REFERENTE contro il bullismo e il cyberbullismo
la prima, la più importante. Il ruolo del Referente è quello di supportare i colleghi con indicazioni tecniche e attività di sensibilizzazioni, ma Tutti i docenti che si trovano in presenza di eventi sospetti devono scrivere circa l’episodio suddetto una breve relazione e comunicarlo al/alla Dirigente Scolastico/a che provvederà alla dovuta comunicazione alle autorità competenti. Non farlo vuol dire venire meno al proprio ruolo di vigilanza e di Pubblico Ufficiale, con le conseguenze giuridiche stabilite da norma di legge, ed esporre la scuola ad eventuali richieste di risarcimento danni.
Perché la scuola come luogo di un referente e perché la scuola coinvolta anche in questo problema educativo - sociale ? Perché la scuola, come una sorta di «Imbuto sociale»; è il luogo dove necessariamente è possibile incontrare i ragazzi e le famiglie. E’ molto importante sensibilizzare le famiglie , che sono le più sguarnite rispetto alle conseguenze sociali ed economiche del fenomeno bullismo-cyberbullismo
Alcuni dati su cui riflettere I dati nazionali, raccolti da tutte le autorità coinvolte, e a cui fa riferimento la casa «Fate bene fratelli « di Milano , che ha allestito un centro apposito per dipendenze da smartphone, ma anche per vittime di bullismo e bulli ( esiste anche un reparto per i tentati suicidi che sono in crescita ) dichiara che: Il 30% dei ragazzi frequentanti le scuole sono vittime di bullismo nelle sue varie forme ( 3 su 10 ). Perciò circa 1.2000.000 studenti sono in sofferenza e sono presenti nelle nostre scuole, anche se noi non lo sappiamo. Su 15000 studenti: 2 su 4 fanno sexting già a partire dai 10 anni e 2 su 4 accedono a siti porno con conseguenze molto gravi in età adulta sul piano affettivo-relazionale In un anno le denunce per bullismo sono state 354 e sono in crescita Nel 2017 i casi di tentato suicidio noti sono stati 356 e sono in crescita. I ragazzi presenti ad oggi nel centro sono 1300, ma le richieste sono 7000 Si sta operando per aprire altri Centri su tutto il territorio nazionale: Novara , Torino, Roma…, per creare un Centro Osservatorio e strutture di indagini ancora più affinate
L’attività del Referente, ma non più da solo, e di tutti i docenti perciò deve proseguire Alcune attività sono state già attivate , ma vanno migliorate e potenziate e rese strutturali. Ricordo almeno le principali E’ necessario riprendere il Regolamento scolastico su questo specifico aspetto. Sarebbe opportuno effettuare un questionario anonimo all’inizio dell’anno verso gli studenti in merito alla loro eventuale esperienza di vittime e/o bulli. Va resa strutturale l’educazione alla web-reputation, almeno nel biennio Va pensato e organizzato un corso di aggiornamento per tutti i docenti relativo al tema. Vanno coinvolte quante più famiglie possibili in un percorso di presa di coscienza e consapevolezza che verso i propri figli il diritto ad educare prevale certamente su quello della privacy relativo al cellulare dei loro figli, perché in realtà questo strumento resta a carico loro e i figli sono minorenni.