1 I FABBISOGNI FORMATIVI DEGLI INSEGNANTI Per linclusione e il curricolo multiculturale RIFLESSIONI DI MADDALENA COLOMBO Università Cattolica del Sacro.

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1 I FABBISOGNI FORMATIVI DEGLI INSEGNANTI Per linclusione e il curricolo multiculturale RIFLESSIONI DI MADDALENA COLOMBO Università Cattolica del Sacro Cuore- Banca dati dei progetti interculturali della Regione Lombardia Verbania, 26 maggio 2009

2 Relazioni interculturali come area problematica Toccano la dimensione sociale, politica, epistemica dellagire scolastico Molta emergenza, poca riflessione Distribuzione diseguale dei carichi dentro listituto Polarizzazione tra atteggiamenti di favoritismo – distanza sociale vs. immmigrati Mancanza di formazione iniziale... circolo vizioso che mette lesperienza come unico criterio fondativo dellagire interculturale Domanda diffusa (soprattutto insegnanti) ma poco focalizzata

3 INDAGINE Iard 2008 necessità e adeguatezza della formazione interculturale insegnanti per tipo di scuola – v % DirigentiInsegnanti Primar ia Secon daria I gr. Secondaria di II grado Liceo IT IP Primari a Secon d.aria I gr. Secondaria II grado Liceo IT IP Non attuata ma necessaria 22,422,324,537,030,835,738,239,538,444,6 Attuata ma scarsa 27,633,123,524,042,923,923,117,620,020,9 Attuata e adeguata 34,728,919,422,219,826,523,315,213,915,8 Tot (base = ) 100

4 2 compiti fondamentali per il referente territoriale = sensore delle criticità e delle richieste 1. Rilevare i fabbisogni formativi della categoria e dei singoli docenti (espliciti/impliciti) 2. Suggerire piste di lavoro (COSA, COME, QUANDO) e contatti utili a porre in essere percorsi formativi e auto-formativi

5 ESPERIENZA DELLE SCUOLE CHE PROGETTANO SU COSA SI FORMANO: Società multiculturale (problematiche generali) Procedure/protocolli di accoglienza/inserimento Italiano come L2 Didattica in Laboratorio Semplificazione testi e personalizzazione dei piani di studio (materie area umanistica) Revisione del curricolo con inserimento di UDA interculturali Comunicazione con famiglie straniere Apprendimento tecniche espressive/comunicative specifiche (multimedia,musica, arte,scrittura, teatro) Apprendimento Format linguistici Peer tutoring Cooperative learning Dispositivi e contenuti

6 ESPERIENZA DELLE SCUOLE CHE PROGETTANO COME SI FORMANO: Molta auto-formazione (con consulenti) Esperti tecniche espressive/lingue Esperti in psicologia delle relazioni int./antropologia Esperti in materia giuridica Piccolo gruppo (commissione intercultura) Breve sequenza di incontri ravvicinati (4-5) Esperienze di co-formazione personale docente/non docente Talvolta: formazione di istituto (generalistica)

7 ESPERIENZA DELLE SCUOLE CHE PROGETTANO PERCHE? Collegi divisi tra obbligo e volontarismo (mi spetta / non mi spetta; mi riguarda / non mi riguarda) requisito per assumere compiti in merito a... (far parte di specifici nuclei tecnici) curiosità, approfondimento personale bisogno profondo per non sentirsi inadeguati

8 FATTORI DI SUCCESSO Momento formativo come compattamento del corpo professionale (COMUNITA DI PRATICHE, COMUNITA DI APPRENDIMENTO) (formazione per guidare il gruppo e formazione guidata dal gruppo) Concentrazione su un prodotto spendibile nellazione didattica Percorso a domanda individuale, voglia di ri-progettarsi

9 CRITICITA NEL RAPPORTO CONTENUTO-METODO F. Formazione a volte troppo generica/troppo specialistica Non è chiaro il rapporto tra motivazioni personali, carenze da colmare, applicabilità, riconoscimento Spesso laspetto organizzativo/pratico fa la differenza, a discapito del contenuto Importanza del fascino del bravo relatore («formazione accattivante con poca teoria e molta pratica»)

10 CRITICITA NEL PERCORSO F. Formazione collocata spesso dopo lo svolgimento di azioni inclusive (difficoltà di raccogliere le frustrazioni, ripartire dagli errori, ecc.) Formazione destinata ai pionieri Formazione generalista separata (le CATEGORIE PROFESSIONALI affrontano i problemi in modo disgiunto)

11 INDAGARE IL FABBISOGNO FORMATIVO DEGLI INSEGN. Fondamentale per collocare la formazione nello sviluppo della professionalità docente cosa voglio imparare a fare/essere? Cosa voglio diventare? Una risorsa per chi? Domanda di rinforzo / di cambiamento I dirigenti sentono il bisogno molto meno degli insegnanti

12 Quesiti-base per lindagine sul fabbisogno individuale Quali sono i settori in cui vuole aumentare la propria competenza professionale? (scala di priorità) n Quante ore dedicherebbe in un anno al settore di maggiore priorità? Secondo lei quale percorso formativo dovrebbe privilegiare la scuola? Quale il territorio? (indicare chi in particolare) Indichi la % di teoria e di pratica che ritiene di voler sviluppare nel settore di priorità Cosa prevede di modificare nella sua azione didattica dopo il percorso formativo?

13 Formare la risorsa-insegnante per la convivenza interetnica considera limmigrato non solo una forza- lavoro (addestramento) partecipe di un processo multi-dimensionale (inclusione sociale) quindi capace di lavorare in gruppo evitando i rischi dellimprovvisazione nelle relazioni interculturali: paternalismo (adesso ti curo io) e tolleranza (finchè la tua diversità non mi appaia come un ostacolo) Mettersi in gioco

14 Competenze dellinsegnante Di baseSpecialisticheTrasversali Capacità di lavorare in gruppo Conoscenza altri sistemi scolastici Normative nazionali e locali sulle migrazioni Competenze di prevenzione primaria e secondaria Orientamento allalunno e al suo progetto personale Conoscenza fenomeno migratorio nel territorio Dinamica di gruppo e conduzione piccoli gruppi Progettazione interventi specifici su utenza con bisogni speciali Conoscenza dei problemi dellalfabe- tizzazione delle minoranze ling. Conduzione di colloqui personali Documentazione di esperienze Conoscenza dinamiche interculturali Programmazione disciplinare e interdisciplinare Confronto fra casi- esperienze Metodologie didattiche alternative Etica professonaleMonitoraggio e valutazione esperienze Progettazione e coordinamento in rete Bilancio di competenzeRapporti inter- istituzionali Rielaborato Da: CALIMAN – PIRONI 2001