LA MAFIA ITALIANA
UN MAFIOSO FAMOSO... Toto Riina (Salvatore Riina) : Salvatore Riina è nato il 16 novembre 1930 a Carleone e anche conosciuto con il nome di « La belva » per la suo ferocia sanguinaria. Riina è uno dei membri più influenti della mafia siciliana. Nella sua carriera criminale ha ucciso personalmente circa quaranta persone ed è sospettato di avere ordinato gli omicidi di un poco più di mille persone.
Alcuni episodi della sua vita Nel 1943 Riina perse il padre Giovanni ed il fratello Francesco (di 7 anni) mentre, insieme a lui ed al fratello Gaetano, stavano cercando di estrarre la polvere da sparo da una bomba americana inesplosa, rinvenuta tra le terre che curavano, per rivenderla insieme al metallo. Gaetano rimase ferito e Totò rimase illeso. In questi anni conobbe il mafioso Luciano LiggIo, con il quale intraprese il furto di covoni di grano e bestiame e lo affiliò nella locale cosca mafiosa, di cui faceva parte anche lo zio paterno di Riina, Giacomo. A 19 anni Riina fu condannato ad una pena di 12 anni, scontata parzialmente nel carcere dell‘Ucciardone, per aver ucciso in una rissa un suo coetaneo venendo però scarcerato nel 1956. Insieme a Liggio e alla sua banda, Riina iniziò ad occuparsi di macellazione clandestina di bestiame rubato nei terreni della società armentizia di contrada piano di scala. Nel 1958Liggio eliminò il suo capo Michele Navarra e nei mesi successivi, insieme alla sua banda di cui faceva parte Riina, scatenò un conflitto contro gli ex-uomini di Navarra, che furono in gran parte assassinati fino al 1963.
L'arresto Il 15 gennaio del 1993 fu catturato dal Crimor (squadra speciale dei ROS guidata dal Capitano Ultimo). Riina, latitante dal 1969, venne arrestato al primo incrocio davanti alla sua villa in via Bernini n. 54, insieme al suo autista Salvatore Biondino, a Palermo. Nella villa aveva trascorso alcuni anni della sua latitanza insieme alla moglie Antonietta Bagarella e ai suoi figli. L'arresto fu favorito dalle dichiarazioni rese dall'ex autista di Riina, Baldassare (Balduccio) Di Maggio, divenuto nel frattempo collaboratore di giustizia, per ritorsione verso Cosa Nostra che lo aveva condannato a morte.
Lavoro fatto da: Renondineau Romain François Jérôme Vial Matthieu T pro B A.S. 2013-2014