Come e perché «essere felici», imparando ed insegnando

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Transcript della presentazione:

Come e perché «essere felici», imparando ed insegnando ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G. Pascoli” P.zza Umberto I, 83040 FRIGENTO (AV) Con Sezioni Associate di GESUALDO – STURNO - VILLAMAINA e-mail: avic83700r@istruzione.it - Tel/Fax 0825/444086 - C.F. 81000930644 STAR BENE A SCUOLA Come e perché «essere felici», imparando ed insegnando Franco Di Cecilia

INDICAZIONI NAZIONALI 2012 Nella Scuola «COMUNITÀ EDUCATIVA» e «luogo accogliente» occorre promuovere: « Star bene a scuola» «Classe come gruppo» «Prendersi cura degli allievi» «Comunità professionale»

ROGERS: « Più l’individuo è capito ed accettato profondamente, più si muove in una direzione positiva» Il « DOCENTE FACILITATORE» promuove l’autostima e la fiducia in sé: incoraggia, apprezza, favorisce il successo. Adotta uno stile democratico, improntato a: non direttività, avalutatività/autovalutazione, assertività, empatia. Sviluppa: personalità autonoma e coscienza democratica.

«STAR BENE A SCUOLA» INTELLIGENZA PENSIERO DIVERGENTE EMOTIVA SUCCESSO SCOLASTICO INTELLIGENZA EMOTIVA PENSIERO DIVERGENTE

L’EQUILIBRIO e, possibilmente, l’ARMONIA del contesto: premessa ineludibile DOCENTI FAMIGLIE DIRIGENTE

Non è solo «questione di feeling», ma 10 (buoni) CONSIGLI «posson bastare»…

«TUTTO IL RESTO È NOIA…» Eliminare la noia, la monotonia, la routine della quotidianità scolastica, mediante:

1 ° - METODI ATTIVI e DIVERSIFICATI No alla lezione frontale e cattedratica No all’insegnamento trasmissivo No al circuito tradizionale dell’apprendimento SÌ alla DIDATTICA LABORATORIALE SÌ all’APPRENDIMENTO COLLABORATIVO SÌ alla classe rovesciata

2° - …NON HO DETTO GIOIA, MA NOIA, NOIA, NOIA!» Eliminare la DIDATTICA INUTILE «Come spiegare la concessiva implicita?» La schiavitù del libro di testo e dei … «programmi» DISCIPLINE maggiormente «pericolose»: italiano, storia, geografia, L2, scienze

3° - « ME SERVE N’EMOZIONE COME ME SERVE ER PANE» La classe-totem nella Scuola grigia: l’importanza dell’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

4° - «STAVOLTA CE LA DEVO METTE TUTTA ME DEVO ‘NNAMORÀ, VADO DE FRETTA» La DIDATTICA DIGITALE, metodo complementare quanto irrinunciabile, svolta radicale nel processo di acquisizione delle conoscenze

5° - I compiti: croce (tanta) e delizia (poca) … nella giusta misura! …nel rispetto dell’ extrascuola … evidenziandone l’utilità … mai come punizione

6° - «SCUOLA DI TUTTI E DI CIASCUNO» : «non si può far e parti uguali tra disuguali» BES…e non solo: la PERSONALIZZAZIONE Promuovere il PRINCIPIO DI EQUITÀ, non di uguaglianza

7° - MOTIVARE GLI ALUNNI premessa ineludibile CLIMA SOCIALE accertamento dei prerequisiti: la «zona prossimale» dal concreto all’astratto: L’UTILITÀ predefinizione degli obiettivi , dei criteri e delle rubriche di valutazione « apprendimento significativo», tra pari, multimediale MOTIVAZIONI INTRINSECHE la «teoria dei bisogni» (Maslow) Passare dalla «pedagogia delle risposte alla pedagogia della domanda», «dallo sviluppo conoscitivo allo sviluppo cognitivo», dalle nozioni alle COMPETENZE.

8°- La scuola delle COMPETENZE Non in antitesi a conoscenze/abilità COMPETENZE…per una Scuola più DEMOCRATICA PRATICA MOTIVANTE

9° - La VALUTAZIONE: da eliminare? Valutazione formativa: non punitiva, ma regolativa Non confondere la VERIFICA con la Valutazione Attenzione agli «effetti» psicologici Valorizzare i successi (anche minimi) Distinguere l’errore dall’errante «il docente, valutando l’alunno, valuta se stesso» la dannazione del «fa quel che può»: impegno e performance la valutazione dell’alunno BES

10° - BERTOLINI: « Perseguire gli obiettivi volti alla conquista della gioia di vivere: esperienze centrate sul BELLO, sul BUONO, sul BENE»