EVOLUZIONE DELL'APPARATO STOMATOGNATO NELL'UOMO La masticazione è un processo essenziale nell’estrazione della capacità nutritiva totale del cibo. I mammiferi hanno evoluto denti e mascelle specializzati e la cui struttura è molto piu’ complessa di quanto si ritrova in tutti gli altri vertebrati. L’evoluzione della dentatura dei mammiferi, e specialmente dei Primati, è di grande interesse poichè la struttura dei denti riflette i diversi adattamenti della dieta. Inoltre i denti sono i fossili meglio preservati, insieme alle mandibole. L’evoluzione dell’apparato masticatorio umano è probabilmente meglio documentata di quella di qualsiasi altra parte del corpo.
Le mascelle dei mammiferi si sono evolute in relazione alle loro funzioni. Le mascelle rettiliane erano primariamente una trappola per il cibo: grandi, veloci e a prova di fuga; non necessitavano di sviluppare forze poderose tra i denti. I rettili mordono solo verticalmente e i loro denti non si incontrano. Nei mammiferi i denti superiori e inferiori vengono in contatto, occludono: hanno cioè una componente trasversale. I cambiamenti importanti che hanno avuto luogo nell’evoluzione della masticazione nei Primati hanno modificato l’apparato stomatognato da una trappola per insetti, con molari poco capaci di schiacciamento (esempio: tupaia), a un potente apparato per la masticazione di cibo vegetale coriaceo (maggiore potenza di schiacciamento e triturazione). Tali cambiamenti si verificarono lentamente durante le prime fasi dell’evoluzione dei Primati.
Nell’evoluzione dell’apparato stomatognato nei Primati si assiste a due principali tendenze evolutive: 1) Il piano di occlusione e l’articolazione mandibolo-mascellare si spostano su due piani diversi: mentre nelle proscimmie stanno sullo stesso piano, nelle scimmie e nelle antropomorfe l’articolazione mandibolo-mascellare è più in alto del piano di occlusione. Mandibola a forma di squadra Abbassamento del pavimento cavità nasale e dell’arcata dentaria rispetto alla scatola cranica e alle orbite Palato a volta (in alcune specie) Cambiamento della forma del cranio 2) Il secondo sviluppo evolutivo dei Primati si collega alla potenza sviluppata tra i molari. Lo sviluppo di una mandibola potente e corta fu reso possibile allorquando la necessità di lacerare il cibo coi denti divenne poco importante essendosi evoluta una dieta erbivora. Queste due tendenze evolutive hanno operato simultaneamente nell’evoluzione dei Primati superiori e sono proseguite nell'evoluzione umana. Soltanto negli ultimi stadi del processo di ominazione si è verificata la riduzione della dimensione relativa della mandibola rispetto al peso corporeo.
Homo sapiens DENTATURA DEGLI OMINIDI DEL GENERE HOMO Riduzione di incisivi e canini Comparsa di premolari bicuspidi Canini si sono ridotti fino ad assumere una forma a spatola Assenza di un pronunciato dimorfismo sessuale dei canini Gli spazi tra i denti sono praticamente scomparsi L’arcata dentaria è pari e tondeggiante Homo sapiens
Homo habilis Homo erectus Homo sapiens arcaico moderno incisivi divengono più a forma di spatola molari diventano più piccoli in dimensioni e proporzioni Questo potrebbe indicare un altro cambiamento nella dieta Homo erectus dente mostra pattern di usura che inlcudono graffi, cavità e levigate Ciò indica una dieta non specializzata e onnivora Homo sapiens arcaico moderno Le caratteristiche della dentatura ruotano intorno alla riduzione delle dimensioni dello scheletro mascello-mandibolare. La dentatura nel suo insieme mostra un affollamento di denti Associato alle piccole dimensioni dei singoli denti e alla marcata riduzione del terzo molare (dente del giudizio).
Cambiamenti del palato e riduzione dei canini
L'ANALISI DELLO SMALTO DEI DENTI FOSSILI RIVELA INDIZI SULLA DIETA • I segni di usura e i graffi presenti sui denti fossili ha da sempre fornito indizi sulla dieta, ma recentemente l’applicazione del microscopio elettronico a scansione ha rivelato sottili cavità e graffi sulla superficie dello smalto -- pattern di micro-usura -- che forniscono informazioni più precise sulle caratteristiche della dieta. • Si è rilevato che erbe e frutti molli lasciano graffi lineari sui denti, vegetali coriacei (semi, noci) producono graffi e buchi più profondi, le foglie producono un effetto lucido e la masticazione delle ossa nei carnivori produce minuscole cavità nello smalto. dieta di vegetali coriacei dieta di frutti molli e erbe (Australopithecus robustus) (Australopithecus africanus)