memoria La Lavoro di: Cellitti Chiara, Frioni Laura, Basciani Giulia,

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Transcript della presentazione:

memoria La Lavoro di: Cellitti Chiara, Frioni Laura, Basciani Giulia, Fondi Erika, Piacentini Giulia, Ammirati Melissa

Cos’è la memoria? Per memoria si intende la capacità dell’individuo di conservare tracce della propria esperienza passata e di servirsene per entrare in rapporto con la realtà presente e futura. Le esperienze accumulate dalle persone nel corso della loro vita vengono catalogate, divise per categorie e smistate nelle varie zone del cervello e vengono riprese quando servono. La memoria è la centrale operativa che interviene in tutti i processi mentali.

Il modello di Atkinson e Shiffrin Il modello di funzionamento della memoria elaborato dai due studiosi prevede la presenza di tre tipi di «magazzini» in cui transitano le informazioni. Il primo è costituito dai registri sensoriali, il secondo dalla memoria a breve termine (mbt), il terzo dalla memoria a lungo termine (mlt). La memoria sensoriale impedisce che l’informazione ricevuta dagli organi sensoriali scompaia immediatamente mantenendola attiva per frazioni di secondo. Quando lo stimolo attira l’attenzione del soggetto, viene trasferito nella memoria a breve termine (mbt). Ha una capacità limitata perché le informazioni rimangono per un breve periodo. Quando invece una informazione ha bisogno di una conservazione a lungo termine passa in un altro magazzino, la memoria a lungo termine.

Memoria sensoriale La memoria sensoriale trattiene per pochi attimi un’elevata quantità di informazioni e rende possibili la percezione della realtà. Ha caratteristiche diverse a seconda dei sensi coinvolti. La memoria sensoriale visiva, chiamata «memoria iconica», è un tipo particolare di memoria di cui generalmente non siamo consapevoli e ci permette di ricordare cose o immagini visive anche per pochi istanti. La memoria sensoriale uditiva, chiamata «memoria ecoica», dura circa due secondi e ha un’impronta fondamentale nella comprensione del linguaggio verbale.

La memoria a breve termine La memoria a breve termine (mbt). Trattiene le informazioni per un breve spazio di tempo; dopo di che le tali informazioni scompaiono. La memoria a breve termine può contenere contemporaneamente solo poche unità di informazioni.

Memoria a lungo termine La memoria a lungo termine (MLT) può essere paragonata ad un archivio, di capacità quasi illimitata, dove sono conservate tutte le esperienze e le conoscenze acquisite nel corso della vita, oltre a quelle che fanno parte del nostro patrimonio genetico, come gli istinti. La memoria a lungo termine è suddivisa in:  la memoria episodica, la memoria procedurale e quella semantica. La memoria episodica permette la rievocazione consapevole di fatti personali, eventi datati nel passato e le loro relazioni. La memoria procedurale può essere definita come il ricordo del “saper come fare”, si riferisce alle operazioni necessarie per portare a termine compiti Lo scopo principale dello studio della memoria semantica è stato comprendere come la conoscenza del significato di parole e concetti sia immagazzinata e successivamente utilizzata.

La memoria di lavoro Baddeley e Graham La memoria di lavoro è un sistema operativo finalizzato alla elaborazione delle informazioni. Tale sistema prevede l’interazione dei vari tipi di memoria (mbt & mlt) Baddeley e Graham 2) Ipotesi: il funzionamento della memoria di lavoro. La memoria di lavoro è formata da due fattori: -Processore articolatorio: magazzino che elabora stimoli e informazioni verbali -Taccuino visuospaziale: elabora stimoli e informazioni visive. 1)Ipotesi: per svolgere un compito alcune informazioni passano dalla mbt alla mlt e poi vengono recuperate in caso di necessità. E poi vengono applicate dalla memoria di lavoro per svolgere il compito. Sono indipendenti e hanno una capacità limitata

Oblio L’oblio è la dimenticanza dell’esperienze passate. Può essere totale o parziale: totale quando non rimane alcuna traccia delle esperienze, parziale se ricordiamo solo una parte di esse. Nella memoria umana la perdita dell'informazione che caratterizza l’oblio, può avvenire in uno qualsiasi dei diversi processi di memorizzazione: codifica, ritenzione e recupero, e diversi sono i fattori che possono determinarlo, primo fra questi il trascorrere del tempo Molto importante è anche il ruolo dell'attenzione: se infatti non ne prestiamo abbastanza nel momento di codifica dell'informazione, sarà più difficile in seguito recuperarla.

I nostri ricordi interagiscono nell’oblio? I nostri ricordi tendono ad interagire: un’esperienza appresa precedentemente può ostacolare la memorizzazione di un’esperienza successiva e, al contrario, l’apprendimento di un’esperienza nuova può ostacolare il ricordo di un’esperienza appresa in passato Nel primo caso abbiamo un’interferenza proattiva, nel secondo caso invece un’interferenza retroattiva

Il recupero Il recupero è il processo che permette di rievocare alla mente i ricordi, gli eventi e le informazioni memorizzate. Il recupero può avvenire attraverso due forme: La rievocazione si verifica quando l’esperienza è riportata alla mente con il pensiero o con le parole Es: il ricordo di una canzone appena si sente la prima strofa, o il ritornello. Il riconoscimento si verifica quando si è in grado di individuare qualcosa o qualcuno come riconosciuto Es: quando incontriamo una persona e ci ricordiamo di averla già vista

La metamemoria Per metamemoria si intende la conoscenza che il soggetto ha dei propri processi mnestici. Secondo Flavell la metameoria si esprime secondo due aspetti: -la capacità di individuare le operazioni di memorizzazione - Individuare le difficoltà ad esse relative L’apprendimento dei concetti è fondamentale per il potenziamento della memoria: riuscire a organizzare le esperienze attraverso categorie consente di recuperare le informazioni molto più rapidamente

Le tecniche mnemoniche 1) Imparare a rilassarti. 5) Utilizzare alcune tecniche specifiche. 2) Utilizzare l’immaginazione. 4) Ricordare con le emozioni: ricordiamo con più facilità ciò che ha delle emozioni più “colorite” 3) Potenziare le capacità associative: Se un materiale difficile da imparare viene associato a elementi ben conosciuti è più facile attivare il ricordo

The end