e tristezza. Le emozioni sono influenzate dalla base biologica e dall’esperienza. Darwin (1872): le espressioni facciali delle emozioni sono innate, non apprese; universali; a base evoluzionistica e si sono evolute dalle emozioni degli animali.

Emozione: allontanamento dal normale stato di quiete dell’organismo, cui si accompagna un impulso all’azione e alcune reazioni fisiologiche interne Livelli implicati: Livello fisiologico Livello cognitivo Livello motivazionale Livello espressivo e comunicativo Livello sociale

Catena di eventi che costituisce un’emozione (Plutchik, 1983):

Lo sviluppo delle emozioni Prima infanzia Primi cambiamenti evolutivi nelle emozioni La comunicazione delle emozioni permette l’instaurarsi di interazioni coordinate con i caregivers e l’inizio di un legame emotivo. Grazie a questa coordinazione, tali interazioni sono descritte come reciproche o sincroniche. Emozioni primarie (chiamate anche fondamentali): si trovano negli umani e negli altri animali; includono la sorpresa, l’interesse, la gioia, la rabbia, la tristezza, la paura e il disgusto. Sono presenti nei primi 6 mesi di vita.

Lo sviluppo delle emozioni Seconda infanzia Le emozioni autoconsapevoli richiedono che i bambini siano in grado di rivolgersi a se stessi e di avere consapevolezza di sé come esseri distinti dagli altri. L’orgoglio viene espresso quando i bambini provano un sentimento di gioia in seguito all’esito positivo di un’azione particolare. La vergogna emerge quando i bambini percepiscono che non hanno raggiunto dei comportamenti standard o degli obiettivi. Il senso di colpa emerge quando i bambini giudicano il loro comportamento un fallimento.

Lo sviluppo delle emozioni Primi cambiamenti evolutivi Emozioni complesse (chiamate anche secondarie o sociali): si trovano solo negli esseri umani dal momento che richiedono cognizione e soprattutto consapevolezza alcuni autori le definiscono autoconsapevoli o autocoscienti; includono empatia, gelosia e imbarazzo, che appaiono per la prima volta a circa un anno e mezzo (a seguito dell’emergere della consapevolezza di sè); orgoglio, vergogna e senso di colpa che appaiono attorno ai due anni e mezzo. Nello sviluppo di questo secondo gruppo di emozioni autoconsapevoli (definite come emozioni autoconsapevoli valutative), i bambini acquisiscono, e sono in grado di utilizzare, modelli e norme sociali per valutare il loro comportamento.

Lo sviluppo delle emozioni Età scolare o fanciullezza Vi sono alcuni cambiamenti importanti nello sviluppo delle emozioni: Aumentata abilità di comprendere emozioni complesse come orgoglio e vergogna. Maggiore comprensione del fatto che in una situazione si può sperimentare più di un’emozione. Accresciuta tendenza a tenere in maggior considerazione gli eventi che conducono a reazioni emotive. Miglioramenti nell’abilità a sopprimere o nascondere reazioni emotive. Uso di strategie autonome per ridirigere sentimenti, per esempio, l’utilizzo di pensieri distraenti.

Lo sviluppo delle emozioni Adolescenza Durante la prima adolescenza aumentano gli alti e bassi emotivi. Sebbene il malumore sia un aspetto normale della prima adolescenza, nondimeno, per alcuni adolescenti, tali emozioni possono riflettere dei seri problemi. Le fluttuazioni emotive nella prima adolescenza possono essere legate alla variabilità ormonale di questo periodo, anche se le esperienze ambientali possono influire ancor più dei cambiamenti ormonali sulle emozioni dell’adolescenza.

Competenza emotiva - Abilità nell'affrontare le proprie emozioni e quelle degli altri salvaguardando le relazioni con il mondo esterno Comprensione delle emozioni Regolazione delle emozioni

Socializzare alle emozioni e nascita della competenza emotiva Denham (1998) definisce la Competenza emotiva: L'acquisizione di due abilità: Comprensione delle emozioni di base e complesse nelle diverse situazioni Regolazione della espressione e del sentimento personale legato alle emozioni nelle diverse situazioni Una buona competenza emotiva: Consente all'individuo di vivere in modo adattivo le emozioni positive e negative Adattivo significa: raggiungere i propri obiettivi senza interrompere le relazioni sociali 28

Competenza emotiva - Abilità nell'affrontare le proprie emozioni e quelle degli altri salvaguardando le relazioni con il mondo esterno

Regolazione dell’emozione Consiste nel controllare o attenuare efficacemente il proprio stato di attivazione psico-fisiologico (arousal) per adattarsi e raggiungere uno scopo. L’arousal implica uno stato di allerta o di attivazione, che può raggiungere livelli troppo alti per un funzionamento efficace.

Competenza emotiva - Regolazione delle emozioni: controllare o attenuare l'arousal per avvicinarsi allo scopo E' frutto di una progressiva acquisizione: - dalla etero all'auto-regolazione - uso di strategie cognitive - regolazione dell'arousal - gestione e scelta delle situazioni in relazioni al proprio stato e agli obiettivi - strategie di coping

Quindi come possiamo ri-definire le emozioni? Sebbene i ricercatori siano per lo più d’accordo con Darwin nel ritenere che le emozioni abbiano una base biologica, tuttavia la regolazione e l’espressione delle emozioni sono modellate da caregivers e fattori culturali. Caregivers giocano un ruolo nella regolazione neurobiologica delle emozioni del bambino. Le regole di espressione (display rules) delle emozioni non sono universali.

Regolazione dell’emozione Un tratto distintivo dei bambini e degli adolescenti con problemi consiste proprio nella difficoltà a gestire le emozioni. I genitori possono aiutare i bambini a imparare a regolare le proprie emozioni. Genitori che allenano all’emozione Genitori che rifiutano l’emozione

Regolazione delle emozioni: Competenza acquisita nel tempo in cui l'individuo è in grado di monitorare e regolare le emozioni vissute e quelle espresse Come valuteresti, con uno strumento quantitativo, la regolazione delle emozioni in un individuo di 12-13 anni? Costruisci uno strumento carta e matita

Emozioni positive Gioia, interesse, curiosità, piacere, gratitudine, fiducia, ottimismo, orgoglio Emozioni negative rabbia, disprezzo, noia, paura, tristezza, vergogna, senso di colpa, delusioni

Regolazione delle emozioni: In letteratura è valutata mettendo in rapporto l'intensità delle emozioni vissute con quella delle emozioni espresse. Ad esempio: Emozioni positive vissute – Emozioni positive espresse Emozioni negative vissute – Emozioni negative espresse

Emozioni positive Gioia Interesse Curiosità Piacere Gratitudine Fiducia Ottimismo Orgoglio Emozioni negative Rabbia Disprezzo Noia Paura Tristezza Vergogna Senso di colpa Invidia Domanda 1: Nell'ultima settimana con quanta intensità hai provato\vissuto le seguenti emozioni positive e negative? Domanda 2: Nell'ultima settimana con quanta intensità hai espresso le seguenti emozioni positive e negative? Rispondere su una Scala Likert a 4 passi Molto = 3 Abbastanza = 2 Poco = 1 Per niente = 0

I caregivers educatori possono socializzare alle emozioni in tre modi: Modeling: le modalità espressive e di auto-regolazione delle emozioni dell'adulto nella vita quotidiana forniscono esempi al bambino/studente. Coaching: l'educatore istruisce il bambino/studente sulle emozioni e su come riconoscerle-esprimerle nelle diverse situazioni. Contingency: di fronte alle situazioni emotivamente salienti l'educatore reagisce con l'obiettivo di regolare l'espressione delle emozioni del bambino/studente.

Contingency Coaching Modeling A casa...... Contingency Coaching Modeling 39

Coaching A scuola, negli ultimi anni è molto utilizzato il coaching nelle alfabetizzazioni alle emozioni. Coaching 40

A scuola...... Contingency 41

A scuola...... Modeling 42

I caregivers educatori possono socializzare alle emozioni in tre modi: Modeling: si basa su apprendimento e insegnamento implicito e spesso non consapevole. Coaching e Contingency: si basano su apprendimento e insegnamento esplicito e consapevole. L'efficacia dello stile di socializzazione alle emozioni adottato dall'adulto cambia in relazione alla natura della relazione tra educatore e bambino/studente. Le variabili determinanti per l'efficacia sono: continuità, reciprocità e intimità.

Competenza sociale ed emotiva E' dunque un processo lungo e complesso che sotto-intende numerose altre abilità... Sai indicare quali? 44

Il decalogo di Rubin, Bukowski e Parker (1998): Il ruolo delle emozioni nel nostro ben-essere Il decalogo di Rubin, Bukowski e Parker (1998): 1. Saper comprendere i pensieri, le emozioni e le intenzioni degli altri; 2. Saper astrarre informazioni sul partner sociale e sull’ambiente in cui la potenziale interazione ha luogo; 3. Generare vari mezzi attraverso i quali iniziare una conversazione o un’interazione, mantenerla e concluderla positivamente; 4. Capire le conseguenze di un’azione sociale per sé e per l’obiettivo; 5. Avere un giudizio morale che guidi in modo leale le azioni; 6. Comportarsi altruisticamente e positivamente; 7. Esprimere in modo appropriato emozioni positive e inibire quelle negative; 8. Inibire i comportamenti negativi che potrebbero derivare da emozioni e pensieri negativi nei confronti dei partner sociali; 9. Comunicare verbalmente e non, in un modo che permetta la comprensione sociale da parte del partner; 10. Prestare attenzione ai tentativi di comunicazione dell’altro ed essere ben disposti ad adattarsi alle richieste del partner sociale. 45

In sintesi: La competenza emotiva è composta da numerose sotto-abilità acquisite lungo l'intero arco di vita. Si compone delle capacità di comprendere le proprie ed altrui emozioni e di regolare l'espressione delle proprie. Gli educatori (genitori e insegnanti), per il ruolo particolare giocato nella relazione con il bambino/studente, socializzano alle emozioni. L'efficacia del loro intervento dipende da alcune variabili: continuità, reciprocità e intimità Il modeling e il contingency rappresentano le strategie di socializzazione più efficaci per favorire la competenza emotiva di bambini e alunni 46

Gli argomenti trattati in questa lezione possono essere approfonditi nel capitolo 9 del volume di Santrock. Buon lavoro! 47