Laboratorio di Pedagogia Generale – La Rivoluzione Silenziosa dei BES

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Laboratorio di Pedagogia Generale – La Rivoluzione Silenziosa dei BES Roma 4 maggio 2019, Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Scienze della Formazione, Polo Didattico, via Principe Amedeo 182, Aula 4. Rivoluzionare la visione sui BES Gruppo III: «A distanza ravvicinata» Camilla Labate – camillalabate@gmail.com - 3400950288 Edoardo Mantelli – edo.mantelli@stud.uniroma3.it - 3491475923 Michela Nicolò – mic.nicolo@stud.uniroma3.it - 3489866928 Francesca Palombi – fra.palombi2@stud.uniroma3.it - 3381268080 Fabiola Pavia – fab.pavia@stud.uniroma3.it - 3515691919 1 Edoardo Mantelli

Discorso del Dr. Remigio Cenzato: Medico-Chirurgo Sguardo del bambino: l’immagine psichica. L’immagine: percezione ed esperienza. risveglio coscienza La coscienza: Jacobson (confronto); Hartman (sé e io). Incontro io-soma; sé-immagine (Buber); tappe fondamentali. consapevolezza Hegel (spirito assoluto), Goethe (scienze naturali), Steiner (cause). Studio dei disegni e immagini del bambino. Lettura e scrittura. L’io: Steiner; coincidenza io-soma. Disturbi BES e cause. 12 costituzioni legate alla nascita della coscienza e del suo orientamento. Indicazioni pedagogiche e obiettivi. 2 Fabiola Pavia

Eva Ujlaky e l’Extra Lesson Nell’incontro svolto il 4 maggio all’università di RomaTre, la pedagogista ungherese Eva Ujlaky, specializzata nell’Extra Lesson (Lezione in più = terapie di sostegno da utilizzare con ragazzi che presentano problemi di comunicazione), ha evidenziato la differenza tra i bambini di oggi e quelli di 15 anni fa; infatti, afferma come i primi siano molto più precoci, fiduciosi delle loro capacità ma anche più sensibili “come se avessero delle antenne interiori che gli permettono questa ipersensibilità”. Proprio per questo, riescono a comprendere se chi gli sta accanto non è sincero o se non si trova a suo agio. Inoltre non riescono a mantenere la calma, sono sempre in movimento e si sentono persi se vengono fermati e tranquillizzati, non sanno cosa fare e questo perché hanno mille idee differenti in testa ma che non sono in grado di differenziare e/o concretizzare. È proprio questo il loro problema principale, non riescono a collegare la teoria alla pratica e perciò, perdono interesse facilmente; entrano poi in una sorta di depressione, di caos interiore che li allontana ancora di più dalla possibilità di esprimersi. La soluzione, secondo la pedagogista, si trova nei genitori e in chi gli sta intorno: essi devono rappresentare il giusto esempio e sollecitare il ragazzo nel comunicare nel giusto modo il proprio pensiero, sia attraverso la parola che attraverso il movimento. 3 Camilla Labate

Il filo rosso che unisce il discorso medico al discorso pedagogico Nella pedagogia Waldorf non si dà per scontato lo sviluppo naturale dell’apprendimento nel bambino. La difficoltà di apprendimento va di pari passo con le difficoltà nella crescita e nello sviluppo psico- fisico del bambino con BES/DSA. L’intervento pedagogico clinico e quello curativo steineriano mirano a valutare, risolvere e valorizzare le originalità dei bambini con BES/DSA e concordano nella necessità dell’uso di processi dinamici quali: esercizi di extra lessons (Audrey Mac Allen) per la sostanzialità massaggio ritmico (Hauschka-Wegman) per sviluppare il senso del limite e, attraverso il tatto, risvegliare la coscienza euritmia terapeutica (Steiner - Maier-Smiths) per l’orientamento nello spazio e l’equilibrio L’attenzione è la connessione necessaria ad ogni bambino per capire ed imparare e per risvegliare e mantenere l’attenzione in un bambino con BES/DSA sono necessari tutti i tipi di percezione sensoriale. 4 Francesca Palombi

Mite Docente 5 Michela Nicolò ABILITÀ MEZZI e-mail libri web WhatsApp Multiple Interaction Team Education ABILITÀ MEZZI Power point e-mail libri web WhatsApp Collaborazione Organizzazione Condivisione Comunicazione Sintetizzazione Camilla Michela Edoardo Docente RISULTATI PROPOSTA Acquisizione di nuove conoscenze Sviluppo di nuove relazioni interpersonali Soddisfazione per il lavoro svolto Valida perché permette di apprendere in gruppo, condividendo abilità e conoscenze. Francesca Fabiola EFFETTO Aumento delle conoscenze Miglioramento delle proprie abilità di condivisione e sintetizzazione 5 Michela Nicolò