“LABORATORIO HANDICAP E SOSTEGNO 1” I MODULO

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I Bisogni Educativi Speciali secondo l’ICF:
Advertisements

RITARDO NELL’APPRENDIMENTO
La RETE TERRITORIALE.
NOSOGRAFIA PSICHIATRICA
Direzione Didattica II Circolo di Moncalieri Scuola Primaria
PRIMA LEZIONE ARGOMENTO DELLA LEZIONE
Didattica Speciale Un percorso di riflessione su alcune parole chiave
Accessibilità dei siti Web
Concetti relativi alla disabilità
PROGRAMMA DEL CORSO DI DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE (M-PED/03) Prof
CLINICA DELLE MINORAZIONI: MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA
La donna, il lavoro, la disabilità Gran Guardia Verona 9 marzo 2013
Servizio Inserimento Lavorativo A.S.L. Pavia Dipartimento A.S.S.I.
Tipologie di disabilità, handicap associati e tecnologie.
Checklist ICF Una sola componente- Una sola pagina “con un’occhiata”
PROGETTO “GIOCA WELLNESS”
Valutazione e Disabilità
Il docente di sostegno: un ruolo nella scuola dell’inclusione
IL RUOLO DELLA SCUOLA a cura di Rita Garlaschelli
Disturbi dellApprendimento: INTRODUZIONE Dr.ssa Barbara Arfé Dipartimento di Psicologia e Antropologia Culturale Facoltà di Scienze della Formazione.
PROBLEMI / SINTOMI COMUNI NEI PAZIENTI AFFETTI DA DISTURBI NEUROLOGICI – 1/3 DISTURBO DI COSCIENZA DETERIORAMENTO DELLA MEMORIA, DELL’INTELLETTO, DEL COMPORTAMENTO.
Psicologia delle emozioni e della comunicazione
Gli Accordi di Programma per lintegrazione degli alunni in situazione di handicap Riflessioni sullattuazione operativa un anno dopo la sottoscrizione 28.
Modello Assistenziale Pediatrico nel bambino con patologia cronica
“AUTONOMIA DIPENDENTE” Autonomia e disabilità intelletiva: il diritto esigibile e i percorsi operativi nell’ambito dei Servizi D.ssa Elvira De Nucci.
(International Classification of Functioning, Health and Desease)
CSACOMOFORM questionario ingresso
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI SUOR ORSOLA BENINCASA
LA DIRETTIVA DEL MIUR SUI (BES) BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
IO SONO AL MONDO NELLA MISURA IN CUI POSSIEDO IL MONDO Heidegger
PROGETTO GENERALE.
Indicatori di rischio dei
Patologia del linguaggio in età evolutiva
Integrazione Scolastica e Sociale
(DIRETTIVA MINISTERIALE 27 DICEMBRE 2012)
Può essere utile soffermarsi sul significato delle
I bes GLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E IL MODELLO ANTROPOLOGICO ICF DELL'OMS.
Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione specializzazione per le attivita’ di sostegno Laboratorio sui DISTURBI DELL’ APPRENDIMENTO.
L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO
Dalla diagnosi al PEI Dott.ssa Sasanelli.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE PEDAGOGICHE DISTURBI DELL’ APRRENDIMENTO A.A. 2010/11 - I SEMESTRE Dott.ssa.
DISTURBI DELL’ APRRENDIMENTO
Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione
CIRC. 27/12/2012 “STRUMENTI D’INTERVENTO PER ALUNNI CON
PEDAGOGIA DELLA DISABILITA’ MODULO A II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE PEDAGOGICHE PEDAGOGIA DELLA DISABILITA’ - MODULO A II SEMESTRE Dott.ssa.
Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione specializzazione per le attivita’ di sostegno Laboratorio sui DISTURBI DELL’ APpRENDIMENTO.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA DIDATTICA SPECIALE A.A. 2010/11 II Semestre.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA DIDATTICA SPECIALE A.A. 2010/11 II Semestre.
PEDAGOGIA DELLA DISABILITA’ MODULO A II SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo.
DALL’INSERIMENTO ALL’INCLUSIONE
LEGISLAZIONE SPECIALE Dott.ssa Angela Fiorillo. Legge 5 febbraio 1992, n. 104 Legge – quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE PEDAGOGICHE PEDAGOGIA DELLA DISABILITA’ - MODULO A II SEMESTRE Dott.ssa.
DSA Una sindrome unitaria e ecologica Dott.ssa Sasanelli Lia Daniela.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCIENZE PEDAGOGICHE PEDAGOGIA DELLA DISABILITA’ - MODULO A II SEMESTRE Dott.ssa.
LA DISABILITA’ MENTALE
Introduzione TFA A037- A345/346- A.A.2014/15 I BES.
Mappa dei Bisogni Educativi Speciali
IC “GOZZI-OLIVETTI” PRIMARIA
Fornisce indicazioni organizzative sull'inclusione degli alunni con difficoltà di apprendimento “dovute a svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici.
Disabilità intellettiva
INCLUSIONE E BES.
I.C. Mediglia - Funzione Strumentale Elena Colombo.
Gabriella Papone N.O. Centro Studi per l’integrazione lavorativa delle persone disabili A.S.L. 3 Genovese.
Associazioni e servizi nella disabilità. L’universo di associazioni, organizzazioni, movimenti che si occupano a vario titolo di disabilità è molto eterogeneo.
1 Menomazione: qualsiasi perdita o anormalità di una struttura o di una funzione psicologica, fisiologica o anatomica. Disabilità: conseguenza pratica.
BES - ICF Michele Cirelli, PhD Psychologist
I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO E LA SCUOLA: LA PROSPETTIVA PSICOPEDAGOGICA.
ICF Classificazione internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute Servizio Studenti Disabili – Università di Bologna Formazione insegnanti.
Legge 104/92 ART. 3 comma 1: … E’ persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva,
Transcript della presentazione:

“LABORATORIO HANDICAP E SOSTEGNO 1” I MODULO DOTT.SSA SASANELLI LIA DANIELA

PARADIGMI PROPEDEUTICI LA DISABILITA’ E’ LA SITUAZIONE DI DISFUNZIONE – DEFICIT – RITARDO A CARICO DI UNA O PIU’ FUNZIONI UMANE, CHE COMPORTA DIFFICOLTA’ NELLA VITA IL DISABILE UN INDIVIDUO CHE PER CONDIZIONI SOGGETTIVE O ACQUISITE, MANIFESTA INSUFFICIENZE O SOFFERENZE CHE RENDONO NETTAMENTE TIPICA LA SUA PERSONALITA’ RISPETTO ALL’ETA’ ED AL CONTESTO AMBIENTALE E CULTURALE DI APPARTENENZA

PATOLOGIE - MENOMAZIONI DISABILITA’ disfunzioni - disturbi   DISABILITA’ disfunzioni - disturbi HANDICAP - SVANTAGGIO

Il diagramma dell’integrazione   INSERIMENTO INTEGRAZIONE NORMALIZZAZIONE

L’INSERIMENTO …. Costituisce un diritto sancito dalla Costituzione e consiste nell’azione di collocazione del soggetto disabile all’interno delle sedi, dei momenti e delle attività in cui si esercita l’attività formativa /lavorativa /di relazione sociale. …il solo inserimento pone il soggetto in una situazione, ma può banalizzarsi in stati definibili come il porre accanto/ giustapporre/ mettere in presenza/far assistere agli eventi , ecc….

INTEGRAZIONE = PARTECIPAZIONE L’INTEGRAZIONE …indica la variegata condizione in cui il soggetto interassato da tipicità, diversità, partecipa ad attività/processi che una comunità (classe- sezione- gruppo- famiglia) esercita. Tutto ciò, suppone l’espressione di almen o due requisiti: la reale accettazione della persona portatrice di diversità; un consapevole e fondato disegno di aiuto alla persona. INTEGRAZIONE = PARTECIPAZIONE  

LA NORMALIZZAZIONE … ….Rappresenta lo scopo ultimo e più comprensivo dell’inserimento e dell’integrazione e consiste nel promuovere il benessere psico- fisico personale dell’individuo che si esplica in :   - ACCETTAZIONE PROPRIO STATO - CONVIVENZA PROPRIE DISABILITA’ OTTIMIZZAZIONE FUNZIONI NORMO/RESIDUALI PRESENZA DI UN PROGETTO DI VITA INTEGRAZIONE = PARTECIPAZIONE

CONCETTO DI CATENA CAUSALE   ….. discusso concetto di CAUSA PRIMARIA…. più patologie plurime / eziologia multifattoriale - più conoscenze bio-mediche PROGRESSIVO SFONDAMENTO EZIOLOGICO 

OCCORRE INDIVIDUARE LA FONTE PRIMARIA - CONDIZIONE DI RISCHIO LA CATENA CAUSALE   OCCORRE INDIVIDUARE LA FONTE PRIMARIA - CONDIZIONE DI RISCHIO CAUSE / SINTOMI ….. necessità di ….. discriminare i sintomi primari indagare sintomi secondari e derivati condurre diagnosi funzionali ecologiche risalire la catena eziologica mirare il trattamento al sintomo più inclusivo attivare trattamento ecologico

DEFICIT/DISORDINE- SINDROMI QUANTITATIVE/QUALITATIVE DISTURBO  DEFICIT - DISORDINE      A) QUANTITATIVO - MINORITA’, DEFICIT B) QUALITATIVE - DIVERSITA’, DISORDINE Deficit che non comportano disordini qualitativi  (Ritardo mentale, alcune menomazioni fisiche, alcuni deficit sensoriali) Deficit che comportano disordini qualitativi (Deficit udito-vista, neuro-motori, di memoria, ecc.) Disordini che possono generare deficit quantitativi (Disturbi coordinativi trascurati, es. autismo per rit. Mentale) Disordini che non generano deficit quantitativi (Disordini sequenziali, spazio-temporali, disorg. Del pensiero, disordini comportamento, ecc.) Stati di indistinzione tra deficit e disordine (Situazioni border-line tra deficit e disordine, es. memoria, schemi motori rapidi, dislateralità, disfasie, ecc.).