DONNE PER LE DONNE.

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DONNE PER LE DONNE

Condizione femminile in Italia La condizione femminile in Italia, al pari degli altri paesi occidentali industrializzati, ha subito radicali mutamenti nel corso dei secoli. Le donne, da componente sociale con limitati diritti, hanno visto riconoscere, nel corso del XIX e XX secolo, formalmente il loro ruolo paritario nella società contemporanea. Rimangono tuttavia ancora alcune diseguaglianze che, radicandosi anche in una dimensione culturale, la parità legislativa non riesce a colmare come per esempio l’ambito lavorativo che indica solo il 48,1% dell’ occupazione femminile mentre quella maschile si attesta su 66,5%.Guardando però dal punto di vista universitario e del mondo del lavoro le giovani italiane sono ormai più istruite dell’ uomo , pur avendo dovuto lottare molto di più per l’ istruzione.

(1748-1793) Olympe de Gouges, pseudonimo di Marie Gouze(Montauban, 7 maggio 1748 – Parigi, 3 novembre 1793), è stata una drammaturga e attivista francese che visse durante la rivoluzione francese. I suoi scritti femministi e abolizionisti ebbero grande risonanza. Olympe de Gouges lottò per la difesa dei diritti delle donne con un compito che assolse con impegno. Scrisse la «Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina», nella quale affermò l’uguaglianza dei diritti civili e politici tra i due sessi, insistendo per la restituzione dei diritti naturali che erano stati sottratti alle donne. In quell’epoca il suffragio era basato sulla classe sociale e la maggioranza del popolo francese non poteva permettersi di andare al voto.

Réflexions sur les hommes nègres Dall'inizio del 1780, al momento della creazione della Compagnia degli amici dei neri, che riuniva i primi sostenitori dell'abolizione della schiavitù nera, Olympe de Gouges prese la loro difesa. Scrisse un testo, «La schiavitù dei neri», che pubblicò e che rappresentò a teatro e che fece scandalo.

Mary Wollstonecraft È stata una filosofa e scrittrice britannica, considerata la FONDATRICE DEL FEMMINISMO LIBERALE Nacque a Londra nel 1759 e fu una delle prime persone a sostenere  l’importanza di riconoscere maggiori diritti alle donne. Durante la sua vita le sue idee non furono mai apprezzate, ma questo non la fermò né la fece mai desistere dal promuoverle. Ebbe una vita breve e avventurosa: dopo un’adolescenza passata in una famiglia povera e condizionata dall’alcolismo del padre, si rese indipendente con il proprio lavoro e una istruzione ottenuta attraverso i suoi studi personali.

Cosa fece? Il primo scritto politico e rilevante di Mary fu A Vindication of the Rights of Men (Rivendiazione dei diritti degli uomini), che si poneva in aperto contrasto con la posizione negativa di Edmund Burke sulla rivoluzione francese, e nel quale Mary cominciò a difendere l’idea di egualità dei diritti civili per tutti, donne comprese. Due anni dopo, nel 1792, seguì il suo scritto più importante, A Vindication of the Rights of Woman (Rivendicazione dei diritti delle donne) nel quale sostenne che le donne non sono inferiori per natura agli uomini, anche se la diversa educazione a loro riservata nella società le pone in una condizione di inferiorità e di subordinazione. Parlò, nel suo libro, anche dei diritti delle bambine, della loro educazione e della scarsa istruzione a loro concessa.

Cosa significa Suffragette? Il termine suffragette indica il movimento di emancipazione femminile nato per ottenere il diritto di voto per le donne Il termine corretto sarebbe stato suffragista ma nell’uso comune si usa suffragetta che sta ad indicare la donna che lotta per ottenere il riconoscimento e la dignità delle donne. Il termine coincide con l’attuale «femminista».

Emmeline Pankhurst È stata un’attivista politica britannica che guidò il movimento delle suffragette, aiutando le donne ad ottenere il diritto di voto. All’età di 14 anni partecipò al movimento per il suffragio femminile. Nel 1918 la «Representation of the People act 1918» concesse il diritto di voto a tutti gli uomini di età superiore ai 21 anni e alle donne di età superiore ai 30. Morì il 14 giugno 1928, poche settimane prima che il governo concedesse il diritto di voto a tutte le donne di età superiore ai 21 anni. Fu commemorata due anni dopo la morte con una statua posizionata all’interno dei Victoria Tower Gardens .

Millicent Fawcett Nacque in una famiglia agiata. All’età di dodici anni si recò a Londra per studiare in una scuola privata per studiare assieme alla sorella. Dopo aver ascoltato il discorso sulla parità dei diritti di John Stuart Mill, si avvicinò all’attivismo dei diritti delle donne; a soli diciannove anni fu nominata segretaria della London Society for Women’s Suffrage. Fu membro chiave della Women’s Local Government Society. Portò avanti numerose battaglie per frenare gli abusi sui minori e criminalizzare l’incesto; è considerata fondamentale per aver fatto ottenere il voto a sei milioni di donne inglesi sopra i trent’ anni. Morì nel 1929.

Anna Maria Mozzoni Anna Maria Mozzoni, nata il 5 maggio 1837 e deceduta il 14 giugno 1920, è stata una femminista per la maggior parte della sua vita e viene comunemente considerata la fondatrice del movimento femminile in Italia. All’ inizio della sua carriera Anna Maria ha abbracciato il socialismo utopico, mentre, più tardi difese i poveri e sostenne l’uguaglianza delle donne. Nel 1864 scrisse «Donna e le sue relazioni sociali» in occasione della revisione del Codice civile italiano , una critica femminista del diritto di famiglia italiano. Nel 1878 Anna Maria rappresentò l’Italia al Congresso Internazionale sui diritti delle donne in Italia e nel 1879 pubblicò la sua traduzione dall’inglese all’italiano di «The Subjection of Women» di John Stuart Mill. Nel 1881 Anna Maria si unì ad altri repubblicani, radicali e socialisti in una richiesta di suffragio universale , tra cui il suffragio femminile; nel 1881 fondò anche la «Lega per la promozione dell’interesse delle Donne» a Milano per promuovere una varietà di cause.

THERESA KACHINDAMOTO Theresa Kachindamoto è il capo supremo, o Inkosi , del distretto di Dedza nella regione centrale del Malawi .  Ha un'autorità informale su oltre 900.000 persone.  È conosciuta per la sua azione energica nello sciogliere  i matrimoni infantili e nell'insistere sull'educazione sia per le ragazze che per i ragazzi.

Un'indagine delle Nazioni Unite nel 2012 ha rilevato che più della metà delle ragazze del Malawi si sono sposate prima di aver raggiunto i 18 anni. Le ragazze, a volte anche di sette anni, sono soggette a tradizioni sessualmente violente. Nel 2015 il Malawi ha approvato una legge che proibisce il matrimonio prima dei 18 anni. Kachindamoto fu turbata quando trovò un numero elevato di matrimoni infantili nel suo distretto. Non riusciva a convincere i genitori a cambiare le loro opinioni, ma i 50 sottocapi del distretto erano d'accordo con lei nell’ abolire il matrimonio precoce. Ha licenziato quattro sottocapi responsabili delle aree in cui sono continuati i matrimoni di bambini, successivamente li ha reintegrati quando ha avuto conferma che questi matrimoni erano stati annullati. A partire dal 2016 è riuscita ad annullare più di 850 matrimoni precoci. Nel giugno 2015 ha dichiarato a Maravi Post :"Ho rescisso 330 matrimoni di cui 175 erano mogli e 155 erano fanciulle, volevo che tornassero a scuola e questo ha funzionato". Ha detto al Nyasa Times: «Nessun bambino dovrebbe essere trovato a bighellonare a casa, a fare giardinaggio o a fare le faccende domestiche durante il periodo scolastico, nessun capo villaggio può officiare il matrimonio prima di aver esaminato le date di nascita della coppia.» Kachindamoto dice: «Educa una ragazza e istruisci l'intera area ... Istruisci il mondo».

Wajen-al-huwaider È un’attivista e scrittrice saudita. Il 6 agosto 2006 è stata arrestata dopo aver protestato pubblicamente, dicendo «dai alle donne i loro diritti» Prima di essere rilasciata fu costretta a firmare una dichiarazione nella quale accettava di cessare ogni attivismo per i diritti umani. Nel 2011 al-huwaider è stata accusata di sequestro di persona per aver tentato di aiutare Nathalie Morin a scappare dal marito violento; le accuse sono state ritirate a causa dell’influenza di un importante politico nella regione, ma un anno dopo è stata accusata del crimine minore di Takhbib cioè incitazione alla separazione tra marito e moglie. Il 15 giugno 2013 è stata condannata al carcere per 10 mesi, con un ulteriore divieto di viaggio di 2 anni.

che le protegga dall'attacco di chiunque. L'oppressione delle Al-Huwaider ha sostenuto la nomina di Norah al-Faiz e ha aggiunto che il governo saudita ha bisogno di promuovere i diritti delle donne. Al-Huwaider ha scritto: "Le donne saudite sono deboli, non importa quanto alto sia il loro status, perché non hanno alcuna legge che le protegga dall'attacco di chiunque. L'oppressione delle donne e l'annullamento della loro identità è un difetto che colpisce la maggior parte delle case in Arabia Saudita ". Nel 2007 ha ricevuto l'attenzione dei media internazionali quando un video con lei alla guida in Arabia Saudita è stato pubblicato su YouTube; era illegale per le donne guidare in Arabia Saudita in quel momento. Nel 2008 ha presentato una petizione al re Abdullah chiedendo la fine del divieto di guida alle donne. Al-Huwaider ha anche fatto una campagna contro le leggi del «mahram» che obbligano le donne ad essere accompagnate fuori casa da un parente maschio. Un breve periodo trascorso negli Stati Uniti l'ha influenzata facendola diventare un'attivista femminista: "ho imparato che la vita non significa nulla senza libertà, poi ho deciso di diventare una vera attivista per i diritti delle donne, per liberare le donne nel mio paese e farle sentire vive ".

MALALA YOUSAFZAY Malala è nata a Mingora, una città che si trova nella Valle di Swat in Pakistan, il 12 Luglio 1997. NEL 2013: E’ stata nominata per il Premio Nobel per la Pace NEL 2014:E’ stata nominata di nuovo e ha vinto diventando la persona più giovane a ricevere il Premio Nobel. E’ nota per il suo impegno per l’affermazione dei diritti civili e per il diritto all’istruzione delle donne della città Mingora. All’eta di 14 anni essa veniva minacciata dai Talebani. Il 9 Ottobre 2012, mentre tornava a casa da scuola, alcuni uomini sono saliti sul bus su cui lei tornava a casa e hanno chiesto di sapere chi fosse Malala. Quando i suoi amici si girarono verso Malala, la sua posizione fu rilevata. L’uomo armato le sparò colpendola nella parte sinistra della testa ; i proiettili arrivarono al collo; fu ricoverata e dopo molti interventi viene salvata.

TINA ANSELMI E’ stata la prima donna ministro in Italia e «madre della legge sulle pari opportunità»; il concetto di «famiglia patriarcale» per l’Anselmi non aveva più ragione d’essere e andava sostituito con una visione paritaria tra uomo e donna. Per questo incitava le donne ad avere coraggio e a farsi riconoscere quei diritti che la società tendeva a negare. A distanza di 15 anni dal congresso di Napoli ,verrà approvata nel 1977 la legge che prevede la parità di trattamento e di assunzione uomo/donna in materia di lavoro.

FRANCA VIOLA Nel 1965 Franca aveva 17 anni ,era la ragazza più bella di Alcamo. Aveva conosciuto il suo rapitore : Filippo Melodia. Il 26 dicembre, Melodia insieme ad altri dodici ragazzi fanno irruzione a casa Viola e rapiscono Franca e il fratellino di 8 anni;li portano in un casolare di campagna. Suo fratello viene liberato dopo due giorni, Franca subisce una violenza di gruppo e dopo sei giorni viene riportata in paese . Quando torna a casa c’è la cosiddetta “paciata” tra le famiglie, ovvero il matrimonio riparatore per far decadere l’accusa della violenza. Ma Franca non vuole sposare il suo rapitore e diviene così la prima donna in Italia ad apporsial matrimonio riparatore; i sequestratori vengono tutti condannati ,Melodia condannato a soli 11 anni di carcere. Franca ha dovuto condurre una lunga battaglia con forza e coraggio, divenendo il simbolo dell’emancipazione femminile. Dopo 15 anni ,nel ‘96 , la violenza sessuale viene legalmente considerata non più come un reato “contro la moralità pubblica” bensì come un crimine “contro la persona”.

EMMA BONINO Emma Bonino è una politica italiana: ministro degli affari esterni  della Repubblica Italiana ,una delle figure più importanti del radicalismo liberale italiano dell'età repubblicana. Oltre ad aver ricoperto importanti cariche nel Partito Radicale, è stata membro del comitato esecutivo dell‘International Crisis Group, ideatrice e promotrice della Corte penale internazionale, professoressa all‘Università americana del Cairo, delegata per l‘Italia all‘Onu per la moratoria sulla pena di morte, nonché fondatrice dell'organizzazione internazionale «Non c’è pace senza giustizia» per l'abolizione delle mutilazioni genitali femminili. Nel 2011 è l'unica italiana inclusa dalla rivista statunitense  Newsweek nell'elenco delle 150 donne che “muovono il mondo".

EMMA WATSON È nata il 15 aprile 1990 a Parigi , ha frequentato i primi due anni all'Università Brown di Rhode Island, studiando Storia, per poi spostarsi all'Università di Oxford, presso il Worcester College. Per l'ultimo anno di studi ritorna all'Università Brown, per poi laurearsi, il 25 maggio 2014, in Letteratura inglese. Fu ambasciatrice per la campagna della ‘’HE FOR SHE’’.

HE FOR SHE Una campagna di solidarietà per l’uguaglianza creata da Women. Famoso è il suo discorso: « Vogliamo provare a galvanizzare il maggior numero possibile di uomini e ragazzi per difendere l’eguaglianza di genere. Sono stata nominata e più ho parlato di femminismo e più mi sono resa conto che la lotta per i diritti delle donne è troppo spesso diventata sinonimo di odio dell’uomo. Se c’è una cosa che so con certezza e che questo deve finire. Il femminismo per definizione è la convinzione che uomini e donne debbano avere pari diritti e opportunità: è la teoria dell’uguaglianza tra i sessi». Video.

GRAZIE combattuto per i diritti di tutte le donne Grazie a queste donne e a tutte quelle che hanno combattuto per i diritti di tutte le donne IPS E. FALCK Classe 2 F